Cold Hard Heart

Capitolo 8

 


Seiko era ancora incredula.
Il migliore amico di Hisashi, era Akira Sendoh!
Akira Sendoh, il ragazzo con cui aveva fatto sesso per la prima volta in vita sua e che poi aveva ignorato per i seguenti due anni e mezzo di liceo…
Akira Sendoh…colui che conosceva la sua reputazione di sgualdrina al liceo Ryonan, e quello che più di tutti doveva esserne convinto, visto ciò che era successo fra loro…
Cosa avrebbe fatto? Avrebbe raccontato tutto ad Hisashi?!!
Seiko impallidì ulteriormente, terrorizzata da ciò che sarebbe potuto accadere da lì ad un attimo se Sendoh avesse voluto…

Akira la fissò sconvolto.
Lei… proprio lei.. era lì!
Era fuggito via dal Giappone per cercare di dimenticarla, e ritornato perché non ci era riuscito.
Era tornato per cercarla. Per avere finalmente le spiegazioni che per tutti quegli anni lo avevano perseguitato.
Perché da quella dannata notte in cui aveva fatto l’amore con lei, gli era entrata nel sangue e non era più riuscito a togliersela dalla mente.
Lei, il suo sogno proibito, l’unico irrealizzato…
Perché Hisashi si era dovuto innamorare proprio dell’unica ragazza che amava anche lui?!

- Ah! Sei qui, Akira? – Si accorse Hisashi, girandosi verso il suo amico sorridendo. – Eccola la mia ragazza. Non è bellissima?! – Continuò mettendo un braccio intorno alle spalle di Seiko, guardandola innamorato.
Akira sentì una fitta al cuore.
I suoi occhi azzurri fissarono con astio gli occhi scuri di Seiko, che apparivano invece preoccupati.

Fu solo un millesimo di secondo, ma Seiko si accorse di quello sguardo.
Si sentì gelare il sangue.
Ora lui gli avrebbe detto tutto…

- Già.. è davvero bella, Hisashi…- Confermò. - Piacere di conoscerti, Seiko. Ti posso chiamare per nome, vero? Hisashi ti ha sempre chiamata così quando mi parlava di te, e poi… non conosco neanche il tuo cognome…- Continuò Akira porgendole la mano, con un bel sorriso sul volto.

Seiko sgranò gli occhi incredula.
Cosa significava quell’atteggiamento? Sendoh aveva intenzione di starsene zitto o cosa?!
- Piacere mio. Sì, chiamami pure Seiko...- Rispose in tono naturale, nonostante i suoi pensieri.
- Già, scusatemi! Non vi ho nemmeno presentato come si deve! – Intervenne Hisashi, riferendosi a ciò che aveva detto prima Akira. - Il cognome di Seiko è Kitazawa, mentre lui è Akira Sendoh – Cercò di rimediare.
- Chiamami pure Akira, Seiko – Fece Sendoh, con un nuovo sorriso.
Seiko strinse gli occhi, cercando di capire cosa passasse per la testa di Akira Sendoh.
Non poteva scordare lo sguardo ostile di lui, che aveva notato, anche se solo per un attimo, qualche secondo prima.
- Ok! Adesso cosa ne dite di andare tutti e tre a pranzo insieme? – Propose l’ex 14 dello Shohoku in tono entusiasta, del tutto all’oscuro dei pensieri che occupavano la mente della sua ragazza e del suo migliore amico.
- Ma certo! Splendida idea, Hisashi! – Approvò Akira, sorridendo ancora una volta.
- Andiamo? – Chiese Hisashi rivolgendosi a Seiko sia con le parole che con lo sguardo.
I suoi occhi blu, come sempre tradivano l’amore che provava per lei.
Seiko lo fissò altrettanto innamorata.
E mentre dentro di sé tremava di paura all’idea di poter perdere Hisashi da un momento all’altro, lacerata dai sensi di colpa per tutte le cose che gli aveva nascosto, tutto ciò che invece poteva vedere il suo splendido ragazzo, erano il suo sorriso ed il cenno di assenso che fece con il capo al suo invito.

Akira li guardò e di nuovo quella fitta si impossessò di lui.
Si sentì in colpa per essere geloso del suo migliore amico, e molto triste per tutta quella situazione.
Mentre si incamminavano per andare nel locale in cui Hisashi aveva deciso avrebbero pranzato, non poteva fare a meno di pensare a quante volte il suo amico si era riferito, parlando della propria ragazza, come a “Seiko”. Eppure non ci aveva mai fatto caso. Solo la prima volta che aveva sentito pronunciare quel nome, aveva pensato che era lo stesso della ragazza che amava lui, ed aveva sorriso della coincidenza.. Non avrebbe mai creduto, che la coincidenza non si fermasse soltanto al nome…
Ma adesso non doveva pensare a se stesso, quanto piuttosto ad Hisashi.
Era ovvio che Kitazawa aveva nascosto al suo migliore amico un bel po’ di cose! Ed era ovvio che lui era stato al gioco, solo per proteggere Hisashi.
Doveva fare proprio due chiacchiere con la cara Kitazawa! Anche se continuava ad essere innamorato di lei, questo non gli impediva certo di essere obbiettivo o di preoccuparsi per Hisashi.
Già, doveva proprio dire due paroline a Seiko Kitazawa…

PIU’ TARDI…
IN UN RISTORANTINO DI BUNKYO…

Akira prese per un polso Seiko, guardandola ostile, approfittando del fatto che Hisashi si fosse un attimo allontanato per andare in bagno.
L’iniziale sorpresa di Seiko venne subito rimpiazzata da uno sguardo altrettanto animoso.
- Ti do una settimana di tempo per raccontare ad Hisashi tutto quello che gli hai nascosto su di te, compresa la nostra “dolce notte di follie”. Altrimenti gli racconterò tutto io. – Prese a minacciarla senza mezzi termini.
Seiko impallidì…
Hisashi l’avrebbe lasciata…
- E’ incredibile che lui non sappia nemmeno che tu abbia frequentato il Ryonan! Ed in che modo, poi, lo hai frequentato! – Continuò Akira sprezzante, riferendosi al suo passato di ragazza facile.
Seiko si sbarazzò della sua presa, guardandolo con odio.
- Questi non sono affari tuoi! Io non ti permetto…-
- Oh! Sono affari miei, eccome, carina! Hisashi è il mio migliore amico, ed io non lascerò che venga preso in giro da una come te! – La interruppe, continuando a fissarla con astio.
Seiko socchiuse gli occhi, guardandolo rabbiosa.
- Sei un maledetto bastardo – Gli sibilò.
- E tu una sgualdrina – Rispose l’ex 7 del Ryonan, prontamente.
La ragazza alzò una mano per schiaffeggiarlo ma Akira la fermò afferrandole il polso, ancora una volta.
- Hisashi sta tornando. Vedi di darti una calmata – Le disse freddamente, lasciandola andare.
Seiko gli lanciò un’ ultima occhiata carica di odio, prima di abbassare lo sguardo e lasciarsi andare ai suoi più cupi pensieri..
Una settimana.. solo una settimana ed avrebbe perso Hisashi per sempre…
Come avrebbe potuto vivere senza di lui?! Come?!!!…


QUELLA NOTTE…

Seiko sdraiata nel suo letto, con la guancia poggiata sul petto di Hisashi, lo stringeva come se non volesse lasciarlo più.

Avevano appena finito di fare l’amore, e la disperazione con cui Seiko gli aveva donato se stessa, non era certo sfuggita al bel giocatore di basket.
Non riusciva a capire cos’era successo.. perché Seiko fosse così tanto inquieta… Era preoccupato per la sua ragazza…
La strinse più forte a sé.
- Seiko… cosa c’è che ti tormenta? – Le chiese in tono dolce.

Seiko aveva voglia di piangere…
Come poteva dirglielo, se era proprio per via dei segreti che non poteva rivelargli che si sentiva così?
Non voleva perderlo!! Era solo questo orribile pensiero che la tratteneva dal fare la cosa più giusta…
Solo una settimana e tra lei ed Hisashi sarebbe finito tutto per sempre…
Si aggrappò a lui, cercando con tutte le sue forze di bloccare le lacrime che minacciavano di travolgerla.
- E’ il mio stupido carattere.. te l’ho detto che a volte ho di questi momenti malinconici…- Mentì, anche se non del tutto. – Ti prego, stringimi forte e non chiedermi più niente per favore – Continuò angosciata.
Hisashi non era del tutto convinto di quella spiegazione, ma decise di non tormentarla oltre per quella sera.
La strinse più forte come desiderava, confortandola con parole dolci finchè lei non si addormentò…


NELLO STESSO MOMENTO…

CAMPUS UNIVERSITARIO
STANZA DI HISASHI ED HANAMICHI…

Akira disteso sul suo nuovo letto, non faceva che pensare a Seiko Kitazawa ed a tutte le volte che aveva discusso di lei con Hisashi…
Non aveva mai rivelato al suo amico il nome della ragazza che amava.
Hisashi sapeva solo che alle superiori lui aveva fatto l’amore sulla spiaggia con una ragazza ancora vergine, la quale però aveva la reputazione di essere una tipa piuttosto facile. Che tutta quella strana storia piena di contraddizioni, il mistero e la bellezza di quella ragazza avevano fatto sì che lui si innamorasse perdutamente di lei, senza riuscire mai a dimenticarla.
‘Quella ragazza, mi ha stregato...’Aveva ripetuto spesso al suo migliore amico…
“Che ironia della sorte che Hisashi sia stato stregato dalla stessa ragazza..” Pensò amaramente Akira, mentre nel suo cuore si agitavano diversi sentimenti contrastanti che era perfino difficile distinguere.
L’unica cosa che sapeva, era che Hisashi non poteva e non doveva vivere nell’ipocrisia di Seiko Kitazawa. Hisashi aveva il diritto di conoscere davvero la donna di cui si era innamorato, e poi prendere le sue decisioni, finalmente consapevoli, al riguardo…
Sì. Di questo Akira, era assolutamente convinto.
Si girò su un fianco, stanco dei suoi pensieri. Poi chiuse gli occhi, sperando di poter prendere sonno al più presto…


IL GIORNO DOPO…
POMERIGGIO…

STANZA DI HISASHI ED HANAMICHI

Hisashi, Hanamichi ed Akira, avevano deciso quel giorno di starsene in totale relax nella loro camera, per discutere un po’, come ai vecchi tempi, delle loro vite e dei loro progetti.

- Ah! Capisco! Quindi negli Stati Uniti il nuovo anno universitario inizia tra settembre ed ottobre…- Fece Hanamichi, interessato.
- Già. Ecco perché Akira si è trasferito solo ora, da noi qui in Giappone. In questo modo ha concluso l’anno accademico negli Stati Uniti e gli saranno riconosciuti dalla nostra università tutti gli esami del secondo anno. Così se vorrà, potrà già seguire i corsi del terzo e recuperare tempo sulla laurea. – Spiegò Hisashi.
- Ma allora tu, Hisashi, perché sei tornato ad aprile scorso? – Chiese il rossino – Non facevi prima a fare come lui?! – Continuò il ragazzo, facendo arrabbiare il suo interlocutore.
- Vorresti insinuare che io sia stato stupido, Hanamichi?! – Sbottò Hisashi guardandolo male.
- Ahahahah!!! – La risata di Akira fece voltare entrambi i ragazzi verso di lui.
- Ehi!- Lo sgridò Hisashi, offeso.
- Ma no, Hisashi. Ridevo perché siete davvero buffi, non per quello che ha detto Hana. Ed a proposito di questo, Hisashi è tornato prima perché aveva nostalgia del Giappone, Hanamichi, e non ce la faceva ad aspettare – Rispose Akira, con un sorriso.
- Tsk! Sempre il solito ribelle impaziente! – Affermò Hanamichi, con tono saccente.
- Hanamichi, stai rischiando grosso!!! – Lo apostrofò Hisashi, lanciandogli uno sguardo truce.
Akira guardò i suoi amici che continuavano ad azzuffarsi a parole, con un sorriso triste…
Anche se sembrava tutto come una volta, in effetti, non era proprio così…
Hisashi stava con la ragazza della quale era innamorato anche lui… Cosa sarebbe successo una volta che fosse venuto a conoscenza di tutta la verità su Seiko Kitazawa? Si sarebbe allontanato da lui, quando avrebbe saputo che era stato il primo amante della sua fidanzata e scoperto che era proprio lei la famosa ragazza che continuava ad amare tuttora?
Questi pensieri incupirono il ragazzo.
Eppure, non c’era davvero altra soluzione.
Hisashi doveva conoscere la verità.
Akira gli voleva bene e proprio per questo non voleva assolutamente che la loro amicizia fosse rovinata da segreti e tradimenti, e tutto per colpa di una donna. Anche se quella donna, era l’unica della quale entrambi si fossero mai innamorati…
- Akira, stai bene? – Chiese l’ex 14 dello Shohoku, notando lo sguardo malinconico dell’amico.
- Ah! Certo! – Rispose l’altro ragazzo prontamente, con un bel sorriso sul volto.
Hisashi lo guardò tristemente.
Sapeva che Akira stava pensando alla misteriosa ragazza che amava…
- Ehi! Che ne dite di andare a fare baldoria, stasera?! – Propose, per tirare su l’ ex 7 del Ryonan.
- Ma certo!!! – Accettò entusiasta, Hanamichi.
- E’ una bella idea – Si accodò Akira.
- Ehm.. non vi dispiace se invito anche Seiko? In questi giorni è un po’ giù e non me la sento di lasciarla da sola…- Aggiunse un po’ imbarazzato, il bel Mitsui.
- Ahahahah!!! Accidenti se non sei cotto!!!! – Lo prese in giro Hanamichi, guadagnandosi un’occhiataccia. - Per me va bene – Disse poi serio, dando una pacca sulle spalle ad Hisashi.
Era davvero sollevato nel vederlo così sereno e felice con la ragazza che amava, dopo quello che aveva passato.
Seiko Kitazawa non gli andava ancora tanto giù e non l’aveva ancora perdonata per come si era comportata col suo amico, ma visto che Hisashi sembrava essere felice solo quando stava con lei, si sforzava di accettarla.
- Ok anche per me – Intervenne Akira col solito sorriso, mentre dentro di sé era tutt’altro che allegro.
Si preparò mentalmente a passare una dura serata…


PIU’ TARDI…
ORE 00.22

DISCOPUB “JULIET ”

Seiko seduta su uno dei comodi divani del discopub che lei ed Hisashi erano soliti frequentare, se ne stava tra le braccia del suo ragazzo senza dire una parola, persa nei suoi pensieri.
Quando aveva saputo che alla serata avrebbe partecipato anche Akira Sendoh, era stata tentata seriamente di rifiutare… ma poi aveva pensato che quelli, probabilmente, erano gli ultimi giorni che avrebbe potuto passare accanto ad Hisashi. Quindi, non voleva sprecare nemmeno un secondo più del necessario lontano da lui. Anche se questo doveva significare dividere Hisashi con Akira Sendoh.
Perciò, si era decisa ad accettare l’invito del suo amatissimo ragazzo, nonostante l’importuna presenza del suo ex compagno di liceo.

Akira guardò Seiko Kitazawa che col volto malinconico se ne stava rannicchiata tra le braccia di Hisashi, e per un attimo sentì un forte risentimento verso entrambi.
Restò profondamente turbato da quell’emozione.
Non aveva mai provato sentimenti negativi verso Hisashi, fino ad allora.
Quella dannata bugiarda, della quale non sapeva nemmeno perché fosse innamorato… Era tutta colpa sua!
Si alzò di scatto dal divanetto di fronte a quello di Hisashi e Kitazawa, sul quale era seduto, adducendo la scusa di avere sete e che quindi andava al bar a prendere un drink.
Hanamichi, che era seduto sullo stesso divano dal quale Akira si era appena alzato, lo seguì.
Non aveva voglia di fare il terzo incomodo…
- Seiko, stai bene? – Chiese Hisashi una volta che furono soli.
La bellissima canzone dei Suede: “She’s in fashion”, intanto, stava riempendo con la sua musica raffinata, il pub.
- Sì…- Rispose Seiko alla domanda di Hisashi, fissandolo con un sorriso.
Poi avvicinò le labbra a quelle di lui, e lo baciò.
Dopo che Hisashi ebbe ricambiato il bacio, le accarezzò i capelli.
- Sei ancora malinconica, eh? –
Più che una domanda, sembrava quasi un’affermazione.
- Un po’…- Rispose Seiko, con un sorriso triste.
Se pensava che tra soli sei giorni lui se ne sarebbe andato via per sempre dalla sua vita, le sembrava di impazzire.
Era tutta colpa di quel maledetto Sendoh! Lo odiava!!! Ma perché non se n’era rimasto a New York?!
Hisashi la strinse tra le braccia…

Akira dalla postazione del bar dove si trovava, potè osservare benissimo tutta la scena che si svolse tra i due.
Si girò disgustato di nuovo verso il barista per chiedergli un altro cocktail.
Era solo. Hanamichi aveva incontrato un amico al bar, ed era andato un attimo al tavolo del ragazzo per fare due chiacchiere.
“Maledetta Kitazawa! Come puoi essere così ipocrita con Hisashi?! Nascondergli il tuo squallido passato e farti passare per una povera santarellina! Ed io.. perché continuo a chiedermi ancora cosa ti abbia spinta quella notte a fare l’amore con me?! Perché continuo a pensare ad una donna che è chiaramente una bugiarda intrigante?!” Akira ingollò il nuovo drink tutto d’ un fiato.
Era inutile pensarci per ora.
Adesso non poteva che continuare a fare buon viso a cattivo gioco. Specie per il bene di Hisashi…
Si sentì nuovamente in colpa per l’ostilità che prima, anche se solo per un momento, aveva sentito verso il suo migliore amico…

Mentre le note di “Secretly” degli Skunk Anansie avevano appena iniziato a diffondersi nel pub, Akira tornò al divanetto. Il solito sorriso lo accompagnava.
Seiko gli lanciò uno sguardo tagliente.
Quel sorriso era ipocrita, ipocrita come lui! Pensò, odiandolo con tutte le sue forze per quello che le stava facendo.
Poi abbassò gli occhi, e si sentì immensamente stupida.
Ma chi voleva prendere in giro? Sapeva che non sarebbe stata certo colpa di Sendoh se lei ed Hisashi si fossero lasciati, ma solo colpa sua e di tutte le sue maledette bugie e del suo tradimento!!!
Si odiava!!! Si odiava da morire per tutte le cose squallide ed avventate che aveva fatto in vita sua!
Ma non poteva che biasimare se stessa e nessun altro…
Sapeva bene che la sua peggiore nemica, era solo lei…
Hisashi ed Akira intanto, avevano intavolato un discorso. Poco dopo fece la sua ricomparsa anche Hanamichi.
Volò un’altra ora ed i ragazzi decisero di tornare a casa, anche se era piuttosto presto.
Akira, stufo della serata infatti, aveva tirato fuori la scusa della stanchezza per il viaggio affrontato il giorno prima.

PIU’ TARDI…

Hisashi seguì con la moto la macchina di Hanamichi fino al campus universitario.
Doveva prendere delle cose dalla sua stanza, per trascorrere la notte a casa di Seiko.
Hanamichi parcheggiò, ed Hisashi fece lo stesso subito dopo.
Scese dalla moto seguito a ruota da Seiko.
La ragazza starnutì.
Era settembre e faceva piuttosto fresco; specie a quell’ora di notte.
Hisashi si levò il giubbotto mettendoglielo sopra alle spalle, abbracciandola subito dopo.
- Ma così prenderai freddo, Hisashi! – Si lamentò lei.
- Ricordi quello che ti risposi la prima volta che me lo dicesti? – Le domandò, poggiando la fronte su quella di lei; fissandola con sguardo dolce e sexy allo stesso tempo.
Seiko sorrise.
- Sì…- Rispose maliziosa.
Akira sceso anche lui dalla macchina da qualche secondo, non potè fare a meno di assistere alla scena.
Guardò Seiko con astio, ma lei parve non accorgersene.
In quel momento scese dall’auto anche Hanamichi che cominciò a parlare con Hisashi.
- Hisashi hai qualche rasoio da prestarmi? Stanotte dormo da Nagisa –
- Sì, ne ho comprato un pacco nuovo proprio ieri. Prendilo – Rispose il ragazzo dai capelli neri, mentre tutti e quattro si incamminavano verso gli alloggi universitari.
- Grazie. A buon rendere! -
- Figurati -
- Akira, non ti dispiace se ti lasciamo solo stanotte? – Chiese poi Hisashi all’altro suo amico, sentendosi un po’ in colpa.
- Certo che no. Stai tranquillo, me la cavo! – Rispose Akira con un mezzo sorriso, facendogli l’occhiolino.
Hisashi sorrise in risposta.
- Hai ancora freddo? – Domandò poi piano l’ ex 14 dello Shohoku, a Seiko.
Akira sentì la frase, nonostante fosse stata pronunciata pianissimo.
- No, sto bene…- Rispose in un sussurro lei, accarezzandogli il viso.
Sendoh che li stava osservando di sottecchi, girò il viso dall’altra parte.
Quel gesto lo aveva irritato…

Poco più tardi arrivarono nella camera dei tre ragazzi.
Subito Hanamichi ed Hisashi si diressero in bagno, per prendere le cose che gli sarebbero servite per la notte e l’indomani mattina.
Akira e Seiko erano rimasti soli nella stanza, anche se con la porta del bagno aperta, non si perdevano una parola di quello che farfugliavano gli altri due.
Seiko guardava in direzione del bagno, ansiosa che Hisashi facesse presto e potessero andarsene via da lì.
La presenza di Akira Sendoh le dava fastidio e la faceva sentire anche a disagio.
Non poteva dimenticare che lui era stato il suo primo amante, e non sopportava l’idea che lo fosse stato.
Continuava ad odiare quella notte, con tutta se stessa.
E poi, si chiedeva anche perché lui, con tutto lo spazio che c’era in quella camera, si ostinasse a restarle vicino.
Era sicura che lo facesse per indispettirla e farla sentire in imbarazzo.
Non ci voleva un genio per capire che non la sopportava, almeno quanto lei non sopportava lui.
- Ti rimangono cinque giorni, visto che sono già le due di notte ed a tutti gli effetti è iniziato il mercoledì…- Disse improvvisamente in tono basso ed incolore, Sendoh.
Seiko sobbalzò, anche se aveva quasi sussurrato per non farsi sentire da Hisashi e Sakuragi, le sue parole improvvise l’avevano sorpresa.
Si accigliò, ripensando alla rinnovata minaccia che gli aveva appena fatto.
Decise di non rispondere.
Lui si voltò verso di lei, girandole con due dita il viso verso il suo.
Gli occhi scuri di Seiko brillarono nuovamente di stupore.
- Come diavolo puoi essere così ipocrita e sembrare così innocente? – Sibilò Akira con rabbia…
- Povero Hisashi…- Continuò, lasciandole andare il viso.
Seiko furiosa, lo afferrò per la t-shirt, quasi senza rendersi conto di quello che faceva.
Stavolta fu il turno di Akira di meravigliarsi.
- Io lo amo, hai capito! – Dichiarò con enfasi anche se stava solo sussurrando; gli occhi tempestosi – Non c’è ipocrisia in quello che provo per lui. Quindi non ti azzardare ad insinuarlo! – Lo minacciò.
Akira sgranò i begli occhi azzurri, sorpreso da quella dichiarazione.
Per un attimo sentì di odiare Hisashi.
Immediatamente a quel pensiero, lo afferrarono i sensi di colpa …
- Allora dimostralo! Digli adesso, qui, davanti a me ed Hanamichi, quella che sei davvero. Digli che al Ryonan eri conosciuta come la ragazza più facile di tutto il liceo! Digli che sei andata a letto col primo arrivato, senza nemmeno un perché! - La sfidò rabbioso, senza alzare di tono la voce, però.
Lo sguardo di Seiko si riempì di tormento.
Lasciò la maglia di Sendoh ed abbassò gli occhi.
- Tsk! Ed allora non venire a lanciare dichiarazioni da due soldi ed a farmi la predica! – La sbeffeggiò Akira, quasi sollevato. – Tu sei un’ipocrita in tutto e per tutto. Se lo amassi davvero, non potresti mentirgli. - Sentenziò cattivo.
Seiko si sentì annientata dalle parole perfide del ragazzo.
Aveva voglia di vomitare e di piangere fino a non smettere più.
Ma non poteva sopportare che l’unica cosa bella che fosse riuscita di nuovo a provare dopo tanto tempo, venisse trattata in quel modo!
Alzò lo sguardo, ormai colmo di lacrime, e lo fissò con odio.
- Puoi dire quello che vuoi! Io lo amo! Lo amo talmente tanto che potrei morire senza di lui! E’ per questo che non riesco a dirgli la verità – Dichiarò nuovamente Seiko, con tutta la forza del suo amore per Hisashi.
Akira fissò incredulo, Seiko Kitazawa che piangeva. Per un attimo sentì un tuffo al cuore…
- Ma tu cosa ne puoi capire? Si vede che non hai mai amato davvero in vita tua! – Continuò Seiko, accusandolo.
Akira la fissò impietrito.
Lui.. lui non aveva mai amato davvero in vita sua?!
Ed a dirglielo, era stata proprio lei! L’unica che avesse mai amato..davvero!!!
Se la situazione non fosse stata tanto tragica, sarebbe scoppiato a ridere.
Il suo era davvero un destino beffardo…pensò, amaro…
Finalmente Hisashi finì, e tornò nella stanza.
Immediatamente Akira si allontanò da Kitazawa.
Si chiese come lei avrebbe fatto a spiegargli, gli occhi rossi…
Le lacrime ovviamente, le aveva asciugate via con una mano.
- Sei, prendo una t-shirt ed andiamo, va bene? – Disse Hisashi girandosi per mezzo secondo, senza avere il tempo di notare nulla.
- Uhm uhm..- Rispose Seiko, che ancora doveva recuperare un tono normale di voce.
Si rese conto che da quando aveva avuto nuovamente la consapevolezza di amare Hisashi, era diventata profondamente emotiva. Proprio come quando andava ancora alle scuole medie…
Adesso non riusciva più a mantenere il sangue freddo che fino a qualche settimana prima la contraddistingueva…Grazie all’amore di Hisashi, aveva recuperato buona parte della vecchia se stessa…
Hisashi finalmente finì di fare tutto e si diresse verso Seiko.
- Ok, possiam….Seiko.. ma… hai pianto? – Le domandò subito preoccupato, notando gli occhi rossi.
Alzò una mano ad accarezzarle il viso.
- Ma no.. è il raffreddore, è per questo – Mentì lei sorridendogli, adagiando la guancia accarezzata sulla mano di Hisashi, e sollevando una delle sue mani per posarla su quella del suo ragazzo.
- Ne sei sicura? – Domandò Hisashi scettico.
- Perché avrei dovuto piangere, scusa? –
E con questa frase lo convinse.
Akira la guardò disgustato. Era una vera ipocrita, pensò.
In quel momento Hanamichi venne fuori dal bagno, dirigendosi spedito verso l’uscita della stanza.
- Io vado, buonanotte a tutti! – Salutò aprendo la porta.
- ‘Notte – Fu la risposta di Akira.
- Buonanotte – Quella di Seiko.
- Ciao Hana.. Ah, lascia la porta aperta che stiamo andando via anche io e Seiko – Chiese Hisashi.
- Ok –
- Grazie. Buonanotte –
- ‘Notte – Ed Hanamichi sparì.
- Bene. Ce ne andiamo anche noi. Buonanotte Akira – Salutò Mitsui.
- Buonanotte – Rispose Akira.
- Ciao – Fu costretta a salutarlo anche Seiko, per non destare sospetti in Hisashi.
- Ciao! – Il tono velatamente ironico di Sendoh non sfuggì a Seiko.
“Lo detesto” Pensò la ragazza, mentre abbracciata ad Hisashi andava finalmente via da quel dannato posto.

Akira chiuse la porta, con ancora negli occhi l’immagine di quella ipocrita avvinghiata al suo migliore amico…


Continua…

 

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