IL GIORNO DOPO...
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
ORE 11.30
Seiko uscì fuori dall'aula dove si era appena
tenuto il corso di 'Teorie e tecniche dei nuovi media', quando...
- Buongiorno signorina Seiko Kitazawa!-
Si girò di scatto verso quella voce e vide Hisashi Mitsui poggiato
al muro lì affianco all'uscita, con le braccia conserte ed
un sorrisino provocante sul viso.
I suoi occhi la guardavano ridenti.
Seiko provò disprezzo e soddisfazione insieme, nel vederlo.
Sapeva che lui l'avrebbe trovata, e così era stato.
" Povero stupido... non sai in cosa ti stai cacciando..."
Si disse cinicamente, mentre rivolgeva invece un bel sorriso sensuale
a colui che odiava con tutta se stessa.
- Buongiorno...? - Lasciò la frase in sospeso, per fargli capire
che lei non 'sapeva' ancora il suo nome...
- Hisashi Mitsui...- Rispose lui prontamente in tono sexy, staccandosi
dal muro e ponendosi di fronte a lei in tutti i suoi 184 cm di altezza.
- Buongiorno, Hisashi Mitsui...- Lo salutò di nuovo Seiko,
usando un tono volutamente provocante. - A quanto sembra, sei riuscito
non solo a scoprire il mio nome ma anche la facoltà che frequento
e l'orario delle mie lezioni..- Continuò con lo stesso tono.
Hisashi sorrise, sempre più conquistato dai modi
di fare di Seiko Kitazawa.
Non aveva mai conosciuto una ragazza tanto seducente in vita sua,
e questo lo affascinava moltissimo...
- Ho le mie spie qui all'Università!- Le rispose scherzando,
e lei rise.
- Senti Kitazawa.. cosa ne diresti se stasera io e te, uscissimo insieme?
- Continuò il bel basket-man, ma stavolta in tono serio.
Seiko lo guardò da sotto le lunghe ciglia con
un sorrisino ironico, prima di voltarsi ed incamminarsi lungo il corridoio.
- Spiacente! Stasera ho già un altro appuntamento!- Disse ad
alta voce, mentendo, con un braccio alzato in segno di saluto al ragazzo,
ancora voltata di spalle.
- Ed allora facciamo per domani!- Si sentì rispondere in tono
deciso.
Fece un sorrisino cinico, prima di girarsi verso la sua vittima.
- Non so, se anche domani sarò impegnata...- Rispose sensuale,
facendo capire chiaramente a Mitsui il suo gioco di seduzione.
Lui fece una risatina sexy.
- Beh.. io proverò a chiedertelo anche domani, allora! Forse,
sarò più fortunato! - Giocò anche Mitsui.
- E chi lo sa! - Ribattè Seiko sorniona, guardandolo nei begli
occhi blu.
Hisashi rise di nuovo mentre Seiko riprendeva la strada per andare
alla sua prossima lezione, sicura di avere l'ex giocatore delle Takeishi
in pugno..
Hisashi la guardò andare via, continuando a sorridere.
Quella ragazza gli stava dando filo da torcere...
Gli piaceva da impazzire!!!
IL GIORNO DOPO...
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE
ORE 09.45
AULA II, CORSO DI ANTROPOLOGIA CULTURALE
Mitsui stava aspettando Seiko appoggiato al muro vicino
alla porta dell'aula, proprio come aveva fatto il giorno prima.
Finalmente la porta si aprì; la lezione era terminata.
Una fiumana di gente si riversò in corridoio, ma Hisashi non
vide Seiko.
Dopo qualche minuto, finalmente comparì anche lei.
- Buongiorno, signorina Kitazawa! - Recitò Hisashi, esattamente
come il giorno prima.
Lei si voltò a guardarlo e gli sorrise.
- Ehilà, signor Mitsui! - Gli rispose ironica.
Hisashi si scollò dal muro e gli si parò di fronte;
la sua bocca si aprì in un sorriso sexy.
- Allora? Stasera sarò più fortunato?- Chiese in tono
scherzoso.
La vide alzarsi sulle punte dei piedi, poggiargli le mani sulle spalle
e...
- 090..888..5535...- Gli sussurrò in orecchio facendogli venire
un brivido di eccitazione, prima di allontanarsi da lui ed incamminarsi
nel corridoio.
- E' il mio numero di cellulare! Prova a chiamare, forse sarai fortunato!
- Disse in tono leggero, voltandosi a fargli un sorriso prima di sparire
dietro l'angolo.
Hisashi ancora sbalordito, si toccò l'orecchio dove lei gli
aveva parlato.
"Accidenti! Sto perdendo la testa per questa ragazza..."
Pensò ancora elettrizzato, sorridendo senza nemmeno accorgersene...
QUARTIERE BUNKYO*
APPARTAMENTO DI SEIKO, ORE 17.30
Seiko era appena uscita dalla doccia del suo bagno personale,
quando il suo cellulare squillò.
Lasciò andare l'asciugamano con il quale stava asciugando i
capelli bagnati sul collo, e prese in mano l'aggeggio.
- Pronto? - Rispose, senza nemmeno guardare il display.
>> Allora? Stasera sarò fortunato?!<< Esordì
una voce scherzosa dall'altra parte del telefono.
Immediatamente la bocca di Seiko si storse in una smorfia di disprezzo,
ma naturalmente quando replicò, la sua voce fu dolce come il
miele:
- Mhmmm.. dipende da cosa mi proponi...-
>> Ti piacciono la cucina ed i balli latino-americani? <<
Domandò Mitsui interessato.
- Sì, molto! - Rispose Seiko, per una volta totalmente sincera.
>> Benissimo! Allora tu pensa ad essere bella come sempre, che
al resto ci penso io!<< Si sentì dire dalla voce entusiasta
di Mitsui.
Storse nuovamente la bocca, schifata da quella frase.
>> A proposito, a che ora passo a prenderti? <<
- Direi che verso le nove, sarebbe perfetto - Rispose Seiko.
>> Ok, mi dai il tuo indirizzo di casa?<< Chiese il ragazzo,
e Seiko glielo diede.
>> Allora, a stasera Kitazawa...<< Disse Hisashi in tono
basso e sensuale, come una promessa.
- A stasera, Mitsui...- Rispose Seiko, nello stesso modo.
Solo che la sua, era tutta una recita...
(*Bunkyo-ku: è uno dei quartieri preferiti dagli universitari
che abitano a Tokyo^^NdY)
PIU' TARDI...
Hisashi seduto sulla sua moto stava aspettando Seiko,
sotto al portone di casa sua.
Qualche minuto prima le aveva suonato al citofono, e dopo che la sua
coinquilina gliel'aveva passata, la ragazza gli aveva detto che era
pronta e stava scendendo.
Guardò impaziente per l'ennesima volta il portone del condominio
dove lei abitava, quando questi si aprì e ne uscì fuori
l'oggetto dei suoi desideri.
Hisashi rimase incantato da Seiko Kitazawa.
Con indosso una minigonna azzurra ed una maglietta celeste chiaro
molto sexy, ed ai piedi dei sandali dal tacco a spillo argentati,
era veramente bellissima e sensualissima...
Seiko guardò sorpresa Hisashi Mitsui.
Non credeva che lui avesse una moto! Non glielo aveva detto!
Hisashi finalmente si riprese, e si accorse che l'abbigliamento
di lei non era certo il più adatto per andare in moto...
- Ciao - Cominciò a salutarla, scendendo dalla moto.
Lei gli rispose con un sorriso, avvicinandoglisi.
- Ma non hai ricevuto il mio sms? Ti avvertivo che venivo a prenderti
in moto. Al telefono mi sono scordato di dirtelo...- Proseguì
il bellissimo ragazzo.
Seiko aggrottò le sopracciglia.
- No, non l'ho letto... - Iniziò, prendendo il telefonino dalla
borsa. - Non l'ho sentito nemmeno arrivare, e non ho guardato il cell
fino ad ora... Sì, ecco il tuo sms...- Continuò, scorrendo
il messaggio.
Poi alzò gli occhi su Hisashi e sorrise.
- Comunque, non c'è problema. Se ti volti, posso salire sulla
tua moto anche con la minigonna indosso..- Disse seducente.
Hisashi per un attimo rimase sorpreso, poi però sorrise in
modo sexy.
- Ma certo...- Rispose con lo stesso tono sensuale.
Montò sulla moto e guardò dritto davanti a sé,
aspettando che lei salisse a sua volta.
Seiko si sollevò un po' la gonna, e salì sulla moto
dietro di lui.
Inutile dire, quanto Hisashi trovasse eccitante tutta la situazione.
- Tieni - Disse poi, levandosi il giubbotto di pelle nero di dosso
e tendendolo con una mano all'indietro verso di lei. - In moto fa
piuttosto freddo senza giubbotto, anche se siamo già in aprile...-
Continuò, in modo piuttosto galante.
Seiko lo guardò meravigliata.
- Ma in questo modo, non sarai tu ad avere freddo?- Chiese, pensando
con disprezzo che Hisashi Mitsui era disposto davvero a tutto pur
di portarsi a letto una donna!
Lui si voltò verso di lei a guardarla, con uno dei suoi soliti
sorrisetti sfacciati sulla faccia.
- Se tu ti terrai stretta a me, non sentirò nessun freddo...-
Le disse sensuale.
Seiko prese il giubbotto dalle mani di lui, lo infilò, e poi
si aggrappò ai suoi fianchi stringendoglisi addosso.
- Così, va bene? - Chiese provocante.
- Benissimo...- Rispose Hisashi nello stesso tono.
- Tieniti forte! Si parte! - Disse poi entusiasta il ragazzo, partendo
a razzo con la moto...
MEZZORA DOPO...
Hisashi fermò la moto vicino ad un locale nel
quartiere di Taito*.
Seiko ne rimase sorpresa. Era convinta che l'avrebbe portata in qualche
locale di Shibuya**...
- Siamo arrivati. Scendi per prima, così sarai coperta da me
e nessuno potrà vedere nulla..- Disse il ragazzo, riferendosi
alla minigonna di lei.
Seiko per un momento si meravigliò della premura di lui, ma
poi tornò subito ad essere impassibile.
Scese dalla moto e tirò giù le pieghe della gonna, che
riprese così la sua lunghezza naturale.
Hisashi, dopo aver guardato con molto interesse Seiko,
scese anche lui dalla moto.
- Vieni - Le disse, azzardandosi a prenderla per mano.
Lei non protestò, e lui ne fu felice.
- Il locale dove stiamo andando si chiama 'Hola Mexico!'. E' stata
la ragazza di un mio amico a farcelo conoscere. Io ed il mio amico
non siamo di Tokyo, ed io addirittura sono stato in America fino a
Febbraio. Quindi conosco ancora molto poco di questa città...-
Raccontò Hisashi, mentre camminava mano nella mano con lei,
fino al locale.
- In America? - Chiese Seiko, molto sorpresa.
Ecco perché non lo aveva mai incontrato nella città
universitaria, fino al famoso giorno in cui gli era praticamente caduta
tra le braccia.
- Sì, ho vinto una borsa di studio per studiare un anno laggiù,
grazie ai miei meriti sportivi. Vedi, sono da sempre un giocatore
di basket oltre che un futuro architetto! - Disse lui, facendo un
bel sorriso.
Per un momento lo sguardo di Seiko divenne duro, ma fu solo questione
di un attimo, ed Hisashi non se ne accorse.
- Ah! Davvero? Allora quest'anno giocherai nella nostra squadra universitaria?
- Chiese in tono leggero.
- Indovinato! - Rispose Mitsui, continuando a sorridere.
Intanto erano arrivati tutti e due nel locale.
- Wow! Che carino! - Esclamò Seiko, riferendosi
al locale.
Era tutto dipinto nei toni dell'oro; ai muri c'erano appessi tanti
festoni, sombreros e foto riguardanti il Messico. Le sedie ed i tavolini
erano tutti in legno, ed una bellissima musica latino-americana che
si alternava con quella nord-americana all'ultimo grido, faceva ballare
un sacco di ragazzi al centro di una pista non molto grande, ma lo
stesso confortevole.
- Ti piace? E' gestito da una vera famiglia messicana! - Disse Hisashi
in tono entusiasta.
Lui amava molto quel locale.
- Wow! Chissà come sono finiti qui a Tokyo!- Escalmò
Seiko sinceramente sorpresa.
Hisashi le sorrise.
- Già, deve essere una storia davvero interessante la loro..-
Rispose.
Poi la condusse ad un tavolo per due e si sedettero.
Subito una cameriera che chiaramente, non era giapponese, venne a
prendere le loro prenotazioni.
Appena i due ragazzi ebbero deciso, la cameriera segnò tutto
e con un sorriso se ne andò.
Hisashi tornò a guadare la bellissima ragazza che aveva di
fronte, con intensità.
- E tu Kitazawa? Sei di Tokyo? Non so praticamente nulla di te...-
Chiese interessato.
A quella domanda, Seiko per un momento si irrigidì.
- No, sono di Kanagawa - Disse sincera.
Le menzogne sarebbero solo servite a complicarle la vita, e magari,
avrebbero anche potuto mandarle a monte il suo piano di vendetta contro
di lui!
Mitsui sgranò gli occhi stupito.
- Cosa?! Dici sul serio?! Anch'io sono di Kanagawa!!!- Affermò,
ancora incredulo.
" Come se io non lo sapessi!!!" Pensò la ragazza,
gelidamente.
- Davvero?! - Fece invece finta di sorprendersi. - Che strana coincidenza!
- Continuò con un bel sorriso, falso quanto le sue parole.
- Già... peccato che non ci siamo mai incontrati a Kanagawa...
Non facevi lo Shohoku, vero?- Chiese il bel giocatore di basket, convinto
sul serio di non averla mai vista prima.
Seiko lo disprezzò più che mai in quel momento.
" Non avevo dubbi che questo bastardo avesse scordato anche il
mio nome! Non lo ricollega nemmeno ora che sa che sono di Kanagawa!
Già... come potrebbe mai sovrapporre la mia immagine di adesso,
con quella di allora?! I tipi superficiali come lui, ricordano solo
le ragazze belle! Mi fa schifo!! " Riflettè cinicamente,
continuando a mantere sul volto però, il suo bel sorriso.
- No...ma parlami di te. Com'è vivere in America? - Cambiò
furbescamente discorso, lei.
- Molto liberatorio...Lì, non hanno tutte queste regole come
da noi e questo mi piaceva molto... - Le disse sorridendo.
- Già... questa è una delle cose più belle che
hanno gli occidentali.. Comunque, in che città hai vissuto?-Continuò
a chiedere lei, nonostante tutto, curiosa.
- New York. Una città veramente incredibile!... - Cominciò
Hisashi, continuando a parlare della sua esperienza americana incoraggiato
dalle domande di Seiko.
Mentre i due ragazzi erano presi da questi discorsi, la cameriera
portò al loro tavolo quello che avevano ordinato da bere in
attesa della loro cena.
Seiko notò che Hisashi aveva chiesto un analcolico.
- Come mai un analcolico? - Domandò, assaggiando subito dopo
il suo margaritas.
- Non bevo mai alcolici quando guido - Le rispose lui - Soprattutto
se ho un carico così prezioso sulla moto con me..- Continuò
sexy, riferendosi chiaramente a lei.
La ragazza lo guardò sorridendo seducente.
- Ma è un vero peccato...- Disse, in tono quasi dispiaciuto.
- Almeno, assaggia...- Continuò poi in tono provocante.
Intinse un dito nel suo margaritas, si sporse dal tavolo verso Hisashi,
e col dito umido di liquore gli bagnò le labbra.
Hisashi sgranò gli occhi, stupito da tanta audacia.
Seiko lo guardò con occhi ridenti ed intensi allo stesso tempo,
prima di levare via il dito dalla bocca di lui e tornare a sedere
composta.
Inutile dire quanto il gesto di Seiko avesse eccitato Hisashi, che,
dopo il primo momento di sorpresa, tornò ad essere lo sfacciato
di sempre.
Infatti si leccò le labbra, fissando la ragazza con intensità.
- Uhmmm... buonissimo...- Disse, sorridendo in modo sexy.
Seiko fece una risatina seducente.
- Felice che ti sia piaciuto! - Affermò provocante.
In quel momento arrivò la cameriera con la loro cena, e le
cose tornarono ad un livello più normale...
DOPO CENA...
- Balliamo?- Chiese improvvisamente Seiko in modo seducente, interrompendo
qualsiasi discorso. Si alzò dalla sedia ed andò a prendere
la mano di Hisashi per farlo alzare.
Hisashi ovviamente non si fece pregare due volte, e si lasciò
trascinare molto volentieri in pista da ballo dalla bellissima ragazza.
Appena furono in pista, Seiko iniziò a ballare in maniera sensuale
coinvolgendo subito Hisashi Mitsui.
La canzone che stavano ballando era una lambada, uno dei balli più
sexy mai inventati.
Seiko si muoveva in modo provocante addosso all'ex giocatore delle
Takeishi, che seguiva i movimenti di lei, all'apparenza in maniera
impeccabile...
In realtà Hisashi stava impazzendo di desiderio!
Avere adosso Seiko Kitazawa che gli si muoveva contro in quel modo,
gli stava facendo perdere completamente la testa!
Non aveva mai desiderato nessun'altra donna con tanta intensità!
Controllarsi, gli stava diventando sempre più difficile...
- Ce ne andiamo? Domattina ho lezione presto... - Disse ad un certo
punto Seiko, avvicinandosi all'orecchio di Hisashi, mentre continuavano
ancora a ballare la lambada.
Il ballo e l'interruzione di questo, facevano tutti parte dei suoi
giochetti per sedurre Hisashi Mitsui e ridurlo in suo potere...
- Come vuoi..- Le rispose lui cercando di apparire calmo, anche se
in realtà era tutt'altro che tranquillo!
Seiko si allontanò da Hisashi, andando al loro
tavolo per prendere la sua borsa.
Hisashi la seguì per prendere il suo giubbotto e chiedere il
conto.
Quando ebbero finito di fare tutto, si incamminarono per uscire fuori
dal locale.
- Aspetta...- La richiamò Hisashi, facendola fermare prima
che lei potesse uscire fuori.
Le mise il suo giubbotto sulle spalle, fissandola negli occhi.
- Così non prenderai freddo...- Le disse.
- Grazie - Rispose lei con un sorriso, mentre dentro di sé
restò fredda al gesto di lui...
(*Taito-ku: è un quartiere turistico di Tokyo, ricco di locali
notturni. ** Shibuya-ku: è uno dei quartieri commerciali e
turistici più famosi di Tokyo. NdY)
PIU' TARDI...
Hisashi parcheggiò la moto sotto casa di Seiko;
erano appena arrivati.
La ragazza scese dalla moto seguita a ruota da lui.
- Grazie per la bellissima serata, Mitsui... Mi sono divertita moltissimo.
- Continuò la sua sceneggiata da vera attrice, Seiko.
Lui sorrise.
- Sono io che ringrazio te, Kitazawa...- Rispose sincero.
Seiko fece il gesto di levarsi il giubbotto di lui di dosso, ma Hisashi
glielo impedì.
- No, tienilo! - Le disse, alzando una mano nel gesto di fermarla.
- Ma così, prenderai freddo adesso che andrai via...Non ci
sarò io a tenerti stretto per riscaldarti... - Scherzò
Seiko, sensualmente.
Hisashi sorrise.
- Già, purtroppo...- Scherzò anche lui.
- Non è il caso Mitsui, prendi il tuo giubbotto. Io sono sotto
casa, non prenderò freddo. - Continuò Seiko seria, facendo
di nuovo per togliersi il giubbotto.
Mitsui posò una mano sulla sua a fermarla.
- Io sono abituato, non prenderò freddo. E poi, in questo modo
avrò una scusa per rivederti, no? - Le disse, sorridendo.
Seiko scosse la testa sorridendo anche lei.
- Ok, come vuoi... Allora, ciao...- Lo salutò, incamminandosi
verso casa sua.
- Come sarebbe a dire 'ciao'? Non mi dai nemmeno il
bacio della buonanotte? - Scherzò Hisashi.
Infatti, non si aspettava certo di essere baciato quella sera, visto
che quello era il loro primo appuntamento. Però, se doveva
dire la verità, un po' ci aveva sperato... e forse, aveva sperato
anche in qualcosa di più, visto le premesse che si erano create
nel locale messicano...
Seiko, che aveva fatto il terzo gradino delle scale
che conducevano alla porta del suo condominio, si bloccò e
tornò sui suoi passi.
Il cuore di Hisashi cominciò ad andare più veloce quando
lei gli si avvicinò.
- Chiudi gli occhi...- Disse Seiko a bassa voce.
Hisashi chiuse i bellissimi occhi blu.
Il suo cuore batteva sempre più forte...
Seiko si sollevò sulle punte, e lo baciò
su una guancia.
- Buonanotte...- Gli sussurrò in un orecchio in tono provocante...
Hisashi aprì gli occhi, e si ritrovò lo
sguardo ridente di lei, di fronte.
Sorrise posandosi una mano sugli occhi e scuotendo la testa.
- Buonanotte! - Disse divertito.
Seiko gli sorrise di nuovo, e poi corse verso al suo
condominio infilandosi dentro al portone.
Hisashi continuò a tenere lo sguardo fisso sul
quel portone per qualche secondo, seguitando a sorridere.
" Che tipa incredibile..." Pensò euforico, prima
di rimettersi sulla moto e dirigersi verso al campus universitario
dove alloggiava...
Appena Seiko rientrò a casa sua, si tolse il giubbotto di quel
verme di dosso e lo buttò con stizza per terra. Poi si fermò
davanti allo specchio che si trovava nell'anticamera dell'appartamento,
e con espressione schifata iniziò a sfrofinarsi rabbiosamente
la bocca.
I suoi occhi erano freddi come il ghiaccio...
Continua...