Ciò che colpisce maggiormente
nelle immagini di questa mostra è la delicatezza con cui il fotografo sa
trasformare ogni elemento, calandolo in un'atmosfera sospesa di gusto
surreale; incantano i piccoli spostamenti e le variazioni d'intensità
della luce e della prospettiva. Emerge prepotente la volontà ferrea di
creare un cromatico universo di segni. Questo genere fotografico, molto
accattivante, mostra paesaggi i cui elementi si ritrovano, come
frammenti, fino a formare un discorso complessivo, in un puro rapporto
di forme e colore, reso ancora più misterioso dall'uso sapiente del
digitale di Luciano Teruzzi. Con fantasiosa maestria, infatti, le
immagini analogiche vengono riprese e sfalsate nei loro equilibri
cromatici e arricchite nei contenuti, creando un mondo fantasioso ed
immaginario. Il risultato è una gradevole astrazione, nella quale
vengono esaltate le atmosfere e i percorsi geometrici fino a creare, in
chi osserva, un sottile spiazzamento. Queste fotografie ci restituiscono
paesaggi diversi, vissuti ed interpretati di un'architettura non più
moderna e di un sapore geometrico sospeso tra spazio e tempo. |
Esposta presso Spazio espositivo di Villa Marazzi - Cesano Boscone Milano
per informazioni: eduardo.vinci@virgilio.it