Tutte le favole iniziano con “ C’era
una volta ……” questa invece la viviamo oggi, si proprio oggi sotto i nostri
occhi:
Voglio
raccontarvi la strana storia di un bellissimo castrone morello e di una gentile
e giovane giumenta anch’essa dal manto morello.
Sin da quando il caso volle che i due
viaggiassero sullo stesso Van scattò
una scintilla i due si guardarono negli occhi e forse all’insaputa dei
rispettivi padroni si giurarono eterno amore. Nel linguaggio equestre non
esistono le parole ma esistono certamente i fatti.
Da quel fatidico giorno Piganziello, al secolo Peanuts du Trichon, che ha sempre odiato viaggiare ed ha spesso, a suo di calci, distrutto i van che lo trasportavano, è in perenne attesa di recarsi in concorso e se la bella Ailania per gli amici Airlane, per quella sua caratteristica di affrontare gli ostacoli e superarli in scioltezza quasi levitando, non è a bordo succede il finimondo. Non vuole salire, scalcia, non si lascia avvicinare, si impenna; mette, insomma, tutto il suo potenziale di muscoli e di peso per non salire nel van. Ma se c’è la dolce Ailania le cose cambiano. La bella Morella, come se lo sapesse appena giunge nel maneggio del suo amato nitrisce, attira l’attenzione e quando si apre il portellone dimena la coda si gira e fa uno sguardo languido che solo una cavalla innamorata sa fare.
Pignaziello non capisce più niente, si
ammansisce e seicento Kg. di carne e muscoli si rilassano, si lasca guidare
sulla rampa quasi avanzando rapidamente per raggiungere Ailania.
Finalmente insieme i due Morelli
Terribili, così chiamati per la foga che mettono nelle gare e la grande voglia
di vincere, si calmano si salutano si leccano e come due innamorati Umani si
Baciano poi rapiti dal loro immenso
amore equino si rilassano. Ailania assume la sua posa preferita si appoggia
alla fiancata del van e si gode la passeggiata Pignaziello assume una posizione
rapìta, quasi eterea , incantata, praticamente a bocca aperta e con la lingua
penzoloni.
Ai padroni che osservano i cavalli dalla
telecamera a circuito chiuso, istallata a suo tempo per motivi di sicurezza,
quasi si sentono di troppo, in imbarazzo per essere costretti a spiare queste
due creature che nella vita e nello sport stanno dando prova di capacita e
sentimenti che spessissimo gli umani hanno dimenticato. Hanno quindi deciso di spegnere la telecamera.
Dal
momento che la telecamera è spenta non ho altre osservazioni da trasferirvi ma
se ci saranno sviluppi vi terrò
informati....
Nino
Esposito