Pagina in memoria dei deportati nei campi di concentramento nazisti

" Per non dimenticare "

Data compilazione:domenica 31 marzo 2002

 "Voi che vivete sicuri, nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera, il cibo caldo e visi amici: considerate
 se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta  per mezzo pane, che  muore  per un sì  o
 per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi
 e freddo il grembo, come una  rana  d'inverno.  Meditate se questo è stato:  vi comando queste  parole.  Scolpitele  nel
 vostro cuore, stando in casa andando  per via, coricandovi  alzandovi;  ripetetele ai  vostri figli. O vi si sfaccia la casa,
 la malattia vi impedisca, i vostri nasi torcano il viso da voi." 
  (da "Se questo è un uomo" di Primo Levi).

  Nella tabella che segue sono riportate alcune foto a dimostrazione degli orrori cui può giungere l'odio razziale, l'odio per il
 diverso. La vita nei campi di concentramento, prima del genocidio, è risultata essere una delle situazioni di vita più crudeli
 mai organizzate dall'uomo. Ogni foto può essere ingrandita con un semplice click.
( Ermes Giuliani - Mondolfo PU ).       

Buchenwald
Buchenwald
Buchenwald
Regensburg: Esodo ebrei a Dachau
Sboldunov (Ukr.): Donne all'esecuzione
Sboldunov (Ukr.): Dopo l'esecuzione
Lukow: Foto ricordo nazista (sic!)
Lukow: Foto ricordo nazista (sic!)
Wien: Strada pulita da ebrei
Russia: Esecuzione prigioniero
Russia: Fossa comune
Russia: impiccagione prigionieri
Lodz: I nazi si divertono
Lodz: bambini
Nordhausen: dormitorio
Helmbrechts: cadaveri donne ebree
Helmbrechts: sopravvissuta
Lomazy: in attesa del treno

Foto sconvolgenti, vero? In realtà sono solo una piccola testimonianza del genocidio perpetrato in maniera scientifica a danno degli ebrei. E constatare che tutt'oggi vi sono delle persone, che negano l'esistenza dell'olocausto, fa male al cuore oltre che non corrispondere alla verità. Cosa mai potranno, quest'ultime, insegnare a chi gli sta vicino?

"Oh, che stupidi, abissalmente stupidi, folli, teste di legno! Sono i nostri oppressori che dovrebbero vergognarsi, non noi.
L'umiliazione inflitta con la forza non è umiliazione" (David Sierakowiak, ebreo polacco del ghetto di Lodz 04.10.1939).

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Copyright Ermes Giuliani ( Mondolfo PU ) by Xoom.virgilio.it - data: domenica 31 marzo 2002

Musica sottofondo: "Adagio in sol min. per archi e organo" di Albinoni