studente.jpg Svolgere i compiti scolastici prima dell’allenamento, programmando la settimana in base alle sedute d’allenamento e alle partite. E’ fondamentale avere un buon metodo di studio e soprattutto voglia di studiare

 

 

Essere bravi a scuola e nella squadra di basket è segno di carattere, personalità, maturità. Più che una sigaretta, una bella moto o vestito. Nel primo caso dipende da Voi, nel secondo dagli altri. Il 1° caso è difficile e costa sacrificio, il secondo più facile

orologio.jpgNon arrivare in ritardo (45’ prima delle gare in casa, 5’ prima dell’orario di partenza in trasferta). Né "saltare" allenamenti (sono già pochi!). L’allenamento non inizia sul campo di gioco, ma molto prima con il viaggio, l’incontro in palestra, la vita di spogliatoio e termina dopo la doccia. Alle trasferte la squadra parte unita per evitare inconvenienti e

 problemi.

 

I 2 allenamenti settimanali sono pochi, quindi individualmente concordate (con il coach) di frequentare una seduta con un altro gruppo (ad esempio un ’87 partecipa in un giorno particolarmente libero con gli 85/86). Obiettivo per tutti 3 allenamenti settimanali.

Allenarsi concentrati con l’obiettivo di migliorare individualmente e di squadra. Non risparmiarsi, ogni esercizio è utile, per tutti. Piccoli obiettivi e miglioramenti diventano grandi con il tempo.

spogliatoio.jpgPreparate e controllate individualmente la borsa, il materiale, il vestiario (fasce, magliette scura e chiara, accappatoio, acqua, ecc.). Essere ordinati significa a volersi bene.

Fare la doccia non è obbligatorio, ma è vivamente consigliato. E’ un defaticamento fisico e mentale. E’ sottinteso che non è una sosta prolungata, né pretesto di scherzi vari.

 

 

 

alimentazione.jpgRispettare le norme di alimentazione, d’igiene, di pronto soccorso perché sono fondamentali. Fumare o bere è una contraddizione con lo "status" di atleta, è un danno per la Tua salute e un danno per la Squadra.

 

 

 

 

Memorizzare il gioco di squadra, le abitudini e i ruoli dei compagni, gli obiettivi della squadra e del coach, emulare i più bravi o i più grandi, non accettare ruoli secondari. Competere fisicamente, tecnicamente, psicologicamente con i compagni e gli avversari. Dimostrare la propria personalità ed il carattere (relativamente all’età), il coraggio e l’autocontrollo.

tifosi-baske.jpgLa presenza dei genitori e degli amici in allenamento e in partita non deve condizionare in bene o male la vostra prestazione. Sul campo di gioco ci siete Voi, il coach, il «Gruppo». Studiate i vs. avversari e l’arbitro. Comprendete cosa fare per giocare bene e vincere. Ai genitori e al pubblico interessa quello che stiamo facendo in campo, pertanto facciamolo bene.

 

 

 

 

squadra.jpgLa stagione di un tesserato è impegnativa. Partecipare ad altre manifestazioni sportive(scolastiche e non) può pregiudicare il rendimento individuale e di squadra. E’ necessario concordare con il coach eventuali altre attività, in ogni caso sconsigliate per vari sperimentati motivi (infortuni, assenze,aumenti di carico e impegno). Sono rinunce che dimostrano il rispetto per il "Gruppo".

MB 1987-8.jpgComprendere le critiche in particolare dei coaches e dei compagni. E’ scontato che non sono attacchi personali. Si rivolgono esclusivamente ai comportamenti tecnici. L’interesse, la passione, la fiducia si trasmette nei valori e nel’impegno profuso dai Coaches e dal «Gruppo». Se vi sono problemi (come è probabile che accada) meglio discutere prima con il coach e con il gruppo.

 

 

 

 

 

Far parte dei gruppi, partecipare agli allenamenti, alle manifestazioni sociali della società è un privilegio perché esistono diritti e doveri, intesi uguali per tutti. Una comunità fondata su motivazioni, obiettivi, valori, non altri interessi.

 

 

 

 

prof. Piergiorgio Manfré

Responsabile tecnico e organizzativo

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