Ogni
canzone del patrimonio askenazita, ma anche sefardita, è una
storia.
Amori, lamenti e felicità nella musica ebraica.
Il concerto del Kinder Klezmer
Quartet si rivela un gioiellino. E Claudia Bidoli è un´ottima
interprete
Ti vien da immaginare una festa in famiglia, quelle famiglie ebraiche
piene di bambini, parenti e pietanze, con tante chiacchiere e qualcuno
magari un po´ alticcio, e il rabbino tra gli ospiti. Scene che
abbiamo visto e letto in qualche film di Woody Allen, nei romanzi di
Singer, nelle meravigliose graphic novels di Will Eisner. A un certo
punto, c´è sempre qualcuno che si mette a suonare e cantare,
e visto che la scena è il salotto di una casa, non c´è
spazio per un´orchestra, ma per un quartetto sì.
L´atmosfera suggerita dal Kinder Klezmer Quartet, in concerto
alla Fontana di Avesa, è di questo tipo. Un repertorio di una
quindicina di brani, tutti o quasi molto belli, con grandi melodie,
arrangiamenti mai velleitari, canzoni che riflettono umori e tensioni
molto differenti: l´amore impossibile e struggente o quello, invece,
che colma di ebbra felicità, l´ironico sfogo contro una
dieta quotid! iana forzata poco gratificante (le patate protagoniste
di Bulbes, già cantate da Moni Ovadia) o quello più simile
ad un lamento contro lo strozzino che viene a reclamare i soldi dell´affitto.
Un concerto che si rivela per noi un autentico gioiello, a confermare
da una parte il respiro molto ampio di un patrimonio musicale-culturale
in questo caso non solo askenazita (cioè proveniente dagli ebrei
dell´Est Europa) ma anche sefardita (e quindi dai sapori balcanici,
mediterranei, latini; dolcissime canzoni d´amore ma anche momenti
dal passo baldanzoso e beffardo, non lontani da certa «guapparia»
napoletana...); dall´altra, la rarissima capacità di Claudia
Bidoli di restituire con disinvolta classe, come se lo frequentasse
da sempre, tanto repertorio. Bravissima, e il discorso vale in ugual
misura per tutti e tre i muscisti al suo fianco, cui vanno equamente
attribuiti i grandi onori. La chitarra di Fabio Basile, il banjo (che
ogni tant! o sembra quasi una balalaika) di Enrico Terragnoli, e il
sax baritono di Roberto Lanciai si concedono con buona alternanza spazi
di maggiiore evidenza, e danno veramente connotati particolari e significativi
ad ogni differente canzone.
Così in un brano come El pato, con la dovuta ironia, si potrebbe
parlare - in virtù di un lungo, splendido solo di Basile - di
«psichedelia sefardita».
Beppe Montresor
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Suoni ebraici da Balcani e Spagna con il Kinder
Klezmer Quartet.
Con Bidoli, Terragnoli, Lanciai e Basile nel repertorio tradizionale
ripensato sul binomio banjo-sax.
Il klezmer e la secolare tradizione legata a questo filone musicale
ebraico sono il tema su cui stasera alle 21 si accendono le luci.
A darci un assaggio di una cultura musicale di straordinario spessore
c´è una formazione che con questo concerto debutta dal
vivo. È il Kinder Klezmer Quartet, gruppo che riunisce dei
volti ben noti della scena musicale veronese: la cantante Claudia
Bidoli, il sassofonista baritono Roberto Lanciai e i chitarristi Fabio
Basile e Enrico Terragnoli (che stasera però suonerà
il banjo). Si tratta di un quartetto nato in seno alla Meshuge Klezmer
Band, in occasione di un episodico incontro dal vivo tra la Bidoli
e la band veronese che da quasi vent´anni suona musica ebraica
e di cui fanno parte Lanciai e Basile.
Il gruppo stasera proporrà un repertorio in cui si ritrovano
sia il filone musicale askenazita (legato prevalentemente al! la presenza
ebraica nell´Est Europa e nei Balcani) sia quello sefardita
(connesso con la millenaria storia degli ebrei nella penisola iberica),
ripercorrendo la storia di una geografia culturale su cui, dalla Polonia
agli Stati Uniti, sono state impresse tracce immortali.
Un aspetto del tutto particolare da segnalare di questa formazione
è anche legata all´assetto timbrico in cui la sezione
ritmica e armonica non prende né basso né percussioni
ma è costituita dal tandem banjo-sax e che produce un effetto
del tutto particolare, attorno al quale sono stati ripensati tutti
i pezzi.
I musicisti che fanno parte dei Kinder Klezmer Quartet non hanno in
realtà bisogno di molte presentazioni, a partire dalla Bidoli
e Terragnoli presentati in numerose precedenti occasioni.
Anche Basile e Lanciai sono da vent´anni protagonisti della
scena veronese e assieme hanno preso parte a decine di formazioni
più o meno durature, che incrociavano i territori del jazz,
dell´improvvisazioni e delle musiche orientali e ba! lcaniche.
Luigi Sabelli
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