TOC- TOC
. TOC-TOC
"E' inutile che bussi Hisashi, Mikan è uscita già da un quarto
d'ora" Disse La madre di Mitsui che prendeva le ultime cose
prima di
uscire di casa. Come al solito andava di fretta.
"Che cosa?! E dov'è
andata così di buon'ora?" Chiese lui sorpreso.
"Ha detto
che doveva incontrarsi con una ragazza della scuola che ha conosciuto ieri. Bè
ora io vado, ci vediamo stasera!"
"Si, ciao mamma buona giornata"
La signora Mitsui ricambiò il saluto del figlio e uscì di casa.
< Quella stupida, si figurati se è uscita a quell'ora per incontrare
una ragazza!!! E' uscita presto solo per evitarmi e
dimostrarmi che non ha
bisogno di me! Chissà se si è persa
possibile che abbia già
imparato la strada per andare a scuola?>
pensò Mitsui <Ma che
vada pure al diavolo > continuò poi a pensare. Così uscì
di casa anche lui.
Mitsui arrivò a scuola, si era guardato
in giro per cercare di vederla, ma non l'aveva scorta da nessuna parte. Suonò
la
campanella e tutti gli studenti si riversarono nelle rispettive classi.
Hisashi continuava ad essere preoccupato e se si fosse
persa? Pensò
di nuovo. La prima ora finì e lui si decise ad andare al reparto delle
prime, ufficialmente per salutare Hanamichi
ma in verità per vedere
se la mocciosa fosse sana e salva nella sua classe.
"Ciao Hanamichi,
come te la passi?" Intanto che il rossino lo sommergeva con una fiumara di
parole, Mitsui si guardò in giro.
Finalmente la vide, si era appoggiata
al muro del corridoio come il giorno prima. Hisashi si rilassò, salutò
velocemente Hana
e si diresse subito verso la sua classe per non farsi vedere
da lei.
Mikan, era fiera di sè stessa, quella mattina si era fatta
coraggio e armata della cartina della città di Kanagawa si era diretta
a scuola. Non aveva avuto nessun problema a trovarla. Così ora, non
era più costretta ad andare a scuola con quel cretino!
Pensò
soddisfatta. Le ore passarono velocemente ed arrivò l'ora di pranzo. Mikan
seduta tranquillamente al suo banco
stava per mangiare il suo bento comprato
al supermercato, quando le galline della sua classe la circondarono.
"Senti
un po' Shinohara
non sarai mica una di quelle? Ieri mattina con Mitsui e
il pomeriggio con Atsuko
ma non ti basta
mai! Ce ne vorrai lasciare
qualcuno spero!" Disse la stessa stronza che l'aveva scocciata il giorno
prima. Le altre stronze
risero a queste parole.
Mikan si alzò infuriata
e le mollò uno schiaffo così forte che il rumore riecheggiò
per tutta la classe.
"Brutta stronza, non dire mai più una cosa
del genere!" Gridò furiosa Mikan.
"Bastarda, come hai osato
darmi uno schiaffo! Prendetela ragazze!" Gridò la stronza e le sue
amiche eseguirono subito
l'ordine, cercarono di prenderla ma Mikan era una
furia e nonostante fossero in cinque non riuscivano a prenderla , Mikan le
stava picchiando tutte a sangue e tra calci e pugni le stava riducendo molto male.
"Hey, ragazzi correte una ragazza di prima fa a botte con le sue compagne!!!"
Gridò uno dei compagni di Mitsui entrando
nella loro classe.
Tutti
corsero al reparto delle prime compreso Mitsui. <A quanto pare c'è anche
una donna teppista qui a scuola> pensò
Hisashi sorridendo, ma quando
vide che la classe affollatissima di gente era la 1-F il sorriso svanì
e al suo posto comparve
un cipiglio< Non può essere lei! > si
disse, ma i dubbi erano già molto forti.
"Fatemi passare disse!"
tutti si spostarono riconoscendolo (In fondo Mitsui è stato un teppista
molto temuto non dimenticatelo
^-^ N.D.Y).
Quello che Mitsui vide fu incredibile,
cinque ragazze stese a terra pestate a sangue una in piedi che si teneva a distanza
con
una guancia rossa e <Lei> Mikan, che aveva solo qualche graffio
in faccia.
"Che vi serva da lezione! Non infastiditemi più o sarà
peggio per voi!" Disse Mikan fiera guardando la capobanda che era
chiaramente
terrorizzata da lei. Alzò gli occhi e vide una folla di persone che la
stavano guardando, tra quella folla scorse
"Lui" che la guardava
con aria di rimprovero. Mikan lo guardò con sfida poi prese il suo bento
e facendosi largo tra la folla
arrivò in corridoio e salì le
scale che portavano in terrazza.
Era appena arrivata che la porta si riaprì
di scatto. <Maledizione! e ora che vuole?> pensò Mikan guardando
arrabbiata
Mitsui. Lui si diresse verso di lei furioso e la prese per le spalle
scuotendola "Ma sei impazzita?! Che diavolo ti salta in
mente di comportarti
come una teppista?!" Le disse gridando.
"Lasciami andare bastardo!"
Gridò divincolandosi cosicchè il bento le cadde a terra. Ma Mitsui
non la lasciava andare.
"Sei una pazza! Vuoi essere espulsa! Mia madre
non ha bisogno di altri problemi per causa tua!" Le gridò ancora Hisashi.
"Non me ne frega niente ne di te ne di tua madre" Gridò forte
Mikan che si sentiva pericolosamente vicina alle lacrime.
Mitsui a quelle
parole non ci vide più e così fece una cosa della quale si sarebbe
pentito molto in futuro. Le diede un bacio
di punizione. La strinse forte
a sè e la baciò furiosamente. Mikan cercò di divincolarsi
con tutte le sue forze ma non ci riuscì,
solo quando Mitsui la lasciò
andare di sua volontà potè finalmente essere libera.
Lo guardò
con disprezzo "Sei solo un lurido maniaco, spero sia stato tanto sgradevole
per te come lo è stato per me.
Mi fai schifo"disse con voce fredda
come il ghiaccio e guardandolo dritto negli occhi. Poi gli passò a fianco
e se ne andò via.
Le parole di Mikan colpirono profondamente Mitsui
e gli fecero molto male. Sapeva di essersi comportato come un animale
e questo
lo faceva stare da schifo, non riusciva ancora a rendersi conto di averla baciata
davvero. Ma la cosa peggiore era
che forse non l'aveva baciata solo per punirla
ma soprattutto per un suo desiderio represso. I suoi sensi di colpa aumentaro-
no a dismisura a questo pensiero e la rabbia contro sé stesso con loro.
Mikan, appena andata via dal terrazzo era corsa in bagno. Per fortuna non c'era
nessuno, visto che le lezioni erano cominciate
già da un quarto d'ora.
Si guardò allo specchio e dai suoi occhi scesero silenziose lacrime. Andava
tutto nel verso sbagliato
nella sua stupida vita
Prima il divorzio dei
suoi genitori, poi la scuola e infine quello stupido di Hisashi Mitsui. Per una
frazione di secondo quando lui l'aveva baciata le era piaciuto, ma solo per
una frazione di secondo.Infatti quello che le aveva
fatto era imperdonabile!
L'aveva baciata contro il suo volere e in più solo per punirla e dimostrargli
la sua superiorità fisica.
Lo odiava, non l'avrebbe mai perdonato!
Anche perché per colpa sua aveva sprecato il suo primo bacio! In più
ce l'aveva
anche con sé stessa perché nonostante non sopportasse
Mitsui come ragazzo, ne era comunque attratta.
"Ti odio mamma! Perché
mi hai fatta venire qui? E perché proprio in casa di quel bastardo?"
disse ad alta voce arrabbiata
Mikan, e le sue lacrime aumentarono
Mitsui per tutto il giorno non riuscì a seguire nemmeno una lezione. Continuava
a pensare al momento del bacio e a maledire
sé stesso per via di ciò.
Si sentiva un verme e aveva il morale sotto ai piedi. Era stato chiamato all'interrogazione
di
giapponese e naturalmente era andata male. Guardò l'ora erano le
15.48 tra poco sarebbero cominciati gli allenamenti
ma lui non aveva davvero
l'umore giusto per farli. Aveva una mezz'idea di saltarli
.
Mikan era rientrata in classe alla fine della quinta ora. Appena entrata in classe
tutti cominciarono a guardarla e a bisbigliare.
E lo fecero anche per tutte
le altre ore di lezione che restavano. Lei restò indifferente, non le importava
niente di quello che
pensavano quegli idioti!
Finalmente
arrivò la fine delle lezioni. Mitsui nonostante tutto decise di andare
agli allenamenti. Che come aveva previsto
furono disastrosi. Akagi si arrabbiò
con lui e stavano quasi per litigare se Anzai non fosse intervenuto. Erano le
18.30
quando finalmente uscì dalla palestra per tornarsene a casa e
la sua rabbia non era diminuita di una virgola, anzi
.
Mikan andando al club di arte riuscì a calmare i suoi nervi. La ragazza
del giorno prima era molto gentile con lei e stavano
cominciando a diventare
amiche.
Erano le 20.00 quando Mikan tornò a casa. Mitsui
la sentì rientrare. Lui era tornato un ora prima e si era sorpreso di non
trovarla a casa. Poi man mano che il tempo passava si era chiesto che fine avesse
fatto e se doveva ammetterlo si era
anche un po' preoccupato. Sua madre non
era ancora rientrata, quindi erano soli in casa. Hisashi aveva sentito la porta
della camera di Mikan sbattere e chiudersi a chiave. Questo lo fece stare
male, forse ora Mikan lo considerava davvero
un maniaco capace di tutto. Nessuno
dei due uscì dalla loro stanza finché la signora Mitsui non rientrò
e li chiamò dopo
un po' per la cena.
Ne Mitsui ne Mikan si guardarono
in faccia. La signora Mitsui li riempiva di domande alle quali rispondevano separatamente.
"Ma che avete voi due? E' successo qualcosa? Avete litigato?" Sonoko
si era accorta della strana atmosfera che si era
creata tra i due.
"No"
risposero insieme Mitsui e Mikan. Ma il loro tono poco convincente insospettì
ancora di più la madre di Mitsui, che
decise avrebbe chiesto spegazioni
al figlio più tardi.
Mikan fu la prima a finire di cenare, chiese a
Sonoko se avesse bisogno di aiuto a riassettare la cucina e alla risposta negativa
della donna salutò e disse che andava a studiare.
Mitsui continuava
a mangiare(anche se di malavoglia) solo per non insospettire ulteriormente la
madre. Era stata una giornata orribile e aveva solo voglia di andarsene a letto.
"Hisashi, dimmi la verità, avete litigato?" Lo sguardo di Sonoko
era inquisitore.
Mitsui abbassò gli occhi. "No mamma, ora scusa,
ho da studiare
." Si alzò da tavola e andò nella sua stanza.
Sonoko guardò suo figlio preoccupata. Ormai era certa che Hisashi e Mikan
avessero litigato. Era davvero una bella gatta da
pelare avere due adolescenti
in casa, che in più non andavano nemmeno d'accordo. E lei non c'era mai
per colpa del suo
lavoro
. Avrebbe voluto seguirli di più. Cosa
poteva fare per farli andare d'accordo?
Questi pensieri la accompagnarono
per il resto della serata.
Mikan nella sua camera ascoltava
come al solito gli Aerosmith con le cuffie. Di studiare non ci pensava neanche.Voleva
solo
dimenticare quella schifosa giornata.
Hisashi era
sdraiato sul suo letto, era incavolato nero con sé stesso e non riusciva
ad addormentarsi.Continuava a pensare
al bacio
.
Arrivò la mattina, Mitsui era più incavolato del giorno prima. Per
tutta la notte aveva fatto sogni erotici su Mikan. Era la prima
volta che
era attratto da una ragazza che trovava insopportabile, la situazione era davvero
complicata
. doveva soffocare
questa attrazione, altrimenti vivere in
casa con lei sarebbe stato un vero inferno.
Prese la cartella e con in mente
questi pensieri poco gradevoli se ne andò a prendere il treno per andare
a scuola. Mikan e sua
madre erano già uscite da un pezzo.
Mikan, seguiva distrattamente le lezioni, pensava al sogno che aveva fatto quella
notte. Aveva sognato che lei e Mitsui erano
sulla terrazza come il giorno
prima, ma stavolta non era lui che la baciava ma lei che baciava lui. Ed il loro
bacio era dapprima
dolce per diventare poi sempre più passionale
.
< Accidenti a me! Che sogni cretini che vado a fare
invece di odiare
quel bastardo con tutte le mie forze per quello che ha
fatto ieri
.
addirittura sogno di baciarlo e che perfino mi piace
.> pensò
Mikan, che era arrabbiatissima con sé stessa.
Ma la giornata era appena
cominciata e Mikan non sapeva ancora cosa l'aspettasse di lì a poco
Era appena cominciata la terza ora quando dall'altoparlante della sua classe si
levò un annuncio:
" LA SIGNORINA SHINOHARA MIKAN,
E' PREGATA DI RECARSI SUBITO NELL'UFFICIO DEL PRESIDE"
Mikan, si riscosse sorpresa dai suoi pensieri quando sentì pronunciare
il suo nome dall'altoparlante. Ma un'occhiata verso le
risatine delle bastarde
che aveva pestato il giorno prima, le chiarirono immediatamente tutto. Si recò
all'ufficio del preside e
bussò alla porta.
" Avanti"
Disse il preside in persona e Mikan entrò. Ma non trovò solo il
preside ad attenderla con lui infatti c'era anche
Hisashi Mitsui!
"Si
accomodi signorina Shinohara" Le disse il preside con aria molto seria.
Mikan prese posto accanto a Mitsui.
"Signorina, stamattina ho ricevuto
la visita di sei mamme che accompagnavano sei studentesse della sua classe ridotte
molto
male. E sa che cosa mi hanno detto queste persone?! Che a ridurre così
le loro figlie è stata proprio lei! Ora, lei si trova in
questa scuola
da appena tre giorni con oggi, e già al secondo giorno va a picchiare sei
sue compagne di classe e per di più
nella classe stessa!!! Sa cosa
vuol dire questo?! Che lei non ha nessun rispetto ne per le sue compagne ne per
la scuola stessa
che frequenta!!!! Si può sapere cosa diavolo le è
venuto in mente per comportarsi così? Mi dica cosa l'ha indotta ad agire
in
questo modo!!" Le ordinò il preside arrabbiato.
Mikan lo
guardò negli occhi con rabbia e stette muta.
Mitsui la guardò
meravigliato, osava sfidare persino il preside!!! " Mikan, rispondi al preside"
Le disse Hisashi arrabbiato, ma
lei non lo degnò nemmeno di uno sguardo.
Il preside divenne paonazzo dalla rabbia " Ma che razza di atteggiamento!!!
Se non la espello è solo perché sua madre mi è
sembrata
una persona per bene ed in più ora si trova sotto la custodia della signora
Mitsui una donna ottima, alla quale mi
dispiacerebbe molto creare altri problemi,
visto quelli che ha già passato!! Comunque lei è sospesa per tre
giorni a partire
da domani, e se dovesse ripetersi una cosa del genere lei
sarà espulsa immediatamente dallo Shohoku!! Mi ha capito
Signorina?
Mitsui, visto che lei abita con voi, è tuo il compito di impedirle di cacciarsi
nei guai d'ora in poi. Ti ho fatto venire
qui, proprio per dirti questo e
farti presente la situazione di questa ragazza.Visto quello che sei riuscito a
fare per te stesso,
non ho dubbi che ci riuscirai anche con lei." Disse
il preside che incominciò a calmarsi.
"La ringrazio signor preside
per la fiducia che nutre nei miei confronti, e stia tranquillo non si ripeteranno
più cose del genere"
Disse sorridendo Mitsui, ricordando quanto
il preside l'avesse aiutato a reintregarsi nella scuola dopo il suo periodo di
teppismo. Il preside li congedò e Mitsui e Mikan andarono fuori dalla
porta insieme.
Mikan affrettò il passo per separasi al più presto
da Mitsui, ma Mitsui la raggiunse e la prese per un braccio. Lei si voltò
a guardarlo incenerendolo con lo sguardo.
"Insomma, perché ti
sei comportata in questo modo? Ora questa sospensione finirà sul tuo curriculum
scolastico macchiando-
lo per sempre te ne rendi conto?" Gli disse lui
preoccupato ed esasperato al tempo stesso.
"Ma stai zitto!! Sei solo
il leccapiedi del preside!! Scommetto che sei anche un secchione! Signor Perbenista
dei miei stivali!"
Rispose Mikan arrabbiata.
Mitsui si innervosì
<Che razza di stupida! Se solo sapesse che teppista sono stato, non gli salterebbe
in mente di sparare
caz..te di questo tipo!> pensò.
"Senti,
devi finirla di comportarti come una bambina capricciosa! Non sei più alle
scuole medie, cresci! Maledizione!!" Le
disse Hisashi arrabbiato.
Mikan si liberò dalla sua stretta "Và al diavolo!" gridò,
prima di correre via per il corridoio. Appena scomparve dalla vista di
Mitsui,
Mikan cominciò a piangere, i corridoi della scuola erano deserti, visto
che le lezioni erano in pieno svolgimento e lei
invece di recarsi in classe
corse sul terrazzo per andare a gridare tutta la sua rabbia e la sua disperazione.
< La vita è maledettamente ingiusta > pensava Mikan forsennatamente.
Mitsui si recò in classe, era ancora infuriato con Mikan. <Quella ragazza
è impossibile! Non sò proprio che fare con lei!
Accidenti a
mia madre, perché cavolo se l'è presa in casa?!>. E anche quel
giorno Mitsui non riuscì a seguire le lezioni
Finalmente anche quel giorno di scuola si concluse e Mitsui si recò agli
allenamenti. Mentre faceva la strada per recarsi in
palestra vide proprio
Mikan che si stava dirigendo al lato opposto al suo. < Ma dove sta andando?>
pensò curioso Hisashi.
E preso da un impulso improvviso decise di seguirla,
ovviamente senza farsi notare da lei.
Vide che entrò in vecchio edificio
che era stato adibito a Club d'arte.
<Che cosa? La teppistella si è
iscritta al club d'arte? > Pensò Mitsui più che sorpreso. Non
avrebbe mai immaginato che a
una tipa così tosta, che osava addirittura
sfidare il preside potesse piacere l'arte! Adesso la capiva anche meno di prima
"Mitsui!!! Ti pare questa l'ora di arrivare?! Hai venti minuti di ritardo!!!!
Per punizione fai 50 giri di campo!!!!" Disse Akagi
fumante di rabbia
appena Hisashi mise piede in palestra.
"Si, capitano!" Rispose Hisashi
dandosi dell'idiota, tra poco ci sarebbe stata la partita contro lo Shoyo, una
delle squadre più
forti della prefettura, e lui invece di allenarsi
perdeva tempo a spiare la mocciosa!!! Era proprio uno stupido, e si rendeva
conto che stavolta la punizione l'aveva meritata. Ecco perché non protestò
affatto, suscitando per questo la meraviglia
generale.
Il giorno dopo a scuola era tutto come al solito, tranne che Mikan non c'era,
visto che era stata sospesa. Mitsui e Mikan
per tacito accordo non avevano
detto niente alla madre di lui. Tanto non se ne sarebbe accorta visto che usciva
di casa per
andare a lavoro sempre prima di loro due.
All'ora di pranzo
Mitsui fece un giro della scuola ed arrivò al reparto delle prime. Decise
di andare a salutare Hanamichi.
"Ciao, rosso che si dice?" Chiese
dando una pacca sulla spalla di Hana.
"Ciao Mitsui, hai saputo quello
che è successo nella 1-F?"
"Bè, lo ha saputo tutta
la scuola.."
"Hai visto la Shinohara, quella bella ragazza che ti
dicevo l'altro giorno? E' stata sospesa, poverina!! Tutto per colpa di quelle
stronze della sua classe"
"Che vuoi dire?" Chiese sorpreso
Mitsui
"Sai, non è stata lei a cominciare
" Disse Yohei
Mito(Hanamichi stava parlando con Yohei e Takamiya quando era arrivato
Mitsui)
"Infatti, quelle bastarde sono andate da lei e le hanno detto di essere una
di quelle perché l'avevano vista con te Mitsui e con
quel bamboccio
di Atsuko" Disse Takamiya.
Tutti lo guardarono.
"Questa non
la sapevo!Mitsui, non mi avevi detto di conoscerla
" Disse sorpreso
Hanamichi.
Ma Mitsui quasi non fece caso alle parole di Hanamichi, troppo
sorpreso di scoprire cosa aveva provocato la furia di Mikan
due giorni prima.
"Si, l'ho conosciuta per caso
Mi dite cosa è successo dopo a
questa Shinohara?!" Disse Mitsui incupito.
"Bè, la Shinohara
ha tirato uno schiaffo alla ragazza che l'aveva accusata, ma questa era la capobanda
di tutto il gruppo e ha
ordinato alle altre di pestare la Shinohara, il resto
lo sai.. sono state loro ad essere state pestate e per vendicarsi sono andate
dal preside
" Disse Yohei.
"Ah capisco, ma tu come fai a sapere
tutte queste cose Mito?" Chiese Mitsui.
"Me lo ha detto un mio amico
che stà in 1-F ed ha assistito a tutta la scena" Rispose Yohei.
"Bè ora devo andare, ciao ragazzi" Disse fettolosamente Mitsui
che sparì subito dalla loro vista.
"Ma a voi non sembrava strano?"
Chiese ai suoi amici Takamya riferendosi al comportamento di Mitsui.
"Si,
chissà che gli è preso
" Disse Hanamichi pensieroso, ma
poi Hana e company tornarono ai loro discorsi.
Intanto Mitsui
mentre camminava quasi correndo per i corridoi della scuola, continuava a darsi
del verme.
< Maledizione, come ho potuto trattarla in quel modo senza nemmeno
chiederle spiegazioni? Ho dato per scontato che
l'accaduto fosse tutto colpa
di Mikan. Mi sono comportato esattamente come gli altri facevano con me quando
ero un
teppista. Non le ho dato nessuna fiducia e soprattutto non le ho chiesto
nemmeno perché si era comportata in quel modo,
ho saputo solo accusarla.
E dire che si è trovata nei guai anche se indirettamente per colpa mia!
E poi come se non bastasse
le sono pure saltato addosso quel giorno maledetto!>
Pensando queste cose era arrivato alla sua meta; l'ufficio del preside.
"Capisco
quindi non è stata lei a cominciare, ma si è
solo difesa. Certo si difende molto bene, non c'è che dire.. mi ricorda
qualcuno
" Ed il preside rivolse uno sguardo benevolo verso Mitsui.
"Signor Preside, la prego le tolga la sospensione.Mikan è testarda
e orgogliosa, ma non è una cattiva ragazza né una teppista,
si è solo difesa, sicuramente ha un po' esagerato
ma le prometto
che farò in modo che non accada più. Una sospensione
peserebbe
enormemente sul suo curriculum e a questo punto non penso nemmeno che la meriti."
Azzardò Mitsui in difesa
di Mikan.
Il preside lo guardò
pensieroso "Si, alla fine penso che tu abbia ragione, perché alla
luce dei fatti che mi hai raccontato, la
sospensione toccherebbe senz'altro
più meritatamente anche alle altre ragazze coinvolte. Bene, io le toglierò
la sospensione
e questo fatto non sarà presente nel suo curriculum.
Sarà come se avesse avuto un giorno di vacanza. Domani la voglio vedere
di nuovo a scuola, chiaro?"
"Si, certo!" Sorrise L'MVP.
"Ma mi raccomando, che non si faccia più coinvolgere in cose del genere!"
Continuò il preside.
"Sicuro! non si preoccupi" Mitsui stava
andando via ma prima di andare disse "Grazie". Senza sapere quanto quella
semplice
parola avesse commosso il preside. Il Mitsui di una volta non l'avrebbe
mai fatto e il preside si sentì soddisfatto del totale
recupero di
quel ragazzo che sembrava ormai perso per sempre.
Mitsui quella
sera tornò a casa col cuore più leggero. Si era comportato male
con Mikan, ma aveva in qualche modo cercato
di rimediare. Appena entrò
in casa venne accolto dalla musica degli Aerosmith (Si capisce che io adoro gli
Aerosmith?!^_^
N.d.Y NO mica!! Nd Mitsui e Mikan -___-) sparata come al solito
a tutto volume e questo lo mise ancora più di bonumore
visto che gli
Aerosmith erano il suo gruppo preferito.(In questa fic, tutti adorano gli Aerosmith!!!^_______^
N.d.Y).
Tolse le scarpe buttò la cartella e si diresse a bussare alla
porta di Mikan.
Dopo un bel po' finalmente Mikan capì che qualcuno
le bussava alla porta della camera e finalmente aprì.
Si sorprese molto
di trovarsi di fronte Mitsui. Pensava infatti fosse stata Sonoko a bussare.
"Posso parlarti" Gridò Mitsui per farsi sentire, il volume dello
stereo era al massimo. Mikan andò ad abbassare lo stereo.
"Che
hai detto?" Chiese tornando sulla soglia della porta.
"Ho detto
se posso parlarti" Disse Mitsui in tono calmo.
"Si, certo"
Disse Mikan sorpresa che intanto pensava < Che cavolo dovrà dirmi?!>
Tutti e due si diressero in sala e sedettero uno sul divano(Mikan) e l'altro nella
poltrona di fronte(Hisashi).
"Ho da darti una bella notizia, non sei
più sospesa!" Disse sorridendo Mitsui
Mikan si sorprese doppiamente,
prima per quella notizia poi per il sorriso di Mitsui. Non lo aveva mai visto
sorridere o ridere,
quindi non avrebbe mai immagginato quanto potesse essere
bello! Rimase imbambolata.
"Hey Mikan, mi senti?" Le disse Mitsui
fissandola.
E adesso l'aveva anche chiamata per nome, era la seconda volta,
la prima era stata nell'ufficio del preside il giorno prima.
Mikan si riscosse
dandosi della stupida.
"Che hai detto? Mi hanno tolto la sospensione?
Ma com'è possibile?" Chiese lei meravigliata.
"Qualcuno ha
detto al preside tutta la storia della rissa e lui ha deciso che o puniva tutti
o nessuno! Ha deciso per nessuno,
mi ha chiamato nel suo ufficio per dirmi
questo e che non eri più sospesa"
Mitsui le disse questa bugia
perché non c'era nessun bisogno che lei sapesse che era stato lui a farle
togliere la sospensione. In fondo non aveva fatto altro che rimediare ai suoi
errori, niente eroismi.
"Cavolo non ci posso credere! Ti ha detto chi
è stato a dirgli tutto?" Hisa fece cenno di no col capo.
"Allora,
ora sai tutto anche tu
vero?" Chiese Mikan abbassando lo sguardo.
"Si, so tutto. Ho promesso al preside che ti saresti comportata bene d'ora
in poi. Posso contarci?" Mitsui la guardò
interrogativamente.
Era incredibile, pensò Mikan quella sera sembravano due vecchi amici
Ma lei non poteva perdonarlo per come l'aveva
trattata, per il bacio rubato
"Non montarti la testa! Se mi comporterò bene lo farò per me,
non per te o il preside!" Disse sgarbata e se ne andò via dalla
stanza.
Mitsui ci rimase male. Era sempre la solita! anche se non aveva attaccato
lei per prima briga a scuola, non doveva dimenticare
che con lui si era sempre
comportata male e che non era affatto una tipa socievole. Quindi non doveva rivalutare
il suo brutto
carattere, solo per la storia della rissa! Certo neanche lui
si era comportato bene con lei
"AH, che vada al diavolo, non me
ne importa niente di quella stupida!!" Disse ad alta voce e si attaccò
alla Play Station
Quella notte Mitsui si addormentò
pensando che Mikan era una ragazza difficile e complicata. Che lui proprio non
riusciva a
capire
.ma che non riusciva nemmeno a togliersi dalla mente
Mikan nel suo letto guardava il cielo dalla sua finestra. Era tutto blu, senza
nemmeno una stella e all'improvviso le venne in
mente il sorriso di Mitsui.
Che strano ragazzo che era, non riusciva assolutamente a capirlo. Eppure era così
bello quando
sorrideva
.e si addormentò con questo pensiero.
FINE TERZA PARTE
CONTINUA
CIAO SONO
YUKARI, LA TERZA PARTE DI QUESTA STORIA SEMBRA UN POEMA!!! VE NE SARETE
SICURAMENTE
ACCORTI!!! PERO' DOVEVO FARLA COSI', INFATTI NON FATECI CASO SE UN
CAPITOLO
E' LUNGO UN POEMA E L'ALTRO E' CORTISSIMO.. MI VENGONO COSI' ^-^ .
COME AL
SOLITO ASPETTO LE VOSTRE MAIL DITEMI TUTTO QUELLO CHE PENSATE. A PROPOSITO
TRA VOI C'E' QUALCHE FAN DEGLI AEROSMITH? SI VEDE CHE SONO FISSATA EH?! ^_________^
ORA DO' LA BUONANOTTE A TUTTI, CIAO-CIAO LA VOSTRA YUKA-CHAN!!! SCRIVETEMIIIIIIIIIII!!!!!