Vari dispositivi
 
Alcuni degli apparecchi costruiti nel corso del tempo
In questa pagina sono illustrati alcuni degli apparecchi che ho realizzato nel corso del tempo, utilizzando in parte materiali di recupero. Il contenitore del trasformatore "Rivarossi", utilizzato per il misuratore della resistenza corporea, era già stato usato, quando avevo dieci anni per costruire un "rivelatore di dischi volanti" ed era collegato con un detector posto sul tetto del palazzo. In sostanza si trattava di un magnetometro realizzato con una bussola. In presenza di un campo magnetico forte si attivava un segnale acustico e luminoso. Il collaudo venne effettuato con una calamita. Sempre da bambino ho costruito un trasformatore in alta tensione, con cui mi divertivo a stupire i miei amici, producendo scintille lunghe alcuni centimetri, vari piccoli dispostivi elettrici e meccanici ed un "moschicida eletrico" il cui progetto fu pubblicato sul numero 9 del 1963 di "Tecnica pratica". Mi dilettavo anche a riparare vecchie radio ed a costruire piccoli trasmettitori; con uno di questi molti anni dopo mi divertii a ripetere, in piccolo, la beffa involontaria di Orson Welles sull'invasione dei marziani che, in questo caso atterrarono ai castelli romani. L'apparecchio per l' autoipnosi, insieme a quello per il "bio-feedback", venne realizzato quando frequentavo l'università e si era affascinati dalla psicoanalisi e dall'ipnotismo. Gli apparecchi per la magnetoterapia sono stati costruiti una quindicina di anni fa e li uso ogni volta che ne ho bisogno con buoni risultati. La lampada per la cromoterapia e lo "zapper" sono stati realizzati ultimamente; così come l' elektron descritto in un'altra pagina.
L'articolo su "Tecnica pratica" che descrive il funzionamento del moschicida elettrico.
Bio-feedback
Si tratta di uno strumento che misura la resistenza corporea. La variazione viene segnalata da un segnale acustico, dal lampeggiamento di un led e, inoltre, la corrente che circola nel corpo viene visualizzata da un milliamperometro. La resistenza corporea varia in base allo stato di rilassamento. Con l'apparecchio è possibile, facendo un esercizio di autorilassamento, rendersi conto se l'esercizio funziona e quindi rinforzare l'effetto dell'esercizio stesso (principio del "bio-feedback"). Come involucro è stato usato quello di un trasformatore per trenini elettrici della "Rivarossi".
Generatore di ioni  negativi
E' un generatore di ioni negativi di piccole dimensioni ideato per essere usato in automobile. E' stato costruito utilizzando una scatola di montaggio.
Autoipnosi
Si tratta di un oscillatore che pilota due lampade poste dietro uno schermo blu. La frequenza del lampeggiamento alternato delle lampade (che dà l'illusione di un movimento pendolare), può essere variata con un reostato. Ci si pone in una stanza in penombra ad una distanza ottimale dall'apparecchio e - trovata la frequenza di nostro gradimento - si fissa lo schermo, procedendo con l'esercizio di autoipnosi. Come contenitore è stata usata una scatola di sigari di plastica verniciata internamente di nero meno la parte in corrispondenza delle lampade; davanti a queste è stato posto uno schermo di gelatina blu del tipo usato nei riflettori.
Cromoterapia
Si tratta di una lampada per cromoterapia. E' stata utilizzata una lampada tascabile con lampadina alogena. Le lenti colorate sono di vetro e provengono da una vecchia centrale telefonica. Per collegarle alla lampada ho usato l'anello di plastica di un rotolo di nastro adesivo verniciato di nero e fissato sulla lampada stessa; sull'altro lato si inserisce la lente colorata.
Zapper
Si tratta del cosiddetto "antibiotico elettronico" progettato dalla dottoressa Hulda Clark: lo "zapper" (fulminatore). Esso funziona in base al principio della risonanza. E' stato realizzato utilizzando lo schema-base esposto nel libro della Clark.
Magnetoterapia BF
E' un apparecchio terapeutico per magnetoterapia in BF. E' stato costruito utilizzando una scatola di montaggio.
Magnetoterapia AF
E' un apparecchio terapeutico per magnetoterapia in AF. Anche in questo caso è stata utilizzata una scatola di montaggio.
     
alberto.valentini@tin.it