- Dove stai andando, Hisashi? Oggi non hai lezione? - Chiese Hanamichi
sospettoso.
Di solito Hisashi non metteva tutta quella cura nel vestirsi e nel
pettinarsi per andare all'università.
- Vado dalla mia ragazza - Rispose il bel basket-man, girandosi verso
al suo amico con un sorriso felice sul volto.
Hanamichi lo guardò aggrottando le sopracciglia, mentre Hisashi
riprendeva a sistemarsi davanti al piccolo specchio rotondo della
loro camera.
- Vuoi dire che ti sei messo assieme a Kitazawa? - Domandò
pensieroso il ragazzo dai capelli rossi.
Hisashi però non si accorse affatto del tono dell'amico, ne
della sua espressione. Era ancora tutto preso dai suoi pensieri su
Seiko.
L'ex 14 dello Shohoku si voltò nuovamente verso al rossino.
- Sì! E' successo ieri sera! - Raccontò ancora una volta,
entusiasta. - Non sei contento per me? Sai quanto ci tenevo! - Continuò
Hisashi sempre sullo stesso tono, voltandosi di nuovo verso allo specchio.
- Sì, sì! Congratulazioni
- Si affrettò
a rispondere Hanamichi, anche se in realtà nutriva molte riserve
su quella Kitazawa
Non gli piaceva affatto come lei trattava
il suo amico.
Hisashi si voltò di nuovo verso Hana.
- Grazie! Vedrai che al più presto te la farò conoscere!
Sono sicuro che ti piacerà, è magnifica! - L'entusiasmo
di Hisashi non faceva che aumentare.
Hanamichi però, non era molto convinto delle parole dell'amico.
Da tutto quello che lui gli aveva raccontato nei giorni scorsi, si
era fatto l'opinione che quella ragazza fosse egoista e capricciosa
e che pensasse solo a se stessa.
Hisashi smise di aggiustarsi i capelli, infilò il giubbotto
di pelle nera e prese le chiavi della sua moto.
- Allora io vado! Ciao Hanamichi, ci vediamo stasera! - Disse euforico,
sorridendogli.
Hanamichi gli sorrise in risposta. Era bello vederlo così felice
Forse dopotutto, poteva anche essersi sbagliato sulla ragazza di Hisashi
PIU' TARDI
Hisashi arrivò a casa di Seiko, suonò al campanello
e lei venne ad aprirgli.
- Ciao bellissima! - Disse, mettendole di fronte al viso un bellissimo
mazzo di rose rosse.
La sorpresa di lei durò mezzo secondo, trasformandosi immediatamente
in puro disprezzo.
Ma naturalmente ciò che Hisashi vide sul suo viso, fu solo
uno splendido sorriso di compiacimento.
- Grazie - Rispose Seiko in tono sbarazzino, prendendo il mazzo di
fiori tra le mani - Li metto in un vaso, prendo il giubbotto ed arrivo
- Continuò, facendo restare il bel giocatore di basket fuori
dalla porta.
Hisashi ci rimase un po' male, ma non lo diede a vedere.
In fondo non era venuto per vedere casa di lei, ma per portarla fuori
Seiko rientrò in casa e si diresse immediatamente in cucina,
pigiò col piede sul pedale del secchio dell'immondizia, e quando
questo si aprì ci butto dentro tutto il mazzo di rose.
La sua coinquilina che in quel momento si trovava nella stanza e stava
facendo colazione, la guardò sorpresa.
- Che succede? Chi ti ha regalato quelle rose? E perché le
hai buttate? - Chiese, fissandola.
- Perché sono marcie - Rispose Seiko freddamente, andando via
dalla cucina.
L'altra ragazza si avvicinò alla spazzatura, e notò
che le rose non erano affato marcie. Anzi, sembravano freschissime
di un bel colore rosso acceso.
- Marcie? Ma che cosa dice? - Si domandò ancora più
perplessa di prima.
Ovviamente lei non poteva sapere che per "marcio", Seiko
si riferisse a tutt'altra cosa
QUALCHE ORA DOPO
Hisashi e Seiko passarono tutta la mattinata a scorazzare in moto
su e giù per Tokyo.
Quando fu l'ora di pranzo, il bellissimo basketman portò la
sua ragazza a mangiare in un meraviglioso quanto costoso ristorante
sulla Baia di Tokyo.
Sapeva che con quel pranzo sarebbe rimasto senza uno yen in tasca,
ma non gli importava nulla!
Voleva festeggiare il fatto che Seiko e lui stessero insieme.
Non aveva mai provato nulla del genere per nessuna ragazza, perciò
il fatto che Seiko fosse diversa da tutte le altre andava assolutamente
"festeggiato"!
Quando Seiko vide il posto in cui lui l'aveva portata, non potè
che rimanerne sorpresa.
Si chiese come un tipo squattrinato come Hisashi Mitsui potesse permettersi
un posto del genere
"In fondo cosa me ne importa? Non sono certo affari miei! Anzi,
se rimane senza un soldo tanto meglio! Peggio per lui!" Si disse
cinicamente, mentre mostrava invece a Mitsui uno dei suoi sorrisi
più belli.
- Ti piace? - Chiese il ragazzo, riferendosi al fantastico ristorante.
Seiko si guardò intorno ammirando l'eleganza sobria di quel
posto.
Il bianco era il colore assoluto che dominava in tutto il locale,
dalle pareti alle piastrelle lucidissime, dai tavoli alle sedie in
stile liberty.
Ma la cosa più straordinaria di tutte era una grandissima porta-finestra
che si affacciava sull'incredibile spettacolo della Baia di Tokyo,
dando all'intero ristorante l'aria di un posto di incantevole fascino.
- E' veramente molto bello..- Rispose per una volta sincera.
Hisashi sorrise soddisfatto, stringendola di più.
Lei provò il solito senso di repulsione, ma come sempre lo
nascose bene.
Finalmente il mètre li vide e si avvicinò a loro per
condurli ad un tavolo.
Ovviamente Hisashi, aveva prenotato
PIU' TARDI
Quando il pranzo fu terminato, Hisashi condusse Seiko sulla terrazza
del ristorante che dava sulla baia.
Naturalmente non perse l'occasione per cingerla in un abbraccio romantico.
Seiko dovette mettercela tutta per non allontanarsi schifata.
- Non è incredibile la bellezza della natura? - Domandò
improvvisamente Hisashi, rompendo il silenzio.
Seiko guardava il mare davanti ai suoi occhi con freddezza.
Dal giorno in cui aveva perso la sua verginità sulla spiaggia
di Kanagawa, il mare, lei, lo odiava con tutte le sue forze!
- Già.. è magnifica
- Rispose quasi come un' automa.
Hisashi si girò a guardarla, preoccupato dal tono della sua
voce.
- Stai bene? - Le chiese premuroso, fissandola coi suoi bellissimi
occhi blu che in quel momento sembravano impensieriti.
- Sono solo un po' stanca. Mi riaccompagni a casa? - Rispose Seiko
scostandosi da lui.
Stargli così vicina gli procurava sempre uno grande sforzo
di energia emotiva
- Sì, certo
- Disse Hisashi, incupendosi.
QUALCHE ORA DOPO
Hisashi parcheggiò la moto vicino al portone di casa di Seiko.
Erano le tre e qualche minuto di pomeriggio.
Lei scese velocemente dalla moto, e lui fece altrettanto.
- Come stai? Mi sembri un po'..-
- Sto bene, ti ho già detto! - Lo interruppe Seiko di malumore.
Sorprendendosi lei stessa per come gli aveva risposto.
Hisashi se la prese.
- Non c'è bisogno di rispondere in questo modo! - Affermò
arrabbiato.
Seiko si diede mentalmente della stupida. Se non stava attenta, il
suo piano sarebbe fallito miseramente.
Gli si avvicinò e gli mise una mano sul petto.
- Scusami.. non volevo
Solo che tra qualche giorno ho un esame,
sto dormendo poco per studiare, e così: sono nervosa
-
Si inventò su due piedi.
La dolcezza di lei, lo indusse immediatamente a perdonarla.
- Non ti preoccupare
- Le rispose, avvicinandosi poi col proprio
viso a quello di lei per cercare di baciarla.
Seiko si voltò, ed il bacio finì su una guancia.
Hisashi sospirò frustrato.
- Io vado - Disse la ragazza, allontanandosi - Grazie per il pranzo
e le rose. Sei stato davvero fantastico! - Continuò con un
sorriso bellissimo, che immediatamente spense il malumore di Hisashi.
- E' stato un piacere - Rispose felice, sorridendo a sua volta.
Seiko gli mandò un bacio con un gesto della mano, e poi sparì
dietro al portone di casa sua.
Hisashi lo fissò per un po', la frustrazione tornò di
nuovo. Ma aveva fatto una promessa e l'avrebbe mantenuta fino in fondo.
Doveva dimostrare a Seiko che non la voleva solo per il suo corpo.
Sospirò sconsolato.
Si mise sulla moto con la certezza che anche quel giorno avrebbe dovuto
fare la sua solita doccia fredda
Seiko rientrò in casa, nervosa come non mai.
Si sfregò disgustata la guancia dove si erano posate le labbra
di quel verme.
Immediatamente si diresse in bagno dove si spogliò, lanciando
con rabbia per terra i vestiti impregnati del profumo di quel bastardo.
Poi si buttò sotto alla doccia, facendo scorrere il getto dell'acqua
calda su tutto il suo corpo.
Aveva un gran mal di testa.
Quel maledetto Mitsui la riduceva sempre un fascio di nervi!
Non vedeva l'ora che tutta quella storia finisse!
QUALCHE GIORNO DOPO
PALESTRA DELL'UNIVERSITA' DI TOKYO
FINE DEGLI ALLENAMENTI
Hisashi uscì dagli spogliatoi pulito e vestito di fresco.
Controllò l'orologio.
Seiko gli aveva promesso che sarebbe venuta sulla fine degli allenamenti
per conoscere Hanamichi.
Diede un'occhiata alla porta della palestra e fu proprio in quel momento
che la vide entrare.
Sorridendo le andò incontro.
- Ciao bellissima! - La salutò l'affascinante basket-man dandole
un bacio sulla guancia, appena le fu vicino.
- Ciao! - Rispose lei in tono allegro, mentre in realtà si
stava sforzando al massimo per tenere i nervi sotto controllo.
Già sopportare quel maledetto bastardo di Hisashi Mitsui era
una fatica enorme, ma sopportarlo in versione giocatore di basket,
era ancora peggio!
Erano anni che lei odiava il basket, ed essere lì in quel momento,
le costava un grande sacrificio
- Bella la nostra palestra, vero? - Chiese Hisashi euforico.
Era troppo felice di vedere la sua ragazza nel posto che amava di
più.
Già se la immaginava che faceva il tifo a tutte le sue partite
- E' molto grande
- Affermò lei diplomaticamente, facendo
un bellissimo quanto falissimo sorriso.
- Vieni, andiamo fuori. Ho detto ad Hanamichi che lo avremmo aspettato
all'uscita della palestra - Fece Hisashi, prendendola per mano e conducendola
fuori dalla palestra.
Arrivarono fuori, ed Hisashi si poggiò al muro dell'edificio
prendendo Seiko tra le braccia.
- Che hai fatto oggi? - Le chiese interessato.
- Tutta la mattina sono stata a lezione e poi nel pomeriggio ho studiato.
Niente di eccezionale, come puoi vedere - Rispose Seiko calma, mentre
dentro di sé stava detestando ogni momento.
Odiava essere abbracciata da quel dannato bastardo!
Purtroppo doveva fare buon viso a cattivo gioco, altrimenti la sua
vendetta sarebbe andata in fumo..
- Tu che hai fatto? - Domandò a sua volta, anche se in realtà
non gliene importava un bel niente!
- Anch'io tutta la mattina a lezione, una pausa in campus e poi: allenamenti,
allenamenti, allenamenti!-
Disse sorridendo - Quando ce l'hai l'esame? - Continuò.
- Me l'hanno rim
-
- Eccoti qua, Hisashi! - La voce allegra di Hanamichi interruppe la
risposta di Seiko.
Quest'ultima si girò verso al ragazzo che aveva parlato. Accanto
a lui, notò, c'era una ragazza dai capelli castano chiaro.
- Ciao Hana! Ciao Nagisa! - Salutò l'ex 14 dello Shohoku, liberando
Seiko dall'abbraccio così che entrambi potessero ricomporsi.
- Ciao Hisashi! - Lo salutò la tipa dai capelli castani - Non
ci presenti? - Continuò la ragazza, alludendo a Seiko.
Hanamichi fissò Seiko, ed a lei quello sguardo poco amichevole
diede subito fastidio.
- Ma certo!
Hana, Nagisa, lei è la mia bellissima ragazza:
Seiko Kitazawa - Cominciò allegramente il bel ragazzo dai capelli
bruni, poi voltandosi verso Seiko: Loro sono Hanamichi Sakuragi e
Nagisa Mitsumoto - finì le prensentazioni.
- Piacere di conoscervi - Disse Seiko facendo il tipico inchino delle
presentazioni.
Hanamichi e Nagisa ricambiarono l'inchino ed il saluto.
- Sono molto felice di conoscerti Kitazawa! Era ora che qualcuno oltre
al mio Hanamichi, si trovasse una ragazza in questa squadra! Così
potremo seguire tutte le partite dei nostri ragazzi insieme, se ti
fa piacere - Disse subito in tono amichevole la ragazza di Hanamichi.
A Seiko venne un colpo sentendo quelle parole.
Doveva trovare subito un modo per svicolare da un impegno che le sarebbe
risultato odioso!
- Beh, quando i miei studi me lo permetteranno, seguirò senz'altro
con piacere le partite insieme a te
- Fece in tono diplomatico,
sapendo già che non avrebbe seguito nessunissima partita!
A quelle parole gli altri tre ragazzi rimasero male.
Chiaramente quello che ci rimase più male di tutti fù
Hisashi, anche se fece in modo di non darlo a vedere.
- Naturalmente - Ribattè subito Nagisa, per togliersi dall'imbarazzo.
Hanamichi guardò ostile Seiko.
- Non pensavo che "Scienze della comunicazione" fosse una
facoltà tanto difficile
- Insinuò.
Hisashi si girò a guardarlo male, così come fece Nagisa.
Seiko si sentì punta sul vivo, ma naturalmente ciò che
videro gli altri fu solo un viso sereno sul quale appariva un bellissimo
sorriso.
- Beh, forse per chi si accontenta di laurearsi tanto per farlo non
lo è. Io però punto al massimo, e per avere degli ottimi
risultati bisogna studiare tanto e con costanza - Seiko espresse la
sua opinione in modo dolce e pacato, quindi non risultò offensiva.
- Ma certo! La senpai ha ragione, Hana! Dovresti prendere esempio
da lei! - Lo rimproverò Nagisa, cercando di alleggerire l'atmosfera.
- Ma che vorresti dire? Guarda che io sono bravissimo! - Si offese
Hanamichi nel suo solito modo infantile.
- Già, ecco perché hai fallito l'ultimo esame! - Lo
canzonò Hisashi, e subito lui e Nagisa scoppiarono a ridere
facendo arrabbiare ancora di più il rossino.
- Tu non lo sai Kitazawa, ma Hanamichi vorrebbe diventare il nuovo
Great Teacher Onizuka! O dovrei dire Great Teacher Sakuragi?! - Continuò
il bel giocatore di basket.
Tutti scoppiarono a ridere, tranne ovviamente il povero Hanamichi.
- Che bastardo! Non ti farò mai più una confidenza!
- Si offese a morte, l'ex numero 10 dello Shohoku.
- Ma dai, Hana! Sto scherzando! Anche se ti prendo in giro, sono sicuro
che un giorno sarai sul serio un bravissimo insegnante - Disse Hisashi
con un sorriso sincero.
Hanamichi lo fissò dubbioso, e di nuovo tutti scoppiarono a
ridere.
L'atmosfera si era alleggerita, così Seiko e gli altri due
ragazzi poterono parlare con calma e conoscersi un po' meglio
MEZZORA DOPO
Finalmente le due coppie si separarono.
Hisashi infatti aveva detto che avrebbe accompagnato in moto Seiko
a casa, mentre Hanamichi e Nagisa sarebbero andati insieme a casa
di quest'ultima
Hanamichi e Nagisa si stavano dirigendo a piedi verso il campus universitario
per prendere la macchina del rossino.
- Gisa, che te ne pare di quella Kitazawa? - Domandò il ragazzo.
A lui quella tipa continuava a non piacere molto. E dopo la storia
delle partite, gli piaceva ancora meno. Infatti, nonostante Hisashi
avesse cercato di nasconderlo, lui si era accorto eccome che invece
c' era rimasto male!
Nagisa si girò a guardare il suo ragazzo. Hanamichi sembrava
pensieroso, notò.
- Beh.. all'inizio non mi aveva fatto una bella impressione.. però
poi parlandoci meglio, mi è sembrata simpatica
Perché?
Tu cosa pensi di lei? - Domandò dopo aver risposto, a sua volta.
- Non lo so
non mi piace molto.. Mi sembra una tipa piuttosto
egoista.. Mah! Spero di sbagliarmi per il bene di Hisashi! - Replicò
il ragazzo dai capelli rossi, continuando a restare dubbioso
Hisashi riaccompagnò Seiko a casa sua.
Si aspettava che lei lo invitasse a salire per cenare insieme
- Beh, grazie per avermi accompagnata, Mitsui - Disse lei avvicinandoglisi
e dandogli un bacio sulla guancia - Buonanotte - Continuò,
con un sorriso.
- Buonanotte
- Rispose Hisashi, cercando di nascondere la delusione.
Seiko sparì dietro al portone del suo condominio, ed Hisashi
rimase pensieroso a fissarlo per un po'.
Poi salì sulla sua moto, e partì a tutto razzo verso
al campus universitario
QUALCHE SETTIMANA DOPO
Da quando Seiko si era messa con quel maledetto Hisashi Mitsui, stava
vivendo un vero e proprio martirio!
Quel verme non faceva che chiamarla, venirla a prendere alla fine
delle lezioni ed invitarla fuori.
Praticamente non facevano che vedersi e sentirsi, e lei era veramente
sfinita psicologicamente!
Non si era mai lavata così tanto in vita sua!
Era arrivata persino a farsi quattro doccie al giorno pur di lavare
via il disgustoso tocco di Hisashi Mitsui!
Per fortuna lui si limitava solo ad abbracciarla!
Infatti dal pomeriggio in cui erano stati al ristorante, non aveva
più provato a baciarla.
Seiko si toccò le labbra pensierosa, ricordando l'unica volta
in cui lui era riuscito a baciarla.
Cioè, il giorno in cui si erano messi insieme.
Quel ricordo la sconvolgeva ancora.
Non si dava pace che lui fosse riuscito a darle un bacio
Uscì fuori dalla doccia, per andare a pettinarsi i capelli.
In quel momento squillò il suo cellulare. Si diresse a prenderlo.
- Lo sapevo! - Affermò arrabbiata, vedendo sul display il nome
della persona che odiava di più al modo.
"Su Seiko: si ricomincia!" Si disse, prima di rispondere.
- Ciao! - Rispose allegramente, nascondendo tutto il suo malumore.
>> Ciao! Senti volevo chiederti.. stasera ti va di uscire insieme
ad Hanamichi e Nagisa? << Disse Hisashi, dall'altra parte del
telefono.
Seiko s'innervosì, anche se non lo diede assolutamente ad intendere.
- Certo! - Affermò allegra.
>> Allora passo a prenderti alle 9 e mezza, se per te va bene
<<
- Benissimo! -
>> A più tardi, allora!<<
- Ciao -
Seiko spinse il tasto per chiudere la chiamata.
"Beh.. sempre meglio che passare tutta la serata da sola con
lui!"
Si disse sprezzante, mentre tornava allo specchio per pettinarsi i
capelli bagnati
PIU' TARDI
Hisashi andò a prendere Seiko per condurla in un pub di Shibuya,
dove l'aspettavano Hanamichi e Nagisa.
Era un sabato sera di metà maggio e l'aria era piuttosto tiepida,
così Seiko aveva optato per un leggero vestito estivo fantasia
anni settanta sui toni del bianco e dell'azzurro.
Sopra aveva messo un golfino celeste, che tolse quando lei ed Hisashi
entrarono nel pub.
Appena i due ragazzi entrarono, gli occhi di tutto il pubblico maschile
presente nel locale si posarono sulla bellissima Seiko.
Hisashi, che naturalmente se ne accorse, lanciò occhiate dure
un po' a tutti. Così i poveri malcapitati, spaventati da quello
sguardo che metteva paura, tornarono agli affari propri.
- Eccoli, sono lì! - Disse poi il bel basket-man alla sua ragazza,
appena scorse Hanamichi e Nagisa.
Prese Seiko per mano e la trascinò verso al tavolo dei suoi
amici.
- Ciao! - Salutò, dando una pacca sulla spalla di Hanamichi
che era voltato di schiena - Ciao, Nagisa - Continuò, salutando
anche la ragazza del rossino; anche Seiko li salutò.
Hana e Gisa ricambiarono il saluto.
Hisashi spostò una sedia per Seiko e lei sedette; poi il ragazzo
si tolse il giubbotto, lo mise dietro alla sedia che si trovava accanto
a quella di Seiko e sedette anche lui.
Più di una ragazza si voltò a guardarlo.
Con la camicia bianca ed un pantalone nero sull'elegante, Hisashi
era veramente uno schianto!
I quattro ragazzi cominciarono a parlare del più e del meno.
In quel momento arrivò una cameriera per prendere le ordinazioni
di Hisashi e Seiko.
Hanamichi e Nagisa avevano già ordinato in precedenza.
- Che vi porto? - Fece la cameriera in tono civettuolo, lanciando
uno sguardo da gattamorta verso Hisashi.
Seiko lo notò con fastidio.
"Come si permette questa stupida a comportarsi come se io non
ci fossi?!" Pensò orgogliosa.
- Un paio di occhiali! Così te li metti e forse capirai che
quello che stai guardando è il mio ragazzo! - Disse con un
sorriso sprezzante rivolto alla ragazza, facendo raggelare tutti i
presenti, tranne Hisashi, che la guardò sorpreso.
La cameriera divenne paonazza e sparì subito farfugliando qualcosa.
Hisashi guardò Seiko con un sorriso soddisfatto sulla bella
bocca.
Era la prima volta che lei si mostrava gelosa e questo non poteva
che fargli piacere.
Seiko ricambiò il sorriso di Hisashi con uno sguardo sornione.
- Wow! Non avevo mai visto una scena del genere! Sei davvero tosta
Kitazawa!- Affermò Nagisa sorridendo, ancora incredula a ciò
cui aveva assistito.
Seiko restituì il sorriso.
- Avete visto la faccia della cameriera?- Disse Hanamichi, e tutti
scoppiarono a ridere.
Poco dopo venne un ragazzo a prendere le ordinazioni di Seiko ed Hisashi,
e quando se ne andò tutti scoppiarono di nuovo a ridere, facendo
mille supposizioni su cosa si fosse potuta inventare la cameriera
di prima per convincerlo a venire al loro tavolo al posto suo.
La serata continuò a trascorrere piacevolmente, ma il più
euforico di tutti era proprio Hisashi.
Seiko non gli era mai sembrata tanto vicina
PIU' TARDI
Verso le due di notte entrambe le coppie si separarono.
Hisashi aveva detto che voleva fare un giro in moto con Seiko, ed
Hanamichi aveva promesso a Nagisa che sarebbero andati a ballare.
AL PORTO
Hisashi aveva parcheggiato la moto poco distante dal molo, ed ora
stava facendo una passeggiata romantica mano nella mano con Seiko.
Era felice.
Quella sera la sua ragazza sembrava particolarmente allegra e socievole,
niente a che vedere con l'umore incostante che l'aveva accompagnata
fin da quando si erano messi insieme
Ad un tratto il bellissimo basket-man si fermò, e sorprendendola,
la attrasse tra le sue braccia
- Seiko
- Sussurrò
Lei sbarrò gli occhi colpita.
Era la prima volta che la chiamava per nome, e quell'abbraccio
Si sentì prendere delicatamente per il mento da due dita affusolate
di lui
"Cosa diavolo sta facendo?! Mi vuole baciare?!" Pensò
allarmata.
- NO! - Gridò risoluta, spingendolo via.
Hisashi la guardò in un primo momento incredulo. Poi il suo
sguardo divenne cupo.
Si avvicinò in un balzo afferrandola per le braccia.
- Che diavolo significa 'no'?! E' da due settimane che stiamo insieme
e non sono ancora riuscito a baciarti! Ti pare possibile?! Sono o
non sono il tuo ragazzo?! Non dovresti avere anche tu voglia di baciarmi?!
- Gridò arrabbiato, in preda alla frustrazione.
Aveva creduto che almeno quella sera
Seiko lo guardò con freddezza.
- Ecco dove se ne vanno tutte le tue belle promesse! 'Ti aspetterò,
non mi importa di aspettare, non ti forzerò!' E poi al momento
buono: tutto sparito al vento! Sei come tutti gli altri! E' il mio
corpo che vuoi?! E va bene! Su
- Disse arrabbiata stringendoglisi
addosso -
fai quello che vuoi! Baciami, fai l'amore con me,
usami! Ma poi vattene al diavolo e non venirmi mai più a dire
che fai sul serio con me!!! - Gridò con collera.
La recita si mescolava con la realtà.
Le parole di Seiko colpirono Hisashi nel più profondo del suo
essere.
Al solo pensiero di poterla perdere si sentii come impazzire!
In quel momento si rese conto che era pronto a tutto pur di non fare
accadere questo!
In quel momento si rese conto, che lui
l'amava!
- Smettila di dire assurdità!- Le intimò afferrandola
più saldamente per le braccia, allontanandola un po' da sé
per fissarla con occhi tormentati...
Poi l'abbracciò disperato - Perdonami se ti ho dato l'impressione
di volere solo il tuo corpo! Non è così, credimi! Se
non debbo più toccarti per dimostrarti che tengo davvero a
te, allora lo farò! Però adesso smettiamola di farci
del male! - Proseguì angosciato, continuando a stringerla forte.
Seiko sbarrò gli occhi incredula di fronte alla reazione di
lui.
Teneva davvero a lei, fino a quel punto?!
- Si
va bene..- Rispose, rassicurandolo.
Hisashi tirò un sospiro di sollievo.
"Sei davvero uno stupido Hisashi Mitsui! Forse stasera avresti
potuto salvarti da me e dalla mia vendetta, invece
Peggio per
te! Non sai ancora cosa ti aspetta!" Si disse cinicamente, mentre
restava inerme tra le braccia dell'uomo che odiava
Continua