Capitolo
4
UN BRINDISI ALLA VITA
"Un luogo dove non esisteva l'alternarsi delle
stagioni,
un luogo dove i fiori non appassivano mai.
Il loro dolce profumo pervade ancora i miei sensi,
come i ricordi di quel periodo:
marchiati a fuoco sulle pareti del mio spirito."
È strano come a volte basti un odore, un suono, un'immagine,
per far riaffiorare alla mente antiche memorie di un passato lontano
Donne, fiori e sakè: Kenren.
Con quella spavalderia che era solita procurargli un'infinità
di guai. Con quella schiettezza che lo rendeva così vero ai
miei occhi.
Le mie labbra non si erano mai piegate in più di un tiepido
sorriso, prima di incontrare lui.
Mi faceva divertire Kenren.
Veste nera in mezzo a tante chiare, in realtà l'animo più
trasparente che io abbia mai visto.
E per questo
l'amai. Di un amore al di là dei confini
che si è soliti dare a questo sentimento. L'amai come la Terra
ama il Cielo, che la circonda con le sue braccia infinite.
-Non hai mai bevuto sakè??!!!- esclamò allibito di fronte
alla rivelazione di Yume.
-Non è possibile
- mormorò stupito fissandola come
se la vedesse per la prima volta-
dobbiamo rimediare subito!!!!-esclamò
infine.
Così dicendo le porse un bicchiere e lo riempì immediatamente
con il liquido della bottiglia che teneva sempre legata alla vita.
-Ecco, su, assaggia, non essere timida
- la incoraggiò,
vedendola esitante.
Lei lo annusò cautamente, continuando a guardare l'uomo sorridente
di fronte a lei. Poi, portò il bicchiere alla bocca e, senza
esitare, ne trangugiò il contenuto in un sol sorso.
-No!Aspetta!
non così!!.
Ma ormai era troppo tardi.
Yume iniziò a tossire violentemente, correndo in giro per la
stanza in cerca di qualcosa che potesse darle sollievo, inseguita
dall'altro che tentava disperatamente di fermarla.
Alla fine, stremati, tornarono a sedersi.
-Ma come fai a bere quella roba??-chiese lei sospettosa.
-Oh, è facile per me, ma probabilmente, è perché
sono un uomo
-E questo che significa??
-Beh, che solo un uomo può apprezzare appieno del buon sakè,
così come solo un uomo può apprezzare la compagnia di
una bella donna
- spiegò lui.
-Sarà
ma dovranno passare secoli prima che torni a bere
qualcosa dalle tue mani
-concluse Yume serissima.
Si fissarono per un momento, poi lui
..
Scoppiava a ridere sempre, e io non potevo fare altro che seguire
il suo esempio.
L'eco di quelle risate risuona in me ancora, dopo tanto tempo
grazie,
Kenren.
Libri, polvere e confusione: Tempou.
Bizzarro nella sua singolarità. In mezzo a tanti così
simili tra loro, lui spiccava tra la folla, con quegli occhi verdi
capaci di leggerti dentro.
Mi chiedo ancora come ci riuscisse.
L'acqua calma dietro cui si cela la tempesta: ecco cos'era
Non avevo mai letto un libro, non sapevo cosa fosse una biblioteca,
ma in compenso la mia memoria partiva da epoche remote e copriva molto
più tempo di quanto non facessero le pagine scritte.
Mi ascoltava in silenzio, rapito, e, dopo secoli di muta solitudine,
mi donò la sua compagnia.
E per questo
l'amai. Di un amore al di là dei confini
che si è soliti dare a questo sentimento.
L'amai come la Terra ama le Stelle, pallidi occhi immutabili che ti
scrutano attraverso l'oscurità.
-Mi chiedo perché ti dia tanta pena per riordinare, se poi
sai che tornerà tutto in disordine nel giro di cinque minuti
-commentò
Yume, tentando di ammucchiare una pigna di libri nell'ultimo spazio
disponibile rimasto.
-Eheh
beh..in un certo senso hai ragione
Ma penso che non
ci sia nessun gusto nel fare disordine se poi non si passa del tempo
a sistemare le cose
- rispose candidamente lui, seduto sopra
un mucchio di carte , cartine e rotoli di pergamena, intento a catalogarli.
E poi aggiunse, sorridendo:
-Ad ogni modo, non fermarti, mi interessa molto il periodo della seconda
era
continua pure, io ti ascolto volentieri
E mi ascoltava davvero.
Così la mia voce riprendeva a narrare fatti dimenticati della
storia, a volte lieve come un sussurro, a volte impetuosa, come una
raffica di vento improvvisa.
Oggi avverto ancora i suoi occhi verdi penetranti puntati su di me,
in attesa del mio racconto
grazie, Tempou.
Noia, litigi e
: Konzen.
Una persona perennemente di cattivo umore, seria, critica nei confronti
di tutti, irascibile
in poche parole: insopportabile.
Tanto più luminosa nell'aspetto, quanto più cupa nel
carattere
del tutto simile a me.
Per capelli aveva fili d'oro e al posto degli occhi due pietre preziose.
Mi incantava, con quel suo atteggiamento distaccato
e più
diventavamo scostanti l'uno con l'altro, più ci avvicinavamo,
seppur inconsapevolmente.
Per la prima volta la bellezza di un altro essere colpì e travolse
i miei sensi.
L' amai. Di un amore al di là dei confini che si è soliti
dare a questo sentimento.
L'amai come la Terra ama il Sole, e brama il suo ritorno ogni notte,
avvolta nelle tenebre.
..
-È successo perché lo lasci sempre solo!!! Non lo tieni
abbastanza sotto controllo!!- esclamò Yume furibonda, con gli
occhi che lampeggiavano, mentre si fronteggiavano dai lati opposti
della scrivania, in piedi, entrambi con le braccia conserte.
-Io
COSA??!!! Vorrei ricordarti che ho anche un lavoro da portare
avanti, io!!Non posso stargli sempre dietro!!
-Ma è solo un BAMBINO!!! Non puoi pretendere che se la cavi
sempre da solo!!
-Ah, sì, eh?? E allora che mi dici di te?!! È anche
sotto la tua di responsabilità!!!
-Io non vivo qui!! Se fosse con me, io non lo perderei mai di vista!!!
Quel battibecco durava ormai da parecchi minuti, in altre parole da
quando Yume aveva scoperto che Goku ne aveva combinata un'altra delle
sue.
Ai lati della stanza, il colpevole li guardava stranito. Ad un tratto
sentì una mano posarsi dolcemente su una spalla.
-Su, andiamo
lasciamo che mamma e papà se la sbrighino
da soli
Non ti devi preoccupare, in realtà si vogliono
bene..- gli disse Tempou sorridendo.
Nel frattempo i due litiganti, che l'avevano sentito, si fermarono
di botto, fissandolo allibiti.
-Mamma e papà???!!!-chiesero all'unisono.
-Già
dovreste evitare di litigare così davanti
al piccolo. In ogni modo ora lo porto via con me, continuate pure
-rispose
placido l'altro, prima di chiudersi la porta alle spalle.
Non glielo dissi mai,
ma sono convinta che conoscesse
i miei sentimenti
così come io conoscevo i suoi
grazie,
Konzen.
Ho un'immagine impressa nella mente: quella di cinque persone sedute
sull'erba di un giardino perennemente fiorito, immerse in una nuvola
di petali rosa danzanti.
.
-Che ne dite di fare un brindisi?- chiese Kenren allegro.
-E si può sapere a cosa dovremmo brindare?
-Su, Konzen, questa volta concordo con lui, qualche volta bisogna
pur lasciarsi andare, no?- commentò Tempou sorridendo.
-Tzè
-fu la risposta dell'altro.
-Che bello!! Posso bere anche io?
-E da quando in qua i mocciosi bevono sakè? - disse Konzen
versandosi infine da bere.
-Io e te berremo soltanto acqua, Goku
-Ma Yume, sei proprio convinta?
-Kenren, non insistere, te l'ho già detto: io con quella roba
ho chiuso
-Oh
ne sei proprio sicura?
-Kenren
-D'accordo, d'accordo, non insisto
allora: salute!!
-Ma a cosa stiamo brindando?Io non l'ho ancora capito
- chiese
ancora Goku, poco convinto.
Dopo un attimo di silenzio
-Alla vita?- suggerì Tempou.
Dopo averci pensato un attimo, il bimbo si ritenne soddisfatto della
risposta e finalmente alzò anche il suo bicchiere a incontrare
quelli degli altri.
Un brindisi alla vita, mentre i fiori di ciliegio inondavano l'aria
con il loro dolce profumo.
***
Tess: Ecco, comprendo bene che a volte il filo logico della situazione
possa sfuggire di mano
spero che i continui sbalzi tra passato
e presente non siano troppo, per così dire
U___U
.
Goijo: Noiosi? Lagnosi?Pesanti?
Tess: Grazie per i tuoi suggerimenti molto carini, ma quando avrò
bisogno di un aiuto te lo chiederò io! Non disturbarti
!-_____-''''Il
fatto è che volevo racchiudere in questo capitolo una sorta
di collage di momenti della vita di Yume in quel periodo, e i suoi
sentimenti in proposito, anche perché poi, dal prossimo
Hakkai: Signorina Tess, si ricordi! Non rovini così la sorpresa
O___^
Tess: Hai ragione, Hakkai! Se non ci fossi bisognerebbe inventarti
o___o
Un saluto a tutti!!!^___^