Attività radioamatoriale

© Davide Tambuchi - IW2NZR
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L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede li ha fatti entrambi il Signore.
Proverbi 20:12
KYOI
... prima di Internet

Le trasmissioni radio ad onde corte sono state utilizzate sin dall'inizio del XX secolo per la trasmissione di segnali a grandi distanze. Basta da solo l'esempio della BBC che durante la seconda guerra mondiale trasmetteva in diverse lingue rivolgendosi al mondo intero.Ora, con l'avvento di internet e della televisione satellitare, ci sono altri mezzi di comunicazione alternativi alla radio, tuttavia è sempre affascinante dedicarsi alla ricerca ed all'ascolto di emittenti radio straniere, molte delle quali esercitano solo un servizio locale, all'interno della regione o al più della nazione di appartenenza.Ma che bella soddisfazione poter ascoltare segnali radio provenienti ad esempio dal Nepal, dalla Guinea Equatoriale, dall'arcipelago delle Marianne nell'Oceano Pacifico, dall'isola di Guam, dal Costarica, dall'Argentina, dall'Indonesia ...
Le onde corte

Quello del radioascolto è un hobby difficile (richiede pazienza e perseveranza, molte volte occorrono anni per poter ascoltare una data emittente), ma di grandi soddisfazione. La cartolina sopra riportata (una QSL, vedi sotto), mi è stata inviata dall'emittente KYOI, che trasmetteva da Saipan negli anni '80, situata in un arcipelago dell'oceano Pacifico, vicino alla Fossa delle Marianne. I segnali ad onde corte hanno infatti la particolarità di propagarsi a grande distanze, sfruttando le riflessioni nella parte alta dell'atmosfera terrestre, la cosiddetta ionosfera. Questa è la grande differenza rispetto ai segnali in onde medie, che durante le ore diurne risultano fortemente attenuati (ma che tuttavia raggiungono grandi distanze durante le ore notturne) ed ai segnali ad onde ultracorte (trasmessi dalle stazioni radio FM), i quali propagandosi per via rettilinea non sono in grado di raggiungere distanze superiori a decine di chilometri. Al giorno d'oggi con internet è possibile collegarsi con l'altro capo del mondo in pochi secondi, ma la soddisfazione di ascoltare un'emittente distante decine di migliaia di chilometri è tutta un'altra cosa!
La mia attività

Cliccando sui seguenti link potete scoprire vari aspetti di questa attità, fonte per me di grandi soddisfazioni.
Per iniziare

Per iniziare a praticare questo hobby, basta un ricevitore ad onde corte (anche usato, se ne trovano di ottimi a partire da un centinaio di euro), un pezzo di filo utilizzato come antenna e ... tanta pazienza e perseveranza. Io utilizzo un ricevitore Collins 392URR del 1951 (si tratta di un apparecchio utilizzato sino all'inizio degli anni '70 dai militari americani, e successivamente messo all'asta e venduto al pubblico perchè superato da altri ricevitori professionali tecnologicamente più avanzati; a livello amatoriale è un dispositivo che mi ha dato grandi soddisfazioni). Di colore verde-militare, a tenuta stagna, ancora realizzato a valvole, si caratterizza per l'essere alimentato alla tensione di 26 volt, e quindi adatto ad essere montato sulle jeep e sugli autocarri, potendolo alimentare con due batterie da autovettura da 12V. Potete vederlo nella foto qui a fianco, insieme al suo altoparlante originale (in alto). In alternativa, si trovano ottimi ricevitori a stato solido, ad esempio io ho utilizzato come primo ricevitore un apparecchio costruito negli anni '70, un Grundig Satellit 2000, che ha il vantaggio di essere portatile (seppur molto più pesante dei moderni ricevitori, circa 2 kg!), e che mi ha dato anch'esso grandi soddisfazioni. Basta poi fare un giro nelle fiere dell'elettronica, e si possono trovare ottimi apparecchi usati a poco prezzo, più che adatti per iniziare questo hobby. C'è poi da tener presente che la cosa più importante è fare esperienza; molte volte i segnali sono deboli e molto disturbati, e riuscire ad identificare una stazione radio che trasmette magari in una lingua che non si conosce è soprattutto frutto di esperienze maturate negli anni.
R392URR
Le QSL

Una volta ascoltata una emittente radiofonica, è possibile scrivergli inviando il cosiddetto rapporto di ascolto, nel quale vengono indicati la data e l'ora dell'ascolto, la frequenza, la qualità del segnale ricevuto (in termini di intensità, di presenza o meno di disturbi e interferenze, e di giudizio complessivo totale), nonchè un breve riassunto del programma ascoltato. La maggior parte delle emittenti risponde con una cartolina di conferma (detta QSL), e molte volte allega anche delle bandierine, dei portachiavi, degli adesivi. Rimane così un bellissimo ricordo dell'avvenuto ascolto. In basso a sinistra è  riportata a titolo di esempio una QSL ricevuta di Radio El Mundo, una emittente di Buenos Aires, da me ascoltata nel lontano 1982, ai tempi dell'occupazione delle isole Falkland da parte del regine argentino di Videla. Cliccando qui troverete una QSL elettronica recentemente ricevuta da Radio New Zealand International. Il rapporto d'ascolto è stato inviato utilizzando il modulo presente sul loro sito internet, e la conferma è giunta due giorni dopo per email. Il giorno 23 Aprile 2004, per particolari condizioni di propagazione, il segnale di Radio New Zealand era forte e chiaro, come mai era capitato in 20 anni di radioascolto... Quando ci sono queste particolari condizioni di propagazione, è il momento di approfittarne alla ricerca di emittenti lontane. Recentemente, sono riuscito ad ascoltare una lontana emittente, LRA36 Radio Nacional Arcangel San Gabriel, che trasmette con soli 10kW di potenza dal settore argentino del continente antartico. Potete vedere le loro risposte con le foto della Base Esercito Esperanza cliccando sul link evidenziato.
Radio El Mundo
Collezionismo

Ci sono poi moltissimi collezionisti che scambiano via internet doppioni di bandierine, adesivi, ed altro materiale inviato dalle emittenti, così che è possibile diventare dei collezionisti di autentici cimeli. Lo scopo del radioascolto è comunque quello di entrare in contatto con il mondo mediante una sfida con se stessi; ascoltare un'emittente può richiedere una notevole dose di pazienza e perseveranza.
Manx Radio

A dimostrazione della pazienza necessaria, cito come esempio il caso di Manx Radio, che trasmette dall'Isola di Man, Regno Unito, e che negli anni '80 era ascoltabile in onde medie solo la notte del 26 Dicembre per non più di 45 minuti all'anno, quando le altre emittenti che operavano sulla stessa frequenza e che esercitavano con potenza maggiore cessano le loro trasmissioni prima dell'orario stabilito (per le festività di Natale). Mi ricordo ancora il giorno 26 Dicembre 1983, quando alle ore 0018 GMT (le 01:18 italiane) sono riuscito a captarne il segnale! Il 29 Dicembre ho inviato loro un rapporto di ascolto (ovviamente in lingua inglese) e dopo qualche settimana ho ricevuto la loro QSL, riportata a fianco, in cui si trova anche una breve storia dell'emittente.
Manx Radio
GBC
La cartolina di conferma qui a sinistra si riferisce invece all'emittente nazionale ghanese, che trasmette in onde corte, sulle cosiddette bande tropicali, riservate di norma alle emittenti situate nella zona compresa tra il tropico del Cancro e quello del Capricorno. In queste zone la propagazione delle onde medie risulta infatti assai difficoltosa a causa della forte ionizzazione dell'atmosfera terrestre; per tale motivo le frequenze intorno ai  3300 kHz, 3900 kHz e 4900 kHz sono state assegnate alle emittenti nazionali dei paesi tropicali per il loro servizio interno.
L'etica

Il radioascolto è un hobby altamente etico. Il rispetto della privacy altrui è estremamente importante. Sulle frequenze radio ricevibili è infatti possibile ascoltare altre comunicazioni radio, di natura estremamente riservata, quali stazioni costiere, aeroportuali, militari. Ad esempio ci si può imbattere in una telefonata da bordo di una nave verso la stazione costiera.

Nel caso di ascolto involontario di queste comunicazioni, il radioascoltatore deve osservare il massimo riserbo. L'etica impone il doveroso silenzio e la non divulgazione delle comunicazioni ascoltate. Ed ovviamente, cambiare immediatamente la frequenza sul quale è sintonizzato il ricevitore.

Nello stesso tempo, occorre evitare di scrivere alle emittenti inviando rapporti di ascolto fasulli allo scopo di collezionare QSL; infatti la cartolina di conferma ricevuta deve avere solamente valore di ricordo dell'avvenuto ascolto, e nulla più.
Differenze tra radioamatore e radioascoltatore.

Il radioamatore è interessato principalmente a comunicare con altri appassionati, e quindi è dotato di un ricevitore e di un trasmettitore. Alcuni radioamatori si dedicano solo all'ascolto delle comunicazioni tra altri radioamatori, e vengono detti SWL (short wave listener). Anche tra radioamatori, SWL compresi, è comune lo scambio di QSL. Il radioascoltatore  (noto anche con la sigla di BCL, broadcasting listener) è invece interessato all'ascolto di stazioni di radiodiffusione. Per ottenere la patente di radioamatore, è necessario sostenere un esame presso il ministero delle poste e comunicazioni, mentre il radioascolto è una attività libera. Su richiesta è possibile richiedere il nominativo SWL; il ministero assegna a ciascun ascoltatore una numero progressivo di protocollo; io ad esempio ho iniziato la mia attività come SWL, e circa 20 anni fa mi è stato assegnato il numero identificativo 1509, e pertanto la mia sigla SWL è I2-1509/CO (ove I è il prefisso per l'Italia, 2 l'identificativo della regione Lombardia, e CO la sigla della mia città, Como). Questo nominativo serve per identificarsi come ascoltatore nel mondo radioamatoriale, ed è utile se si desidera ricevere QSL da altri radioamatori. La QSL riportata qui a fianco mi è stata inviata da un missionario italiano, anch'egli radioamatore, che era in missione presso un ospedale in Tanzania. Pur preferendo l'attività di radioascolto (BCL), sono anche in possesso di patente di radioamatore, e il mio nominativo è IW2NZR. Faccio parte dell'I-QRP con il progressivo #633. Cliccando qui potete vedere le mie QSL personali.
QSL Tanzania
QSL Tanzania (retro)
Un pubblico servizio

L'attività di radioamatore è molto più di un hobby, ed è considerata dallo Stato italiano come una attività di pubblica utilità, come un servizio pubblico. I radioamatori collaborano spesso con la protezione civile per esercitazioni o per servizi di emergenza, naturalmente sempre nel rispetto della normativa di legge. L'articolo 134 del codice delle comunicazioni elettroniche (dl n.259 del 1 agosto 2003) definisce infatti che l’attività di radioamatore consiste nell'espletamento di un servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l'uso di codici internazionalmente ammessi, esclusivamente su mezzo radioelettrico anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica. Inoltre l’autorità competente può, in caso di pubblica calamità o per contingenze particolari di interesse pubblico, autorizzare le stazioni di radioamatore ad effettuare speciali collegamenti oltre i limiti stabiliti dall’articolo 134. Ed infine, può essere consentita ai radioamatori di svolgere attività di radioassistenza in occasione di manifestazioni sportive, previa tempestiva comunicazione agli organi periferici del Ministero del nominativo dei radioamatori partecipanti, della località, della durata e dell’orario dell’avvenimento.
Altri siti

Per ulteriori chiarimenti ed approfondimenti sulle attività di radioamatore e di SWL consiglio una visita al sito dell'Associazione Radioamatori Italiani (ARI, da non confondersi con l'AIR, dedicata ai radioascoltatori, vedi link qui sotto). Da non perdere poi il sito dell'ARRL, l'associazione dei radioamatori americani.  Per tutti coloro che sono interessati o incuriositi, consiglio una visita al sito www.radioascolto.org, ricco di materiale e di altri collegamenti, e che si rivolge sia al principiante che al radioascoltatore esperto. Altrettanto interessanti sono il sito dell'Associazione Italiana Radioascolto (AIR), e BCLNews, che contiene informazioni aggiornate per i cacciatori di nuove stazioni radio. Il radioascoltatore interessato alla ricerca di nuove e sempre più distanti stazioni è detto DXer, ove DX sta per distanza. Si differenzia dal radioascoltatore culturale, interessato più che altro all'ascolto di emittenti internazionali (come la BBC, la Voice of America e tante altre), il quale utilizza questo hobby per apprendere nuove lingue, o per arricchimento culturale o musicale. Un altro sito interessante è quello del gruppo Faiallo DX (il passo del Faiallo, in Liguria, è il punto di incontro di molti dx-er italiani). Infine, eccovi un elenco di alcuni siti esteri, molti dei quali dedicati ai DX-ers esperti.