Questo è Ella costruito da Marcello, utilizza componenti di ottima qualità 

Per informazioni e domande all'autore Marcello

v2a3@libero.it 

Ciao da Marcello. Ci siamo sentiti il 20 gennaio scorso e mi avevi dato alcune delucidazioni circa la realizzazione di Ella che avevo intenzione di fare. Ebbene mentre ti scrivo sta suonando e come !!!.

Il mio intuito mi diceva che quel progetto poteva suonare bene e non mi sono sbagliato. Sono perciò qui per congratularmi con te e per ringraziarti sia per i consigli che per l'aver messo a disposizione degli appassionati come me un progetto così originale e così ben suonante. 

Grande trasparenza ( io ho omesso il condensatore di entrata dato che sul pre già c'è), dettagli impressionanti ( mi ricorda un pò i loftin-White), ottima immagine con strumenti ben posizionati al loro posto, nessuno sbandamento. 

Utilizzo diffusori a due vie molto efficienti ( circa 92 db ) a linea di trasmissione autocostruiti e prima di Ella c'è un pre con triodi telefonici a riscaldamento diretto, il Cd è il mitico 960 Philips. 

Il T.U. l'ho fatto realizzare con i tuoi dati su nucleo a doppia "C" avvolgimenti frazionati, primario e secondario intercalati tra loro ed un piccolo traferro. L'anodica l'ho realizzata alla "valvolare": ponte seguito da filtro CLC con condensatori da 330 mf della SIC-SAFCO ( dei mostri capaci di 1,8 A a 100 Hz ) e induttanza da 10 H. Ho omesso anche i piccoli condensatori di bypass della resistenza di emettitore lasciando solo l'elettrolitico ma di qualità. La resistenza di emettitore è stata scelta del tipo a bassa induttanza (impasto di carbone). 

Il tutto è stato assemblato su una base di Mdf da due cm di spessore e sia il TA ( realizzato anch'esso con nucleo a doppia "C" e con schermo elettrostatico tra primario e secondario ) che l'induttanza di filtro sono stati fissati sulla base in mdf con l'interposizione di piccoli silent-block allo scopo di abbattere il più possibile ogni minima vibrazione. 

Come potrai capire ho volutamente utilizzato componentistica di pregio allo scopo di tirare fuori il meglio dal progetto. Visto che i componenti erano così pochi mi sono detto, vale la pena di provare ! Tutti i componenti escluso l'alimentatore ed i ferri trovano posto su di una basetta ramata in vetroteflon per alta frequenza con piste disegnate a mano e fissata al dissipatore per i transistor. I componenti sono saldati alcuni lato rame per ottimizzare i collegamenti, mentre lo zoccolo della ECC83 non è saldato su piste ma i piedini sono collegati ai vari punti del cs ed alle prese di ingresso Rca con cavetti in rame argentato ed isolato in teflon.

 Sono veramente soddisfatto del risultato a conferma della bontà del progetto. Devo dire che concordo con il Sig. Antonio Lembo circa il fatto che forse si avverte il bisogno di avere bassi un pochino più profondi e questa è l'unica osservazione che mi sento di poter fare. L'ho contattato circa la sua modifica proposta ma, se non ti spiace mi piacerebbe sentire anche la tua. Appena ho una foto vorrei mandartela anche se ho privilegiato la praticità e le soluzioni collaudate sonicamente ( trovo che le realizzazioni filari su legno aperto suonino meglio che non quelle inscatolate in contenitori metallici ) con altre realizzazioni valvolari, all'aspetto estetico.

Ciao e ancora complimenti.

 Marcello   v2a3@libero.it 

Ciao da Marcello. Ti scrivo ancora per aggiornarti su Ella. Ho cambiato l'alimentazione realizzandola con componenti di gran pregio e soprattutto usando una raddrizzatrice al posto del ponte. Sono spariti tutti gli elettrolitici ed al loro posto ho messo carta e olio e a film plastico. 

I risultati sono strabilianti ed è difficile descrivere l'emozione dell'ascolto. I dettagli sono impressionanti (non sospettavo che in una registrazione ci fossero così tanti particolari mai ascoltati prima), le voci femminili di un realismo assoluto, fiati, strumenti a corda, percussioni incredibili ! 

Ti mando una minuta a mano del mio alimentatore, magari potrà interessare qualche lettore. Avevo il sospetto che un buon alimentatore potesse fare la differenza ma non immaginavo di quanto !. I valori che mancano vanno adattati in base a quello che ciascuno si trova in casa. Il secondario At potrà andare da circa 280-0-280 a 300-0-300. La resistenza ha il duplice scopo di costituire insieme a C1 (tassativamente un carta e olio) una prima cella di filtro e di abbassare la tensione al valore desiderato ( 275V). C3 e C5 nel mio caso sono da 100 mF della ICAR serie Bioenergy (dimensioni come una bottiglia della Ferrarelle). Tutti sono bypassati da 20.000 pf a mica argentata e da resistenze ballast per scaricarli allo spegimento. Con questo schema si realizza un'ottima separazione dei canali a tutto vantaggio dell'ascolto. Il valore di C1 può arrivare al massimo a circa 47 mf per non sovraccaricare la raddizzatrice. Il secondario S2 è l'alimentazione del filamento della raddrizzatrice ed il voltaggio ed amperaggio è di conseguenza. E' molto importante lo schermo elettrostatico tra primario e secondario (il mio esemplare ronzava leggermente finchè non l'ho collegato alla massa). La resistenza R è in realtà un parallelo di resistenze di potenza a filo ( almeno 15 W ciascuna) per raggiungere il valore desiderato e nel mio esemplare con S1 280-0-280, raddrizzatrice 83 è un parallelo di 3 da 680R ed 1 da 720R. L'unica modifica che ho apportato all'ampli dopo un pò di prove di ascolto è stato il valore della resistenza sull'emettitore del BU508AF ora a 13 hom 2 W. L'ampli è stabile bisogna solo dissipare bene i transistor.