ASPETTAVO SOLO TE…..

 


CAP. 6 "VORREI POTERTI AMARE…"

 

La mattina dopo il disastro, Mitsui decise di non andare a scuola. Si sentiva uno schifo e non ce la faceva proprio ad affrontare nessuno. Comunque non aveva nemmeno la forza di affrontare Mikan, così decise di uscire di casa e di andarsene in giro a zonzo per la città.

Mikan aveva sentito Hisashi uscire presto ed era convinta che fosse andato a scuola. Questo la rincuorò. Non aveva nessuna voglia di vederlo per il momento. La vergogna sarebbe stata troppa, in fondo ciò che avevano fatto era stata tutta colpa sua.

La giornata passò molto in fretta e per fortuna il giorno dopo sarebbe tornata Sonoko; pensò Mikan sentendosi un po' più sollevata. Erano Le 7:00 di sera ed Hisashi non era ancora tornato. Quando suonò il campanello di casa Mitsui.
<Forse è Hisashi che ha dimenticato le chiavi! Speriamo di no! Non saprei proprio che fare!> Pensò angosciata Mikan mentre si dirigeva ad aprire la porta.
Ma il volto che si trovò di fronte non era affatto quello di Hisashi, bensì…
"Salve sono Ayako! Tu sei la sorella di Hisashi? Che strano… non sapevo avesse una sorella. Comunque lui è in casa?"
Mikan restò pietrificata. La ragazza di Hisashi era lì di fronte a lei e pensava che lei fosse sua sorella, impallidì non sapeva che dire. Quando…
"Ayako? Ma che ci fai qui?" Disse Hisashi che stava rientrando in quel momento. Si accorse di Mikan e la guardò spalancando gli occhi. Non si vedevano da quel fatidico momento. Mikan lo guardò anche lei a occhi spalancati e si infilò subito in casa non prima di aver sentito la risposta della sua ragazza.
"Che faccia tosta! Sono due giorni che non ti fai vedere! E non sei affatto ammalato! Allora qual è la tua scusa?!"
Mikan si chiuse in camera sua. E accese lo stereo a volume alto. Non voleva sentire la voce della ragazza che aveva la fortuna di stare con Hisashi. Le parole che aveva sentito prima di andarsene le rimbombavano ancora nel cervello. E le veniva la nausea a pensare che Hisashi non aveva visto quella ragazza, perché era stato con lei. Si sentì una poco di buono. Si buttò sul suo letto e si mise a piangere. Lei lo amava, lo amava con tutta l'anima!Perché non poteva essere il suo ragazzo?
Perché doveva sentirsi così male solo perché aveva fatto l'amore col ragazzo che amava? Poi un'orribile pensiero balenò nella sua testa: < Lui farà l'amore con lei stasera! E chissà quante altre volte saranno stati insieme! Lui, che solo ieri era tra le mie braccia!!!> Pensò Mikan sentendosi sull'orlo di vomitare. Prese la borsa e uscì in fretta di casa non voleva sentire niente non voleva sapere niente. Pensò piangendo e correndo per strada.

INTANTO A CASA DI HISASHI…

Hisashi aveva fatto accomodare Ayako in sala da non più di cinque minuti che aveva sentito Mikan uscire subito di casa.
<Forse è uscita perché non vuole vedermi.. sono sicuro che mi odia…> Pensò tristemente Hisa.
"Allora Mitsui?! Mi vuoi rispondere?" Sentì dire ad Ayako.
"Scusa, che hai detto?" Disse lui riprendendosi.
"Ma insomma che cavolo hai in questi giorni? Si può sapere? Prima ti ho chiesto perché stai saltando gli allenamenti! Ma ti pare il caso? Tra due giorni c'è la partita con il Kainan! E mi pare che tu abbia parecchio bisogno di allenarti, visto che da due settimane stai facendo davvero pena!" Disse acidamente Ayako. Lei ci teneva molto che la squadra arrivase al campionato nazionale e sapeva bene che per arrivarci c'era anche bisogno di Mitsui! Per questo si era fatta carico a posto di Akagi di andare a vedere che diavolo gli era successo.
Mitsui sentì appena quello che Ayako stava dicendo i suoi pensieri erano tutti concentrati su Mikan.
"Si, hai ragione domani verrò agli allenamenti, stai tranquilla." Rispose distratto
"Mitsui non ti riconosco più! Ma che ti succede? Sembra che non t'importi più nulla del basket!" Disse Ayako arrabbiata.
Quelle parole entrarono nella testa di Mitsui ed ebbero il potere di riscuoterlo.
"NO AYAKO!!QUELLO CHE DICI NON E' VERO!!! IO AMO IL BASKET! IL BASKET E' LA MIA VITA!!"
Gridò ma mentre diceva queste ultime parole gli venne in mente il volto di Mikan.< Si, ora anche lei è la mia vita> pensò.
Si rendeva conto che stava trascurando il basket, per via della sua intricata situazione sentimentale ma si rendeva anche conto che ormai che per lui Mikan aveva la stessa importanza dello sport che amava. Questi suoi pensieri lo sorpresero profondamente non pensava di amare già a tal punto Mikan, al punto di essere al primo posto col basket nei suoi pensieri.

"Spero che quello che dici sia vero Mitsui, oggi sei davvero molto strano. Ci vediamo domani allora. E mi raccomando non mancare! Akagi ha detto che se manchi anche domani sei fuori dalla partita! Chiaro?!" Riprese Ayako mentre raggiungeva la porta accompagnata da Mitsui.
"Si, ho capito.Ma tu ed Akagi non dovete preoccuparvi, perché domani sarò agli allenamenti e sarò in forma per il giorno della partita!" Disse Hisashi convinto.
"Bene, ah salutami tua sorella. Ciao a domani." Disse Ayako prima di andarsene.
Hisashi la guardò allontanarsi chiedendosi "Mia sorella?!" Poi ricordò che era stata Mikan ad aprire la porta di casa. Così Ayako aveva pensato che lei fosse sua sorella. Se solo avesse immagginato…

Mikan tornò a casa alle dieci di sera. Sperava che quell'Ayako fosse andata via. Sperava proprio che Hisashi avesse avuto il buon gusto di non farla rimanere a casa sua per tutta la notte. Solo a pensarci ricominciava a stare malissimo, non né poteva
più di quella situazione. La stava distruggendo.

Mikan aprì la porta di casa e sentì dei rumori provenire dalla sala. Erano le solite musichine dei giochi della Play Station.
<Allora se n'è andata? Basta non m'importa. Ora vado in camera a dormire. Non voglio pensare più a niente. Né ad Hisashi Né a mio padre! Voglio solo dormire e basta!>.

Hisashi sentì la porta della camera di Mikan chiudersi. Stava giocando alla Play Station per scaricare il nervosismo che gli veniva dalla preoccupazione del suo ritardare nel tornare a casa. C'erano tanti brutti tipi in giro e lui lo sapeva bene! Aveva deciso che sè entro ancora 10 minuti non fosse tornata sarebbe uscito a cercarla. E quando proprio allora aveva sentito il
portone di casa aprirsi si era sentito estremamente sollevato. Ormai aveva deciso, non poteva più farne altrimenti.
L'indomani le avrebbe parlato e dichiarato finalmente i propri sentimenti. Sperando che lei non lo odiasse per quello che era successo tra di loro il giorno prima.

Arrivò un nuovo giorno. Il giorno in cui finalmente Hisashi avrebbe chiarito la sua situazione con Mikan. Quella mattina Mikan aveva deciso di andare finalmente a scuola ed Hisashi la evitò di proposito.Voleva lasciarla tranquilla. Aveva già deciso che l'avrebbe aspettata alla fine delle attività di club fuori dalla scuola. Poi le avrebbe proposto di andare da qualche parte a parlare tranquilli. Infatti quel pomeriggio sarebbe tornata sua madre. Quindi era meglio evitare di tornare a casa.

Le lezioni finirono e Mitsui si recò subito agli allenamenti.

"Alleluia! Chi non muore si rivede!" Disse Miyagi appena Mitsui entrò in palestra.
"Fa meno lo spiritoso Ryo-chan!" Disse Hisa irritato.
"Ehi Mitchy! Pensavamo che non saresti più tornato!" Disse strafottente Hanamichi
"Vi è andata male! Perché invece sono qui e ho tutte le intenzioni di restarci!" Rispose Hisashi arrogante adesso stavano cominciando proprio a fargliele girare! Era mancato per due giorni, mica due mesi dopotutto!!!
"Smettetela voi!" Disse Akagi dando un pugno in testa ciascuno a Miyagi e Hanamichi. "Tu vai a cambiarti Mitsui! Per te oggi allenamenti doppi! E vedi di non mancare più agli allenamenti! Chiaro?!" Continuò il gori ancora arrabbiato con Mitsui.
"Si, si…" Disse Hisashi scocciato. <Accidenti, se dovrò allenarmi fino a tardi nemmeno oggi riuscirò a parlarle.A questo punto è meglio se aspetto dopo la partita. Mancano solo due giorni… ora devo concentrarmi sugli allenamenti se no chi lo sente il gorilla!!!> pensò Mitsui mentre si cambiava negli spogliatoi.(Wow!! Vi assicuro che Hisa è uno spettacolo di ragazzo!!!^________^ N.d.Y Ma che cavolo stai facendo? Maniaca!! Mi spii mentre mi cambio?!>__< N.d.Mitsui.
Ecco io…^////^ NO, assolutamente(Speriamo che mi creda!!) N.d.Y FIGURATI!!! Se non la smetti non lavoro più nella tua fan fiction! Chiaro Yukari? N.d. M WOW SAI ANCHE IL MIO NOME!!!*_____* N.d.Y E' come parlare con un muro!!!!-_________- N.d.M…..)

Gli allenamenti andarono bene e finalmente Hisashi sembrava aver recuperato la sua piena forma. Tutti furono soddisfatti e si diedero appuntamento per l'indomani. Naturalmente Hisashi e il gorilla restarono in palestra per l'allenamento extra di Mitsui.

Hisashi tornò a casa piuttosto tardi quella sera. Infatti erano già le dieci. Sua madre appena rientrò lo rimproverò di non averla avvisata del ritardo. Ma poi quando Mitchy le spiegò il motivo del suo ritardo gli sorrise e gli riscaldò la cena. Hisashi chiese alla madre di Mikan e lei disse che dopo aver cenato era andata in camera a studiare. Hisa si fece un'attimo pensieroso, ma poi chiese alla madre del suo viaggio a Osaka. E lei cominciò a raccontargli tutto.
<Coraggio Hisashi, solo due giorni, e saprai se Mikan ti ricambia o ti odia…> Pensò mentre ascoltava i racconti di Sonoko.

Anche il giorno dopo, fù una giornata relativamente tranquilla. Mitsui e Mikan non si videro nemmeno sia perché lei lo evitava e sia per i doppi allenamenti che il Gori continuava a far fare a Hisashi.

Finalmente arrivò il giorno della partita contro il Kainan.Quindi anche il giorno della verità per Hisashi. Tutto il liceo Shohoku era andato a vedere la partita. Mitsui era carico <Ce la faremo!> Si disse.

Anche Mikan era andata a vedere la partita. Sapeva bene di essere masochista continuando a star dietro ad un ragazzo che non l'amava, ma non poteva farci niente. Erano due giorni che non vedeva Hisashi nonostante abitassero nella stessa casa e già le mancava da morire. La partita stava per iniziare e Mikan finalmente riuscì ad individuarlo. Era bellissimo nell'uniforme rossa della sua squadra, notò che il suo numero di maglia era il 14. Aveva sempre desiderato vederlo giocare fin da quando aveva saputo che era un giocatore di pallacanestro. Quando c'era stata la partita con lo Shoyo era mancata di proposito convincendosi che a lei non importava un fico secco di quelle cose. Ma in realtà sapeva bene che avrebbe tanto voluto essere alla partita e che non c'era andata per paura che poi Hisashi venisse a saperlo. Ora invece era lì, e desiderava solo vederlo vincere…

La partita finalmente ebbe inizio. Già dalle prime battute si prospettava emozionante ed imprevedibile.Il Kainan era considerato da tutti il favorito. Vinceva il torneo interscolastico da ben 17 anni. Ma i ragazzi dello Shohoku erano la rivelazione dell'anno e non avevano nessuna intenzione né di perdere né di essere considerati inferiori al Kainan.
Mentre stava per scadere il primo tempo che vedeva in vantaggio il Kainan, Atsuko notò Mikan e andò a sedersi vicino a lei.
"Ciao Mikan. Come stai? E da un po' che non ci vediamo! Hai sempre rifiutato i miei appuntamenti! Mi sorprende il fatto che quel giorno tu sia uscita con me. Pensavo fosse un'inizio ed invece…" Disse abbattuto Atsuko guardando Mikan.
Mikan, si sentì un po' in colpa. Quel giorno aveva deciso di uscire con lui solo perché aveva visto Hisashi in compagnia di quella Ayako. Insomma per distrarsi. Anche se allora non sopportava Atsuko. Ma poi quella sera aveva scoperto che Sakuya Atsuko era molto diverso da come voleva far credere. Era un ragazzo dolce che in realtà stava cercando una ragazza da amare e quella sera aveva detto a Mikan che aveva trovato quella ragazza in lei. Mikan si era sentita molto in colpa per averlo usato e così aveva deciso che non l'avrebbe più fatto. Ecco perché non era più uscita con lui.
"Perdonami Atsuko… purtroppo io amo già un ragazzo.." Disse Mikan stranamente tranquilla e imbarazzata. Infatti Atsuko sapeva bene quanto lei fosse arrogante e orgogliosa quindi non si aspettava assolutamente quella sua reazione.
"Certo che devi amarlo proprio tanto.. sei molto cambiata, sei diventata più dolce.." La guardò dispiaciuto che non fosse stato lui a cambiarla.
Gli occhi di Mikan diventarono tristi " Consolati Sakuya.. anch'io non sono ricambiata" rispose mestamente.
Sakuya ricominciò a sperare di poterla conquistare..
"Dato che le cose stanno così, perché non provi ad uscire con me Mikan? Dammi una possibilità ti prego! In fondo non hai niente da perdere, ti pare?" Disse Sakuya convincente.
"Io è vero, non ho niente da perdere. Ma tu Sakuya? Potresti alla fine solo stare male…" Cercò di dissuaderlo Mikan. Ora sapeva quanto era triste stare vicino ad una persona che non si poteva avere.
"Di questo non ti devi preoccupare, tu mi hai messo al corrente della situazione. Ma dammi l'opportunità di provare a farti cambiare idea su noi due…" Disse Sakuya speranzoso.
Mikan non voleva accettare. Ma alla fine Atsuko riuscì a strapparle un appuntamento per quel giorno stesso dopo la partita.
Intanto era finito il primo tempo sempre col Kainan in vantaggio, ma di poco. I ragazzi dello Shohoku erano arrabbiati per il vantaggio del Kainan ma avevano tutte le intenzioni di rimontare e vincere.
"Ragazzi il Kainan ha solo 7 punti di vantaggio su di noi! Possiamo farcela! Anzi dobbiamo farcela!!" Disse il gorilla alla sua squadra incitandola.
"SIIII!!!" Risposero tutti in coro.
Hisashi era nervosissimo. Voleva assolutamente vincere. Si stava impegnando molto in quella partita e i risultati si vedevano aveva segnato più di 25 punti e molti con canestri da tre punti. La specialità dell' MVP(Cioè miglior giocatore dell'anno. Hisashi fù nominato tale in terza media^^ N.d.Y). Il risultato era di 52 a 59 a favore del Kainan. Che doveva la quasi totalità dei suoi punti al bravissimo capitano Maki e al cestista da tre punti Jin. Diretto rivale di Hisashi. Mentre i punti dello Shohoku oltre che da Hisashi furono segnati da Akagi e Rukawa.
Stava per cominciare il secondo tempo. Tutti erano adrenalinici(Ma si può dire? ?_? N.d.Y) e non vedevano l'ora di dimostrare quanto valevano.

I giocatori entrarono in campo per giocare il secondo tempo. Mikan seguiva la partita col fiato sospeso dagli spalti, tifando silenziosamente per Hisashi. Naturalmente Sakuya Atsuko era sempre seduto vicino a lei. Tra vari colpi di scena ed emozioni da mozzare il fiato finalmente la partita finì. Ma purtroppo il risultato fù di 90-88 per il Kainan. Lo Shohoku aveva perso e le faccie scure dei giocatori mentre si mettevano in fila per salutare gli avversari ne erano la piena conferma. Mikan guardò verso Hisashi e lo vide abbattuto(Ammazza!Che vista che hai Mikan!!! N.d.Y) si sentì addolorata per lui. Era stato superbo.
Giocava in modo splendido. Avrebbe meritato di vincere. Pensò tristemente sentendosi comunque orgogliosa di lui.
"Allora andiamo Mikan? Qui fuori c'è parcheggiata la mia moto, che ti andrebbe di fare? Facciamo un giro o andiamo da qualche parte?" Chiese Atsuko guardandola.
"Facciamo un giro. Ho proprio voglia di una corsa in moto!" Disse Mikan cercando di non pensare più ad Hisashi. Ma era davvero un'impresa ardua…

"Maledizione!!! E' tutta colpa tua se abbiamo perso Rukawa!!" Iniziò Hanamichi arrabbiato inveiendo contro al volpino.
"Stà zitto idiota ed impara a tirare a canestro!!" Rispose irritato Rukawa.
"Stà zitto tu! Maledetta Kitsune!!! Sai bene che ho ragione! Sei un rammollito non c'è la fai nemmeno a finire una partita!!" Disse arrabbiato Hanamichi riferendosi alla stanchezza di Rukawa che aveva passato gli ultimi cinque minuti di gioco a riposare in panchina.
"Senti chi parla!!! Se non avessi passato la palla a Takasago, avremmo vinto idiota!" Rukawa era molto arrabbiato al contrario del solito che restava sempre freddo e indifferente.
I due stavano quasi per venire alle mani, ma Akagi riuscì a fermarli.
"Basta, è inutile piangere sul latte versato. Non avete niente da rimproverarvi nessuno dei due. Siete stati in gamba entrambi. Così come Mitsui e Miyagi. Non è ancora finita comunque. Ora dobbiamo assolutamente vincere la prossima partita col Ryonan." Disse Akagi facendo in parte tornare le speranze alla squadra.
"Ha ragione Akagi, impegnamoci e vinciamo il Ryonan!" Disse con forza Mitsui.
"Si Mitsui! Li batteremo" Aggiunse Miyagi convinto.


Mitsui appena fù pronto salutò i suoi compagni di squadra ed andò a casa. Era giunto il momento di parlare con Mikan.
Erano le sette di sera di sabato. Sua madre era andata in centro con un'amica e sperava tanto che Mikan fosse in casa.
Bussò alla porta della sua camera, ma non ebbe nessuna risposta abbassò la maniglia e la porta si aprì. Mikan non c'era. Richiuse la porta e andò in camera sua. Si buttò sul letto era stanchissimo< Ma perché non riesco mai a parlarle…> E presto si addormentò.

Hisashi fù svegliato dal rumore di una moto che a quanto pareva si era fermata lì vicino. Un terribbile sospetto lo invase..
Corse alla finestra della cucina e li vide! Mikan era di nuovo uscita con quel maledetto Atsuko!!

"Allora Mikan? Dai dimmi di sì! Quel film mi hai detto che ti piace, piace anche a me e allora che ti costa se andiamo a vederlo insieme…" Disse Atsuko suadente cercando di convincerla.
Mikan si mise a ridere "Accidenti a te! Se non ti dico di sì, continuerai ad assillarmi vero?"
"Te lo dissi anche la prima volta che c'incontrammo, che non accetto un "no" come risposta" Disse Sakuya sorridendo.
" E va bene! Sei capace di farmi stare qui fino a domani se non dico di si!" Sorrise Mikan.
"Grazie" Disse Sakuya in tono dolce e diede un bacio sulla guancia a Mikan. Prima di salutarla e darle appuntamento all'indomani.

Hisashi assistette impotente a tutta la scena. Strinse talmente forte i pugni delle mani che le nocche gli diventarono bianche.
Si sentì morire vedendo quella scena. Mikan così dolce e Atsuko che le dava un bacio sulla guancia. Sentì dolore e rabbia crescergli dentro.

Mikan aprì la porta di casa e si trovò Hisashi davanti. Spalancò gli occhi sorpresa. Pensava che lui la stesse evitando e non si aspettava di trovarselo lì in corridoio. Aveva un'aria molto cupa. Ma era sempre bellissimo. Il suo cuore fece un balzo.
"Ciao" Disse lei e gli passò di fianco per andare in camera sua. Più gli stava vicino e peggio era. Doveva dimenticarlo.
"Aspetta!" Disse lui prendendola per un braccio "Dobbiamo parlare!"
Mikan non riusciva a capire cosa gli prendesse. Poi divenne rossa pensando che voleva parlarle del giorno che erano stati insieme..
"Ah, ma non abbiamo niente da dirci!Se ti riferisci a quella volta… non ti preoccupare, anche per me non ha contato niente. Fa finta che non sia successo niente ok? Ora scusa ma devo andare.." Disse Mikan in fretta si strappò alla ormai debole presa di Hisashi e si rifugiò in camera sua.

Hisashi rimase lì immobbile come pietrificato. All'improvviso privo di forze.
Si sentiva come se qualcuno gli avesse dato una pugnalata al cuore. Il dolore che sentì fù così forte che quasi non lo faceva respirare. "Non ha contato niente… non ha contato niente…non ha contato niente…"Le parole di Mikan continuavano a ripetersi nella sua mente offuscata dal dolore. Lui la amava come non aveva mai amato nessuno e lei gli aveva detto che avere fatto l'amore con lui non aveva contato niente. Che addirittura doveva fare finta che non fosse mai accaduto.
Aveva avuto la sua risposta alla fine. A Mikan di lui non importava un bel niente…
Hisashi prese le chiavi di casa e uscì sbattendo la porta ancora sconvolto.


Mikan buttata sul suo letto con le guancie rigate di lacrime, sentì il rumore della porta che sbatteva.
<E' sicuramente andato dalla sua ragazza. E farà l'amore con lei..mentre io sono stata costretta a dirgli che non mi è importato nulla di quando siamo stati insieme,per non fargli capire che lo amo e non creargli problemi con questa situazione imbarazzante. Vorrei morire… quanto mi è costato dirgli quella bugia. Io vorrei solo poterlo amare..e invece..> Mikan ricominciò a piangere per un amore che le dava solo dolore. Finché distrutta dalla stanchezza si addormentò tra le lacrime.

Hisashi camminava per la strada senza meta quando una moto gli si accostò vicino.
"Mitsui? Sei tu? Dove stai andando?" La voce roca di Tetsuo irruppe nei suoi pensieri.
"Tetsuo.. io.. non lo so.." Disse Hisashi ancora confuso. Il dolore gli aveva annebbiato il cervello.
"Accidenti, che faccia che hai! Su salta in sella!" Disse Tetsuo ad Hisashi.
Ed Hisashi fece come gli aveva detto. Partirono a razzo diretti in uno dei locali che Hisashi era solito frequentare una volta…

Arrivarono in un locale non molto raccomandabile e presero posto ad uno dei tavolini. Tetsuo ordinò due birre.
"Allora? Che ti è successo? Era da un po' che non ti vedevo ridotto così…" Cominciò Tetsuo preoccupato per Hisashi. Mitsui era l'unico che Tetsuo considerava un'amico.
Hisashi pensò che Tetsuo aveva ragione. Aveva sentito un dolore così grande solo quando aveva pensato di non potere più giocare a basket. "E' per una ragazza" Rispose facendo un sorriso ironico all'amico. Dubitava che Tetsuo si fosse mai innamorato. "Scommetto, che ora penserai che io sia uno stupido.." Continuò Hisashi. Intanto il cameriere aveva servito loro le birre e Tetsuo cominciò a bere una sorsata della sua. Finì di bere e rispose:
"No Mitsui, non penso che tu sia stupido. Coraggio racconta"
"Io non so nemmeno come spiegarti è una storia molto complicata. Vedi questa ragazza è la figlia dell'amica di mia madre, e per una serie di circostanze ora abita in casa mia. Dalla prima volta che l'ho vista ne sono stato attratto fisicamente però la trovavo insopportabile. Comunque ero sempre molto interessato a lei e a quello che faceva, insomma alla fine mi sono accorto di amarla profondamente senza sapere nemmeno perché. Poi un giorno lei era sconvolta e io ho cercato di consolarla alla fine abbiamo fatto l'amore… e ho capito che il mio amore per lei era ancora più profondo di quanto immagginassi. Io l'amavo però non sapevo se anche lei amava me. Ho provato a parlarle un sacco di volte ma dopo che siamo stati insieme lei mi ha evitato, anche se può sembrare assurdo visto che abitiamo nella stessa casa. Anch'io all'inizio l'ho evitata perché mi sentivo in colpa e avevo paura che lei pensasse che avevo approffittato della situazione. Poi mi ero deciso a chiarire tutto e a confessarle i miei sentimenti. Ma stasera l'ho vista rientrare a casa con un ragazzo, e questa era già la seconda volta che la vedevo con questo ragazzo. Così appena è rientrata l'ho aspettata in corridoio per capire una volta per tutte cosa provava per me. Le ho detto che dovevamo parlare e lei senza nemmeno farmi finire mi ha detto che non avevamo niente da dirci e che se mi riferivo al fatto che eravamo stati insieme non dovevo preoccuparmi perchè per lei questo non aveva contato niente. Capisci? Io dovrei odiarla e invece stò male come un cane perché nonostante tutto continuo ad amarla come un disperato!" Raccontò Hisashi in preda ad un grande dolore. Era davvero distrutto.

Tetsuo aveva sentito la storia dell'amico in silenzio, dispiaciuto per lui. Tetsuo non si era mai innamorato e forse non poteva capire fino in fondo cosa stesse provando Mitsui, però non lo vedeva distrutto in questo modo dal giorno in cui nella palestra dello Shohoku, il ragazzo con gli occhiali, aveva raccontato a tutti la sua storia di come da campione di basket fosse divenuto un teppista.
"E' proprio una brutta storia. Ma ti pare il caso di ridurti così per quella stronza, dopo quello che ti ha detto?! Faresti meglio a reagire e lasciarla perdere una così. Ci sono un mucchio di ragazze che vorrebbero stare con te! Lascia stare quella stupida!" Disse Tetsuo arrabbiato con quella cretina che aveva ridotto Mitsui in quello stato.
Mitsui con la bottiglia di birra tra le mani guardò Tetsuo e gli sorrise mestamente. Si capiva bene che Tetsuo non era mai stato innamorato. "Magari fosse così facile amico…" Rispose Hisashi e cominciò a bere la sua birra.
"Sicuramente non è facile Mitsui; ma in questi casi chiodo scaccia chiodo.Ora devi cominciare a distrarti, devi uscire con delle ragazze. E a questo ci penserò io…" Disse Tetsuo.

Quella sera Hisashi tornò a casa alle tre di notte ubriaco fradicio. Lo aveva riaccompagnato a casa Tetsuo. Entrò in casa e andò a buttarsi senza nemmeno spogliarsi sul suo letto, era sfinito dalla stanchezza e dal dolore.


Il giorno dopo era domenica. Mikan si era svegliata presto aveva un'appuntamento in centro con Koi. Sarebbe rientrata per l'ora di pranzo.
Intanto in casa Mitsui stava scoppiando una bella lite. Erano le 11.30 di Mattina.
"Insomma Hisashi! E' inutile che menti! Stanotte ho sentito a che ora sei rientrato! E si sente lontano un miglio che il tuo alito puzza ancora di alcol! Inoltre guarda in che stato sei! Hai dormito vestito e non ti sei nemmeno tolto le scarpe! Stai di nuovo frequentando quei teppisti! Non è così?!" Disse Sonoko arrabbiatissima al figlio che era ancora sdraiato sul letto.
"Sei proprio una rottura di scatole mamma! Ti ho già detto che sono uscito con un mio compagno di squadra e che abbiamo un po' esagerato, tutto qui!" Disse Hisashi alterato aveva un mal di testa infernale e sua madre lo stava molto peggiorando.
"Smettila di prendermi per una stupida! Che ti è successo? Hai di nuovo problemi alla gamba?" Chiese Sonoko In pensiero per il figlio.
"Non ho un bel niente! Mamma ti ho detto la verità! Credimi! Ho 18 anni può capitare ogni tanto che mi ubriachi no?" Cercò di convincerla Hisashi. Ora ci mancava solo sua madre e le sue prediche. La sua vita era già abbastanza complicata.
"Hisashi, spero solo che tu non mi stia mentendo." Disse Sonoko poco convinta ma molto preoccupata.
"Non ti sto mentendo. E ora se te ne vai mi metto il pigiama e dormo un altro po' sono molto stanco" Disse Hisashi in tono annoiato.
Sonoko lo guardò. Aveva un brutto presentimento. Uscì dalla camera.


FINE SESTA PARTE
CONTINUA…


ANCHE QUESTA E' FATTA! SPERO CHE LA STORIA VI STIA PIACENDO. MA QUALCUNO L'AVRA' LETTA??? BOH!!! COMUNQUE IO A SCRIVERLA MI STO' DIVERTENDO! ASPETTO LE VOSTRE MAIL COME AL SOLITO. BACIONI A TUTTI YUKARI^^


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