UN RAGGIO DI LUCE

 

UN CAMPIONE O UN FALLITO?

Sono Hisashi Mitsui, molti di voi avranno sentito il mio nome, sono piuttosto famoso! E per motivi, molto diversi fra loro.
Se siete degli appassionati di basket, allora avrete certo sentito di Hisashi Mitsui, la giovane promessa del basket giapponese, l' MVP, il ragazzo prodigio, conteso dai licei migliori di Kanagawa.
Ma se invece, di basket non ve ne intendete.. forse avrete sentito parlare di me, come di un teppista, un delinquente assetato di sangue e di vendetta. Vi chiedete come sia possibile essere entrambe queste cose? La risposta è semplice, basta… cambiare profondamente. Come è successo a me.
Qui a scuola tutti mi temono, perfino quelli del terzo anno; io faccio il secondo. Passeggio indisturbato per i corridoi, e sento la paura di questi stupidi studenti. Hanno paura di me!
Qualunque teppista che si rispetti dovrebbe essere orgoglioso di ciò, a me lascia del tutto indifferente, non mi importa un fico secco degli altri! Ne di quello che pensano di me! L'importante e che mi rispettino, perché altrimenti, sarebbero grossi guai per loro. Ogni giorno vivo la mia vita come più mi aggrada, esco fino a notte fonda con la mia banda e Tetsuo, torno a casa quando mi pare, bevo, faccio a pugni.. insomma tutto quello che mi salta in testa!
Dovrei stare da dio! Invece… mi sento soffocare. L'oppressione e l'angoscia che mi porto dentro, diventano ogni giorno più pesanti. La mia infelicità è totale. Ho solo 17 anni, ma mi sento già un'uomo distrutto, tutti i miei sogni sono andati in pezzi, quando ho saputo che non avrei più potuto giocare a basket. Quel giorno stesso avrei voluto morire! E anche se il mio corpo è ancora vivo, la mia anima è morta da un pezzo.
Mi guardo allo specchio e non mi riconosco più. Mi faccio schifo! Anche se questo non lo ammetterò mai con nessuno.
Mi sembra di vivere in un incubo senza fine. I giorni, le notti, per me sono solo un tempo interminabile da passare. Mi sento prigioniero di questa vita, della quale ormai non mi importa più niente. Questa vita maledetta! Che mi dà solo dolore!!!
Ed oggi ho dovuto anche vedere lei!
Reika… quanto l'ho amata, e forse si, l'amo ancora.
La conosco da quando aveva nove anni. Io e mio fratello andavamo a giocare sempre, nella via dove abitano ancora oggi lei e la sua famiglia. Solo due isolati, prima della via dove abitiamo noi.
Me la ricordo, quando si metteva a giocare con Miki e Yu alle bambole, nel cancello della sua casa. Io e Setsuna le guardavamo incantati. Ma io, era soprattutto lei, che guardavo incantato. Mi ha sempre affascinato immensamente, e già da allora mi sono innamorato di lei. Siamo diventati amici, grazie a sua nonna che conosceva i nostri genitori, e che ci ha presentato le sue nipotine. Giocavamo spesso insieme, a Reika piacciono tutti gli sport e si è sempre comportata come un maschiaccio, nonostante questo non ha mai perso la sua femminilità. E' proprio questo mix di contraddizioni, che mi ha fatto perdere la testa per lei. Per qualche anno ci siamo persi di vista. Ma poi, ci siamo di nuovo ritrovati, quando facevamo le scuole medie. Reika aveva 13 anni ed io 14. Eravamo un bel gruppo: io, Reika, Akira, Kaede, Miki, Yu e le altre ragazzine più piccole di tutti noi.
Io ero un campione di basket allora. E tutte le ragazze erano innamorate di me. Ma io, nemmeno le vedevo. Era sempre Reika che amavo. Lo avevo detto ad Akira e Kaede.
Akira iniziò a fare battute allusive a Reika, sui miei sentimenti, ed io senza arrabbiarmi col mio amico, spiavo la reazione di lei, a queste battute. Reika abbassava gli occhi e diceva ad Akira di smetterla di fare lo stupido. Io un po' ci restavo male, ma continuavo a sperare che un giorno sarebbe stata la mia ragazza. A quei tempi ero arrogante e sfacciato. Così decisi di confessarle i miei sentimenti apertamente una volta per tutte. Non sapete cosa ho fatto! Presi la chitarra di mio fratello ed insieme ad Akira e Kaede, mi recai sotto la finestra della camera di Reika, e le suonai alla bella e meglio, una specie di serenata.(Proprio come nei films).
Suo padre si arrabbiò e ci cacciò via. Ma non ho mai saputo, cosa avesse pensato lei di questa storia.
Infatti il giorno dopo, Kaede, che era il suo migliore amico(per farmi un favore), le chiese cosa pensasse della serenata e di me. Lei disse che non aveva sentito nessuna serenata ed eluse come al solito la domanda.
A questo punto, decisi che le avrei proprio chiesto faccia a faccia, se volesse essere la mia ragazza.
Lo feci, si, ma davanti a tutti i nostri amici e in un modo talmente arrogante, che fù facile prevedere come sarebbe andata.
Il mio vi parrà un comportamento strano, ma io in realtà ero timido, e non mi sentivo di affrontare Reika da solo, ma se
c'erano i miei amici vicino, mi sentivo invincibile, e diventavo sfacciato.
Reika naturalmente mi disse di no, e mi disse anche di smetterla di fare il buffone. Io scherzai con Akira, come uno scemo a questa risposta. Anche se dentro, stavo davvero male. Lei mi aveva preso per un buffone, ma non sapeva quanto io l'amassi davvero e profondamente.
Da quel giorno, che lei mi rifiutò davanti a tutti, mi incaponì. Le chiedevo continuamente di essere la mia ragazza, se lei usciva con le sue amiche mi facevo trovare nei posti dove stavano andando, insomma la perseguitavo ed agivo come un buffone, proprio come aveva detto lei. La conseguenza fù che la esasperai, e lei iniziò a trattarmi male. Procurandomi molto dolore per questo , ma non era ancora finita. Il fratello sedicenne di Yu , aveva molti amici che andavano a trovarlo, e Reika sembrava proprio interessata ad uno di questi. Infatti, quando questo ragazzo arrivava con la sua moto e parcheggiava di fronte la casa di Yu (che era attaccata a quella di Reika e Miki), Reika Miki e Yu, correvano lì vicino e facevano le stupide. Io morivo dalla gelosia, e così un giorno chiesi a Reika, facendo l'indifferente, se quel ragazzo le interessasse. Lei rispose che non erano affari miei. Quel giorno eravamo tutti e quattro(Io, Reika Miki e Yu) vicino la moto, che il ragazzo aveva parcheggiato prima di salire dal fratello di Yu. Il ragazzo scese, ed io iniziai a parlargli e a fare lo stupido, comportandomi come un vecchio amico con lui, (anche se in realtà lo odiavo!) Solo per indispettire Reika.
Reika per tutto il tempo mi guardò storto. Ancora oggi, non so, se quel ragazzo interessasse a lei o a Yu o Miki.
Poi successe l'impensabile. Arrivarono i parenti di Yu, e lei non si fece più vedere in giro per tutta l'estate. I genitori di Reika e Miki, che già da sempre non volevano che le loro figlie frequentassero me Akira e Kaede, con la scusa che Yu non ci frequentava più, impedirono alle figlie di frequentarci definitivamente. Così, finì la nostra amicizia. In un modo stupido e assurdo. Io, qualche tempo dopo vidi Yu; Reika e sua sorella ormai frequentavano solo lei. Chiesi a Yu di dire a Reika, se volesse essere la mia ragazza, lo feci molte volte e fui sempre serio. Ma la risposta che continuava ad arrivarmi da Reika, era sempre un: "NO" che mi trafiggeva ogni volta il cuore.
Sono passati due anni ormai. Ma ogni volta che mi capita di vedere Reika, o nel quartiere o a scuola, continuo a sentire quel senso di nostalgia e di abbandono, che non mi lascia mai. Si, forse è proprio vero che l'amo ancora.
La mia vita fa proprio schifo!
"Hisashi Mitsui: un campione o un fallito?" Ai posteri l'ardua sentenza!!!


Fine secondo capitolo
continua…

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