STORIE DI  CAVALLI

 

Intervista............ad un cavallo

 

 

         Montavo con disinvoltura il mio caro Ibisco quanto mi accorsi che  cercava in tutti i modi di attirare la mia attenzione  utilizzando tutti gli strumenti in suo possesso, stop improvvisi, piccoli rifiuti, scuotimenti della testa e così via. Scesi pensando che avesse qualche problema agli arti e mi abbassai per controllare. Mentre ero intento a verificare che  non ci fossero problemi mi sento chiamare : “ Nino, Nino” mi giro mi rigiro ed intorno a me solo il vuoto, capirete alle 9 di mattina in un sabato di Agosto chi volete che ci fosse. Nessuno! Eppure mi sento richiamare “Nino,Nino” ed immaginate il mio grande stupore quando mi accorsi che a parlare era Ibisco che  candidamente, come il suo mantello, e come se niente fosse mi disse  : “  sai ho deciso di imitarti ed ho effettuato un’intervista al mio vicino di box se mi prometti di pubblicarla ti do il resoconto” A momenti svengo penso che il sole mi abbia dato alla testa ma invece come niente fosse rispondo ad Ibisco e gli dico che sono d’accordo.

Ibisco mi racconta di aver chiesto al suo vicino come erano i suoi rapporti con la padrona e questi gli ha risposto che erano ottimi.” Mi vuole molto bene, non vedi che mi porta spesso le carote? e tutti i giorni la frutta? solo che non sopporto che mi fa la treccia alla criniera, non credi anche tu che ho più l’aria di uno stupido che di uno stallone? pensa che per evitare che le cavalle del maneggio pensino male di me appena esco dal box sono costretto a fare un gran baccano devo nitrire a più non posso devo impennarmi e dimostrare a tutti chi sono veramente. Pensa che l’altro giorno non contenta della treccia alla criniera me l’ha fatta anche alla coda, non ti dico il fastidio che ho provato, non riuscivo più a scacciare quelle maledette mosche, capirai con quella legatura mi sembrava di avere una scopa al posto della coda, non ti dico poi quanto mi sella si arrabbia sempre perché mi muovo e non sto fermo, vorrei vedere le se le mettessero sulla schiena quell’attrezzo cosa direbbe, con il caratterino che ha ne sentiresti delle belle e non ti dico come stringe il sottopancia, al limite dell’inverosimile. In maneggio continua a darmi speronate chiedendomi di fare esercizi complicatissimi, ma che siamo al Circo? non capisco perché non si accontenta di farsi una bella passeggiata come fanno tutti. Vuole da me le cose più pazze, poi si arrabbia e non la capisco più.”

    Ibisco mi guarda e mi dice:” Sai cosa gli ho detto per consolarlo? Caro amico devi capirla la tua padrona, non è colpa sua, purtroppo è Umana ed a questi strani esseri a due zampe non è dato di capirci; porta pazienza”.

 

   Mentre portavo Ibisco nel box riflettevo sull’accaduto e mi chiedevo cosa avreste detto voi di questa storia e non volevo pubblicarla. Poi il senso dell’onore ha preso il sopravvento ed anche se non ci credete non ho mai mancato alla parola data al mio Cavallo, e sapete perché? perché sono sicurissimo che lui come tutti i Cavalli mai e poi mai mancherebbe alla..........parola data.

    L’articolo è pubblicato anche sul sito members.xoom.it/equidomizia

Nino Esposito