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Le emozioni 


 

Vivete emozioni positive

 Il terzo fattore della SUPERSALUTE sono gli stati emozionali positivi che provocano sensazioni gradevoli, di benessere, di entusiasmo, di euforia, ecc.. Ciò in quanto dal volume di gioie, di divertimenti, di soddisfazioni, ecc., derivanti da attività sportive, ludiche, sessuali, lavorative, ecc., lanciate da quella parte più primordiale del cervello (corteccia orbito-frontale), dal punto di vista evolutivo e comune a tutti gli animali, da cui derivano azioni istintive dettate dai sentimenti, dipendono in modo notevole le condizioni della macchina umana.

La funzionalità della parte del cervello di cui trattasi è misurata dalla capacità di provare emozioni, dalla capacità di risolvere problemi ad elevato numero di variabili secondo l'esperienza memorizzata acquisibile con la vita con l'educazione o l'istinto, i sentimenti, il cuore (intelligenza emotiva QE. Comporta padronanza di sè o autocontrollo delle proprie emozioni, entusiasmo e ottimismo, perseveranza nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, automotivazione, adattabilità a nuove esperienze e circostanze di vita, di interagire in modo soddisfacente o andare d'accordo con gli altri e/o di intuire in quale situazione ci si trova e comportarsi in modo appropriato, di evitare che la sofferenza ci impedisca di pensare, sperare, capire le persone, saper cogliere le opportunità che la vita porta con sè, ecc.). QE non và confusa con la QI che misura la intelligenza razionale o la capacità logico matematica o capacità di ragionare, scolastica, basata sulla conoscenza e applicazione di regole senza commettere errori per ottenere il massimo dei voti nella risoluzione di un problema (individui dotati di elevato QI possono dimostrarsi totalmente incapaci nella loro vita privata. Più precisamente, solo il 20% del successo nella vita dipende da QI il rimanente 80% dipende da altri fattori come QE, classe sociale, fortuna, ecc.). In ogni caso QI e QE sono sinergiche: senza l'una l'altra è incompleta e inefficace perchè le parti razionali ed emotive del cervello dipendono l'una dall'altra!

Una serie di dati scientifici sembra dimostrare l'esistenza di una terza intelligenza detta spirituale QS espressione della capacità di saper uscire dagli schemi creando o trovando nuove regole, di essere fantasiosi.

In particolare, anche da questo fattore dipenderanno:

- la struttura organica dell'uomo (viceversa continue emozioni negative prolungate causano la disarmonia tra le parti del cervello limbo e corteccia dotate di facoltà decisionali e conseguentemente possono causare malattie e influenzare in modo notevole anche quelle derivanti da altre cause. Che una malattia possa derivare dal cervello è dimostrato dal fatto che un soggetto, allergico alle graminacee, d'inverno, tenuto al chiuso, senza alcun contatto con l'allergene, può avere una risposta di tipo allergo/simile se vede fiori finti. O al contrario: se siamo convinti che un certa medicina alternativa cura una malattia è possibile che ciò si verifichi per l'effetto placebo che ha ingannato il cervello il quale ha dato ordine al sistema delle difese naturali di intervenire);

- il livello delle sue prestazioni (grado di efficienza, produttività, creatività, capacità di godersi la vita, capacità a realizzarsi pienamente);

- la velocità e il modo del suo invecchiamento (il Canadian Institute of Stress sostiene che l'invecchiamento precoce dipende in gran parte dal comportamento e dagli atteggiamenti individuali nella vita quotidiana, soprattutto per quanto concerne le situazioni di stress);

- la sua felicità (la felicità è una realtà biologica nata, sembra, all'ultimo stadio dell'evoluzione, nell'homo sapiens sapiens, con lo sviluppo della corteccia cerebrale sede dell'intelligenza e non dipende perciò dallo stato di salute fisica, dall'aspetto esteriore, dai soldi, ecc.. Da non confondersi col piacere che è un segnale fisico di soddisfazione inviato dall'organismo alla coscienza in risposta a un desiderio primario, di bere o di mangiare o di dormire o di fare l'amore, che dura fino al raggiungimento della sazietà): in questa configurazione l'organismo inibisce i sentimenti negativi e i centri che generano pensieri angosciosi, viene a trovarsi in un generale riposo, si rende non solo disponibile ed entusiasta nei riguardi di qualunque compito esso debba intraprendere ma anche pronto a battersi per gli obiettivi più diversi;

- il livello di energia positiva che si riversa nel gruppo sociale cui ci si inserisce (le persone dotate di un alto livello di questa energia emanano un senso di benessere che gli altri percepiscono e sul quale concordano. Ciò comporta che la cura di questo fattore oltre che legittima è un dovere etico).

Le situazioni difficilissime in cui troppo spesso l'uomo attuale viene a trovarsi di fronte a dilemmi post moderni è dovuta alla memoria di reazioni istintive adatte ad esigenze molto più antiche (repertorio emozionale del pleistocene)!

Emozioni positive e stress buono

Tanto più la nostra vita risulterà affollata di stati emozionali positivi capaci di dare la più alta energia da stress possibile, ad alto rendimento di speciale efficacia (stress buono, molto simile a qualche cosa che si usa chiamare vitalità che fisiologicamente si manifesterà con la produzione di una serie di ormoni cortisolo, adrenalina e noradrenalina), maggiori saranno gli effetti benefici sugli elementi di cui sopra.

Il prof. Massimo Biondi, in occasione del Congresso della Società Italiana di Medicina Psicosomatica, svoltosi a Parma nel 1998, ha rivelato che chi prova emozioni positive, come anche l'essere nella fase iniziale di un coinvolgimento affettivo, rischia meno di ammalarsi di pressione alta, colite, mal di testa, dermatiti, raffreddori ricorrenti o influenza. Del resto tranquillizzare e confortare se stessi con una lettura, con la televisione, con una buona scelta delle nostre attività ludiche insieme a quelle di nostri amici è un arte e una capacità fondamentale nella vita!

Emozioni negative e stress cattivo

Viceversa, emozioni causate da eventi non voluti, imprevisti, da emergenze o sofferenze, fisiche o biologiche o peggio simboliche o psichiche (minaccia all'autostima, alla dignità della persona quando essa è trattata ingiustamente o in modo sgarbato o quando vede frustrati i suoi tentativi di raggiungere uno scopo importante), veri o immaginari, che sono percepiti come uno stato di impotenza, un pericolo o come fastidiosi o penosi, che provocano collera, paura, abbattimento, ecc., sono emozioni tossiche o stati emozionali negativi e andranno combattuti. Tuttavia bisogna distinguere:

- stati emozionali negativi di lieve entità e/o momentanei. In questo caso le reazioni biologiche che ne conseguono (stress) servono a mobilitare e guidare proporzionalmente le risorse umane interne disponibili necessarie a far fronte all'evento che l'ha generato proteggendo l'organismo (stress salvifico). Tutte le emozioni negative sono essenzialmente impulsi ad agire ovvero piani d'azione che ci ha dato l'evoluzione per gestire in tempo reale le emergenze della vita. Cioè, secondo un programma scritto nei nostri geni, in pochi millesimi di secondo, l'organismo si trasforma in una macchina per rispondere meglio alla collera con la lotta o alla paura con la fuga o all'abbattimento con l'inibizione dell'azione per tentare di passare inosservati. Il sangue si trasferisce dal sistema digestivo, dal pene, ecc. ai muscoli, i bronchi si dilatano, il respiro si fà più frequente per inalare più aria, l'intestino si prepara a svuotarsi per rendere il corpo più leggero, le pupille si dilatano per migliorare l'acuità visiva, aumentano la frequenza e la gittata cardiaca, si allargano le coronarie, vi è secrezione di adrenalina che fà accumulare una grande quantità di energia non percepiti dal cervello).

Se nel passato più remoto la propensione, per esempio, alla collera poteva costituire un vantaggio di cruciale importanza in termini di sopravvivenza, oggi che le armi automatiche sono disponibili anche ai bambini una tale inclinazione può essere disastrosa!

In questo caso: le difese naturali rimangono inalterate; la felicità non corre alcun pericolo; si continua ad aver voglia di camminare, di prendere aria, di fare attività fisica, di mangiare bene e meno, di respirare l'aria delle persone che si amano, si accetta il proprio corpo, ci si apre agli altri, si diventa disponibili, ecc. (anche se potrebbe ingenerarsi un comportamento inadeguato quando l'allarme che lo ha generato sia infondato: in un primo momento provoca la stessa reazione di cui sopra ma che poi non trovando sfogo, rende percepibili le trasformazioni di cui s'è detto che diventano dannose, se non entra in giuoco adeguatamente la coscienza che, rendendosi conto del turbamento, chiama all'azione l'intelligenza per sostituire il primo programma istintivo con quello riflessivo);

Attenzione che nei momenti più critici della vita il cuore prevale sul razionale!

- stati emozionali negativi estremi ossia molto intensi e/o persistenti. In questo caso, alla lunga, lo stress connesso diventerebbe dannoso, stress cattivo, se non si mettessero in atto opportune azioni di interdizione cioè se non si fosse dotati di quella particolare capacità di resistenza espressa da ciò che sopra abbiamo chiamato intelligenza emotiva appunto: la paura diventerebbe ansia e poi agitazione, la collera diventerebbe aggressività che farebbe prendere decisioni affrettate ed erronee reagendo a impulsi di cui in seguito ci si pente, l'abbattimento si tramuterebbe in depressione continua, ossessione, si assumerebbero droghe, alcool, medicinali, si produrrebbero alti livelli di cortisolo che ha un effetto immunosoppressore, inizierebbero a verificarsi problemi più a livello fisico, perturbazione del sonno, ricerca di situazioni iperprotettive, alterazione del ciclo mestruale, riduzione della libido, invecchiamento precoce (invecchiamento da stress negativo), quindi tutta una serie di malattie, la funzionalità cerebrale si disarmonizza e si diventa infelici (l'ampiezza di questo tipo di emozioni provate da una persona stà in rapporto diretto col riflesso di trasalimento. Maggiore è il trasalimento maggiore sarà la forza con cui un individuo tende a far esperienza di emozioni negative).

Secondo Goleman, 1977, le persone che hanno sperimentato stati cronici di ansia, lunghi periodi di tristezza e pessimismo, continua tensione o costanti sentimenti di ostilità, corrono un rischio doppio di ammalarsi di patologie quali asma, artrite, emicrania, ulcera e cardiopatie. Un classico è la sindrome dello yuppie che si manifesta come una malattia influenzale con costante spossatezza, debolezza e dolori muscolari, difficoltà di concentrazione mentale, ecc.!

Stati emozionali negativi persistenti

Questi stati se non interrotti in particolare:

- modificano in modo permanente le funzioni metaboliche innescate dall'inizio dello stimolo, i vasi sanguigni diventano più stretti facendo aumentare in modo stabile la pressione arteriosa, con conseguente diuresi, come reazione dell'organismo per non provocare danni, ci colpisce l'Herpes, la tachicardia, ecc.;

E' il SI il primo sistema di difesa che sorveglia e mantiene il nostro benessere e che si oppone alla nostra destrutturazione da parte di altri organismi. Dopo non rimangono che le medicine!

- sconvolgono i tassi ormonali, i livelli dei minerali e si modificano i flussi ematici (a causa del sistema integrato psiconeuroimmunoendocrino, situazioni di stress prolungato precedono sempre condizioni di aumento di rischio di malattia. La base della malattia potrebbe anche essere genetica ma sicuramente lo stress cronico, anche se lieve, è un evento scatenante specie dei tumori);

Nei mesi successivi la morte del proprio coniuge, il sopravvissuto ha una probabilità di morte del 40% superiore rispetto a quella di soggetti della stessa età e sesso!

- intaccano la funzionalità immunitaria naturale dell'organismo con frequenti influenze, allergie, ridotta attenzione nei confronti di neoplasie, ecc.;

E' accertato che stati psichici particolari possono facilitare l'accesso, l'evoluzione, di malattie psicosomatiche, anche se non proprio indurre a una patologia oncologica!

- fanno aumentare la tensione muscolare specie della nuca e della spina dorsale, che si tendono bloccando le articolazioni.

Come detto questi stati sono pertanto quelli da combattere per eliminarli o quanto meno attenuarli, impedendo che si accumulino diventando appunto permanenti e che le reazioni passino dallo stato fisiologico a quello patologico, mediante eventualmente l'aumento del proprio quoziente emotivo (la probabilità di danni alla salute, causati dallo stress, entro i due anni successivi dall'avvenimento dei fattori di stress, può essere misurata con il test di Holmes-Rahe, mentre con il Test del Quoziente di Vitalità, si può misurare l'idoneità allo stress, che si ha dentro ciascuno di noi, costituita dalla combinazione delle caratteristiche ereditarie e del modo di vivere, con tutto ciò che l'esperienza personale ha insegnato sul modo di reagire ai diversi fattori di stress, dato dal rapporto tra la soddisfazione che si riesce a procurarsi per ogni unità di energia da stress spesa).

L'emotività è personale

Il quoziente emotivo è personale, è soggettivo.

Il bagaglio emozionale personale o repertorio emozionale è costituito da tutti quei sentire (collera, paura, felicità, tristezza, amore, sorpresa, disgusto, ecc.), con le corrispondenti previste reazioni, che ha aiutato l'uomo a sopravvivere almeno fino alla comparsa della civiltà!

Ovvero, ci sono persone che sono molto sensibili alle emozioni capaci cioè di reazioni forti e all'estremo opposto persone che quasi non avvertono emozione alcuna ovvero che quasi non reagiscono nemmeno nelle circostanze più critiche. Ciò dipende:

- dallo stato o profilo psicologico o stressotipo di appartenenza (sono gli affetti ricevuti che hanno fatto di noi quello che siamo. Ossia, il grado di integrazione mente/corpo e il livello di salute e di robustezza di una persona dipendono dalla quantità di affetto e desiderio ricevuti alla sua nascita: tanto meno affetto e desiderio erano presenti alla nascita, tanto più la persona sarà o nevrotica sul versante somatico o su quello psichico. I cofattori patogenici che determinano il rischio di malattia somatica sono: predisposizione genetica, alterazione biochimiche acquisite, dieta e abitudini di vita a rischio, agenti patogeni e stress o reazioni emozionali. Le malattie psichiche sono dette psicosi);

La madre dà al bambino non solo difese immunitarie ma anche difese psicologiche. Per questo una mamma anche se in uno stato di grande sofferenza, ai fini della sopravivenza della specie, sorride sempre al suo bambino! 

- dalla personalità, dall'ambiente sociale e familiare in cui si è vissuto e si vive, dai pregiudizi personali, ecc..

Secondo H. Seyle, scopritore dello stress, non conta quello che ci succede ma il modo in cui prendiamo quello che ci succede! 

- dalla struttura genetica, dal grado di sbilanciamento esistente tra le attività nelle zone prefrontali destra e sinistra, ovvero dalla produzione ormonale responsabile personale; 

Con l'invecchiamento, la cortisolemia è spesso fisiologicamente moderatamente elevata con conseguente difetto di controllo del sistema dello stress!

Il cervello è plastico

L'eredità genetica ci ha dotati di una serie di capacità emozionali che determinano il nostro temperamento tuttavia, recentemente, la scienza neurologica ha provato che i circuiti cerebrali interessati sono straordinariamente plastici e che quindi esperienze di vita stabiliscono in esso sempre nuovi collegamenti neurali o addirittura possono crearne di nuovi rendendoci più o meno abili nella gestione degli elementi fondamentali della intelligenza emotiva (ad esempio, la meditazione sembra sia capace di riprogrammare l'attenzione e le capacità mentali ad essa collegate).

Come combattere gli stati emozionali negativi di lunga durata

Per stare bene psicologicamente non si tratta di evitare i sentimenti spiacevoli quanto di controllarne la durata e/o l'intensità stabilendo un buon bilanciamento fra emozioni negative e positive. Le due ultime caratteristiche permettono di liberare la mente dalla morsa delle emozioni distruttive (le conseguenze di una emozione non sono una proprietà appartenente alla natura fondamentale della mente), di addomesticare i nostri impulsi più distruttivi:

- adottando uno opportuno stile di vita, più ricco di stress positivi o di esperienze psichiche o di emozioni positive (più divertimento, più momenti di relax, più piaceri, ecc.), che comporta la produzione di più beta endorfine, cellule killer T nel sangue e immunoglobine A nella saliva;

Il piacere è una gratificazione sempre passeggera. Non deve diventare una droga che non ci permette di impegnarci nella ricerca della felicità o peggio un inganno per la coscienza per farle credere che tutto va bene!

- ricorrendo a opportune terapie psicologiche che, a seconda dello stressotipo di appartenenza, prevedano, rispettivamente, una alimentazione e una attività fisica adeguata o la rivalutazione dell'autostima o l'adeguamento del modo di vivere ai valori fondamentali o il miglioramento della socializzazione o il miglioramento della capacità di comunicare con gli altri opinioni e sentimenti o il rilassamento e l'addestramento alla meditazione rilassante (ad esempio, per reagire al desiderio ossessivo ci sono meditazioni pensate per mostrare alla mente le caratteristiche non affascinanti dell'oggetto dell'attaccamento, oppure, nel caso della rabbia si coltiva l'amorevolezza, ecc.). Nei casi più gravi sono possibili anche terapie di tipo farmacologico.


Novità dalla scienza

denaro.it. 31 Maggio 2009. Le patologie che traggono i maggiori benefici dall'elioterapia sono l'acne e molte altre malattie della pelle, compresa la psoriasi e tante patologie legate alle ossa, quali l'osteoporosi e e le varie forme artrosiche poichè i raggi solari facilitano l'assorbimento del calcio. Anche i bronchi beneficiano dei raggi solari. L'elioterapia si rivela utile per combattere l'anemia ed alcune forme di depressione. La luce solare accompagnata anche da un'atmosfera priva di inquinamento, sempre in aumento soprattutto nelle grandi metropoli agendo sul sistema endocrino atto a produrre gli ormoni favorisce la produzione di globuli rossi ed è dimostrato - da studi recenti - che la luce solare riduce l'ansia e stimolando il sistema nervoso combatte appunto la depressione. Non possono usufruire a pieno dell'elioterapia i soggetti cardiopatici gli ipertiroidei, chi ha malattie debilitanti e le persone che soffrono di fragilità venosa. In tutti questi casi il sole va preso con cautela. Mentre per tutti gli altri la raccomandazione è solo una: evitare le scottature e le ustioni.

City. 31 Marzo 2009. La rivista Mind elenca le proprietà terapeutiche della risata e più in generale delle emozioni positive: effetti up a livello psico-emozionale, muscoli rilassati, incremento delle secrezioni di endorfine analgesici naturali che aumentano il senso di benessere generale e accrescono la tolleranza al dolore, miglioramento del tono dell'umore. Inoltre, secondo un altro studio, ridere 15 minuti al giorno potrebbe far perdere oltre due chili di peso in un anno.

Il Corriere della sera. 17 Dicembre 2008. Una bella risata sembra il vero elisir di lunga vita. A sostenere la piacevole ipotesi è una ricerca giapponese, secondo la quale «sganasciarsi dal ridere» fa bene praticamente a tutto l'organismo e regala anni di vita. L'indagine è stata condotta da studiosi dell'ospedale Moriguchi-Keijinkai. La ricerca, che si è guadagnata le pagine del quotidiano britannico «The Independent», non è l'unica a evidenziare gli effetti positivi che il buonumore ha sulla salute e sulla longevità, in particolare contrastando disturbi come ipertensione, influenza, artrite, malattie cardiache e diabete. Non a caso le infermiere del Nhs, il servizio sanitario britannico, stanno cominciando a seguire veri e propri «corsi di risata», per rendere gli ospedali più confortevoli e meno deprimenti.

Il Giornale. 5 Dicembre 2008. Un’équipe di scienziati americani giura che la paura «è una malattia contagiosa». La pavidità sarebbe dunque equiparabile a un virus trasmissibile da persona a persona, né più né meno del morbillo o della varicella. L’infezione - secondo i ricercatori della Stony Brook University, nello stato di New York - si diffonde come «un’onda, in una stanza piena di gente, nello spazio di pochi secondi». Spiegano gli americani che insieme al sudore l’organismo secerne feromoni che gli altri percepiscono e che inducono paura anche in loro.

La Repubblica. 22 Maggio 2008. L'incenso respirato agirebbe su alcune parti del cervello, alleviando ansia e depressione. A questa conclusione sono giunti alcuni ricercatori statunitensi ed israeliani che hanno studiato sui topi l'azione dell'incensolo acetato, un componente dell'incenso.

Il Corriere della Sera. 24 Giugno 2007. Secondo uno studio pubblicato su Science, I primogeniti sarebbero più intelligenti dei fratelli minori (almeno sulla base del quoziente intellettivo Qi).

School of Medicine di Baltimora, 2006. Secondo verifiche è stato confermato che ridere in effetti migliorerebbe di molto la circolazione del sangue, terrebbe lontane gravi malattie come l'infarto e l'ictus e manterrebbe il cuore giovane ed efficiente. Ma più in generale, emozioni, sia positive che negative, influirebbero sulla circolazione sanguigna. Cioè, mentre sentimenti di malumore e tristezza provocano riduzione del flusso sanguigno, una bella risata produce vasodilatazione e rilassatezza.

Milano. Convegno internazionale di economia cognitiva 2005. Il premio Nobel D. Kahneman, uno dei padri dell'economia comportamentale e pioniere, insieme ad A. Sen, di un approccio che tenga conto dell'irrazionalità delle scelte alla base della vita economica, stà lavorando sul "paradosso della felicità": una volta raggiunto un livello di vita confortevole, ogni aumento di reddito potrebbe apportare una certa diminuzione di felicità se associato ad un super lavoro che avrebbe effetti negativi sulla persona cui rimarrebbe meno tempo per i rapporti con gli altri e per l'amicizia.

Addio rossori, addio fobie sociali: un gruppo di scienziati di Glasgow, in Scozia, stà mettendo a punto un farmaco che guarirà la timidezza stimolando nel cervello la produzione di serotonina mirato a persone che a causa di una forte suscettibilità non riescono ad avere una vita normale come chi, per esempio, viene preso dall'ansia all'idea di andare al supermercato o al cinema o alla festa dell'ufficio. E' importante che queste persone sappiano ora di soffrire di una malattia curabile!

Secondo scienziati della University School of Medicine di Saint Louis, in USA, la depressione sarebbe la conseguenza di una sovraproduzione dell'ormone, il glucocorticoide, che sovrintende al normale funzionamento dell'intera macchina umana, che viene rilasciato dal cervello in risposta allo stress.

E' in via di sperimentazione negli USA, frutto delle ricerche sul ruolo dell'amigdala nei meccanismi che l'organismo mette in atto per far fronte alle paure immotivate, all'ansia, al panico e alle depressioni di shock post-traumatico, un farmaco in grado di annullare non solo la paura, ma anche la coscienza morale e i rimorsi.

Secondo una ipotesi degli studiosi dell'Howard Hughes Medical Institute di Salt Lake City, è genetico anche il bisogno di farsi belli e sono proprio i geni a regolare anche i gesti quotidiani di pulizia.

Secondo l'OMS, alcune delle cose che ognuno deve imparare a fare per stare meglio con se stesso sono: cucinare nuovi piatti, curare il giardino, costruire mobili, scalare una parete di roccia, andare a lezioni di balli sudamericani. Inoltre, sempre l'OMS  consiglia: tutte le volte che riceviamo dagli altri cose che ci fanno piacere non perdere l'occasione di fare un complimento sincero e di ringraziare con un sorriso. 

Recenti ricerche scientifiche eseguite in Giappone e in Francia, hanno dimostrato che i cosmetici e i profumi migliorerebbero l'attività cerebrale e aumenterebbero addirittura le difese immunitarie dell'organismo mentre i benefici estetici e psicologici dei cosmetici, data l'accertata esistente sintesi tra mente e corpo, possono avere conseguenze benefiche anche a livello psicologico (ad esempio, le donne possono diventare più sicure nell'affrontare i contatti sociali dopo l'applicazione del make-up; certe fragranze possono rendere più calmi e rilassati).

Sembra che le crisi depressive siano colpa di una molecola del cervello da cui dipendono l'ansia e la paura. La notizia viene dall'università della Columbia ed è pubblicata sulla rivista scientifica "Cell". Il gruppo di esperti guidato dal Nobel per la medicina Eric Kandel, suggerisce che la proteina scoperta stimoli le cellule dell'amigdala a produrre la molecola GABA. Bassi livelli di GABA sono legati a depressione e panico. La stessa ha anche un'azione inibitrice sul sistema nervoso.

Consigli classici per invecchiare bene. Nel volume De senectute, recentemente curato da I. Mazzini per la UTET- 2003, si riporta che già Bacone consigliava, per il benessere psicologico ai fini di una vecchiaia serena, alle persone anziane di "indossare abiti di colori diversi o adorni di ornamenti bellissimi, in modo che osservandoli l'animo si rallegri, leggere libri piacevoli, osservare il bell'aspetto di qualcuno o qualcuna, il cielo e le stelle, l'acqua, i bei colori".


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