Svizzera Luglio 2005

© Davide Tambuchi
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Sono le vie più remote
che portano più vicino a te stesso


R. Tagore, A lungo durerà il mio viaggio
Tour 2005
A metà Luglio, terminati gli esami di maturità, parto per un nuovo tour in bicicletta; quest'anno mi interessava affrontare la parte sud-orientale della Svizzera francese, con il lago di Ginevra e la zona alpina intorno a Gstaad. Sempre con la mia Cannondale F600.
1. Giovedì 14 Luglio (Como - Lucerna - Zofingen; 64km)

Como > Chiasso >> Luzern > Emmen > Sempach > Sursee > St. Erhard > Dagmerstellen > Zofingen

Trasferimento in treno, come al solito, oltre il Gottardo, da Chiasso a Lucerna. Giunto a Lucerna, proseguo in direzione nord, evitando questa volta di ripetere il maledetto sterrato causa di forature nel 2000 e nel 2003; pertanto giunto a Sursee seguo un itinerario ciclabile alternativo che mi porta a Zofingen passando per la cittadina di Dagmerstellen. Percorso piatto, clima mite, nessuna difficoltà. Pernottamento in ostello.
2. Venerdì 15 Luglio (Zofingen - Delemont; 67km)

Zofingen > Aarburg > Olten > Hagendorf > Langenbruck > Mumliswil > Ramiswil > Scheltenpass > Mervelier > Courchapoix > Delemont

Prima tappa di montagna, con due bei passi, poco trafficati e su stradine strette e ombreggiate. Al mattino è fresco, e mi aspetta il primo passo che mi porta a circa 800 metri di quota, passando per il villaggio di Langenbruck. Sei chilometri di discesa mi riportano a Mumliswil, poi pochi chilometri di pianura per approdare a Ramiswil, ove inizia la salita allo Scheltenpass (1051 metri), di cui gli ultimi 2 km con pendenze impegnative. Ripida discesa che passa per il villaggio di Schelten, sino a Mervelier, poi tutto facile sino a Delemont. Pomeriggio caldo, ma temperature accettabili. A Delemont pernotto nell'ostello, situato appena fuori città.
3. Sabato 16 Luglio (Delemont - La Chaux de Fonds; 69km)

Delemont > Curtfaivre > Glovelier > St. Brais > Le Bemont > Le Noirmont  > La Ferriere > La Chaux de Fonds

Sino a Le Bemont, la tappa è identica a quella del 2003; ed anche se oggi è meno caldo di 2 anni fa, la salita da Gloverier a St. Brais è comunque impegnativa (nel primo tratto della salita c'è afa e l'asfalto è comunque caldo); il resto è un continuo saliscendi che mi porta a La Chaux de Fonds, a 993 metri di altitudine, ove pernotto in un hotel.  Nonostante l'altura, la giornata è stata piuttosto calda, anche se le temperature record di 2 anni fa sono solo un lontano ricordo.
Quel che resta del prosciutto ...
4. Domenica 17 Luglio (La Chaux de Fonds - Ste. Croix; 70km)

La Chaux de Fonds > Le Locle > La Sagne > Les Ponts de Martel > Martel-Dernier > Cret Pellaton > Travers > Fleurier > Buttes > Col des Etroits > Ste. Croix

Da La Chaux de Fonds seguo la pista ciclabile nazionale n. 7, ed una ripida salita lungo un sentiero utilizzato in inverno come pista da sci di fondo mi porta a La Sagne; da qui proseguo verso Travers (dopo la breve salita che porta alla Cret Pellaton, e dopo una rapida discesa di qualche chilometro), ove posso nuovamente  gustare il prosciutto cotto nell'asfalto. Il prosciutto viene imballato in un pacco di cartone (vedi figura), attorno al quale viene colato l'asfalto, in modo da impermeabilizzarlo evitando così l'uscita di sostanze nutritive durante la cottura. Da Travers proseguo (dopo la mangiata) sino a Buttes, ove lascio la pista ciclabile per dirigermi a Ste. Croix utilizzando la strada cantonale, che circa un chilometro prima della mia destinazione raggiunge quota 1152 metri (Col des Etroits).
5. Lunedì 18 Luglio (Ste. Croix - Montreux-Territet; 76 km)

Ste. Croix > Essert > Yverdon > Essertines > Echallens > Prilly > Lausanne > Vevey >> Montreux-Territet

Come due anni fa, seguendo la strada cantonale, raggiungo (in discesa) la cittadina termale di Yverdon. Da qui seguo la strada cantonale (e non la pista ciclabile) che conduce a Losanna, su un terreno lievemente collinoso. La tappa non è difficile; c'è solo a tratti un fastidioso vento contrario. Pochi chilometri prima di Losanna, verso mezzogiorno cade qualche goccia di pioggia, c'è la minaccia di temporale, che subito cessa. Pertanto entro in città e decido di fare un giro nel bellissimo centro storico, nella zona della Cattedrale e dell'Orologio della Palude (un carillon con figure mobili). Il tempo resta in parte nuvoloso nel primo pomeriggio, comunque fa caldo ed a trattì c'è anche molta afa, specie quando la pista ciclabile attraversa i vigneti posti sulle colline del Lago di Ginevra. Qui si possono vedere i lavoratori della vigna che con molta cura tengono pulito il terreno intorno alle piantagioni di uva. Verso le 16 il cielo dietro le mie spalle comincia a diventare cupo, così decido di fermarmi a Vevey all'interno della stazione ferroviaria; appena giungo in stazione il cielo diventa completamente nero, si accendono automaticamente tutte le luci al neon del vicino centro commerciale, e una violentissima grandinata, con fortissime raffiche di vento, devasta completamente la città. Dopo circa 20 minuti ci sono foglie e rami d'albero sparsi per tutte le strade. Continua a piovere, così decido di compiere gli ultimi 7 chilometri verso Montreux in treno, ove scendo alla stazione di Territet per pernottare nel vicino ostello. Alla sera apprendo purtroppo che il raccolto dell'uva è stato gravemente compromesso dalla violenza della perturbazione. E' veramente triste, penso ancora ora che scrivo questo racconto ai ragazzi impegnati nella coltivazione che gentilmente mi salutavano mentre passavo in bici attraverso i loro vigneti.
6. Martedì 19 Luglio (Montreux-Territet - Chateau d'Oex; 83 km)

Montreux-Territet > Vevey > Chatel St. Denis > Bulle > Gruyeres > Montbovon > Chateau d'Oex

Al mattino, con alcune strade ancora interrotte per i detriti del temporale di ieri, e con parecchie foglie e rami sparsi per terra, proseguo in direzione di Vevey, ripercorrendo in bici il percorso ieri fatto in treno, e da lì inizio la dura salita verso Chatel St. Denis, con alcuni tratti oltre il 15%, su un sentiero asfaltato ma ancora cosparso di fogliame. Poi, una ripida discesa mi porta in direzione di Bulle, ove arrivo verso mezzogiorno, e da Bulle lascio la pista ciclabile nazionale per dirigermi direttamente verso Gruyere, che raggiungo dopo una breve ma ripida salita, e dove posso gustare i famosi lamponi conditi dalla Crema di Gruyeres. Riparto verso le 14 in direzione di Montbovon (sulla strada cantonale), e da lì proseguo per pochi chilometri sulla pista ciclabile in direzione della destinazione finale, senonchè trovo un avviso che la pista interrotta (e vedo una frana sulla montagna, probabilmente dovuta alle abbondanti precipitazioni di ieri), e pertanto raggiungo la destinazione sulla strada cantonale, attraversando prima il villaggio di Les Mulins. Ancora pernottamento in ostello.
Un tratto prima di Gstaad
7. Mercoledì 20 Luglio (Chateau d'Oex - Boningen bei Interlaken; 95 km)

Chateau d'Oex > Gstaad > Saanenmoser > Zweisimmen > Wimmis > Spiez > Leissingen > Boningen

Tappa lunga,  con attraversamento della nota località turistica di Gstaad, del passo che porta in direzione di Sanenmoser, e dalla lunga discesa (che effettuo sulla strada cantonale) che porta sul lago di Thun, dove riprendo la pista ciclabile in direzione di Interlaken, terminando la mia tappa nell'ostello di Boningen. Nella foto accanto un tratto di pista ciclabile prima di Gstaad. Clima mite, contraddistinto solo da un fastidioso vento contrario in alcuni tratti della discesa.
8. Giovedì 21 Luglio (Boningen - Luzern; 66 km)

Boningen > Iseltwald > Giessbackfalle > Unterbach > Meiringen > Brunig > Giswil > Sachseln > Sarnen >> Luzern

Come nel 2003, seguo la pista ciclabile nazionale sino a Meiringen, fermandomi per una sosta a riammirare la bella cascata di Giessbackfalle (vedi foto a fianco e sotto); giunto poi a Meiringen, spuntino a base di meringhe con panna, per poi affrontare il breve ma ripido Brunigpass (questa volta su strada asfaltata), e da qui tutto in discesa sino a Giswil. Seguo poi un itinerario ciclabile sino a Sarnen, ove per evitare il traffico intenso intorno a Lucerna, decido di prendere il treno per l'ultimo tratto di strada. Pernottamento in ostello, in compagnia di tre ragazzi spagnoli.
Le cascate di Giessbach
Un'altra vista delle cascate
9. Venerdì 22 Luglio (Luzern - Jona-Rapperswil; 84 km)

Luzern > Cham > Zug > Oberageri > Sattel > Rothenthurm > Altmatt > Biberbrugg > Schindellegi > Pfaffikon > Jona-Rapperswil

Per questa tappa, seguo la ciclabile n. 9 passando per Cham (vedi foto sotto) e Zug sino a Rothenthurm, che non presenta particolari difficoltà: c'è infatti una agevole salita subito dopo Zugo, e un tratto ripido solo nella parte che conduce a Sattel; poi discesa sino a Rothenthurm. Qui, causa manutenzione stradale, c'è una deviazione, e pertanto seguo la strada cantonale sino a Biberbrugg. Decido di non andare ad Einsiedeln, visto che il cielo si sta rannuvolando, e pertanto seguo la ripida discesa che da Schindellegi porta verso Phaffikon; un lungo ponte ancora e sono giunto a Rapperswil. Il cielo resta nuvoloso, ma non piove. Ancora pochi chilometri e raggiungo l'ostello situato in località Jona, ove ceno e pernotto.
10. Sabato 23 Luglio (Jona-Rapperswil - Como; 11 km)

Jona-Rapperswil > Rapperswil >> Chiasso > Como

Mattino: cielo nuvoloso, previsioni di pioggia per la serata. Il giro è terminato, pertanto dopo pochi chilometri raggiungo la stazione di Rapperswil, e da lì raggiungo Chiasso con il treno. Da Chiasso pochi chilometri (passando per il colle di Monte Olimpino) torno a casa ... in attesa del prossimo viaggio!
Un tratto di ciclabile a Cham
Legenda: Con >> ho indicato i trasferimenti in treno, con > quelli in bici.