ASPETTAVO SOLO TE…..

 

CAP. 3 "E' DIFFICILE CAPIRTI"


TOC- TOC…. TOC-TOC

"E' inutile che bussi Hisashi, Mikan è uscita già da un quarto d'ora" Disse La madre di Mitsui che prendeva le ultime cose
prima di uscire di casa. Come al solito andava di fretta.
"Che cosa?! E dov'è andata così di buon'ora?" Chiese lui sorpreso.
"Ha detto che doveva incontrarsi con una ragazza della scuola che ha conosciuto ieri. Bè ora io vado, ci vediamo stasera!"
"Si, ciao mamma buona giornata" La signora Mitsui ricambiò il saluto del figlio e uscì di casa.
< Quella stupida, si figurati se è uscita a quell'ora per incontrare una ragazza!!! E' uscita presto solo per evitarmi e
dimostrarmi che non ha bisogno di me! Chissà se si è persa…possibile che abbia già imparato la strada per andare a scuola?>
pensò Mitsui <Ma che vada pure al diavolo > continuò poi a pensare. Così uscì di casa anche lui.

Mitsui arrivò a scuola, si era guardato in giro per cercare di vederla, ma non l'aveva scorta da nessuna parte. Suonò la
campanella e tutti gli studenti si riversarono nelle rispettive classi. Hisashi continuava ad essere preoccupato e se si fosse
persa? Pensò di nuovo. La prima ora finì e lui si decise ad andare al reparto delle prime, ufficialmente per salutare Hanamichi
ma in verità per vedere se la mocciosa fosse sana e salva nella sua classe.
"Ciao Hanamichi, come te la passi?" Intanto che il rossino lo sommergeva con una fiumara di parole, Mitsui si guardò in giro.
Finalmente la vide, si era appoggiata al muro del corridoio come il giorno prima. Hisashi si rilassò, salutò velocemente Hana
e si diresse subito verso la sua classe per non farsi vedere da lei.

Mikan, era fiera di sè stessa, quella mattina si era fatta coraggio e armata della cartina della città di Kanagawa si era diretta
a scuola. Non aveva avuto nessun problema a trovarla. Così ora, non era più costretta ad andare a scuola con quel cretino!
Pensò soddisfatta. Le ore passarono velocemente ed arrivò l'ora di pranzo. Mikan seduta tranquillamente al suo banco
stava per mangiare il suo bento comprato al supermercato, quando le galline della sua classe la circondarono.
"Senti un po' Shinohara… non sarai mica una di quelle? Ieri mattina con Mitsui e il pomeriggio con Atsuko… ma non ti basta
mai! Ce ne vorrai lasciare qualcuno spero!" Disse la stessa stronza che l'aveva scocciata il giorno prima. Le altre stronze
risero a queste parole.
Mikan si alzò infuriata e le mollò uno schiaffo così forte che il rumore riecheggiò per tutta la classe.
"Brutta stronza, non dire mai più una cosa del genere!" Gridò furiosa Mikan.
"Bastarda, come hai osato darmi uno schiaffo! Prendetela ragazze!" Gridò la stronza e le sue amiche eseguirono subito
l'ordine, cercarono di prenderla ma Mikan era una furia e nonostante fossero in cinque non riuscivano a prenderla , Mikan le
stava picchiando tutte a sangue e tra calci e pugni le stava riducendo molto male.

"Hey, ragazzi correte una ragazza di prima fa a botte con le sue compagne!!!" Gridò uno dei compagni di Mitsui entrando
nella loro classe.
Tutti corsero al reparto delle prime compreso Mitsui. <A quanto pare c'è anche una donna teppista qui a scuola> pensò
Hisashi sorridendo, ma quando vide che la classe affollatissima di gente era la 1-F il sorriso svanì e al suo posto comparve
un cipiglio< Non può essere lei! > si disse, ma i dubbi erano già molto forti.
"Fatemi passare disse!" tutti si spostarono riconoscendolo (In fondo Mitsui è stato un teppista molto temuto non dimenticatelo
^-^ N.D.Y).
Quello che Mitsui vide fu incredibile, cinque ragazze stese a terra pestate a sangue una in piedi che si teneva a distanza con
una guancia rossa e <Lei> Mikan, che aveva solo qualche graffio in faccia.
"Che vi serva da lezione! Non infastiditemi più o sarà peggio per voi!" Disse Mikan fiera guardando la capobanda che era
chiaramente terrorizzata da lei. Alzò gli occhi e vide una folla di persone che la stavano guardando, tra quella folla scorse
"Lui" che la guardava con aria di rimprovero. Mikan lo guardò con sfida poi prese il suo bento e facendosi largo tra la folla
arrivò in corridoio e salì le scale che portavano in terrazza.
Era appena arrivata che la porta si riaprì di scatto. <Maledizione! e ora che vuole?> pensò Mikan guardando arrabbiata
Mitsui. Lui si diresse verso di lei furioso e la prese per le spalle scuotendola "Ma sei impazzita?! Che diavolo ti salta in
mente di comportarti come una teppista?!" Le disse gridando.
"Lasciami andare bastardo!" Gridò divincolandosi cosicchè il bento le cadde a terra. Ma Mitsui non la lasciava andare.
"Sei una pazza! Vuoi essere espulsa! Mia madre non ha bisogno di altri problemi per causa tua!" Le gridò ancora Hisashi.
"Non me ne frega niente ne di te ne di tua madre" Gridò forte Mikan che si sentiva pericolosamente vicina alle lacrime.
Mitsui a quelle parole non ci vide più e così fece una cosa della quale si sarebbe pentito molto in futuro. Le diede un bacio
di punizione. La strinse forte a sè e la baciò furiosamente. Mikan cercò di divincolarsi con tutte le sue forze ma non ci riuscì,
solo quando Mitsui la lasciò andare di sua volontà potè finalmente essere libera.
Lo guardò con disprezzo "Sei solo un lurido maniaco, spero sia stato tanto sgradevole per te come lo è stato per me.
Mi fai schifo"disse con voce fredda come il ghiaccio e guardandolo dritto negli occhi. Poi gli passò a fianco e se ne andò via.
Le parole di Mikan colpirono profondamente Mitsui e gli fecero molto male. Sapeva di essersi comportato come un animale
e questo lo faceva stare da schifo, non riusciva ancora a rendersi conto di averla baciata davvero. Ma la cosa peggiore era
che forse non l'aveva baciata solo per punirla ma soprattutto per un suo desiderio represso. I suoi sensi di colpa aumentaro-
no a dismisura a questo pensiero e la rabbia contro sé stesso con loro.

Mikan, appena andata via dal terrazzo era corsa in bagno. Per fortuna non c'era nessuno, visto che le lezioni erano cominciate
già da un quarto d'ora. Si guardò allo specchio e dai suoi occhi scesero silenziose lacrime. Andava tutto nel verso sbagliato
nella sua stupida vita… Prima il divorzio dei suoi genitori, poi la scuola e infine quello stupido di Hisashi Mitsui. Per una
frazione di secondo quando lui l'aveva baciata le era piaciuto, ma solo per una frazione di secondo.Infatti quello che le aveva
fatto era imperdonabile! L'aveva baciata contro il suo volere e in più solo per punirla e dimostrargli la sua superiorità fisica.
Lo odiava, non l'avrebbe mai perdonato! Anche perché per colpa sua aveva sprecato il suo primo bacio! In più ce l'aveva
anche con sé stessa perché nonostante non sopportasse Mitsui come ragazzo, ne era comunque attratta.
"Ti odio mamma! Perché mi hai fatta venire qui? E perché proprio in casa di quel bastardo?" disse ad alta voce arrabbiata
Mikan, e le sue lacrime aumentarono…

Mitsui per tutto il giorno non riuscì a seguire nemmeno una lezione. Continuava a pensare al momento del bacio e a maledire
sé stesso per via di ciò. Si sentiva un verme e aveva il morale sotto ai piedi. Era stato chiamato all'interrogazione di
giapponese e naturalmente era andata male. Guardò l'ora erano le 15.48 tra poco sarebbero cominciati gli allenamenti
ma lui non aveva davvero l'umore giusto per farli. Aveva una mezz'idea di saltarli….

Mikan era rientrata in classe alla fine della quinta ora. Appena entrata in classe tutti cominciarono a guardarla e a bisbigliare.
E lo fecero anche per tutte le altre ore di lezione che restavano. Lei restò indifferente, non le importava niente di quello che
pensavano quegli idioti!

Finalmente arrivò la fine delle lezioni. Mitsui nonostante tutto decise di andare agli allenamenti. Che come aveva previsto
furono disastrosi. Akagi si arrabbiò con lui e stavano quasi per litigare se Anzai non fosse intervenuto. Erano le 18.30
quando finalmente uscì dalla palestra per tornarsene a casa e la sua rabbia non era diminuita di una virgola, anzi….

Mikan andando al club di arte riuscì a calmare i suoi nervi. La ragazza del giorno prima era molto gentile con lei e stavano
cominciando a diventare amiche.

Erano le 20.00 quando Mikan tornò a casa. Mitsui la sentì rientrare. Lui era tornato un ora prima e si era sorpreso di non
trovarla a casa. Poi man mano che il tempo passava si era chiesto che fine avesse fatto e se doveva ammetterlo si era
anche un po' preoccupato. Sua madre non era ancora rientrata, quindi erano soli in casa. Hisashi aveva sentito la porta
della camera di Mikan sbattere e chiudersi a chiave. Questo lo fece stare male, forse ora Mikan lo considerava davvero
un maniaco capace di tutto. Nessuno dei due uscì dalla loro stanza finché la signora Mitsui non rientrò e li chiamò dopo
un po' per la cena.
Ne Mitsui ne Mikan si guardarono in faccia. La signora Mitsui li riempiva di domande alle quali rispondevano separatamente.
"Ma che avete voi due? E' successo qualcosa? Avete litigato?" Sonoko si era accorta della strana atmosfera che si era
creata tra i due.
"No" risposero insieme Mitsui e Mikan. Ma il loro tono poco convincente insospettì ancora di più la madre di Mitsui, che
decise avrebbe chiesto spegazioni al figlio più tardi.
Mikan fu la prima a finire di cenare, chiese a Sonoko se avesse bisogno di aiuto a riassettare la cucina e alla risposta negativa
della donna salutò e disse che andava a studiare.
Mitsui continuava a mangiare(anche se di malavoglia) solo per non insospettire ulteriormente la madre. Era stata una giornata orribile e aveva solo voglia di andarsene a letto.
"Hisashi, dimmi la verità, avete litigato?" Lo sguardo di Sonoko era inquisitore.
Mitsui abbassò gli occhi. "No mamma, ora scusa, ho da studiare…." Si alzò da tavola e andò nella sua stanza.
Sonoko guardò suo figlio preoccupata. Ormai era certa che Hisashi e Mikan avessero litigato. Era davvero una bella gatta da
pelare avere due adolescenti in casa, che in più non andavano nemmeno d'accordo. E lei non c'era mai per colpa del suo
lavoro…. Avrebbe voluto seguirli di più. Cosa poteva fare per farli andare d'accordo?
Questi pensieri la accompagnarono per il resto della serata.

Mikan nella sua camera ascoltava come al solito gli Aerosmith con le cuffie. Di studiare non ci pensava neanche.Voleva solo
dimenticare quella schifosa giornata.

Hisashi era sdraiato sul suo letto, era incavolato nero con sé stesso e non riusciva ad addormentarsi.Continuava a pensare
al bacio….

Arrivò la mattina, Mitsui era più incavolato del giorno prima. Per tutta la notte aveva fatto sogni erotici su Mikan. Era la prima
volta che era attratto da una ragazza che trovava insopportabile, la situazione era davvero complicata…. doveva soffocare
questa attrazione, altrimenti vivere in casa con lei sarebbe stato un vero inferno.
Prese la cartella e con in mente questi pensieri poco gradevoli se ne andò a prendere il treno per andare a scuola. Mikan e sua
madre erano già uscite da un pezzo.

Mikan, seguiva distrattamente le lezioni, pensava al sogno che aveva fatto quella notte. Aveva sognato che lei e Mitsui erano
sulla terrazza come il giorno prima, ma stavolta non era lui che la baciava ma lei che baciava lui. Ed il loro bacio era dapprima
dolce per diventare poi sempre più passionale….
< Accidenti a me! Che sogni cretini che vado a fare… invece di odiare quel bastardo con tutte le mie forze per quello che ha
fatto ieri…. addirittura sogno di baciarlo e che perfino mi piace ….> pensò Mikan, che era arrabbiatissima con sé stessa.
Ma la giornata era appena cominciata e Mikan non sapeva ancora cosa l'aspettasse di lì a poco……
Era appena cominciata la terza ora quando dall'altoparlante della sua classe si levò un annuncio:

" LA SIGNORINA SHINOHARA MIKAN, E' PREGATA DI RECARSI SUBITO NELL'UFFICIO DEL PRESIDE"

Mikan, si riscosse sorpresa dai suoi pensieri quando sentì pronunciare il suo nome dall'altoparlante. Ma un'occhiata verso le
risatine delle bastarde che aveva pestato il giorno prima, le chiarirono immediatamente tutto. Si recò all'ufficio del preside e
bussò alla porta.
" Avanti" Disse il preside in persona e Mikan entrò. Ma non trovò solo il preside ad attenderla con lui infatti c'era anche
Hisashi Mitsui!
"Si accomodi signorina Shinohara" Le disse il preside con aria molto seria.
Mikan prese posto accanto a Mitsui.
"Signorina, stamattina ho ricevuto la visita di sei mamme che accompagnavano sei studentesse della sua classe ridotte molto
male. E sa che cosa mi hanno detto queste persone?! Che a ridurre così le loro figlie è stata proprio lei! Ora, lei si trova in
questa scuola da appena tre giorni con oggi, e già al secondo giorno va a picchiare sei sue compagne di classe e per di più
nella classe stessa!!! Sa cosa vuol dire questo?! Che lei non ha nessun rispetto ne per le sue compagne ne per la scuola stessa
che frequenta!!!! Si può sapere cosa diavolo le è venuto in mente per comportarsi così? Mi dica cosa l'ha indotta ad agire in
questo modo!!" Le ordinò il preside arrabbiato.
Mikan lo guardò negli occhi con rabbia e stette muta.
Mitsui la guardò meravigliato, osava sfidare persino il preside!!! " Mikan, rispondi al preside" Le disse Hisashi arrabbiato, ma
lei non lo degnò nemmeno di uno sguardo.
Il preside divenne paonazzo dalla rabbia " Ma che razza di atteggiamento!!! Se non la espello è solo perché sua madre mi è
sembrata una persona per bene ed in più ora si trova sotto la custodia della signora Mitsui una donna ottima, alla quale mi
dispiacerebbe molto creare altri problemi, visto quelli che ha già passato!! Comunque lei è sospesa per tre giorni a partire
da domani, e se dovesse ripetersi una cosa del genere lei sarà espulsa immediatamente dallo Shohoku!! Mi ha capito
Signorina? Mitsui, visto che lei abita con voi, è tuo il compito di impedirle di cacciarsi nei guai d'ora in poi. Ti ho fatto venire
qui, proprio per dirti questo e farti presente la situazione di questa ragazza.Visto quello che sei riuscito a fare per te stesso,
non ho dubbi che ci riuscirai anche con lei." Disse il preside che incominciò a calmarsi.
"La ringrazio signor preside per la fiducia che nutre nei miei confronti, e stia tranquillo non si ripeteranno più cose del genere"
Disse sorridendo Mitsui, ricordando quanto il preside l'avesse aiutato a reintregarsi nella scuola dopo il suo periodo di
teppismo. Il preside li congedò e Mitsui e Mikan andarono fuori dalla porta insieme.
Mikan affrettò il passo per separasi al più presto da Mitsui, ma Mitsui la raggiunse e la prese per un braccio. Lei si voltò
a guardarlo incenerendolo con lo sguardo.
"Insomma, perché ti sei comportata in questo modo? Ora questa sospensione finirà sul tuo curriculum scolastico macchiando-
lo per sempre te ne rendi conto?" Gli disse lui preoccupato ed esasperato al tempo stesso.
"Ma stai zitto!! Sei solo il leccapiedi del preside!! Scommetto che sei anche un secchione! Signor Perbenista dei miei stivali!"
Rispose Mikan arrabbiata.
Mitsui si innervosì <Che razza di stupida! Se solo sapesse che teppista sono stato, non gli salterebbe in mente di sparare
caz..te di questo tipo!> pensò.
"Senti, devi finirla di comportarti come una bambina capricciosa! Non sei più alle scuole medie, cresci! Maledizione!!" Le
disse Hisashi arrabbiato.
Mikan si liberò dalla sua stretta "Và al diavolo!" gridò, prima di correre via per il corridoio. Appena scomparve dalla vista di
Mitsui, Mikan cominciò a piangere, i corridoi della scuola erano deserti, visto che le lezioni erano in pieno svolgimento e lei
invece di recarsi in classe corse sul terrazzo per andare a gridare tutta la sua rabbia e la sua disperazione.
< La vita è maledettamente ingiusta > pensava Mikan forsennatamente.

Mitsui si recò in classe, era ancora infuriato con Mikan. <Quella ragazza è impossibile! Non sò proprio che fare con lei!
Accidenti a mia madre, perché cavolo se l'è presa in casa?!>. E anche quel giorno Mitsui non riuscì a seguire le lezioni…

Finalmente anche quel giorno di scuola si concluse e Mitsui si recò agli allenamenti. Mentre faceva la strada per recarsi in
palestra vide proprio Mikan che si stava dirigendo al lato opposto al suo. < Ma dove sta andando?> pensò curioso Hisashi.
E preso da un impulso improvviso decise di seguirla, ovviamente senza farsi notare da lei.
Vide che entrò in vecchio edificio che era stato adibito a Club d'arte.
<Che cosa? La teppistella si è iscritta al club d'arte? > Pensò Mitsui più che sorpreso. Non avrebbe mai immaginato che a
una tipa così tosta, che osava addirittura sfidare il preside potesse piacere l'arte! Adesso la capiva anche meno di prima…

"Mitsui!!! Ti pare questa l'ora di arrivare?! Hai venti minuti di ritardo!!!! Per punizione fai 50 giri di campo!!!!" Disse Akagi
fumante di rabbia appena Hisashi mise piede in palestra.
"Si, capitano!" Rispose Hisashi dandosi dell'idiota, tra poco ci sarebbe stata la partita contro lo Shoyo, una delle squadre più
forti della prefettura, e lui invece di allenarsi perdeva tempo a spiare la mocciosa!!! Era proprio uno stupido, e si rendeva
conto che stavolta la punizione l'aveva meritata. Ecco perché non protestò affatto, suscitando per questo la meraviglia
generale.


Il giorno dopo a scuola era tutto come al solito, tranne che Mikan non c'era, visto che era stata sospesa. Mitsui e Mikan
per tacito accordo non avevano detto niente alla madre di lui. Tanto non se ne sarebbe accorta visto che usciva di casa per
andare a lavoro sempre prima di loro due.
All'ora di pranzo Mitsui fece un giro della scuola ed arrivò al reparto delle prime. Decise di andare a salutare Hanamichi.
"Ciao, rosso che si dice?" Chiese dando una pacca sulla spalla di Hana.
"Ciao Mitsui, hai saputo quello che è successo nella 1-F?"
"Bè, lo ha saputo tutta la scuola.."
"Hai visto la Shinohara, quella bella ragazza che ti dicevo l'altro giorno? E' stata sospesa, poverina!! Tutto per colpa di quelle
stronze della sua classe"
"Che vuoi dire?" Chiese sorpreso Mitsui
"Sai, non è stata lei a cominciare…" Disse Yohei Mito(Hanamichi stava parlando con Yohei e Takamiya quando era arrivato
Mitsui)
"Infatti, quelle bastarde sono andate da lei e le hanno detto di essere una di quelle perché l'avevano vista con te Mitsui e con
quel bamboccio di Atsuko" Disse Takamiya.
Tutti lo guardarono.
"Questa non la sapevo!Mitsui, non mi avevi detto di conoscerla…" Disse sorpreso Hanamichi.
Ma Mitsui quasi non fece caso alle parole di Hanamichi, troppo sorpreso di scoprire cosa aveva provocato la furia di Mikan
due giorni prima.
"Si, l'ho conosciuta per caso… Mi dite cosa è successo dopo a questa Shinohara?!" Disse Mitsui incupito.
"Bè, la Shinohara ha tirato uno schiaffo alla ragazza che l'aveva accusata, ma questa era la capobanda di tutto il gruppo e ha
ordinato alle altre di pestare la Shinohara, il resto lo sai.. sono state loro ad essere state pestate e per vendicarsi sono andate
dal preside…" Disse Yohei.
"Ah capisco, ma tu come fai a sapere tutte queste cose Mito?" Chiese Mitsui.
"Me lo ha detto un mio amico che stà in 1-F ed ha assistito a tutta la scena" Rispose Yohei.
"Bè ora devo andare, ciao ragazzi" Disse fettolosamente Mitsui che sparì subito dalla loro vista.
"Ma a voi non sembrava strano?" Chiese ai suoi amici Takamya riferendosi al comportamento di Mitsui.
"Si, chissà che gli è preso…" Disse Hanamichi pensieroso, ma poi Hana e company tornarono ai loro discorsi.

Intanto Mitsui mentre camminava quasi correndo per i corridoi della scuola, continuava a darsi del verme.
< Maledizione, come ho potuto trattarla in quel modo senza nemmeno chiederle spiegazioni? Ho dato per scontato che
l'accaduto fosse tutto colpa di Mikan. Mi sono comportato esattamente come gli altri facevano con me quando ero un
teppista. Non le ho dato nessuna fiducia e soprattutto non le ho chiesto nemmeno perché si era comportata in quel modo,
ho saputo solo accusarla. E dire che si è trovata nei guai anche se indirettamente per colpa mia! E poi come se non bastasse
le sono pure saltato addosso quel giorno maledetto!> Pensando queste cose era arrivato alla sua meta; l'ufficio del preside.

"Capisco… quindi non è stata lei a cominciare, ma si è solo difesa. Certo si difende molto bene, non c'è che dire.. mi ricorda
qualcuno…" Ed il preside rivolse uno sguardo benevolo verso Mitsui.
"Signor Preside, la prego le tolga la sospensione.Mikan è testarda e orgogliosa, ma non è una cattiva ragazza né una teppista,
si è solo difesa, sicuramente ha un po' esagerato… ma le prometto che farò in modo che non accada più. Una sospensione
peserebbe enormemente sul suo curriculum e a questo punto non penso nemmeno che la meriti." Azzardò Mitsui in difesa
di Mikan.
Il preside lo guardò pensieroso "Si, alla fine penso che tu abbia ragione, perché alla luce dei fatti che mi hai raccontato, la
sospensione toccherebbe senz'altro più meritatamente anche alle altre ragazze coinvolte. Bene, io le toglierò la sospensione
e questo fatto non sarà presente nel suo curriculum. Sarà come se avesse avuto un giorno di vacanza. Domani la voglio vedere
di nuovo a scuola, chiaro?"
"Si, certo!" Sorrise L'MVP.
"Ma mi raccomando, che non si faccia più coinvolgere in cose del genere!" Continuò il preside.
"Sicuro! non si preoccupi" Mitsui stava andando via ma prima di andare disse "Grazie". Senza sapere quanto quella semplice
parola avesse commosso il preside. Il Mitsui di una volta non l'avrebbe mai fatto e il preside si sentì soddisfatto del totale
recupero di quel ragazzo che sembrava ormai perso per sempre.

Mitsui quella sera tornò a casa col cuore più leggero. Si era comportato male con Mikan, ma aveva in qualche modo cercato
di rimediare. Appena entrò in casa venne accolto dalla musica degli Aerosmith (Si capisce che io adoro gli Aerosmith?!^_^
N.d.Y NO mica!! Nd Mitsui e Mikan -___-) sparata come al solito a tutto volume e questo lo mise ancora più di bonumore
visto che gli Aerosmith erano il suo gruppo preferito.(In questa fic, tutti adorano gli Aerosmith!!!^_______^ N.d.Y).
Tolse le scarpe buttò la cartella e si diresse a bussare alla porta di Mikan.
Dopo un bel po' finalmente Mikan capì che qualcuno le bussava alla porta della camera e finalmente aprì.
Si sorprese molto di trovarsi di fronte Mitsui. Pensava infatti fosse stata Sonoko a bussare.
"Posso parlarti" Gridò Mitsui per farsi sentire, il volume dello stereo era al massimo. Mikan andò ad abbassare lo stereo.
"Che hai detto?" Chiese tornando sulla soglia della porta.
"Ho detto se posso parlarti" Disse Mitsui in tono calmo.
"Si, certo" Disse Mikan sorpresa che intanto pensava < Che cavolo dovrà dirmi?!>
Tutti e due si diressero in sala e sedettero uno sul divano(Mikan) e l'altro nella poltrona di fronte(Hisashi).
"Ho da darti una bella notizia, non sei più sospesa!" Disse sorridendo Mitsui
Mikan si sorprese doppiamente, prima per quella notizia poi per il sorriso di Mitsui. Non lo aveva mai visto sorridere o ridere,
quindi non avrebbe mai immagginato quanto potesse essere bello! Rimase imbambolata.
"Hey Mikan, mi senti?" Le disse Mitsui fissandola.
E adesso l'aveva anche chiamata per nome, era la seconda volta, la prima era stata nell'ufficio del preside il giorno prima.
Mikan si riscosse dandosi della stupida.
"Che hai detto? Mi hanno tolto la sospensione? Ma com'è possibile?" Chiese lei meravigliata.
"Qualcuno ha detto al preside tutta la storia della rissa e lui ha deciso che o puniva tutti o nessuno! Ha deciso per nessuno,
mi ha chiamato nel suo ufficio per dirmi questo e che non eri più sospesa"
Mitsui le disse questa bugia perché non c'era nessun bisogno che lei sapesse che era stato lui a farle togliere la sospensione. In fondo non aveva fatto altro che rimediare ai suoi errori, niente eroismi.
"Cavolo non ci posso credere! Ti ha detto chi è stato a dirgli tutto?" Hisa fece cenno di no col capo.
"Allora, ora sai tutto anche tu… vero?" Chiese Mikan abbassando lo sguardo.
"Si, so tutto. Ho promesso al preside che ti saresti comportata bene d'ora in poi. Posso contarci?" Mitsui la guardò
interrogativamente.
Era incredibile, pensò Mikan quella sera sembravano due vecchi amici… Ma lei non poteva perdonarlo per come l'aveva
trattata, per il bacio rubato…
"Non montarti la testa! Se mi comporterò bene lo farò per me, non per te o il preside!" Disse sgarbata e se ne andò via dalla
stanza.
Mitsui ci rimase male. Era sempre la solita! anche se non aveva attaccato lei per prima briga a scuola, non doveva dimenticare
che con lui si era sempre comportata male e che non era affatto una tipa socievole. Quindi non doveva rivalutare il suo brutto
carattere, solo per la storia della rissa! Certo neanche lui si era comportato bene con lei…"AH, che vada al diavolo, non me
ne importa niente di quella stupida!!" Disse ad alta voce e si attaccò alla Play Station…

Quella notte Mitsui si addormentò pensando che Mikan era una ragazza difficile e complicata. Che lui proprio non riusciva a
capire….ma che non riusciva nemmeno a togliersi dalla mente…

Mikan nel suo letto guardava il cielo dalla sua finestra. Era tutto blu, senza nemmeno una stella e all'improvviso le venne in
mente il sorriso di Mitsui. Che strano ragazzo che era, non riusciva assolutamente a capirlo. Eppure era così bello quando
sorrideva….e si addormentò con questo pensiero.


FINE TERZA PARTE
CONTINUA…


CIAO SONO YUKARI, LA TERZA PARTE DI QUESTA STORIA SEMBRA UN POEMA!!! VE NE SARETE
SICURAMENTE ACCORTI!!! PERO' DOVEVO FARLA COSI', INFATTI NON FATECI CASO SE UN
CAPITOLO E' LUNGO UN POEMA E L'ALTRO E' CORTISSIMO.. MI VENGONO COSI' ^-^ .
COME AL SOLITO ASPETTO LE VOSTRE MAIL DITEMI TUTTO QUELLO CHE PENSATE. A PROPOSITO
TRA VOI C'E' QUALCHE FAN DEGLI AEROSMITH? SI VEDE CHE SONO FISSATA EH?! ^_________^

ORA DO' LA BUONANOTTE A TUTTI, CIAO-CIAO LA VOSTRA YUKA-CHAN!!! SCRIVETEMIIIIIIIIIII!!!!!




 

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