Cold Hard Heart

Capitolo 9

 

I giorni che seguirono, per Seiko furono tremendi.
L’angoscia di perdere Hisashi non la lasciava un attimo. Le sembrava di stare all’inferno.
Amarlo così tanto, averlo così vicino…
Era terribilmente doloroso, pensare che presto sarebbe finito tutto…
Ormai aveva deciso.
Gli avrebbe raccontato tutto. Ogni cosa.
Dalla verità sul suo conto a quella dei suoi giorni al liceo Ryonan, Akira Sendoh compreso. Dal suo stupido piano di vendetta al suo maledetto tradimento…
Non poteva fare altrimenti.
Era sicura che Sendoh avrebbe mantenuto le sue minaccie.
E Seiko, non poteva permettere che Hisashi venisse a sapere delle mezze verità sul suo conto, da un estraneo che non conosceva nulla di lei e che soprattutto, non conosceva nemmeno tutta la storia tra lei ed Hisashi…
Se avesse parlato, avrebbe detto ad Hisashi ogni verità senza tralasciare nulla.
Almeno questo, glielo doveva…
Sicuramente gli avrebbe fatto molto male…riflettè, iniziando a piangere.
“Povero Hisashi… povero amore mio…come ho fatto ad essere così egoista da non pensare finora alla sofferenza che gli procurerò?…Ho pensato sempre e solo a me stessa… solo e sempre al fatto che la mia vita sarà completamente inutile senza di lui… solo al mio dolore…”
Si buttò sul suo letto, e strinse a sé il cuscino sul quale Hisashi aveva dormito anche la notte prima.
Profumava di lui…
Lo bagnò di lacrime.
Rimanevano solo due giorni alla scadenza che le aveva dato quell’odioso Sendoh…
“So che dirgli la verità è la cosa più giusta da fare.. che avrei dovuto dirgli tutto fin dall’inizio… ma può essere davvero giusto procurare un così grande dolore ad Hisashi? Distruggere tutte le sue certezze sul mio amore per lui e sul nostro rapporto?… Sono sicura che non capirà e che non mi perdonerà…E forse…è davvero quello che mi merito…Ma lui non merita di soffrire…Ed io, non voglio separarmi da lui!!!.. Hisashi… perdonami!!! E’ tutta colpa mia!!!…”
Seiko pianse almeno per un’ora buona senza smettere un attimo. Poi, distrutta dalla stanchezza sia emotiva che fisica, si addormentò…

IL GIORNO DOPO…

Seiko ed Hisashi camminavano abbracciati l’uno all’altra, in direzione della Facoltà di Lettere.
Hanamichi aveva chiamato Hisashi sul cellullare, prima che il bel giocatore di basket potesse uscire dalla sua stanza per andare a pranzo con Seiko, e gli aveva chiesto se avrebbe potuto fargli il favore di portargli un libro che gli serviva, fino alla sua Facoltà.
Hisashi naturalmente aveva accettato, ed adesso assieme alla sua splendida ragazza si stava dirigendo da lui per dargli il famoso libro.
- Non ero mai venuta da queste parti dell’università – Osservò Seiko, stretta nell’abbraccio protettivo di Hisashi.
Ad ogni secondo che passava stava sempre più male, ma stava facendo di tutto per non darlo a vedere al suo ragazzo.
- Ah sì? Io ci sono venuto altre due o tre volte, e sempre per lo stesso motivo. Hanamichi ha la testa tra le nuvole. Lascia sempre le cose che gli servono a casa – Ironizzò Hisashi.
Seiko rise.
“Per fortuna ha Sakuragi vicino a sè…Sono sicura che lo aiuterà quando Hisashi mi avrà lasciata, perchè disgustato da me…” Pensò subito dopo tristemente, col cuore gonfio di dolore.
- Eccolo – Interruppe i suoi pensieri Hisashi quando furono in prossimità della Facoltà, e notò Hanamichi ai piedi dei gradini di questa, che lo stava aspettando.
- Ciao! – Salutò il rossino, allegro.
- Ehilà! – Rispose Hisashi.
- Ciao – Ricambiò il saluto Seiko, sorridendogli.
Sapeva di non essere molto simpatica ad Hanamichi Sakuragi, ma lui a lei invece, da quando si era innamorata davvero di Hisashi, era diventato simpatico. Sakuragi voleva bene ad Hisashi e si preoccupava sempre per lui; come poteva Seiko, non avere simpatia per qualcuno che teneva al suo ragazzo così tanto?
Hanamichi ricambiò il sorriso.
- Mi dispiace di averti fatto venire fin qui, Kitazawa – Disse dispiaciuto, massaggiandosi la nuca per l’imbarazzo.
- Ma no, figurati…- Rispose Seiko.
Hisashi gli diede il libro in testa, anche se con tocco leggero per non fargli male.
- Disgraziato! E di me non ti dispiace? Saranno almeno dieci volte che mi fai venire qui perché hai la memoria corta! – Esagerò di proposito.
- Dannato Hisashi Mitsui! Ti ho chiesto di portarmi il libro, non di darmelo sulla testa!! E poi non è vero che sei venuto qui dieci volte! Al massimo saranno state tre!!! – Si infervorò il rossino, strappando il libro dalle mani di Hisashi.
- Questo sarebbe il ringraziamento?!! – Continuò a prenderlo in giro, l’ex 14 dello Shohoku.
- Non ti chiederò mai più un favore!!! – Fu la risposta di Hanamichi.
Hisashi scoppiò a ridere.
Hanamichi lo fissò in un primo momento sorpreso per dirgliene poi quattro, quando capì che lo aveva preso in giro.
Hisashi non smetteva di ridere, dando nel contempo del “tonto” ad Hanamichi perché c’era cascato.
Seiko guardò il suo ragazzo con un sorriso triste sulle labbra.
Era così bello vederlo tanto allegro e spensierato…Sperava solo che quando si fossero lasciati, non avrebbe perso per troppo tempo quelle due splendide qualità…


QUALCHE MINUTO DOPO…

Hisashi e Seiko si incamminarono per andare via.
Hanamichi dopo averli osservati per un pò fece per tornare in facoltà, ma in quel momento uno dei suoi compagni di corso lo chiamò, bloccandolo lì dove si trovava.
- Ehi Hanamichi.. ma quella che era con Mitsui, è per caso la sua ragazza? – Chiese il ragazzo, che conosceva Hisashi di vista, dato che quest’ultimo era uno dei giocatori più famosi della popolare squadra di pallacanestro della loro Università.
- Sì, caro mio. Quindi ti consiglio di non guardarla neanche! Hisashi è molto geloso, non so che fine potresti fare! – Lo avvertì Hanamichi tra il serio e lo scherzoso.
L’altro ragazzo lo guardò un po’ ironico.
- Beh.. spero per lui che stia con lei da poco allora, e che soprattutto se la tenga d’occhio! – Disse.
Hanamichi corrucciò la fronte.
- Che vorresti dire? – Domandò, senza capire dove il ragazzo volesse andare a parare.
- La signorina quasi un mese fa ormai, è venuta al “Jolly”, e si è rimorchiata il mio amico Rei portandoselo in uno dei bagni del pub. Ti lascio immaginare quello che è successo dopo.. – Dichiarò, facendo l’occhiolino ad Hanamichi in segno di intesa.
- Ma che stai dicendo?!! – Lo aggreddì il ragazzo dai capelli rossi, offeso per l’insulto implicito fatto ad Hisashi.
Afferrò il suo compagno di studi per il bavero del giubbotto che indossava.
Questi lo guardò sorpreso ed anche un po’ impaurito.
- Guarda che ti ho detto la verità! Io ero lì ed ho visto tutto! Una ragazza così bella non si dimentica! E poi scusa, perché avrei dovuto raccontarti questa storia? A me Mitsui sta pure simpatico! – Affermò il ragazzo, sincero.
Hanamichi continuò a guardarlo arrabbiato, senza lasciarlo andare.
- Sei sicuro di non raccontare balle?! –
- Se sapevo che l’avresti presa così non ti avrei detto niente! E lasciami! – Replicò il ragazzo offeso.
- Rispondimi! –
- Te l’ho già detto! E’ la verità!! –
- Sei sicuro che non stai sbagliando persona?!! Sei sicuro che è la ragazza di Hisashi quella che hai visto?!!! – Continuò ad aggredirlo Hanamichi con furia, sperando con tutte le sue forze che quella maledetta storia non fosse vera!
- Dannazione, te l’ho già detto! E’ lei!! A parte che una bella così non te la scordi, secondo te quante ragazze alte come lei ci saranno in giro per Tokyo? Quella supera il metro e settantacinque già senza tacchi! –
Hanamichi sgranò gli occhi, colpito…
Già..neppure lui aveva mai conosciuto una ragazza alta quanto Seiko, ne visto una ragazza alta quanto lei in giro per Tokyo.. Perfino molte modelle erano più basse di lei..
Lasciò andare il suo amico…
Anche se non ci aveva voluto credere ed aveva respinto l’idea con tutte le sue forze, era certo che il suo compagno non mentiva. Gli aveva fornito troppi particolari perché la storia potesse essere inventata, e poi non aveva nemmeno motivo di inventarsela.. inoltre, sapeva bene che una ragazza bella come la ragazza di Hisashi, era difficile da scordare o da confondere con un’altra…
“Maledetta Seiko Kitazawa!!! Come hai potuto tradire Hisashi in modo così ignobile?!!!” Pensò infuriato contro la ragazza, mentre già soffriva per il suo migliore amico…


QUELLA SERA…

Hanamichi di rientro dalle lezioni universitarie, aprì la porta della camera che divideva con Hisashi ed Akira, entrò nella stanza, chiuse la porta, e buttò per terra la borsa carica di libri, che aveva tenuto con sé fino ad allora. Si sentiva a pezzi per il segreto del quale era venuto a conoscenza.
Era tutto il giorno che si domandava se doveva dirlo o meno ad Hisashi…
Doveva stare zitto e permettere che quella dannata donna si prendesse ancora gioco del suo migliore amico, oppure parlare e far precipitare Hisashi nella disperazione più nera?!!!
Cosa diavolo doveva fare?!
“E se Hisashi venisse a sapere del tradimento di quella maledetta da qualcun altro, nel modo tremendo in cui l’ho scoperto io?!!”
- Hanamichi.. ma stai bene? –
La voce di Akira, fece sobbalzare il rossino.
Non si era accorto della presenza dell’altro ragazzo.
- Sì… sì… - Mentì senza essere per niente convincente.
Akira gli lanciò uno sguardo ironico.
- Guarda che non basta dire sì, per darla a bere ad una persona, sai? La prossima volta mettici un po’ più di entusiasmo – Gli consigliò.
Ma Hanamichi non lo sentì neppure, continuava ad arrovellarsi per decidere cosa fosse meglio fare per il bene di Hisashi.
Akira capì che era meglio lasciare in pace l’amico.
Infatti Hanamichi gli sembrava davvero giù, e stranamente per nulla loquace.
Avrebbe provato a farsi dire qualcosa in merito al problema, che evidentemente aveva, in un secondo momento.
Sperava di poterlo aiutare…


MOLTO PIU’ TARDI…

APPARTAMENTO DI SEIKO
ORE 02.45…

Seiko continuava a fissare il volto di Hisashi, che dormiva al suo fianco, da più di un’ora ormai.
Voleva imprimersi nella memoria ogni suo lineamento. Anche se purtroppo, non poteva ammirare quelle due meraviglie blu che erano i suoi occhi, visto che il suo amatissimo ragazzo stava dormendo…
Gli sfiorò delicatamente la piccola cicatrice che aveva a sinistra sul mento, posandoci sopra subito dopo un leggero bacio e facendo attenzione a non svegliarlo.
Tornò a guardarlo…
Era così bello… gli zigomi alti e scolpiti, il mento volitivo, la cicatrice che tanto amava… la bocca sexy e decisa…il naso dritto… le ciglia lunghe e nere…i meravigliosi occhi, bellissimi nella forma e nel colore… gli splendidi capelli neri, lisci e setosi…
Non c’era niente che non amasse in lui…
Dal bellissimo volto, al corpo perfetto, dalla voce sensuale al portamento elegante.
Ed il suo carattere poi…era la cosa più incredibile di tutte.
Forza mescolata a sensibilità, sfacciataggine a dolcezza, orgoglio a gentilezza…
Se avesse dovuto costruirsi un uomo ideale, lo avrebbe creato identico ad Hisashi Mitsui.
Non una cosa avrebbe cambiato in lui…
Eppure.. eppure tutto questo lei l’avrebbe perso tra un giorno soltanto…
Tanto le era rimasto…
La disperazione l’afferrò a quel pensiero…
Si alzò piano dal letto, correndo a rifugiarsi in bagno.
Chiuse delicatamente a chiave, iniziando a piangere silenziosamente le sue lacrime…


IL GIORNO DOPO…

CAMPUS UNIVERSITARIO
STANZA DI HISASHI, HANAMICHI, AKIRA
ORE 18.40…

Hanamichi tornò dalle lezioni, affranto tanto quanto il giorno prima.
Nonostante non facesse che pensare allo schifo che aveva scoperto da più di 24 ore ormai, non era ancora riuscito a prendere una decisione sul da farsi.
La sera prima, quando Hisashi era passato un momento nella loro stanza per prendere una cosa e salutare, era stato terribile per lui.
Non aveva avuto nemmeno il coraggio di guardare Hisashi negli occhi..
Come diavolo poteva prendere una decisione che sarebbe stata così drastica per la vita del suo migliore amico?
Era così felice accanto a quella maledetta traditrice.. come poteva dirgli la verità?!

UN PO’ PIU’ TARDI…

Akira rientrò nella stanza. Era andato a fare una passeggiata ed a prendere qualcosa da mangiare per lui ed Hanamichi.
Anche quella sera Hisashi avrebbe cenato con l’ipocrita che si ritrovava per fidanzata.
Quel pensiero lo mise di cattivo umore, perciò cercò di concentrarsi su altro.
In quel momento Hanamichi uscì dal bagno. Dai capelli bagnati, Akira ne dedusse che doveva appena avere fatto una doccia.
- Ciao! – Lo salutò allegro – Ho preso da mangiare. Pizza! So che ti piace da impazzire, Hanamichi – Continuò il bel ragazzo dai capelli neri sullo stesso tono.
- Grazie…- Rispose Hanamichi, distratto.
Akira aggrottò la fronte.
Bene, era arrivato il momento che Hanamichi lo mettesse a parte dei suoi problemi.
Non gli piaceva vederlo in quel modo…
- Hanamichi.. si può sapere che hai da ieri? E non rispondere niente, perché tanto ti si legge in faccia che hai un problema – Cominciò Akira.
Hanamichi lo guardò titubante…
Poteva dire tutto ad Akira? In fondo anche Akira era uno dei migliori amici di Hisashi…Avrebbe potuto aiutarlo a prendere una buona decisione…però, avrebbe anche potuto reagire male e correre da Hisashi a raccontargli tutto, credendo di comportarsi per il meglio… Hanamichi doveva evitare che si agisse con leggerezza…
- Avanti.. dimmi cosa ti succede, dai! Magari potrei esserti utile, no? Due teste sono sempre meglio di una – Usò il suo tono più persuasivo, il bel giocatore di basket dagli occhi azzurri.
- Dammi la tua parola che quello che ti dirò resterà tra noi, e non lo dirai a nessuno – Venne a patti con se stesso Hanamichi, decidendo di confidarsi con Sendoh.
Akira lo guardò sorpreso. Sembrava davvero molto serio…
Cosa mai poteva esserci di così segreto?
- Sì, ok – Rispose.
- Sediamoci, è meglio – Propose Hanamichi, andando a sedere sul divanetto che si trovava nella stanza.
Akira lo seguì, sedendogli accanto.
- E’ una questione molto delicata… - Cominciò il ragazzo coi capelli rossi in tono grave.
Akira lo guardò sempre più preoccupato.
- Ho saputo da una persona fidata che la ragazza di Hisashi, lo ha tradito…- Finalmente rivelò.
Akira sgranò i begli occhi azzurri, in un primo momento incredulo.
“Ma di cosa mi sorprendo poi?!! Una come quella! Con quella reputazione?! Tsk! E poi dice anche di amare Hisashi, quella ipocrita!!!” Pensò arrabbiato.
- Capisco… quindi non sai se dirlo o meno ad Hisashi, vero? – Chiese Akira.
Hanamichi si meravigliò della reazione del ragazzo.
Non sembrava affatto sorpreso, ne sconvolto della cosa…
- Sì, infatti…- Rispose comunque alla domanda dell’amico. – Hisashi è molto innamorato della sua ragazza. Quando si erano lasciati, circa un mese fa, l’aveva presa davvero molto male.. si era messo a bere, non frequentava le lezioni, saltava gli allenamenti.. è stato terribile… ho veramente temuto il peggio, allora… Quindi, come diavolo posso dargli una notizia del genere, adesso? – Domandò Hanamichi, angosciato.
Akira lo guardò dritto negli occhi.
- Invece secondo me, dovresti dirglielo – Affermò deciso.
Hanamichi lo guardò confuso.
- Vuoi davvero permettere che Hisashi stia con una donna che lo tradisce? Secondo te una ragazza del genere, è degna di stare accanto al nostro amico? Può renderlo felice? E se Hisashi venisse a sapere questo fatto da qualcun altro, come pensi che reagirebbe? Sarebbe una bella cosa secondo te, saperlo da un estraneo o peggio ancora da qualcuno che godrebbe anche nel dirglielo? Non voglio nemmeno immaginare la sua reazione, se poi venisse a sapere che noi eravamo al corrente del fatto e non gli abbiamo detto niente…- Espose i suoi pensieri all’amico, Akira.
Hanamichi abbassò lo sguardo, fissando il pavimento della stanza sotto ai suoi piedi.
Riflettè su quello che gli aveva appena detto Akira e concluse che lui aveva ragione.
Forse era meglio che Hisashi soffrisse ora, piuttosto che in un secondo momento, quando magari, sarebbe stato ancora più coinvolto con quella perfida ragazza…
- Hisashi, passa stasera? – Chiese Hanamichi, alzando lo sguardo su Akira.
- Non ti ricordi che più tardi abbiamo organizzato quella partitella di calcietto, con tutta la squadra di basket? – Rispose l’ex 7 del Ryonan, con un’altra domanda.
- Ah già… allora.. glielo dirò dopo…- Disse mestamente, il rossino.
Akira si sentì soddisfatto della decisione dell’amico…


NELLO STESSO MOMENTO
APPARTAMENTO DI SEIKO…

Seiko aprì la porta del suo appartamento a fatica.
Lei ed Hisashi, di ritorno dalle reciproche lezioni, si stavano baciando appassionatamente dacchè erano entrati nel condominio dove la ragazza viveva.
I due fidanzati entrarono finalmente in casa e buttarono borse e borsoni, dei quali erano carichi, per terra, iniziando a spogliarsi.
Seiko fu veramente felice in quel momento che la sua coinquilina avesse lasciato quell’ appartamento per trasferirsi in un altro, e che i suoi genitori le avessero permesso di vivere là anche da sola…
Quei vaghi pensieri furono annullati del tutto, dall’appassionato bacio che Hisashi le diede sul collo.
Lei gli accarezzò i capelli con una mano, mentre con l’altra iniziò a sbottonargli la camicia.
Hisashi fece di meglio, le sganciò il reggiseno buttandolo subito dopo per terra.
La camicia di Hisashi fece immediatamente la stessa fine.
Continuarono a baciarsi ed a spogliarsi, finchè finalmente, un passo alla volta tra un bacio e l’altro, arrivarono nella camera di Seiko.
Erano già completamente nudi.
Ricominciarono a baciarsi appassionatamente. Poi Hisashi prese in braccio Seiko, e delicatamente la adagiò sul letto.
Si curvò sopra di lei incatenando il suo sguardo blu con quello scuro e vellutato di lei.
I loro occhi espressero i loro sentimenti al posto delle parole.
Seiko sollevò una mano ad accarezzare la guancia sinistra di Hisashi, arrivò fino al mento posando le dita sulla cicatrice che tanto amava.
Hisashi si abbassò delicatamente su di lei, per rapirla in uno dei suoi incredibili baci.
Le sue mani la accarezzavano dolcemente.
Le sensazioni di Seiko erano amplificate oltre ogni limite.
Sapeva che quella poteva essere l’ultima volta che faceva l’amore con Hisashi, perciò il suo corpo stava traendo il massimo del piacere da ogni singola azione di lui.
Lo abbracciò con disperazione. Stringendolo forte a sé.
Dopo quella notte tra loro, sarebbe tutto finito…
Sentì il suo cuore andare in pezzi.
Una lacrima solitaria le scivolò lungo una guancia, ma Hisashi non se ne accorse…

UN’ORA DOPO…

Le note di “Unfinished” degli X-Japan, una delle canzoni preferite da Seiko, continuavano da 15 minuti a ripetersi senza interruzione, riempiendo la stanza della loro incredibile bellezza e tristezza.
Hisashi sdraiato ancora a letto, stringeva Seiko fra le braccia, felice.
Il modo in cui avevano fatto l’amore, era indescrivibile.
Sapeva solo che non era mai stato così completo e totale come quella volta.
Le sensazioni che aveva provato, non le avrebbe dimenticate mai più. Ne era certo…
- Ti amo – Disse.
Quelle parole gli uscirono liberamente dal cuore.
Gli occhi di Seiko si riempirono di lacrime.
Hisashi non glielo aveva più detto dalla mattina in cui disperato aveva suonato a casa sua, fatto l’amore con lei e dato un vero inizio alla loro meravigliosa storia…
Seiko si sollevò, per guardare il suo ragazzo negli occhi.
Hisashi la fissò sorpreso. Perché quelle lacrime?
- Ti amo anch’io, Hisashi! –
Era la prima volta che glielo diceva con le parole…
Hisashi sentì un tuffo al cuore.
Non era mai stato così felice in vita sua.
Si sollevò anche lui dal letto, la abbracciò forte e poi la baciò con tutto l’amore immenso che provava per lei…

UN PO’ PIU’ TARDI…

Hisashi guardò l’orologio da muro che si trovava nella stanza di Seiko; erano quasi le nove di sera.
Alle nove e mezza aveva appuntamento con Hanamichi ed Akira al campetto giù a Shinjuku, per la partita di calcietto con la squadra di basket…
Era stato lui stesso ad organizzarla, per far fare amicizia ad Akira col resto della squadra, visto che tra poco ne sarebbe entrato a far parte anche lui…
Eppure, aveva una voglia incredibile di non andarci.. non gli andava di lasciare Seiko proprio quella sera…
Erano ancora a letto, e lui continuava a stringerla tra le braccia.
- Hisashi.. ma non hai quella partita, tra poco? – Chiese Seiko, quasi come se gli avesse letto nel pensiero.
- Sto seriamente pensando di dare buca a tutti – Rispose lui sorridendo.
Sorrise anche Seiko, anche se dentro di sé in realtà, stava piangendo disperatamente…
- Tanto lo so che alla fine ci andrai. Il tuo senso del dovere non ti permetterà di fare questo ai tuoi amici, dopo che sei stato tu ad organizzare tutto – Lo prese in giro.
- Ahh… non vale conoscermi così bene! – Si lamentò il ragazzo.
Seiko sorrise di nuovo.
- Uffa! Se non avessi organizzato io, non ci sarei andato sul serio! Sto troppo bene qui dove sono…- Continuò, baciando una spalla della sua ragazza.
- Dai alzati, e vestiti. Altrimenti arriverai in ritardo - Lo spronò Seiko, alzandosi lei stessa e tirandolo per un braccio.
Hisashi uscì dal letto. Ma appena fu in piedi tirò indietro il braccio che Seiko continuava a tenere saldamente, ed attirò la ragazza a sé.
Appena l’ebbe tra le braccia, la baciò appassionatamente.
Seiko si sentì inebriata…
A malincuore, si staccò da lui.
- Dai… la partita! – Gli ricordò con un sorriso.
Hisashi sbuffò, cominciando a vestirsi. Fece in un baleno.
Appena finito, prese di nuovo Seiko fra le braccia.
La baciò ancora una volta.
- Adesso che io me ne vado, togli quella canzone tanto triste e mettine una allegra ok? Una che si adatti di più al nostro amore, va bene? – Le disse sorridendo.
Seiko sorrise in risposta.
“Non puoi immaginare Hisashi, quanto purtroppo tu ti sia sbagliato a proposito di Unfinished…” Pensò tristemente, col cuore a pezzi.
Poi mise addosso una vestaglia, ed insieme ad Hisashi si diresse verso l’uscita dell’appartamento.
Hisashi prese il borsone con le cose che gli servivano per la partita, che si era portato da casa, e se lo caricò in spalla.
- Ok, io vado allora. Ci vediamo più tardi, tesoro – Salutò la sua Seiko, quando furono sulla porta.
Poi le diede un lungo ed appassionato bacio.
- A dopo..- Le sussurrò, prendendole la mano come se invece non volesse lasciarla.
Fece qualche passo continuando a tenere la mano di Seiko nella sua, un altro passo ancora e Seiko dovette distendere il braccio per continuare a lasciare la sua mano in quella di Hisashi.
Il ragazzo fece un nuovo passo, e le loro mani si distaccarono dispiacendo entrambi.
Ebbero tutti e due una strana spiacevole sensazione…
- Ciao Hisashi, vinci per me – Lo salutò Seiko, cercando di sfuggire a quel brutto presagio.
- Contaci. Ciao Seiko, a più tardi…-
Ed Hisashi si voltò per prendere velocemente le scale, e togliersi in questo modo, quello sgradevole presentimento di dosso…


Continua…


 

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