Capitolo 5
ALLORA ADDIO
ANZI, A PRESTO
Premessa dell'autrice( eh..ogni tanto ci vuole
U__U)
Dovrei dire due cosine su ciò che avviene in questo capitolo,
ma siccome non mi va di anticipare nulla (Hakkai insegna
O___^),
rimando i vari commenti alle note in fondo
^^
***
"Era una giornata splendida e il mio cuore era sereno. Da qualche
tempo ormai le mie paure, le mie ansie, si erano placate. Ti sapevo
al sicuro nel Tenkai, insieme a Konzen, Tenpou e Kenren. Quella volta,
quando ero tornata da voi, ti avevo trovato molto triste. Nataku ti
evitava e tu non ne capivi il motivo, ci tenevi così tanto
alla sua amicizia! Così, per consolarti, proposi di andare
tutti insieme in giardino, dove passammo il pomeriggio in piacevole
compagnia.
Giunse la sera, e anche il momento per me, di lasciarvi. Purtroppo,
avevo delle questioni da risolvere sulla Terra, per le quali avrei
dovuto assentarmi per un breve periodo.
Il mio animo era in pace mentre facevo le solite raccomandazioni a
Konzen
mentre scherzavo insieme a Kenren e Tenpou
e mentre mi chinavo a baciarti la guancia promettendoti come
sempre che sarei tornata presto da te
Il mio spirito era tranquillo quando, poco prima di sparire, mi voltai
verso di voi, per vedervi lì, tutti insieme.
Vi salutai con un cenno della mano.
Se soltanto avessi saputo
"
Avvenne tutto all'improvviso. Yume stava tranquillamente
camminando in una radura deserta, in cui i germogli stavano iniziando
a spuntare dal terreno e poi
L'angoscia.
La rabbia
feroce.
Le grida.
L'odore del sangue.
Soprattutto l'odore del sangue
Cadde a terra, la vista annebbiata, il cuore stretto in una morsa.
La paura.
La paura di perdere tutto.
La disperazione.
Il dolore la stava uccidendo, mentre sentiva un fuoco divorarla dall'interno.
Non riusciva ad alzarsi, con il respiro affannoso infilò le
unghie nel terreno, urlando per il tormento.
Infine, chiara come se abbagliata da un fulmine, vide la realtà
dei fatti.
La consapevolezza le diede la forza per reagire, e con un ultimo grido
disperato corse, più veloce della luce, nel luogo da cui il
sangue la stava chiamando.
Con uno sforzo immane spalancò la porta davanti
a lei e il cuore smise di batterle.
Konzen le urlò qualcosa, ma lei non lo sentì.
Corpi dilaniati, sangue, tanto sangue
e odore di morte, dappertutto,
lì, nel Tenkai, per la prima volta.
Nella confusione più totale lo cercò con gli occhi,
affannosamente, ed infine lo trovò.
Steso a terra, privo di sensi.
Non Goku, no
l'essere che aveva causato quella carneficina era
il Seiten Taisei dagli occhi dorati che lei aveva visto nascere.
Era la forza e la ferocia che quegli stupidi avevano tentato di reprimere
con i loro dispositivi di controllo.
Nella nebbia che la avvolgeva sentì che qualcuno la stava trascinando
via da lì, fuori, per i lunghi corridoi.
Grida furiose, ovunque.
Si rifugiarono nell'ufficio di Tenpou, al sicuro, per il momento.
Kenren dispose Goku sul tavolo, mentre Konzen tentava di barricare
la porta.
Lei fissò la creatura stesa di fronte a lei, immobile.
Non aveva mantenuto la sua promessa.
La velocità della luce non era bastata.
Era arrivata tardi.
Tardi
Tardi
Quella parola le rimbombava nel cervello mentre si prendeva la testa
tra le mani.
-Come ho potuto???!!!!- urlò disperata.
Intorno a lei, gli altri si bloccarono per fissarla.
Konzen la prese per le spalle scuotendola.
-Yume, calmati, dobbiamo trovare una soluzione!!!
Sangue.
Yume fissò le mani di Konzen: sporche di sangue.
Lentamente alzò gli occhi verso Kenren e Tenpou: anche le loro
-No
-sussurrò in preda al panico.
La verità era troppo dura.
-Avete ucciso
anche voi
avete ucciso
-Non c'era altra soluzione- rispose calmo Tenpou.
-Ma
ma
LORO NON VE LO PERDONERANNO MAI!!!!- urlò
Yume liberandosi con uno strattone dalla stretta di Konzen per fiondarsi
addosso al ragazzo che aveva parlato.
-Non c'era altra sol
-tentò di ripetere quello, ma lei
non lo fece finire la frase.
Era troppo sconvolta. La sua vita le si stava sgretolando di fronte.
-NO!!!TU NON CAPISCI!!! ORA VI CONDANNERANNO A MORTE!!!!!
-Lo sappiamo.
-Io non permetterò loro di fare una cosa del genere! Verrete
via con me
sì, vi nasconderò io! Non avete nulla
da temere
io vi
-No.
Yume non ascoltò quella risposta e continuò a farfugliare
cose senza senso camminando avanti ed indietro per la stanza, con
l'espressione folle e il cuore in pezzi.
Sembrava avesse perso il senno.
-Yume, non c'è modo di scappare.
-
io vi nasconderò, sì, non avranno mai il coraggio
di affrontarmi, non oseranno
-Yume, ascoltami. Non c'è modo per noi di scappare.
-
verrete con me
- la creatura aveva fermato la sua marcia,
e la sua voce ormai era un debole sussurro vibrante di rabbia.
-No.
Una semplice sillaba. Una verità immutabile.
-Io non posso permetterlo.
-Tu non puoi imped
-Zitto
-
impedirlo. Il nostro destino è..
-Zitto
-
già stato segnato
-Zitto
-Noi morir
-ZITTO!!!!! ZITTO!!!!!!!ZITTOOO!!!!!
Si voltò verso di loro furente, le mani strette in pugni serrati,
gli occhi fiammeggianti d'ira.
Poi, d'un tratto, le forze sembrarono abbandonarla di colpo. La voce
le si incrinò.
-Voi non
potete
morire
Si aggrappò convulsamente prima a Konzen, poi a Tenpou ed infine
a Kenren, cercando nei loro sguardi una scintilla di speranza.
Ma ciò che vi trovò fu solo quieta rassegnazione.
"Non può finire così!!!" pensò Yume
disperata.
-In verità
- iniziò a dire Tenpou, attirando su
di sé l'attenzione degli altri.
-In verità c'è un'altra soluzione. Sapete, non mi sorride
affatto l'idea di presentarmi a loro come un colpevole in attesa della
sua condanna
-Di cosa stai parlando?- chiese dubbioso Konzen, mentre Yume lo guardava,
ascoltando avidamente ogni sua parola.
-Esiste un oggetto, qui nel Tenkai, che ci permetterebbe di lasciare
questo luogo indisturbati
-Di quale oggetto parli, Tenpou? Non è il momento per giocare
agli indovinelli, questo.
-Sto parlando dello specchio trascendentale.
Soltanto Konzen parve capire a cosa si stesse riferendo l'amico.
-Sì
ne ho sentito parlare- aggiunse lentamente.
Lui e Tenpou si lanciarono uno sguardo d'intesa.
-E che cosa ce ne faremmo noi di uno specchio??- chiese sempre più
spazientito Kenren.
-Vedi, lo specchio trascendentale non è uno specchio comune.
Se noi ci specchieremo in esso, decidendo di abbandonare spontaneamente
queste nostre vite, cominceremo il ciclo delle reincarnazioni. I nostri
corpi rimarranno qui, nel Tenkai, me le nostre anime continueranno
a vivere, sulla Terra. Rinasceremo, moriremo di nuovo, fino a quando
riusciremo a tornare di nuovo tutti insieme.
Dopo queste parole, il silenzio cadde tra loro.
-Ma così, morirete comunque
-sussurrò tristemente
Yume, che sembrava aver riacquistato il controllo di se stessa.
-Sì, ma ragiona
una volta rinati, noi ci cercheremo, le
nostre anime si ritroveranno.
-E in questo modo
per te sarebbe più facile patteggiare
perché lascino in vita Goku.
Già, Goku. Steso sul tavolo, immobile, non sembrava più
pericoloso di un bimbo qualunque.
Lui non poteva reincarnarsi, in quanto essere eretico.
Una volta morto, non sarebbe più potuto tornare.
-Il mio bimbo
- mormorò Yume accarezzandogli dolcemente
i capelli-
cosa ti hanno fatto diventare?
-Allora è deciso. Ci guarderemo in questo specchio comesichiama
e un giorno torneremo di nuovo tutti insieme.
-Bene, vedo che hai capito
Konzen, tu che ne pensi?
L' interpellato, che si era nel frattempo avvicinato al tavolo dove
era disteso Goku, alzò lo sguardo ad incrociare quello della
donna che aveva di fronte.
-Tu ci aspetterai?- le chiese tranquillo.
Lei lo fissò nelle profondità di quei due gioielli che
erano i suoi occhi.
-Sempre- rispose.
-Promesso?- continuò lui, facendo il verso a Goku.
-Promesso.
Fu Kenren a spezzare il silenzio.
-Ora, la domanda è, dove sarebbe questo specchio?
-In verità, l'avevo preso in prestito io, per alcuni miei studi
sulla reincarnazione
-disse Tenpou con un sorriso forzato, indicando
qualcosa celato sotto un telo bianco in un angolo della stanza.
Queste parole fecero capire a tutti loro quanto ormai fosse vicina
la fine.
-D'accordo, allora, siamo pronti?
-Finalmente un'avventura emozionante
sapete, non mi sono mai
reincarnato prima d'ora.
Yume li guardava quasi in uno stato di trance. Si comportavano come
se nulla fosse, mentre il suo cuore era attanagliato da un brutto
presentimento.
Fu assalita da mille dubbi.
-Un momento! Ma come
e se io
come farò a riconoscervi?
-Basterà che tu ci guardi dritto negli occhi, bellezza.
-Lo saprai, fidati.
-Ma voi, insomma
Fuori nel corridoio, il trambusto era aumentato, ma nella stanza si
era creata un'atmosfera quasi ovattata, irreale.
-Cosa?- si fermarono a chiedere.
Yume sorrise, illuminandoli con il suo sguardo.
-
vedete di rimanere identici a come siete ora, intesi?
Loro le sorrisero di rimando.
Poi, Tenpou tolse il telo bianco che copriva lo specchio.
Una luce abbagliante si diffuse nella stanza.
-Allora addio
-disse Konzen, per poi correggersi-
anzi,
a presto.
Yume non smise mai di sorridere, mentre la luce si spegneva, mentre
vedeva cadere a terra i loro corpi, ormai senza vita.
Non smise mai di sorridere, mentre sentiva il suo cuore lacerarsi.
Non smise mai di sorridere, mentre fiumi di lacrime cristalline sgorgavano
dai suoi occhi splendenti.
Silenzio.
Lentamente si voltò, dirigendosi verso il tavolo.
Ad ogni passo una lama conficcata nel petto.
Ad ogni passo una certezza si faceva largo in lei.
Goku sarebbe rimasto in vita ad ogni costo.
Lo prese in braccio e spalancò la porta dell'ufficio di Tenpou.
Loro avrebbero mantenuto la promessa, e così avrebbe fatto
anche lei.
Sarebbero stati un giorno di nuovo tutti insieme, loro cinque.
Si diresse verso la sala dell'imperatore celeste, passando in mezzo
ai soldati, sbigottiti e ammutoliti per il suo comportamento.
Un giuramento.
Goku sarebbe rimasto in vita.
Ad ogni costo.
-Ad ogni costo-mormorò entrando nella sala.
***
Note in fondo^___^
Bene, bene, eccoci qui
Volevo solo dire che siccome il manga
qui in Italia lo possiamo guardare solo con il binocolo e l'anime
lascia in sospeso la fine del Gaiden, ho fatto l'unica cosa che mi
è venuta in mente, ovvero spulciare qua e là tra i siti
per qualche informazione.
Un po' tutti dicono che la fine del Gaiden sia un po' incerta, tra
le opzioni che ho trovato, quella che ho scelto per la mia FF è
quella dello specchio trascendentale, che quindi non è di mia
invenzione, anche se ne ho dovuto immaginare il funzionamento^^. Per
quanto riguarda il resto, potete tirar fuori di nuovo i fazzoletti
di carta e darvi alla commozione, come me
ç________________________________________ç
Un saluto!
Tess