Blue Destiny

 

SERIE: SLAM DUNK
TITOLO: BLUE DESTINY
AUTORE: YUKARI
GENERE ROMANTICO/SENTIMENTALE
STORIA: Sayo, il primo giorno del nuovo anno scolastico, troverà davanti a sè qualcuno, che ormai si era rassegnata a non rivedere mai più. Può il destino riunire, coloro che un tempo aveva diviso?
NOTA: AUTOCONCLUSIVA.

 

Questa fanfiction e tutti i suoi diritti sono © di Yukary

Per commenti, critiche opinioni scrivete alla mail roxy_hisa@tiscali.it




Questa storia è per te, Emy!
Buon compleanno, ti voglio tanto bene!
La tua sorellona:
Yukari. R.


Sayo Arashi entrò in classe, quello ero il suo primo giorno al liceo Shohoku, e l’inizio del nuovo anno scolastico sia per lei che per tutti gli altri studenti liceali. Si sentiva un po’ intimorita, come sempre, quando doveva affrontare qualcosa di nuovo. I suoi genitori si erano trasferiti qualche settimana prima, da Osaka a Kanagawa, e così lei, avrebbe dovuto affrontare il suo secondo anno di liceo superiore in una nuova scuola…
Sedette al suo posto silenziosa, mentre tutti gli altri ragazzi della sua classe facevano baccano e si divertivano tra di loro.
La campanella che segnava l’inizio delle lezioni suonò, ed in quel momento entrò dalla porta della classe un ragazzo bellissimo, un ragazzo che Sayo riconobbe subito!
“Non è possibile! Kaede?!!! E’ davvero lui?!!” Pensò la ragazza, col cuore in tumulto ed un turbinio di ricordi che le affiorarono immediatamente alla mente…
Quando il ragazzo entrò in classe, immediatamente scese il silenzio. I suoi compagni cominciarono a bisbigliare di lui.
Rukawa guardò tutti dall’alto in basso gelidamente, e si incamminò verso al suo banco, passò vicino al banco di Sayo, ed i loro occhi si incontrarono.
Kaede sgranò i suoi bellissimi occhi blu, incredulo.
“Che cosa?!!!..”
Il bellissimo numero 11 dello Shohoku, rimase sconvolto nel rivedere colei che un tempo gli era stata così vicino… Ma naturalmente si riprese subito e nessuno si accorse di niente, nessuno tranne Sayo, ovviamente, che aveva notato i begli occhi meravigliati di lui.
“Mi hai riconosciuta, Kaede? “ Si chiese la ragazza, mentre il suo cuore galoppava più veloce.
Il professore entrò in classe e fece fare silenzio, poi chiamò Sayo per la presentazione di rito.
- Ragazzi, da quest’anno si aggiunge alla nostra classe Arashi Sayo. Mi raccomando trattatela bene, fatela sentire parte della classe e…-
Mentre il professore continuava a parlare, Rukawa fissò ancora una volta incredulo, la ragazza che si trovava in piedi vicino alla lavagna.
“Allora è davvero lei!”
I pensieri di Kaede volarono lontani, a molti anni prima, ad anni che avrebbe voluto dimenticare…
Il suo sguardo diventò più duro ed impassibile.
Sayo lo guardò di sfuggita, e si accorse dello sguardo freddo di Kaede.
Il cuore le si strinse..
Il professore mandò a sedere Sayo, e le lezioni poterono iniziare.
Ma nessuno dei due ragazzi le seguì, presi com’erano da vecchi dolorosi ricordi…

PIU’ TARDI…

Finalmente suonò la campanella del pranzo e tutti i compagni di classe di Kaede e Sayo, abbandonarono la classe. Stessa cosa fece anche Kaede che si alzò dalla sedia e passò dritto, senza nemmeno guardare in faccia Sayo, andandosene fuori dalla porta.
Gli occhi di Sayo si intristirono.
“Kaede…perché fai finta di non conoscermi? Vuoi dimenticare noi, ed il nostro passato? Ma non puoi dimenticare davvero quello che siamo.. nessuno di noi, potrebbe mai scordare una realtà così triste e dura…” Pensò Sayo, con occhi malinconici.
Improvvisamente tre ragazze della sua classe rientrarono, con tra le mani dei panini comprati al chiosco della scuola, e si avvicinarono a lei. Erano curiose di conoscere la loro nuova compagna di classe.
E così, la ragazza fu distratta dai suoi pensieri..

INTANTO IN TERRAZZA…

Kaede era andato nel suo posto preferito della scuola. Aveva bisogno di restar solo e schiarirsi un po’ le idee…
“Perché sei tornata, Sayo? Non voglio ricordare nulla di quel periodo maledetto, ne di te!! Perché non posso essere come tutti gli altri?!!! Perché un fantasma del passato è ritornato a tormentarmi?!!”
Ma le domande di Kaede, rimasero senza alcuna risposta…

MOLTE ORE DOPO
AGLI ALLENAMENTI…

- Rukawa!!! Che combini?!!! Devi passare la palla!!!- Urlò il nuovo capitano dello Shohoku, Ryota Miyagi.
- Ah! Ryo-chan! Ma non lo vedi che è un deficiente?!!!- Intervenne Hanamichi, guardando male
l’ eterno nemico.
Rukawa ghiacciò il rosso con uno sguardo tremendo. Quel giorno, non era certo in vena di sentire le idiotate di Sakuragi.
- Taci, idiota! – Disse gelidamente, ricominciando a giocare.
- Rukawa, passa a me! Sono libero! – Urlò Hisashi Mitsui, ed il ragazzo fece come richiesto, permettendo al numero 14 dello Shohoku di segnare un canestro da tre.
- Non è valido!!!! Perché Mitchi non può stare nella mia squadra?!! – Si lamentò Hanamichi, piagnucolando all’indirizzo del suo amico-capitano.
- Uffa Hanamichi! Sei proprio una rottura! Gioca e smettila!!!- Ribattè Miyagi, ed il gioco riprese..
Più tardi gli allenamenti finirono, e tutti i ragazzi andarono alle doccie…
- Mitchi.. stasera hai un appuntamento con la tua ragazza?- Chiese Hanamichi, con fare malizioso.
- Sì, esco con Yukari. Perché, che vuoi?!! Non mi convinci tanto, sai?!- Rispose il numero 14, con aria indagatrice.
- Già! – Fece eco, Ryota.
- Potresti presentarmi qualche sua amica?!!! Ti prego, ti prego!! – Piagnucolò ancora una volta quel giorno, il rossino…
- E va bene! Basta che la smetti!- Rispose piuttosto scocciato, Hisashi.
- Figurati! Ecco dove voleva andare a parare!!!- Si intromise Ryo-chan, e tutti e tre i ragazzi scoppiarono a ridere.
Rukawa che era costretto a sentire tutte queste stupidaggini, cercava di affrettarsi a fare la doccia, per tornare il più in fretta possibile a casa sua…
Quando finì di prepararsi, uscì dalla palestra senza nemmeno salutarli. Quel giorno il suo umore, era più nero del solito…

IL GIORNO DOPO…

Kaede entrò in classe, e la vide. Sayo era seduta al suo banco e guardava fuori dalla finestra..
La sua mente lo riportò indietro negli anni a quella visione, ma subito Kaede scacciò via i ricordi ed s’incamminò per andare a sedersi al suo posto. Mentre passava vicino alla ragazza, Sayo lo guardò con occhi malinconici.
Il cuore di Kaede perse un battito, ed improvvisamente si sentì come quando aveva solo 6 anni…
“BASTA!!! SMETTILA, KAEDE!!!!” Si rimproverò mentalmente, e poi andò a sedersi facendo finta di niente.
Sayo aveva voglia di piangere; la freddezza di Kaede era davvero molto dura da mandar giù, dopo che un tempo erano stati così vicini. Lui voleva dimenticare, ma Sayo invece, non poteva dimenticare…

PIU’ TARDI
ORA DI PRANZO…
Sayo andò in terrazzo a mangiare, aveva voglia di star sola. Ripensò a Kaede, a tutta la sua freddezza e la fame le passò.
Dopo tutti quegli anni, lui era rimasto un ricordo vivo nel suo cuore…
Improvvisamente la porta del terrazzo si aprì, e colui che assilava i pensieri di Sayo le comparve davanti… Kaede sgranò gli occhi, non credeva che lei potesse essere lì!
Anche Sayo sgranò i suoi occhi neri, appena lo vide.
Kaede fece per andarsene, ma qualcosa scattò dentro a Sayo. Non poteva permettere che loro due continuassero a trattarsi come degli estranei, non dopo quello che erano stati l’ uno per l’altra!!
- Kaede! Fermati!!! Non potrai fuggire in eterno!-
Il ragazzo si immobilizzò.
- Che vuoi, Sayo? Perché sei tornata nella mia vita?-
La freddezza delle sue parole, colpì Sayo nel profondo.
- Io.. è stato solo un caso… Kaede, perché mi tratti così?- Chiese Sayo addolorata.
Kaede si girò e la guardò con sguardo glaciale.
- Perché non voglio ricordarmi ne di te, ne del mio passato.- Rispose freddamente.
Sayo abbassò gli occhi, ormai colmi di lacrime.
- Non potrai mai dimenticare di essere un orfano, Kaede!!! Non potremo mai dimenticare questo nostro dolore!!!- Ribattè poi aspramente la ragazza, cercando di farlo ragionare.
- IO L’HO FATTO, INVECE! STAMMI LONTANA!!!- Urlò lui, e poi corse via.
Sayo si inginocchiò per terra e si mise a piangere, aveva il cuore a pezzi.
“Non sei più quello di una volta, Kaede.. una volta il tuo cuore, non era così duro.. non con me, almeno.. Ti sei dimenticato tutto? Hai scordato la nostra promessa?! Oppure.. è proprio per quella che non mi puoi perdonare?!”….

Kaede prese la sua bici e corse fuori dalla scuola, ancora sconvolto.
Le parole di Sayo, gli rimbombavano nel cervello.
Arrivò alla spiaggia, buttò per terra la bici e camminò lentamente verso il mare.
Il vento muoveva i suoi capelli corvini, mentre i suoi profondi occhi blu si perdevano in ricordi lontani…

*FLASHBACK*

Kaede se ne stava zitto ed immobile, ad osservare gli altri che giocavano. Stava in disparte da tutti. Continuava a pensare al sorriso della sua mamma, ed alla schiena forte del suo papà...
I suoi genitori non c’erano più… lui, era rimasto solo.. lui, era un orfano. Come tutti gli altri bambini che si trovavano lì dentro.
Aveva solo 6 anni, ma il dolore che sentiva, era il dolore che poteva provare un adulto…
- Ciao Kaede… pensi anche tu alla tua mamma ed al tuo papà? – Chiese una bella bambina dai tristi occhi neri, e dai lunghi capelli castani e mossi.
Lui non rispose e le voltò la faccia.
La bambina gli sedette accanto e lo abbracciò, senza dire niente.
Kaede, stranamente, non rifiutò il contatto con lei, e quel calore umano, quella sensazione ormai perduta assieme ai suoi genitori, gli riscaldò il cuore, tanto che lacrime silenziose uscirono dai suoi occhi, senza che lui potesse impedirlo.
Anche Sayo piangeva lacrime silenziose e Kaede che se ne accorse, le mise un braccio intorno alle spalle.
Fu in questo modo che iniziò la loro amicizia speciale.
Kaede e Sayo si assomigliavano: nel carattere, nelle reazioni, nei sentimenti.
Se ne stavano sempre insieme, lontano da tutto e da tutti. Erano diventati il punto d’appoggio l’uno dell’altra.
Gli altri bambini li prendevano in giro per il loro carattere introverso e perché se ne stavano sempre insieme; e questo, non fece che rafforzare il sentimento che legava i due ragazzini. Loro due erano contro tutto e tutti! Loro due, e basta!
- Kaede.. se uno di noi due un giorno, venisse adottato.. mi prometti che faremo di tutto per ritrovarci?- Chiese una volta Sayo, con negli occhi tanta paura.
Kaede le prese una mano tra le sue e le disse:
- Ti prometto che non ci separerà nessuno. E se dovesse accadere, io farò di tutto per tornare da te!-
Sayo lo aveva abbracciato, con negli occhi lacrime di gioia.
Avevano solo 7 anni quando si erano fatti quella promessa, e non sapevano ancora che tre anni dopo, sarebbero stati separati davvero…

*FINE FLASHBACK*

Kaede ritornò al presente, con nel cuore sentimenti tumultuosi.
“Tu te ne sei andata lontana da me Sayo, e mi hai spezzato il cuore. Ho fatto di tutto per dimenticare te e quegli anni terribili all’orfanotrofio.. ed ora, non voglio tornare indietro! Non ho bisogno di te, ne di tutto il dolore che mi hai lasciato!” Pensò Kaede arrabbiato.
- STAMMI LONTANA!!!!- Gridò, mentre un antico dolore riaffiorava nella sua anima ferita…

PIU’ TARDI
CASA ARASHI…

Sayo se ne stava sdraiata sul suo letto, mentre calde lacrime continuavano a bagnare il suo viso.
Aveva sempre sperato di ritrovare Kaede un giorno, ma non avrebbe certo voluto che fosse in quel modo!
Sembrava che lui la odiasse! Le sue parole fredde, così come i suoi sguardi gelidi, le torturavano il cuore.
“Kaede..perchè mi odi così tanto?!!! Io non avrei voluto lasciarti!!!! Volevo mantenere la nostra promessa, ma ero solo una bambina di 10 anni! Nessuno mi ha dato ascolto, quando dicevo di non voler essere adottata! Quando urlavo che non volevo essere separata da te! E quando poi sono fuggita per venire a cercarti all’orfanotrofio.. tu non c’eri già più! Quel giorno avrei voluto morire!!! Io… non ti ho mai dimenticato! Anche se mi ero rassegnata all’idea di non rivederti mai più…” Pensò Sayo, col cuore gonfio di dolore…

IL GIORNO DOPO…

Sayo andò a scuola come sempre, ed anche quel giorno vide Kaede. Lo sguardo del ragazzo era ancora più gelido del solito, e Sayo si sentì morire di dolore.
Non poteva rassegnarsi all’aver ritrovato Kaede, ed ad essere odiata da lui…
Kaede sedette al suo posto, ed al solito incrociò le braccia sul banco e subito dopo vi posò sopra la testa, come se dovesse dormire, mentre invece i suoi cupi pensieri, si rivolgevano alla ragazza che sedeva qualche banco prima del suo…

Anche quel giorno le lezioni terminarono, e Sayo si preparò per tornarsene a casa.
Kaede aveva fatto tardi a preparare lo zaino, ed in classe c’erano rimasti solo loro due.
Sayo provò l’impulso di parlargli, di far tornare tutto come una volta tra loro, ma le cose cattive che lui le aveva detto il giorno prima, la fecero desistere dai suoi propositi. Prese lo zaino ed andò via, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.
Kaede la vide andar via, ed i suoi occhi si rabbuiarono.
Poi si riprese, finì di preparare lo zaino e si incamminò verso la palestra dove lo attendevano gli allenamenti..

DUE SETTIMANE DOPO
FINE DELLE LEZIONI…

Tutto era come sempre tra Kaede e Sayo. Continuavano ad ignorarsi all’apparenza, mentre in realtà non facevano che pensare al loro passato ed ai ricordi che li legavano…
Anche quel giorno entrambi fecero tardi e rimasero gli unici in classe.
Sayo si affrettò a preparare lo zaino, perché non sopportava l’idea di poter dare fastidio a Kaede, e così voleva subito togliersi di torno.
Uscì correndo fuori dalla classe, ma una brutta sorpresa l’attese quando arrivò sulla soglia del portone della scuola. Infatti, stava piovendo a dirotto!!!
“Oh no! Ed ora come farò a tornare a casa? Non ho portato nemmeno l’ombrello con me!” Si disperò la ragazza, preoccupata…
Kaede chiuse lo zaino, e si incamminò verso al portone della scuola. Quel giorno non c’erano allenamenti e poteva tornare a casa prima…
Quando però arrivò sulla soglia dell’uscita, vi trovò Sayo che guardava ansiosa la pioggia battente, che non voleva smettere di cadere…
Sayo sentì la presenza di qualcuno e si girò. Sgranò gli occhi quando si accorse che era Kaede!
Lui la guardò gelidamente e fece per andar fuori, ma Sayo lo afferrò per un braccio.
Kaede si girò a guardarla, glaciale.
- Che vuoi? Lasciami!- Proruppe irritato.
- Non puoi andar via sotto a questa pioggia…prenderai una polmonite..- Mormorò lei con voce flebile.
- Ed a te cosa importerebbe?- Ribattè lui, sempre più freddo.
- Kaede… non riesco a credere che tu mi odi così tanto…- Rispose la ragazza, iniziando a piangere…
- E cosa ti aspettavi?!! Tu mi hai abbandonato!!! Dopo tutte le tue belle parole, te ne sei andata lontano da me!!!! Hai trovato una famiglia e ti sei scordata di me! Della nostra promessa!- Ribattè il ragazzo, con tanta rabbia e dolore.
Sayo si buttò ad abbracciarlo, mentre calde lacrime le rigavano il viso.
- Non è vero!!! Io non mi sono mai dimenticata di te!!! Ho fatto di tutto per non essere adottata!!! Ho urlato contro alle suore ed ai miei genitori adottivi! Contro al giudice!! Contro a tutti!!! Ma nessuno mi ha ascoltata!!! Mi tenevano lontana da te di proposito, perché sapevano che non ti volevo lasciare!!!!- Confessò Sayo mentre stringeva forte a sé, la persona per lei più importante e preziosa al mondo.
Kaede rimase sconvolto dalle parole dell’unica ragazza, che nonostante tutto, non era mai riuscito a dimenticare davvero.
- Cosa?..- Sussurrò.
- Sì!!! Mi hanno tenuta lontana da te!!!! Poi i miei genitori adottivi mi hanno portata via con loro! E così, da Tokyo mi sono trasferita ad Osaka. Non sai quante volte sono fuggita per venire a cercarti, ma mi hanno sempre bloccata prima che potessi prendere quel maledetto treno! E quando due anni dopo, finalmente sono riuscita a tornare a Tokyo e sono arrivata fino all’orfanotrofio per vederti, mi hanno detto che eri stato adottato anche tu… Quel giorno mi si è spezzato il cuore!!! Ti avevo perso per sempre!!!- Continuò Sayo, mentre piangeva addolorata nel ricordare quelle tristi cose…
Kaede la abbracciò forte, e la perdonò all’istante. Sayo non si era scordata di lui, aveva continuato a volergli bene, come lui a lei…
- Sayo…- Riuscì solo a dire Kaede, anche se avrebbe voluto chiederle scusa e spiegarle quanto dolore aveva provato quando lei era andata via…
- Kaede… ritorneremo come prima?!! Sarai ancora il mio migliore amico?!- Chiese la ragazza col volto arrossato e gli occhi ancora pieni di lacrime, guardando il ragazzo che in realtà, aveva sempre amato…
Kaede la strinse più forte a sé, mentre il cuore gli batteva come impazzito…
- Vorrei essere qualcosa di più, che il tuo migliore amico…- Le disse con sentimento, mentre i suoi bellissimi occhi blu, si perdevano in quelli neri di lei.
Sayo gli accarezzò il viso, mentre il cuore le batteva a mille..
- Io .. ti ho sempre amato.. fin da bambina..- Confessò, mentre arrossiva sotto allo sguardo intenso di lui.
- Anch’io..- Rispose Kaede, e poi finalmente la baciò…
I cuori di entrambi tremarono di emozione.. si sentirono tutti e due, come a casa…

13 ANNI DOPO….

- Mamma, papà!!! Guardate come sono bravo!!!- Gridò un bellissimo bambino dagli occhi blu ed i capelli corvini, mentre pedalava il suo triciclo.
Kaede e Sayo risero felici.
- Kaede… avresti mai creduto che un giorno saremmo stati così felici?..- Chiese Sayo, mentre guardava negli occhi il suo bellissimo marito.
- Da quando ti ho ritrovata, ho conosciuto solo la felicità…- Rispose Kaede con sentimento, mentre accarezzava con amore il volto di sua moglie.
Sayo si buttò tra le sue braccia, con un bellissimo sorriso sul viso.
- Ti amo tanto Kaede..- Pronunciò con dolcezza.
Kaede la strinse più forte a sé, ed uno splendido sorriso si dipinse anche sul suo stupendo volto.
- Ed io amo te, Sayo…- Rispose con tenerezza…
Il desiderio più grande di Sayo e Kaede, si era avverato. Ora avevano un famiglia.
Nessuna cosa al mondo per loro, poteva essere più bella e preziosa….


Fine

Ciao a tutti, carissimi lettori!
Spero che la mia fic vi sia piaciuta.Grazie mille a tutti quelli che l’hanno letta!
Se vi fa piacere, mandatemi un mex al f-p e fatemi sapere cosa ne pensate!
Kisses-Kisses a tutti voi!
Yukari