9 - STIMOLO DEL

 

 CANE

 

 

Addestrare un pit bull alla difesa personale rappresenta sicuramente una grossa responsabilità.

E richiede sempre un perfetto controllo sul cane, perché in futuro non si scagli contro estranei inoffensivi.

Il consiglio, pertanto, è che a completare l’addestramento sia un istruttore serio e professionale, che abbia già avuto esperienza con dei pit bull, o, al limite, con le razze da presa, e solo quando giudichi il singolo cane idoneo a sostenere un tale tipo di addestramento.

Per completezza espositiva, però, riteniamo sia giusto offrire ai lettori lo schema delle ultime fasi dell’addestramento di base.

 

 

Innanzitutto l’addestramento alla difesa personale deve essere sempre e tassativamente preceduto da un corso di obbedienza, perché non si può spingere un cane a mordere senza avere su di lui il massimo controllo.

Il processo di educazione da parte del proprietario, come abbiamo già visto, deve iniziare subito, appena il cucciolo entra in casa, mentre gli esercizi di obbedienza, guardia e difesa iniziano quando il soggetto, fisicamente e psicologicamente maturo, abbia svilup­pato la componente caratteriale dell’aggressività.

Questo avvie­ne in genere tra i 19 e i 24 mesi di età: in particolare i molossoidi, come appunto il pit bull, maturano più lentamente dei lupoidi.

 

Non si deve mai rintuzzare l’aggressività in un cane immaturo, perché così si potrebbe rovinare per sempre il suo futuro di difensore.

 

Orbene, posizionatevi, come al solito, alla destra del cane tenendolo con la mano destra direttamente infilata nel collare ed usando la sinistra per accarezzarlo e tenerlo contro di voi.

Chiamate, a questo punto e senza insospettire il cane, il figurante (va bene anche un amico) che avrete fatto nascondere precedentemente nelle vicinanze.

Appena compare il figurante ad una distanza di 30 passi circa, dovrete iniziare a ripetere al cane la parola "attento" sottovoce, cercando di esprimere con tutta l'enfasi possibile ansia, preoccupazione, eccitazione e paura.

L'aiutante, invece, dovrà avvicinarsi lentamente con aria furtiva, se possibile uscendo e rientrando da dietro un nascondiglio  avanzando e ritraendosi, e mostrando chiaramente di avere cattive intenzioni.

Meglio se si eccede nella pantomima, caricando i gesti: non abbiate fretta e, se lavorerete bene, il cane presto o tardi reagirà, prima con un brontolio, poi con un abbaiare deciso, quindi cercando di lanciarsi in avanti per afferrare l'intruso. Il vostro figurante, invece, dovrà sapere eccitare il cane, avvicinandosi lentamente e furtivamente, poi ritraendosi precipitosamente mostrando paura, appena il cane reagisce, quindi tornando ad avvicinarsi. L'amico figurante, continuando a caricare il suo atteggiamento, avanzerà progressivamente sino a portarsi quasi a contatto del cane, ma assolutamente senza toccarlo. Sarà eventualmente il padrone a pizzicarlo leggermente sul fianco quando il figurante è vicinissimo e il cane ancora non reagisce.

Vediamo le possibili reazioni del cane e giudichiamone il carattere da queste risposte:

-- il cane inizia presto ad abbaiare, appena intravisto il figurante, aumentando l'intensità quando l'uomo si ritrae impaurito: cane di buon temperamento, vigile, attento, di tempra non molto marcata, valido come cane da guardia;  

-- il cane osserva attentamente, ringhia leggermente, inizia ad abbaiare solo quando il figurante è a 8-4 m, se si ritira si lancia per inseguirlo: cane equilibrato, di buona tempra e buon temperamento, valido per proseguire l'addestramento;

-- il cane osserva attentamente, accenna a qualche "sbuffo" ed a qualche leggero abbaio, poco sicuro, se il figurante si avvicina troppo tende a nascondersi dietro le gambe del padrone, reagisce quando si allontana: soggetto di tempra poco marcata, anche se di buon temperamento; occorre insistere, specie se il soggetto è giovane, risponderà meglio le volte successive.

-- il cane non abbaia, non indietreggia, fissa l'attaccante dritto negli occhi, tenta di partire per mordere solo quando la preda-malfattore è quasi a contatto: cane di tempra eccellente, ottimo per il lavoro, ideale per la difesa personale, ma non proseguite senza un esperto potreste avere dei dispiaceri;  

-- il cane malgrado tutti i tentativi non reagisce, continua a muovere la coda e, se il figurante gli arriva a tiro, gli salta addosso per fargli le feste: cane filantropo, equilibrato, socializzato, di ottime qualità naturali, non ha paura perché non conosce la cattiveria dell'uomo, se provato con un esperto potrà senz'altro riuscire;

-- il cane non reagisce, sembra non vedere il figurante ne accorgersi della sua presenza per quanto si agiti; se si avvicina troppo, si nasconde dietro il padrone: non avete, quel che si dice, un "cuor-di-leone", non insistete oltre.

 

 

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