Forse il migliore e più famoso film di
Dario Argento, certamente il più (tristemente) famoso scempio operato dai pirati
italiani del Super8.
Il primo aspetto avvilente di questa brutta stampa è l'incredibile taglio da
123 a circa 80 minuti di film: un vero e proprio massacro. Certo, a voler esser
teneri si può dire che le scene principali ci sono tutte, ma non si può, a mio
parere, valutare degno di collezione un film di cui manca un terzo!
La prima scena (quella del corridoio) risulta incomprensibile, perché il taglio
dello scope è decisamente "spinto"; non parliamo poi della scena della fontana
parlante, con i due protagonisti situati alle estremità dello schermo e impietosamente
tagliati.
Veramente inspiegabili, visto comunque
il costo del supporto in sé, tanti orrori in fase di stampa.
A questi livelli di scempio è anche inutile parlare di colorimetria e definizione
(peraltro potete immaginarvele).
Una delle peggiori stampe italiane in
assoluto, al pari di Quattro mosche di velluto grigio, L'uccello dalle piume
di cristallo e Suspiria.