Yelco 3600 Computer Quartz


Uno dei migliori proiettori Super8 mai prodotti, dotato di controlli molto sofisticati, rappresenta il top della produzione Yelco.
La sua costruzione risale agli anni '80, in pratica la risposta Yelco al GS 1200 Elmo, con cui condivide alcune caratteristiche ma dal quale si differenzia, ovviamente, per filosofia costruttiva e prestazioni.

Yelco 3600 Computer Quartz

E' una macchina altamente performante: la sezione audio, in particolare, è di elevatissima qualità, sterofonica, con controlli manuali ed automatici. Il gruppo finale è l'eccellente STK, che possiamo vedere nella foto a sinistra, mentre nella foto accanto è ben visibile il gruppo di lettura/registrazione magnetica e lettura ottica:

Sezione finale STK
Gruppo lettura ottica e magnetica

 

La costruzione è notevolmente accurata, denotando una particolare attenzione alla disposizione dell'elettronica, qui veramente importante per la regolazione quarzata della velocità e per la completissima sezione audio. Aprire il retro del proiettore può causare un attacco di panico! (nella foto qui sotto manca il trasformatore, che all'epoca era in fase di sostituzione)

Yelco 3600 Computer Quartz Yelco 3600 vista del retro

 

La lampada è la classica 15 Volt 150 Watt, l'obbiettivo è lo Yelco 1.3, veramente buono in quanto a definizione, leggermente inferiore ad altri (penso allo Schneider 1.2 o 1.1) per resa dei colori.
La luminosità, comunque, resta piuttosto elevata nononstante l'apertura 1.3.
Il proiettore può portare bobine fino a 360 metri, è dotato di vu-meter sterofonici per il controllo della registrazione e del playback, presenta innumerevoli possibilità di connessione (a norme Chinch-miniJack, non DIN) e, soprattutto, il controllo quarzato della velocità, incredibilmente stabile e preciso, ideale per sonorizzazioni: il controllo fine permette di variare tale velocità in un range che va da 22.8 a 25.3 fotogrammi al secondo. Nella foto qui sotto possiamo vedere il display del controllo velocità:

Yelco 3600: il display multifunzione

Ovviamente la trazione avviene tramite due ruote dentate: non solo, ma il motore è collegato al sistema di trascinamento tramite cinghia dentata, proprio per garantire la massima stabilità e precisione della velocità.

In fase di proiezione il proiettore è fonte di notevole soddisfazione: il gruppo audio, infatti, è in grado di leggere al meglio anche le piste più disastrate, in virtù dell'eccellente definizione del sistema di preamplificazione e di amplificazione; anche la lettura ottica è molto buona, nei limiti di tale sistema. L'immagine è stabilissima e fluida, la rumorosità non eccessiva: in altre parole veramente un proiettore degno di tal nome, eccellente per proiezioni in pubblico in ambienti non eccessivamente ampi.

Il tallone d'Achille di questo come di altri proiettori dell'ultima generazione (ovvero risalenti ai primi anni '80) è proprio l'elettronica, molto, molto complessa, come si può vedere nelle foto qui sotto:

Yelco 3600: particolare di un relè
Yelco 3600: sezione audio

 

La totale impossibilità di reperire alcun tipo di informazione (schemi, tensioni, etc.) su Internet o tramite altri canali rende molto difficile qualunque riparazione, a differenza di quanto avviene per altre macchine (Fumeo, Elmo) di cui sono invece disponibili gli schemi.

A parte questa considerazione, mi sento di dire che lo Yelco 3600 è davvero un proiettore altamente performante, con una resa audio della massima qualità e un comportamento in proiezione molto appagante, tale da collocarlo molto vicino ai mostri sacri Fumeo e GS1200 in quanto a prestazioni, pur con caratteristiche ovviamente differenti.

Velocità di proiezione: 18 e 24 f/s, +/- 1 f/s controllata al quarzo
Lampada: 15 Volt, 150 Watt
Capacità bobine: 360 mt.

Obbiettivo: Yelco 1.3
Sezione audio: lettura e registrazione stereofonica magnetica, lettura monofonica ottica


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