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Che cos'è?
Tale termine comprende tutte le tecniche
necessarie al disabile respiratorio al fine di ottenere il
raggiungimento della migliore qualità di vita permessa dalla lesione. In
questa ottica, il recupero della funzione respiratoria si deve intendere come il recupero delle capacità adattive
della ventilazione nelle diverse situazioni, contesti e circostanze in
cui il paziente può venirsi a trovare.
Per raggiungere tale obiettivo è necessaria una preventiva valutazione cllnica e funzionale del soggetto affetto da malattia respiratoria che
deve riguardare le varie componenti che partecipano alla realizzazione
dell'atto respiratorio (nervosa, muscolare, articolare,
broncopolmonare).
Solo successivamente si potranno stabilire le indicazioni per gli
interventi da porre in atto.
Cosa cura?
Le indicazioni alla fisiokinesiterapia respiratoria comprendono sia
affezioni prevalentemente catarrali quali la bronchite cronica e le bronchiectasie nelle quali si
utilizzano prevalentemente le tecniche di disostruzione delle vie aeree,
sia le bronco-pneumopatie croniche ostruttive (BPCO) che si giovano
preferenzialmente delle tecniche di rieducazione respiratoria e
soprattutto di riallenamento allo sforzo.
Come si svolge?
Le modalità di attuazione della fisiokinesiterapia respiratoria si
svolgono solitamente secondo momenti diversi quali:
- Educazione psicomotoria: comprende l'apprendimento di tecniche di
rilassamento e della postura, premessa necessaria ai successivi
interventi.
rieducazione propriamente detta: comprende tecniche di reinserimento
del diaframma nella sinergia respiratoria, tecniche di mobilizzazione
ed espansione toracica globale o distrettuale, esercizi di
rieducazione fisica generale, più raramente esercizi di potenziamento
dei muscoli respiratori; obiettivo di tale fase è soprattutto il
miglioramento della ventilazione alveolare. È importante sottolineare
che recenti studi hanno messo in discussione la reale efficacia di
queste tecniche, evidenziando da un lato la difficoltà di modificare in
modo stabile il pattern respiratorio automatico del paziente e
dall'altro la discutibilità di interventi separati su singoli muscoli o
distretti dell'apparato respiratorio nell'ottica di un intervento
riabilitativo globale.
- Riallenamento allo sforzo: questo momento permette di realizzare lo
scopo ultimo del trattamento riabilitativo ovvero il miglioramento
dell'autonomia del soggetto
e il conseguente suo reinserimento sociale. Questo obiettivo può essere
raggiunto attraverso un miglioramento dei parametri cardiocircolatori e
respiratori tale da permettere a parità di sforzo, un minor consumo di
O2 (maggiore resa respiratoria). La realizzazione pratica consta di un
programma di esercizi che comportano uno sforzo mirato sulla resistenza
(endurance) progressivamente crescente, ovviamente proporzionato alla
gravita della malattia. Le caratteristiche necessarie a questo
programma sono quelle della frequenza (2-3 vv/sett.) e della durata
delle sedute (almeno 20'), dell'intensità (60-80% della soglia massima
allo sforzo), modalità (cammino, cyclette) e durata dell'allenamento
(almeno 90 gg).
- Disostruzione delle vie aeree: questo momento comprende tecniche
diverse a seconda del distretto che si vuoi trattare:
- Tecniche per le piccole vie aeree (periferia) quali la pressione
positiva espiratoria (PEP-mask, Flutter etc.), l'espirazione lenta
totale a glottide aperta in decubito laterale (ELTGOL) ed il drenaggio
autologo (DA).
- Tecniche per le grosse vie aeree quali la FET, la tosse assistita ed
il drenaggio posturale; quest'ultima tecnica, che si basa sullo
sfruttamento della forza di gravita per favorire l'emissione delle
secrezioni bronchiali nonché su manovre vibropercussorie per
facilitarne il distacco dalla parete bronchiale, rappresenta da sempre
il cardine della fisiochinesiterapia disostruttiva. Negli ultimi tempi
tuttavia, è stata messa in discussione l'utilità delle manovre
percussorie nonché l'importanza della gravita nel favorire l'emissione
delle secrezioni.
Tratto da:
A.A. V.V., Sulphur - Manuale dell'operatore termale di Tabiano,
Fidenza, 2002.
A.A. V.V., Sulphur - Trattamenti integrativi alla crenoterapia,
Fidenza, 1999.
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