Cold Hard Heart

Capitolo 10

 


 


Hisashi parcheggiò in fretta e furia la moto, si mise il borsone in spalla e corse al campetto.
- Scusate, scusate!!! Mi dispiace, sono il ritardo!! – Disse col fiatone appena arrivò negli spogliatoi.
- Fa niente, dai! Siamo arrivati tardi anche noi – Affermò uno dei suoi compagni di squadra.
- Già – Assentì un altro.
- Ehi! – Salutò Hisashi quando vide Hanamichi ed Akira.
Entrambi i ragazzi gli si avvicinarono.
- Mi dispiace per il ritardo… - Si scusò anche con loro.
- Non preoccuparti – Rispose Akira con un sorriso.
Hanamichi non disse niente, invece. Si sentiva a pezzi… tra poco avrebbe distrutto tutta la felicità di Hisashi…
- Hana, stai bene? – Chiese preoccupato l’ex 14 dello Shohoku, quando notò la faccia scura dell’amico.
- Eh?! Ah sì, sì, sto bene!! Sono solo un pò giù per un voto cattivo…- Mentì.
- Mi dispiace… vedrai che lo recupererai! – Affermò Hisashi convinto, dando una pacca sulla spalla all’amico ed allontanandosi poi, per andarsi a cambiare.
Hanamichi ed Akira si guardarono con volto serio …

PIU’ TARDI…

- Ahahahah!!! I magnifici tre sono sempre i migliori! – Affermò Hisashi euforico, contento per aver vinto la partita insieme ai suoi due migliori amici, e felice di poter finalmente raggiungere Seiko.
Proprio per quest’ultimo motivo, aveva declinato molto decisamente l’invito della squadra di basket di andare a bere qualcosa insieme. Stessa cosa avevano fatto Hanamichi ed Akira, che adesso si trovavano insieme a lui.
Erano rimasti solo loro tre, negli spogliatoi.
Dopo aver fatto la doccia ed essersi vestiti, adesso stavano raccogliendo le loro cose nei rispettivi borsoni.
Hanamichi chiuse il suo, ed aspettò che anche Hisashi finisse.
Appena Hisashi chiuse la zip del borsone, Hanamichi gli si avvicinò.
Akira che stava raccogliendo ancora le sue cose, si girò a guardare.
- Hisashi, ti devo parlare… Puoi venire un attimo fuori con me? – Chiese il ragazzo dai capelli rossi, col volto scuro.
Hisashi lo fissò sorpreso.
- Sì…- Disse, preoccupato per lui.
Akira li vide allontanarsi insieme.

Hanamichi condusse Hisashi un po’ fuori dal perimetro del campetto, in modo da poter parlare indisturbati.
Hisashi fissò l’amico sempre più preoccupato, aspettando che lui si decidesse a dire qualcosa.
Hanamichi aggrottò le sopracciglia, e finalmente iniziò il discorso più brutto che avesse mai dovuto fare.
- Hisashi…c’è una cosa che devo dirti… anche se non so proprio come dirtela… - Cominciò, puntando gli occhi a terra.
Il bel giocatore di basket dai capelli neri, lo fissò impensierito.
- Parla liberamente. Sai che puoi dirmi tutto – Incoraggiò l’amico.
Hanamichi alzò gli occhi, guardandolo angosciato.
- Qualche giorno fa… sono venuto a conoscenza di qualcosa che non avrei mai voluto sapere…- Riprese il ragazzo dai capelli rossi, cercando di trovare le parole più adatte e di essere il più delicato possibile.
Hisashi continuò a fissarlo serio, chiedendosi cosa diavolo stesse succedendo…
- Quando l’altro giorno sei venuto a portarmi il libro… un mio amico ha riconosciuto Seiko Kitazawa…- Continuò l’altro, guardando tristemente il suo migliore amico.
- E questo cosa diavolo dovrebbe significare?! – Chiese Mitsui nervoso, con atteggiamento difensivo, cominciando ad avere un brutto presentimento…
Hanamichi gli lanciò uno sguardo colmo di dispiacere.
Stava per sferrargli un colpo terribile…
- Aveva visto la tua ragazza, circa un mese fa.. in un pub…-
- E allora?! Io e Seiko andiamo spesso nei pub! Che vuole questo bastardo?! Che idee si è messo in testa?!! Digli che lo ammazzo se solo prov…-
- Hisashi! Lui non l’ha vista insieme a te, ma.. insieme a qualcun altro…- Lo interruppe Hanamichi, trovando dentro di sé finalmente il coraggio di dirglielo.
Lo sguardo di Hisashi a quelle parole, non lo avrebbe mai dimenticato… ma fu solo un attimo…
- MA COSA DIAVOLO STAI DICENDO?!!! SEI IMPAZZITO?!!! – Urlò infuriato il ragazzo dai capelli neri, avventandoglisi contro ed afferrandolo per la maglia.
Hanamichi lo guardò con occhi pieni di sofferenza.
- QUALCUNO CHE NEMMENO CONOSCEVA FINO A QUELLA SERA! SI E’ RIMORCHIATA UNO DEL PUB E SE L’ E’ PORTATO IN BAGNO!!!! – Gridò Hanamichi cercando di riscuotere Hisashi, e di fargli capire con che razza di donna stava; anche se, sapeva che così gli stava lacerando il cuore…
- SEI PAZZO!!! FINISCILA DI RACCONTARE BALLE, BASTARDO!!!! - Urlò di nuovo Hisashi pieno di rabbia, stringendo più forte la presa sulla maglia di Hanamichi – QUEL FIGLIO DI PUTTANA TI HA MENTITO!!!! MAGARI HA DELLE MIRE SU SEIKO E TU, IDIOTA, GLI HAI CREDUTO!!!! – Continuò ad aggredire l’amico.
- NON E’ COSI’, HISASHI!!! E DENTRO DI TE LO SAI!!! SAI CHE TI STO DICENDO LA VERITA’!!! LA DONNA CON CUI STAI E’ UNA SGUALDRINA! LASCIALA, PRIMA CHE TI DISTRUGGA COMPLETAMENTE!!!! – Urlò Hanamichi, soffrendo insieme ad Hisashi per le cose terribili che gli stava dicendo…
Hisashi gli sferrò un pugno fortissimo in faccia, facendolo finire per terra.
- MALEDETTO BASTARDO!!! NON OSARE MAI PIU’ PARLARE DI LEI IN QUEL MODO!!! SEIKO MI AMA!!!! LEI NON FAREBBE MAI LE PORCHERIE CHE DICI!!!! – Gridò disperato, rifiutando con tutto se stesso di credere a quelle parole.
- ED ALLORA CHIEDILO A LEI SE E’ VERO! CHIEDIGLIELO! SONO SICURO CHE CAPIRAI SE TI MENTIRA’!! APRI GLI OCCHI, HISASHI!!!! - Urlò di nuovo Hanamichi restando seduto per terra, asciugandosi il sangue che gli usciva dalle labbra spaccate, con una mano.
- VAFFANCULO, STRONZO!!!! - Gridò Hisashi, ed andò via come una furia.
Hanamichi poggiò la testa contro all’abero che si trovava dietro alle sue spalle, chiudendo gli occhi, sofferente.
- Perdonami Hisashi…- Disse, sentendosi a pezzi…

Akira nascosto là vicino, aveva assistito a tutta la scena.
Hanamichi era stato bravo.
Hisashi, anche se aveva negato, gli aveva creduto. Lui lo conosceva fin troppo bene.
Provò soddisfazione nel pensare che adesso, avrebbe lasciato Seiko Kitazawa….


INTANTO…

Hisashi arrivò alla sua moto in un attimo; vi sedette sopra, tolse i cavalletti che la sostenevano, l’avviò e partì a tutto razzo diretto all’appartamento di Seiko.
Il cuore gli batteva impetuoso in petto. Mille pensieri vorticosi si agitavano dentro di lui.
Doveva avere delle spiegazioni!!! Doveva averle subito!!!
Finalmente arrivò nel quartiere dove si trovava la casa di Seiko.
Parcheggiò la moto alla bell’e meglio e corse come una furia all’interno del condominio. Arrivò davanti all’appartamento e suonò nervoso due, tre volte di seguito, al campanello.

Seiko si chiese preoccupata chi avesse tanta fretta di vederla, e soprattutto a quell’ora…
Poi pensò che doveva essere Hisashi che non vedeva l’ora di riabbracciarla, e corse ad aprire senza esitazione.
- Dimmi che non è vero!!! Dimmelo!!! – Ordinò quasi, Hisashi, con tono disperato, afferrandola per le spalle e scuotendola, appena l’ebbe di fronte.
Seiko sgranò gli occhi impallidendo.
Il volto stravolto di Hisashi e le sue parole, potevano significare solo una cosa: Sendoh gli aveva raccontato tutto!!!!
Gli occhi le si riempirono di lacrime, senza che potesse farci nulla.
Hisashi vedendola piangere, non potè che avere conferma della terribile verità che Hanamichi gli aveva rivelato…
- NO!! NON E ‘ VERO!!! DIMMELO!!! DIMMI CHE NON E’ VERO!!!! – Urlò sentendo andare il cuore in pezzi, mentre ricominciava a scuoterla in preda alla più nera disperazione.
- Perdonami! Perdonami!! – Implorò Seiko, fra le lacrime – Io ero così giovane ed arrabbiata…mi è sfuggito tutto di mano quando ho capito di amarti… avrei voluto raccontarti del mio passato di ragazza facile, ma non ci sono riuscita… avevo paura di perderti!!! Poi quando è arrivato Sendoh il mondo mi è crollato addosso!!! Io non potevo immaginare che proprio lui fosse il tuo migliore amico!!! Ho sempre odiato con tutta me stessa quella maledettissima notte sulla spiaggia di Kanagawa!!! Ma non ci posso fare niente!!! Non posso cancellare il mio passato!!!…- Raccontò disperata, senza smettere un attimo di piangere.
Hisashi restò paralizzato dalle parole di lei…
Lei.. lei era la ragazza della quale Akira era innamorato da sempre?!!! Lei era stata con Akira, prima che con chiunque altro!!! Col suo migliore amico!!! Ed Akira quando l’aveva rivista, non gli aveva detto niente!!! Gli aveva nascosto ogni cosa!!!! Gli aveva nascosto che la sua ragazza, era anche la ragazza che amava lui, la ragazza con la quale era andato a letto su quella fottutissima spiaggia!!!! La ragazza della quale da anni, non faceva altro che sentirlo parlare!!! Come aveva potuto nascondergli tutto questo quel dannato bastardo?!!! TUTTI!!! TUTTI LO AVEVANO PRESO IN GIRO!!!! LA DONNA CHE AMAVA!!! IL SUO MIGLIORE AMICO!!!! LI ODIAVA TUTTI!!!!
Sentì crescere insieme alla disperazione, una rabbia terribile. Il dolore lo stava facendo impazzire!!!
- SEI UNA PUTTANA!!!! MI FAI SCHIFO!!! CHE TU POSSA MARCIRE ALL’ INFERNO INSIEME A QUEL BASTARDO!!! INSIEME A TUTTI I BASTARDI CHE TI SEI FATTA, STRONZA!!!! MI FAI VOMITARE!!! SEI DISGUSTOSA!!!! - Le urlò contro tutto il suo disprezzo continuando a scuoterla con rabbia, mentre dentro di sé sentiva che a discendere all’inferno era solo lui…
Seiko non faceva che piangere; gli insulti di Hisashi erano come tante mani che le stringevano il cuore, anche se pensava di meritarli tutti…
- PERDONAMI!!! – Urlò disperata mettendogli una mano sul petto.
- NON TOCCARMI!!! MI FAI SCHIFO!!! MI DISGUSTI!!! – Gridò Hisashi lasciandole le braccia, ed allontanandola malamente da sé.
Seiko per la forza d’urto, cadde seduta per terra.
Coprì il viso con le mani, piangendo di pura disperazione.
Credeva sarebbe morta per l’orrendo dolore che stava provando…Le parole di Hisashi, la stavano distruggendo…
Il ragazzo la guardò carico di livore e di sofferenza.
- Sei una maledetta ipocrita…- Le disse, non riuscendo più a trattenere le lacrime cariche di dolore.
La voce rotta con la quale lui parlò, fece sollevare di scatto la testa a Seiko.
Vide le sue lacrime, e si sentì stringere il cuore…
Si alzò da terra, andadogli vicino. Alzò una mano per accarezzargli il viso, ma Hisashi si spostò.
- Io.. ti odio…- Gli disse con un tono di voce pieno di disprezzo e di sofferenza, insieme. Poi si diresse quasi correndo, verso le scale…
Seiko cadde per terra distrutta, ricominciando a piangere senza tregua.
Qualche vicino che si era affacciato alla porta richiamato dal baccano, tornò in casa.
Lo spettacolo, sembrava finito…


UN’ ORA DOPO
ORE 00.33…

Il campanello di casa di Seiko squillò di nuovo, e lei corse ad aprire…
- Hisashi!!! – Disse speranzosa quando aprì; ma davanti a sé non c’era il ragazzo che amava, bensì il suo peggior nemico: Sendoh!
Lo guardò con odio.
- Spiacente di deluderti! – Esordì Akira con un sorrisino ironico, osservando lo stato pietoso in cui era ridotta.
- A quanto pare ti ha già lasciata – Si limitò a notare.
Seiko alzò la mano per colpirlo al viso, ma lui le bloccò il polso.
- Siamo un po’ agitate, eh? – La prese in giro.
- Maledetto…- Disse lei senza energia, scoppiando in lacrime.
Il pensiero di aver perduto Hisashi, non l’abbandonava un istante…
Quelle lacrime diedero fastidio ad Akira.
- Smettila di fare l’ipocrita, che non ti crede nessuno! – Le disse freddamente.
Seiko lo guardò con disprezzo.
- Sei un bastardo! – Gli disse.
- Meglio essere un bastardo che una sgualdrina, non credi? –
Seiko si liberò dalla presa di lui, smettendo di piangere e guardandolo infuriata.
- Sei contento, vero?! Sei contento di averci fatto lasciare in questo modo! Sei un maledetto
bugiardo!! – Lo accusò, convinta che Hisashi l’avesse lasciata per le cose che lui gli aveva raccontato, non rispettando quindi i loro patti.
- Non posso negarlo. Sono felice che Hisashi si sia liberato di te. Quanto alla tua accusa, ti sbagli mia cara. Hai fatto tutto da sola, io non ho raccontato nulla ad Hisashi di quello che sapevo di te. Le promesse le mantengo, io – Le rispose in tono superiore.
Seiko lo fissò stupita.
- Cosa vorresti dire? Allora chi…? – Chiese insicura…
- Pare che un amico di Hanamichi abbia riconosciuto in te, quando ti ha visto alla facoltà di lettere, la bravissima ragazza che si è portata uno che nemmeno conosceva, in bagno…- Spiegò Akira in tono sarcastico, riportando ciò che aveva sentito di nascosto della conversazione avvenuta tra Hanamichi ed Hisashi, qualche ora prima.
Seiko impallidì. Sgranò gli occhi portandosi una mano alla bocca.
“Allora Hisashi sa anche questo? No! Probabilmente sapeva solo questo quando è venuto da me... il resto gliel’ ho rivelato io…” Pensò, sentendosi schiacciata dal dolore. “Povero amore mio.. povero amore…” Continuò a pensare disperata, mettendosi di nuovo a piangere.
- Sei noiosa! – Disse improvvisamente Akira, infastidito ancora una volta dalle sue lacrime, afferandola per un polso.
Seiko lo guardò dapprima stupita, per poi subito dopo arrabbiarsi.
- E lasciami, maledetto!!! – Pronunciò rabbiosa, liberandosi per la seconda volta della sua stretta.
- Cosa ci fai ancora qui? Vattene! Adesso che ti sei accertato che quello che volevi è diventato realtà, non hai più motivo di restare! Perciò vattene via e non farti più vedere!!! – Gli ordinò irritata.
Voleva rimanere sola col suo dolore, e non vedeva l’ora che quel dannato bastardo se ne andasse.
- Eh no, mia cara! Non è solo per questo motivo che sono venuto – Rispose lui, sorprendendola.
- E che altro vorresti da me?! – Domandò arrabbiata.
- Spiegazioni – Fu la pronta risposta.
- Che spiegazioni? – Chiese lei, stringendo gli occhi.
- Sulla notte che anni fa abbiamo passato insieme – Rivelò l’argomento che gli stava a cuore, Akira.
- Cosa?! – Lo fissò incredula. – Ma che diavolo vuoi che me ne importi in un momento del genere?! – Si infuriò la ragazza.
- Ho bisogno di alcune risposte – Insistette Akira.
Seiko strinse gli occhi guardandolo freddamente.
- Vuoi delle risposte?! Ti accontento subito! Ho odiato ogni secondo di quei momenti e se potessi li cancellerei per sempre dal mondo e dalla mia memoria! – Sbottò. - Adesso se non ti dispiace vorrei che sparissi per sempre dalla mia vista! – Finì, chiudendogli con soddisfazione la porta in faccia.

Finalmente.. finalmente poteva sfogare di nuovo tutto il suo dolore… Pensò, mentre lentamente si accasciava a terra e ricominciava a piangere disperata la perdita di Hisashi…

Akira fissò la porta arrabbiato.
Alla fine, non era riuscito ancora ad ottenere quelle dannate spiegazioni!
Prese le scale carico di insoddisfazione, ripromettendo a se stesso che non sarebbe certo finita lì!
Avrebbe avuto quelle maledette risposte!


IL GIORNO DOPO…
CAMPUS UNIVERSITARIO
ORE 11.35…

Hisashi aprì con veemenza la porta della sua camera, facendo sobbalzare Hanamichi, che stava bevendo un bicchiere d’acqua, ed Akira, che stava leggendo un libro seduto sul divano.
- Hisashi! Finalmente sei tornato! Ti ho cercato tutta la notte sul cellulare! – Esclamò Hanamichi, appena lo vide. Non aveva chiuso occhio quella notte, preoccupato per lui…
Akira guardò Hisashi senza dire niente.
Hisashi si diresse deciso al suo armadio, ne trasse fuori un borsone e cominciò a riempirlo con la sua roba, senza degnarsi di rispondere all’amico.
- Ma.. che cosa stai facendo? – Chiese Hanamichi, incredulo.
- Me ne vado da questo covo di serpi! – Fu la risposta rabbiosa.
Hanamichi si sentì ancora più in colpa di quanto già non fosse.
- Ti prego, se è per quello che è suc…-
- No! Non è per te che me ne vado! Tu ti sei comportato come un vero amico al contrario del bastardo seduto sul divano! – Eruppe con furia, lanciando uno sguardo carico di odio verso Akira.
Il ragazzo dagli occhi azzurri, lo guardò con freddezza.
Hanamichi fissò Akira, senza capire.
- Cosa?…- Chiese confuso.
- Guarda che l’ho fatto per te. Come diavolo facevo a dirti, quando me l’hai presentata, che era lei la ragazza che amavo? – Rispose l’ex 7 del Ryonan alzandosi in piedi.
Hisashi smise di buttare roba nella valigia, per guardarlo come se volesse ucciderlo.
- Brutto bastardo! Non mi hai detto niente nemmeno nei giorni a venire! E quando ti ho chiesto che ne pensavi di lei, mi hai perfino risposto che era bella!! – Gli urlò contro.
Hanamichi fissò i due ragazzi, sempre più interdetto.
- Avevo fatto un patto con lei. Se entro una settimana non te l’avesse detto, l’avrei fatto io. Mi sembra di essermi comportato più che correttamente! – Si alterò, Akira.
Hisashi fece due passi e l’afferrò per la maglia.
- Che hai fatto?!!! – S’infuriò – Avete perfino cospirato alle mie spalle!!! – Gridò livido di collera. – Siete degni l’uno dell’altra!!!! Vai! Corri!! Adesso hai campo libero!!! – Gli urlò contro, spingendolo via.
Akira lo fissò irritato, senza rispondere niente. Pensando dentro di sé che se Seiko doveva stare con qualcuno, quello doveva essere lui, sì! Lui l’aveva conosciuta ed amata molto prima di Hisashi!
Hisashi tornò al suo borsone, buttò dentro altre due o tre cose e fece rapido i passi che lo separavano dalla porta.
- Hisashi, ma dove stai andando? – Chiese Hanamichi in pensiero per lui.
- Starò da Ryota per qualche giorno, poi si vedrà. Ciao Hanamichi, stammi bene – Disse, e si chiuse la porta alle spalle.
Hanamichi fissò Akira; l’ex 7 del Ryonan aveva lo sguardo scuro.
- Akira.. cos..?-
- Io e Seiko Kitazawa ci conoscevamo già – Lo interruppe, senza nemmeno fargli finire la domanda.
- Lei ed io ci siamo conosciuti al primo anno di superiori, e siamo stati anche a letto insieme - Concluse.
Hanamichi fissò l’amico, incredulo.
- Scusami Hanamichi, ma adesso sento il bisogno di un po’ d’aria…- Disse poi Akira, andandosene via dalla stanza.
Hanamichi si posò una mano sulla fronte, ancora sconvolto dagli ultimi avvenimenti…


TRE GIORNI DOPO…

Seiko bussò a quella porta col cuore in tumulto.

Dopo aver passato gli ultimi orrendi giorni sempre a letto, senza smettere un attimo di piangere, era finalmente giunta a due decisioni.

La prima, era che non poteva permettere che tra lei ed Hisashi le cose finissero in quel modo. Non poteva lasciare che per colpa sua, lui restasse con la convinzione che lei non lo avesse mai amato; che lo avesse tradito ed ingannato, perché in realtà non gli importava nulla di lui. Non poteva permettere che per causa sua, Hisashi non potesse fidarsi mai più di nessuno, proprio come era successo a lei. E poi, c’era Sendoh… lei doveva impedire che per colpa sua, Hisashi perdesse anche uno dei suoi migliori amici…
Quindi, lo avrebbe cercato e gli avrebbe detto finalmente la verità. La verità che lui meritava di conoscere.
La seconda decisione alla quale era giunta, era che ormai lei non poteva più rimanere in
quell’ università. Sarebbe stato troppo penoso sia per lei che per Hisashi. Era meglio per tutti che lei se ne andasse. Così Hisashi avrebbe potuto vivere tranquillamente la sua vita, e recuperare il rapporto col suo migliore amico…
Una volta prese queste importanti decisioni, Seiko si era mossa il più in fretta possibile per realizzarle.
Aveva chiamato i suoi genitori, e detto loro per telefono, che aveva voglia di cambiare aria. Che desiderava andare a studiare in Inghilterra.
I suoi avevano accolto la proposta molto entusiasticamente. E visto che erano ricchi, e che Seiko era inoltre la loro unica figlia, si erano detti disposti a finanziare quel progetto anche subito.
La ragazza aveva tirato un sospiro di sollievo nel sentire i suoi genitori così disponibili verso di lei.
Adesso, non le rimaneva che una questione da risolvere.. e cioè, il suo ultimo incontro con Hisashi…
Così, dopo aver pianto ancora una volta lacrime disperate, pensando che da lì a pochi giorni non lo avrebbe rivisto mai più; si era armata di coraggio, ed ora si trovava di fronte alla sua stanza…

Fece un sospiro, e finalmente si decise a bussare alla porta.
Le aprì Sakuragi, che dopo il primo momento di incredulità, la fissò come se volesse ucciderla.
- Scusa se ti disturbo.. vorrei parlare con Hisashi…- Disse Seiko in imbarazzo, sapendo di meritare l’odio del ragazzo dai capelli rossi.
- Non c’è! Ed anche se ci fosse stato non te l’avrei mai fatto incontrare!! – L’aggredì con rancore, Hanamichi. - Hai una bella faccia tosta a presentarti qui!!! – Finì con violenza.
- Ti prego! Ho bisogno di vederlo!!! Sto per lasciare il Giappone e devo parlargli assolutamente!!! Se è qui…-
- Ti ho già detto che non c’è!!! – Si infuriò il ragazzo, sbattendole la porta in faccia.
Seiko si mise una mano sugli occhi iniziando a piangere.
Era vero che non c’era? Oppure non voleva vederla?
Decise che avrebbe provato più tardi…Prima di partire…
Si avviò per il corridoio deserto, a quell’ora del mattino. Erano soltanto le sette…

Non fece nemmeno tre metri che si sentì afferrare per un polso, si girò col cuore in gola pensando fosse Hisashi. Invece, era Akira Sendoh quello che l’aveva fermata.
Lo guardò infastidita, gli occhi ancora pieni di lacrime.
- Che vuoi?! – Sbottò.
Akira la guardò sorpreso, non si aspettava che stesse piangendo…
- Le spiegazioni che ancora non mi hai dato! - Rispose deciso.
- Non riesco a capire perché ti ostini con questa storia! – Lo assalì.
- Perché diavolo sei venuta a letto con me quella dannata notte?! Dimmelo! – Insistette Akira.
- Lo vuoi sapere davvero?!! E’ per Hisashi!!!! Solo per lui!!– Disse arrabbiata.
Akira la guardò confuso.
- Che diavolo significa? – Chiese incredulo.
- Lui mi ha rifiutata alle scuole medie, senza nemmeno rendersene conto! Io ero arrabbiata! Ferita! Odiavo lui e tutti i ragazzi in generale!!! Odiavo me stessa!!! Per questo, allora, sono venuta a letto con te! Per rabbia, ripicca! Niente altro!!!! - Sbottò, guardandolo furiosa.
Akira era sconvolto.
- Quindi per te non ha significato niente quella notte?!!! – Le chiese afferrandola per le braccia, pazzo di dolore.
- L’ho odiata con tutte le mie forze, come tutte le cose orrende che facevo in quel maledetto periodo!!! – Fu la secca risposta.
Akira sentì come una pugnalata al cuore.
Tutte le sue convinzioni, le sue speranze.. tutto distrutto in un attimo dalla tremenda verità.
Hisashi.. era stato solo per via di Hisashi che lui aveva vissuto una notte, che altrimenti, probabilmente, non sarebbe mai esistita. Una maledetta indimenticabile notte, che lo aveva fatto innamorare della ragazza che amava da sempre, solo e soltanto il suo migliore amico…
- Ed adesso vuoi dirmi perché diavolo era così importante saperlo per te?! Volevi una terribile verità da raccontare ad Hisashi?! – Lo aggredì, guardandolo furiosa.
- Hisashi, Hisashi!!! Sempre lui!!! – Eruppe Akira con astio.
Seiko lo guardò confusa.
- Non ti è mai venuto in mente che è solo per me stesso che volevo conoscere la verità?! Non ti è mai venuto in mente che io ti amassi?!! – Confessò addolorato.
Seiko sgranò gli occhi allibita.
Finalmente capì molte cose…
Abbassò lo sguardo, triste per lui…
- Mi dispiace.. io amo Hisashi. Lo amerò sempre…- Disse.
Si liberò dalle mani di Sendoh, che ancora la tenevano per le braccia, e si allontanò…

Akira abbassò i begli occhi azzurri, carichi di sofferenza.
E così, aveva vinto Hisashi.
Ed era anche giusto così, visto che lui si era profondamente sbagliato su ogni cosa.
Hisashi aveva conosciuto Seiko prima di lui.. e lei lo amava già, perfino mentre quella notte facevano l’amore… Non gli era rimasto nemmeno il diritto di prelazione, pensò amaro…
Già.. dentro di sé aveva continuato a vantare quel diritto, fin dalla prima volta che aveva rivisto Seiko Kitazawa. Non aveva solo continuato ad amarla in silenzio, come si era illuso eroicamente di stare facendo. Ma aveva continuato a nutrire segretamente il desiderio di riprendersela. Di più, pensò vergognandosi di se stesso, aveva anche fatto in modo di fare accadere questa cosa…
Capì solo in quel momento che la minaccia che aveva fatto a Seiko, ed i consigli che aveva dato ad Hanamichi, non erano in realtà preoccupazione ed affetto verso Hisashi, ma bensì delle manovre per far accadere il prima possibile ciò che desiderava nel profondo, e cioè: che Hisashi e Seiko si lasciassero, così da poter avere la ragazza per sè… Già, pensò Akira profondamente addolorato e sentendosi tremendamente in colpa, in realtà non si era affatto preoccupato per Hisashi, anzi, per tutto quel tempo aveva continuato a sentire una subdola ostilità nei confronti dell’amico, anche se l’aveva ben mascherata…
Era stato veramente il peggiore degli amici, pensò tristemente…
In un colpo solo aveva perso la ragazza che amava ed il suo migliore amico…
Decise di andare a fare una passeggiata, aveva bisogno di riflettere…


QUELLO STESSO GIORNO…
ORE 16.07…

Seiko sentì il campanello di casa suonare e si affrettò ad andare ad aprire.
Probabilmente doveva essere il padrone dell’appartamento dove abitava, che veniva a mettersi d’accordo con lei per gli ultimi dettagli prima che lei lasciasse per sempre quella casa…
Quando aprì la porta però, non fu l’uomo baffuto e corpulento che si trovò di fronte, bensì..
Akira Sendoh…
Lo guardò sorpresa.
- Questo è l’indirizzo dove troverai Hisashi. Ha lasciato la sua stanza al campus per causa mia…- Disse, mettendogli un pezzo di carta in mano.
- Buona fortuna – Aggiunse.
Poi si girò per andarsene.
Seiko per un momento lo guardò andar via, con le lacrime agli occhi per il suo gesto gentile.
Improvvisamente sentì l’impulso di ringraziarlo, e non solo per quel pezzo di carta…

Akira si sentì abbracciare da dietro alle spalle.
Sgranò i begli occhi azzurri, stupito, senza dire niente.
Il cuore gli martellava forte in petto…
- Grazie.. grazie di cuore, Akira..- Disse Seiko commossa.
Lo aveva chiamato per nome…pensò Akira emozionato…
- Ma grazie soprattutto per il tuo amore…Anche se purtroppo non posso ricambiarlo, resterà qualcosa di bellissimo che conserverò nel mio cuore…Grazie per avermi rivelato i tuoi sentimenti… Anche quella notte, adesso che so come l’hai vissuta tu, per me non ha più lo stesso significato di prima. Ora la ricorderò sempre come la prima volta in cui un ragazzo meraviglioso mi ha amata…- Continuò sincera, esprimendogli tutta la sua gratitudine.
Hisashi aveva ragione su Sendoh, lui era davvero una splendida persona…
Gli occhi di Akira si inumidirono…
Mise una mano su quella di Seiko, col cuore pieno d’ amore per lei.
Avrebbe ricordato per sempre quel momento…
- Perdonami per tutto il male che ti ho fatto…- Riprese Seiko, addolorata – Ti auguro di essere felice… Tanto felice… come meriti…- Finì con gli occhi pieni di lacrime.
Anche Akira stava piangendo, ma lei non poteva vederlo visto che era girato spalle.
- Ti auguro lo stesso..- Riuscì a dire con voce ferma, poi le strinse per un momento la mano e la lasciò, allontanandosi quasi correndo da lei…

Mentre faceva in fretta le scale, non poteva fare a meno di sentirsi felice ed addolorato nello stesso tempo per quello che era appena successo.
Una volta di più, pensò che la sua decisione di tornare negli Stati Uniti fosse la migliore per tutti…
Amava troppo Seiko Kitazawa e voleva troppo bene ad Hisashi…
Desiderava che fossero felici insieme, e se c’era anche una sola possibilità che questo potesse accadere, sapeva che lui sarebbe stato solo d’intralcio.
Stavolta si sarebbe comportato come un vero amico, sarebbe sparito…
Toccò la tasca del giubbotto dove teneva conservata la lettera che di lì a poco avrebbe spedito ad Hisashi…
Diceva poche semplici parole, ma lui sperava che sarebbero bastate per farli tornare amici, un giorno:
“Hisashi.. ti chiedo perdono. Avevi ragione tu, volevo campo libero con la tua ragazza, anche se me ne sono reso conto solo oggi. Sono stato un pessimo amico, non ho scuse. Ma sai una cosa? Io non ho speranze con lei. Lei ama solo te, ti ha sempre amato. Anche quando mi ha conosciuto era già innamorata di te. Perciò non fartela sfuggire e perdonala, ok? Io me ne vado, torno negli Stati Uniti.
Andrò in cerca del mio destino, laggiù.
Un giorno, quando tornerò, spero saremo di nuovo amici…
Ti auguro ogni bene.
Non scordarti di me, amico mio.
Akira Sendoh”
“Già… sii felice Hisashi…” Pensò Akira con un sorriso triste, mentre usciva dal condomio dove abitava Seiko Kitazawa.
Di lì ad un’ora, lo aspettava un aereo per gli States…


UN’ ORA DOPO…

Seiko, carica di nervosismo e di tremore, bussò finalmente alla porta dell’elegante condominio, cui Akira le aveva dato l’indirizzo.
Sperava con tutto il cuore che Hisashi avrebbe voluto ascoltarla…
- Ah Ryota! Sei sempre il solito! Dimentichi sempre qualc…- Le parole morirono in gola ad Hisashi, quando aprendo la porta si trovò di fronte: lei!!!!
I loro sguardi si incontrarono.
Seiko lo guardò turbata.
Hisashi passò dalla sorpresa alla furia.
Fece per sbatterle la porta in faccia, ma Seiko si buttò con tutta la sua forza sul portone per impedirglielo.
- Ti prego! Devo parlarti!!! – Gli disse disperata.
Hisashi la guardò con odio.
- Levati di mezzo! – Le ordinò rabbioso.
- Hisashi.. ti prego! Ascoltami! Tra due ore partirò per l’Inghilterra e non avrò più modo di chiarirmi con te! – Cercò di convincerlo, fra le lacrime.
Hisashi sgranò gli occhi colpito..
Se ne stava andando via dal Giappone?
Quel pensiero gli fece molto male…
Si arrabbiò con se stesso. Non doveva importagli niente di quello che faceva!!!
- Non abbiamo niente da dirci! – Rispose con freddezza, facendo di nuovo per chiudere il portone.
- Per favore! Dammi solo un minuto!!! – Seiko lo stava supplicando.
Le lacrime le riempivano gli occhi, e nonostante Hisashi odiasse se stesso per questo, non potè fare a meno di dispiacersi per lei…
- Sbrigati! – Le disse inferocito, dandosi dell’idiota per aver ceduto.
Seiko chiuse gli occhi, ringraziando mentalmente il cielo.
Poi li riaprì, e mentre ancora qualche lacrima le bagnava il viso, iniziò il suo racconto…
- Hisashi.. vedi… la nostra storia non è iniziata lo scorso aprile come pensi tu…beh.. almeno per me.. - Cominciò lei guardandolo negli occhi, mentre Hisashi assumeva un’espressione sbalordita.
- Già..tu.. ti sei dimenticato di me…- Continuò tristemente, mentre il bel giocatore di basket la guardava sempre più confuso. - Io e te, abbiamo fatto le scuole medie insieme…- Gli rivelò.
Hisashi la fissò incredulo. Com’era possibile che lui non se la ricordasse? Una ragazza così bella e così alta, non poteva di certo passare inosservata…
- Tu eri amico di quella che io allora, credevo essere la mia migliore amica: Tomu Kurisawa…- Proseguì, Seiko. - Io ero innamorata di te, fin dal primo anno delle Takeishi. Così, l’ultimo giorno della scuola media, decisi di venire da te e di dichiararmi. Quando fui ad un passo dall’entrare nella tua classe, però, fui fermata da ciò che ascoltai senza volere… Kurisawa, i tuoi compagni di classe, ed anche tu, stavate parlando di me…mi stavate prendendo in giro…- Abbassò gli occhi. Quei ricordi le facevano stare ancora molto male. – Kurisawa ti stava raccontando che io volevo dichiararmi a te, mentre tutti voi ridevate affermando che era ridicolo che un mostro come me, potesse anche solo pensare di piacerti.. Kurisawa continuò dicendo che non era mai stata mia amica, e che mi aveva presa sempre in giro. Nei vari discorsi mi insultò in parecchi modi, chiamandomi: “stampella umana”, “stupida”, eccetera. Tutti voi continuavate a ridere…Poi, alla fine ti disse che io avevo intenzione di seguirti fino allo Shohoku e tu rispondesti con aria inorridita un “Per carità…” - Seiko dovette interrompersi, stava piangendo…
Hisashi la guardò, sentendosi un verme.
Si era ricordato.. si era ricordato tutto…
Si era ricordato quel giorno e tutte le crudeltà che erano state dette su Seiko.
Si era ricordato di com’era lei quando frequentavano le scuole medie.
Anche se il ricordo era vago, perché l’aveva vista pochissime volte…
Era cambiata… era molto diversa da come si presentava alle scuole medie…
Ogni volta che l’aveva vista gli era sembrata sempre così impacciata.. troppo alta per la sua età… e poi, lui non l’aveva mai considerata brutta… Questo se lo ricordava bene… Quel maledetto giorno aveva fatto l’idiota, solo per sentirsi parte del gruppo…
La guardò piangere, soffrendo per lei e sentendosi in colpa.
Stava quasi per muoversi verso di lei e prenderla tra le braccia, quando ricordò che lei lo aveva tradito per ben due volte e gli aveva sempre mentito!
Anche se fosse stato vero che alle medie era innamorata di lui, non era certo la stessa ragazza di allora che adesso lui aveva di fronte!!!
Il risentimento prese di nuovo il sopravvento.
- Perché diavolo mi racconti questa storia, ora?!! Perché non me lo hai detto quando ci siamo incontrati di nuovo all’università?! – La aggredì nervoso.
Seiko alzò i begli occhi scuri, pieni di sofferenza.
Hisashi la guardò con rabbia, opponendosi con tutto se stesso ai sentimenti di dispiacere che provava nel contempo.
- Perché in tutti gli anni che sono trascorsi tra i due periodi di tempo, io ti ho odiato, Hisashi…-
Il bel giocatore di basket la fissò sconvolto.
Cosa diavolo significava?! Si chiese.
- Il giorno in cui ti ho sentita disprezzarmi, sono cambiata. Sono diventata un’altra persona. Ho smesso per sempre di essere l’ingenua ragazza che credeva nell’amore e nell’amicizia, e mi sono trasformata in una persona carica di rabbia e di rancore. Volevo farla pagare a te e Kurisawa, volevo prendermi la mia rivincita sul mondo. Così, ho fatto di tutto per trasformarmi in una bella ragazza, convinta che solo in questo modo potessi essere una vincente, e poi…ho iniziato la mia carriera di ragazza facile al liceo Ryonan…-
Hisashi sentì come un pugno nello stomaco a quelle parole…
- Mentre uscivo con ragazzi dei quali non mi importava niente, ed ogni volta buttavo via un pezzo di me insieme a loro, mi odiavo. Ma non me ne rendevo nemmeno conto.. pensavo che quell’odio fosse rivolto solo a te ed a tutti i ragazzi che come te, andavano in cerca della bellezza esteriore. Questa era l’idea che avevo di te a quel tempo…Sono andata a letto con Sendoh, per rabbia, per rabbia verso di te, Hisashi.. Ogni mia azione era rivolta sempre verso di te ed all’odio che provavo nei tuoi confronti. E più mi comportavo in questo modo, più diventavo fredda e senza sentimenti… - Si interruppe con espressione sofferta.
Hisashi abbassò gli occhi, sbalordito.
Non riusciva a credere di averle fatto così male, al punto di averla fatta cambiare in quel modo…
Il suo cuore era diviso da sentimenti contrastanti…
- Finchè ad aprile.. non ci siamo incontrati di nuovo…- Riprese Seiko, con voce triste.
Il ragazzo alzò gli occhi, guardandola interessato.
- Naturalmente ti ho riconosciuto subito, Hisashi…- Sorrise – Già… eri diventato più alto, più muscoloso, avevi cambiato taglio di capelli, ed il tuo sguardo spensierato era diverso, più profondo; avevi una cicatrice sul mento che prima non c’era. Eri perfino più bello di quando ti vidi l’ultima volta. Eh sì, adesso eri un uomo… Ma quei tuoi incredibili occhi blu ed i lineamenti del tuo viso, io, non li avevo mai dimenticati…L’odio che credevo di nutrire per te, non mi permetteva di dimenticarmi di te neanche per un attimo… - Continuò, fissandolo con dolcezza.
A quello sguardo Hisashi, voltò subito la testa. Il cuore aveva preso a battergli con forza dentro al petto…
Seiko abbassò gli occhi tristemente per il gesto di Hisashi; continuò il suo racconto:
- Sapevo che tu non mi avevi riconosciuta, ne che avresti potuto farlo… ero così cambiata… Ma quando feci per alzarmi via dalle tue gambe disgustata da te, notai il tuo sguardo interessato.. In quel momento, decisi che mi sarei vendicata…-
Hisashi alzò di scatto la testa, spalancando gli occhi.
Seiko non aveva il coraggio di alzare i suoi da terra.
- Decisi che ti avrei conquistato e poi esasperato, finchè tu non mi avresti chiesto disperatamente di fare l’amore con te. Poi quando sarebbe arrivato quel momento ti avrei deriso, umiliandoti…Però, quella notte fuori dal “Rouge Desire”, quando avemmo quella lite ed io stavo per attuare la mia vendetta, tu mi dicesti che ti piacevo sul serio; così immediatamente vidi davanti a me, la possibilità di ripagarti in pieno per quello che mi avevi fatto… adesso non mi accontentavo più solo del tuo orgoglio, adesso volevo calpestare i tuoi sentimenti, come tu avevi fatto con i miei…- Proseguì la ragazza, sempre più malinconicamente.
Hisashi non riusciva a credere a ciò che stava sentendo.
Man mano che Seiko raccontava, capiva sempre più cose…
- Eppure, continuavo sempre a rimandare… di giorno in giorno rimandavo sempre il momento in cui ti avrei confessato tutto, ferendoti a morte. Finchè non arrivò la sera in cui ci lasciammo la prima volta. Mi sentii quasi sollevata. Non ne potevo più di quella farsa.. In un certo senso, era quasi come se fossi stata contenta di non essermi vendicata di te. Ma le cose che raccontavo a me stessa, erano tutt’altre. Continuavo a ripetermi di odiarti e che in fondo mi ero già vendicata. Continuavo a nascondere a me stessa, che c’erano state delle volte in cui non avevo finto per niente con te. Volte in cui avevo dimenticato sul serio di stare recitando una parte.. All’inizio, quando stavo con te, mi dava perfino fastidio che tu mi toccassi. Mi lavavo in continuazione, quasi come se col tuo tocco tu, potessi contaminarmi.. Man mano che passava il tempo, però, smisi addirittura di pensarci.. E poi, le volte in cui eri riuscito a baciarmi.. credevo di ricordarle solo perché le odiavo.. invece, ogni volta che ci ripensavo, dentro di me sentivo qualcosa di strano… Negli ultimi tempi inoltre, provavo profonda inquietudine a starti vicino…e non riuscivo a capire perché. E poi, dopo che ci eravamo lasciati… mi mancavano le tue telefonate, mi mancavi tu. Sognavo perfino di fare l’amore con te. Eppure era tutto inutile, perché dentro di me, non lo ammettevo. – Disse un po’ confusamente Seiko, presa totalmente da ciò che stava raccontando.
Hisashi la guardava sempre più incredulo. Finalmente iniziava a comprendere i molti lati oscuri del loro rapporto…
- Poi.. quella mattina venisti da me ubriaco e sofferente.. e non lo so cosa mi prese.. vederti ridotto in quello stato, provocò qualcosa dentro di me… così ti baciai, e poi.. facemmo l’amore… Ero sconvolta. Non avevo mai provato neanche lontanamente nulla di simile prima di allora… Ancora una volta negai l’evidenza dei fatti, spaventata.. ti cacciai via in malomodo… e poi quella maledetta sera…- Seiko si interruppe, scoppiando a piangere.
Hisashi la guardò senza capire…
- Quella sera… per provare a me stessa che con te non era stato diverso che con tutti gli altri… andai in un pub… per fare sesso col primo che mi capitasse a tiro…- Di nuovo dovette smettere per il troppo pianto.
Hisashi sgranò gli occhi, colpito al cuore da quelle parole.
Si sentì riempire di dolore e di rabbia.
- Non voglio sentire altro!!! – Urlò, pazzo di sofferenza.
Seiko lo guardò con gli occhi pieni di lacrime.
- Perdonami Hisashi!!! Purtroppo ho dovuto commettere quell’orrore per rendermi conto che ti amavo!!- Gli disse distrutta, abbassando la testa senza smettere di piangere.
Hisashi tremò di collera.
Soffrì di nuovo, come la prima volta che aveva saputo di quel maledetto tradimento!!
- Se può farti stare meglio, mi sono sentita la peggiore delle sgualdrine! Non ho mai odiato me stessa così tanto!!! Mi sono fatta schifo, e me ne faccio tuttora!!! Non mi potrò mai perdonare per ciò che ti ho fatto!!! Però devi credermi, Hisashi!!!! Io ti amo!!! Forse non ho mai smesso di amarti da quando avevo 13 anni!!! Sì.. credo di averti sempre amato da allora senza interruzione, anche se mi ero convinta di odiarti… Ti prego, Hisashi!! Credimi!!! Quando ci siamo messi insieme per la seconda volta, tutto quello che ho fatto è stato dettato dal mio amore verso di te!!! Ogni mia parola ed ogni mia azione, erano vere!!! – Gridò disperata.
Hisashi la fissò rabbioso.
- Eppure hai continuato a mentirmi!!!! Hai perfino cospirato con Akira!!!! – Le urlò contro, afferrandola per le braccia e scuotendola.
- Avevo paura di perderti!! Ogni notte piangevo disperata odiando me stessa per le cose che ti nascondevo!!! Sapevo di doverti dire la verità, ma ero terrorizzata all’idea che tu potessi lasciarmi, disgustato da quella che ero davvero!!! – Pianse, carica di sofferenza. – E Sendoh non c’entra nulla… lui si è comportato molto bene sia con te che con me.. mi aveva dato una settimana di tempo per raccontarti tutto, altrimenti lo avrebbe fatto lui… L’ho odiato per questo ultimatum, non rendendomi conto che l’unica da biasimare era solo me stessa!!! – Disse Seiko aggrappandosi alla maglia di lui, e guardandolo piena di dolore.
Hisashi la fissò arrabbiato.
- Avevo deciso di raccontarti ogni cosa, l’ultimo giorno in cui scadeva l’ultimatum.. così da poterti avere per me, il più a lungo possibile…- Gli confessò tra le lacrime. - Purtroppo non ne ho avuto il tempo. Tutte le porcherie che ho fatto mi si sono rivoltate contro…- Il pianto aumentò d’intensità. – So che non mi merito il tuo perdono.. non avrei nemmeno dovuto chiedertelo.. Però.. almeno credi al mio amore, Hisashi!!!! Io ti amo!!! Ti amo da morire!!! Non avrei mai voluto che finisse in questo modo…- Disse, guardandolo per l’ultima volta. Lo sguardo appannato dalle lacrime.
Avrebbe tanto voluto baciarlo prima di dirgli addio per sempre, ma sapeva di essere indegna anche di quell’ultima consolazione.
Gli lasciò la maglia e si allontanò di un passo da lui. Le mani di Hisashi la liberarono.
La guardò tormentato.
- Addio Hisashi… ti auguro di essere felice…Ti prego, non chiudere il tuo cuore all’amore per colpa mia.. e fa pace con Sendoh.. è stato lui a dirmi che eri qui.. ti vuole bene.. Te ne voglio anch’io!!! Addio!! Addio!!! – Disse col cuore straziato, voltando la testa e correndo verso le scale.

Aveva gli occhi pieni di lacrime… Non vedeva nemmeno bene i gradini davanti a sé.
Ma non le importava…
All’improvvisò si sentì afferrare per la vita. Sentì la sua schiena poggiare contro un petto forte.
Il profumo di Hisashi le invase i sensi.
Il cuore prese a martellarle furiosamente…
- Ti perdono…- Sentì sussurrarsi dolcemente in un orecchio.
Spalancò gli occhi, incredula.
- Tu, perdona me…-
Una lacrima solitaria, le scivolò sul viso.
Una lacrima diversa dalle altre. Una lacrima di felicità.
- L’ho già fatto da molto tempo... – Rispose, voltandosi con un sorriso.
Hisashi la guardò innamorato, le asciugò la lacrima con una mano e poi…
la baciò…


Fine

 

Torna all'Indice capitoli