Tralasciando di parlare del telecinema professionale, assolutamente fuori portata per chiunque, vediamo quale
materiale occorre per trasportare decentemente le immagini da pellicola a supporto magnetico. Al giorno d'oggi la "catena di trasferimento"
ottimale può essere la seguente:
Il proiettore non può essere un normale apparecchio per la proiezione a 24 f/s. Il problema
principale è dovuto al fatto che l'immagine, anche se portata a 25 f/s (la scansione del PAL) produce un effetto
fastidiosissimo (flickering). In sostanza, è necessario che proiettore e telecamera siano sincronizzati
sulla frequenza di rete a 50 Hz (60 Hz per l'NTSC). Per ottenere ciò, è necessario possedere un proiettore opportunamente
modificato con motore sincrono:
La trasmissione deve inoltre essere a cinghia dentata, in quanto, altrimenti,
si avrebbero fluttuazioni nella velocità:
Anche l'otturatore deve avere determinate caratteristiche, ovvero deve essere a 2 pale
per i 25 f/s (24) e a 3 pale per i 16 e 2/3 f/s (18):
Anche la lampada deve essere filtrata da un vetro opaco, in modo da diffondere il più possibile la luce. Talvolta è opportuno modificarla manualmente,
per esempio rendendola più opaca con del bianchetto o simili.
L'obiettivo deve essere un obiettivo di qualità, da ingranditore o simili, opportunamente adattato per il
proiettore. E' fondamentale la possibilità di variare il diaframma, ottimizzando in questo modo luminosità e profondità di campo.
Il prisma serve ad accoppiare l'obiettivo del proiettore con la focale della telecamera:
La telecamera deve essere appropriata al formato di registrazione utilizzato. Ovviamente, con una
telecamera broadcast si otterranno risultati migliori, ma il problema fondamentale è la possibilità di variare il bilanciamento colore, o
almeno del bianco, e il livello del nero (come, ad esempio, in alcune vecchie SVHS). Perciò è possibile che una
vecchia telecamera SVHS o addirittura VHS risulti più efficace di una miniDV, di qualità superiore.