tito di blasi

NEL BOSCO DI PAM

favola per grandi e bambini di tutte le età

 

Personaggi ed interpreti:

 

La fatina Lam

il fringuellino Zap

l'orco Grum

i leprotti Pom Pom

la piccola Sim

la quercia

la betulla

il cespuglio di more polpose

lo scoiattolo Tim

l'airone Rom

la mamma di Sim

il vecchio Gnam

il polizziotto Liom

il capopopolo Bum Bum

 

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Lo scenario è quello del bosco di Pam ricco di acque e di sole. La montagna e le rive del fiume hanno piante verdissime che salgono robuste e rigogliose fino al cielo. Animali di ogni specie corrono nei prati liberi e indisturbati perché l'uomo è saggio e ancora li ama e li protegge.

Capra Bianchina abita sulle rocce e da latte in quantità, leggero e cremoso come panna...

Gli uccelli hanno dolcissimi canti: proprio qui, nel bosco di Pam in un mattino di primavera, il fringuellino Zap scopre di avere l'ugola d'oro. Solo le ali sono d'argento, per vibrarsi nell'aria, ma il resto tutto d'oro, e il gorgheggio così delicato e melodioso da incantare gli angeli e le streghe e persino la bellissima Lam che fa la fatina fra le ninfee del laghetto di Lum.

Un fringuello davvero speciale: a memoria d'uomo non è mai nato e neppure mai morto, è sempre vissuto.

Se ne sta sugli alberi più alti della collina perché il suo canto possa giungere lontano, fino alla casa di Sam che è molto malato e non può venire a giocare nel bosco come gli altri bambini.

Anche l'orco Grum, durante una retata di bambini cattivi, aveva ascoltato per caso il suo canto e ne era rimasto talmente affascinato che per poco non rischiava di trasformarsi seriamente in orco buono. Da allora, s'era trasferito nell'antro più profondo di una forra per non sentire il gorgheggìo di Zap e non restarne nuovamente incantato.

 

 

Un giorno, mentre gli animali e i bimbi di Pam sono riuniti intorno al laghetto di Lum per festeggiare l'ultimo nato dei leprotti Pom, la piccola Sim s'incammina per il sentiero della forra, attratta da un cespuglio di bacinfrigola.

- Siamo polposi e succulenti, portaci con te, nel tuo bel cestino di vimini... - i bacinfrigola si fanno spingere dal vento e dondolano sui rami spinosi per attirare nella forra la piccola Sim...

- Attenta Sim, c'è l'orco Grum - urla la quercia, cercando di sbarrare il passo alla piccola Sim con le sue lunghe braccia nodose.

- L'ultima volta s'è mangiato dieci gatti e un porcospino - racconta terrorizzata la giovane betulla, mostrando la sua corteccia bianca tutta screpolata e graffiata.

Lo scoiattolo Tim s'era accorto della tentazione di Sim e s'era arrampicato sull'albero più vicino al cespuglio di more: squittisce con tutto il fiato che ha per convincere la piccola Sim a desistere e ritornare al laghetto.

Sarà stata la grande tentazione o il frastuono della cascata, fattosiè che la piccola Sim non ode il richiamo di Tim e si avventura nella forra...

E' l'ora in cui l'orco Grum è solito girare per la campagna in cerca di cibo...

- Dove vai bella bambina?- chiede a Sim, sbucando all'improvviso dal cespuglio.

La piccola Sim fa un balzo indietro, colma di paura...

- Voglio cogliere i bacinfrigola per la mia mammina - risponde con voce tremante.

Non ha neppure il tempo di rendersi conto del pericolo: l'orco Grum l'afferra per un braccio e la infila nel sacco...

- Finalmente un bimbo buono, ero stufo di mangiare bambini cattivi - sghignazza l'orco Grum, pregustando già la prelibata colazione, e si getta nella forra.

Lo scoiattolo Tim gli va dietro finché gli è possibile: sente le grida d'aiuto della piccola Sim e la vede agitarsi e scalciare nel sacco, ma presto, quando il sentiero si fa impervio e pericoloso, deve abbandonare l'inseguimento e ritirarsi.

Ritorna al laghetto e da l'allarme.

FINE DEL PRIMO ATTO

secondo atto

 

 

GLI ABITANTI DI PAM SI ORGANIZZANO

PER LIBERARE LA PICCOLA SIM.

 

L'incarico di portare la brutta notizia agli abitanti di Pam èaffidato al grande airone Rom

L'airone si tuffa nel cielo e in un battito d'ala raggiunge il comignolo più alto del paese da dove si possono vedere tutte le case e tutte le mamme di Pam.

La mamma di Sim sta facendo il bucato alla fontana: canta e stende i panni su un filo di seta teso fra i due platani dell'aia.

- Hanno rapito Sim... l'orco Grum... correte, correte... l'ha portata nella forra!... - l'airone Rom urla e starnazza con tutte le sue piume per farsi ascoltare, e continua così per un buon quarto d'ora finchè tutti gli abitanti del paese non sono riuniti sul sagrato della chiesa: chi cerca di consolare la mamma di Sim, chi impreca contro il governatore perché non ha mai mandato le guarnigioni a stanare l'orco, chi agita in aria i forconi del fieno e promette vendetta, ma nessuno ancora ha preso una decisione seria.

- Dovete rivolgervi alla fatina Lam - suggerisce il vecchio Gnam che fa il falegname ed è l'uomo più saggio del paese.

- Che fata e fata! - interviene Liom che fa il poliziotto e si sente responsabile di tanti falliti tentativi di acchiappare l'orco - quello ha bisogno di una buona lezione, altro che fata!

- Per me bisognerebbe far saltare la forra, una bella carica di dinamite e buhm, sotto la montagna! - sentenzia l'opulento e baffuto Bumbum che è solito fare il capopopolo per mettersi in mostra con le sue bravate.

Solo che qualcheduno sta per prenderlo in parola e già si avvia alla polveriera per prelevare l'esplosivo, e avrebbe sicuramente fatto saltare la forra se non fosse stato fermato dalla mamma di Sim:

- La mia bimba è prigioniera dell'orco, che volete, accoppare anche lei! - la mamma di Sim è povera e minuta e non ha neppure un marito che possa difenderla, perciò è abituata a non essere troppo considerata, ma in questo frangente tira fuori tutta la sua grinta e, senza pensarci due volte, si para davanti al capopopolo e gli punta i pugni contro il petto:

- Solo un graffio alla mia bimba, e io vi squarto dal collo all'ombelico e poi vi appendo per i baffi al campanile della chiesa!...

Il capopopolo rimane più sbigottito che spaventato, ma in quell'attimo di smarrimento può ragionare meglio sulle decisioni da prendere.

- Vai al tuo posto, donna, queste sono cose da uomini - risponde, lisciandosi i baffi - forse ha ragione il vecchio Gnam, dobbiamo rivolgerci alla fatina Lam.

- Ha ragione Gnam, ha ragione Gnam! - urlano tutti, e si dirigono al laghetto di Lum.

FINE DEL SECONDO ATTO

 

 

LA FATINA MANDA A DIRE AL FRINGUELLO ZAP CHE DEVE CANTARE NELLA FORRA PER INTENERIRE L'ORCO GRUM.

 

La fatina s'è appena stesa fra le ninfee del laghetto in compagnia dei suoi cigni quando, dal sentiero basso, sbucano gli abitanti di Pam urlando e agitando in aria i forconi del fieno. Ci sono anche gli animali del bosco a dare manforte, e presto il tranquillo praticello sul laghetto di Lum diviene un'accozzaglia di scalmanati blateranti.

Prende subito la parola il capopopolo e, in nome della pace che da tempo immemorabile regna su Pam, dichiara la sua intenzione di attaccare l'orco con la forza e stanarlo dalla forra una volta per sempre.

La fatina è al corrente del rapimento di Sim e ha mandato ad avvertire il fringuellino Zap perché venga al laghetto: sa che nelle ore di riposo non vuole essere disturbato, ma la questione è della massima importanza e lo prega di fare un'eccezione.

Dopo aver ascoltato il capopopolo, rivolge la sua stellina magica al cielo e impone il silenzio:

- Non c'è nulla che possa vincere l'orco Grum- dice, coprendosi con una lunga ghirlanda di ninfee - le cattiverie e le angherie propinategli dall'uomo quand'era un mago buono, l'hanno ridotto così. Nemmeno la mia stellina magica è riuscita a ridargli la serenità perduta. Soltanto l'amore e l'arte nella loro espressione più grande sapranno intenerire il suo cuore... - la fatina s'era avvolta nella ghirlanda di ninfee ed era bellissima, cammina sul laghetto mostrando l'eleganza del suo decoltée e fa ancheggiare i fianchi come un'odalisca - a questo potrà rimediare soltanto il fringuellino Zap - soggiunge infine, lisciandosi il corpo adorno di ninfee.

Il capopopolo rimane attonito, senza parole, mentre gli abitanti di Pam si raccolgono intorno alla fatina per ammirare il suo corpo e renderle grazia.

- Il fringuellino Zap sarà qui a momenti - riprende a dire la fatina - ora andate nel bosco e raccogliete i bacinfrigola, i più dolci che riuscite a trovare.

La mamma di Sim si avvicina alla fatina e fa per abbracciarla, ma affonda nel lago fino ai ginocchi e deve ritirarsi.

In quel mentre giunge volando il fringuellino Zap e va a posarsi sulla spalla della fatina:

- Come sei bella, fatina, e come è morbido il tuo seno, e la tua pelle così chiara e vellutata... - trilla e gorgheggia che è un piacere sentirlo e nemmeno la fatina l'ha mai sentito così allegro.

- Oggi dovrai compiere la tua impresa più grande - gli dice subito la fatina - dovrai volare fino all'antro della forra ed eseguire il canto più bello e più armonioso del tuo repertorio!

Il fringuellino capisce ed emette un trillo squillante e melodioso, mentre la fatina se lo stringe al seno e accarezza le sue piume d'oro:

- Ora vola, noi seguiremo il sentiero alto - e così dicendo lo spinge in aria verso le nuvole della forra.

 

 

FINE DEL TERZO ATTO

 

IL FRINGUELLINO CANTA UNA MELODIA DOLCISSIMA E L'ORCO GRUM SI FA COLARE CERA FUSA NELLE ORECCHIE PER NON SENTIRE, MA ALLA FINE SI INTENERISCE E DIVENTA BUONO.

 

Il fringuellino vola alto sulla forra, supera la cascata e va a posarsi sulla cima di una quercia dal tronco cavo che ha mille anni ed è la tana di serpenti velenosissimi e neri: proprio di fronte all'antro dell'orco Grum.

L'aria è umida e stinta e l'antro così buio che neppure i raggi del sole osano penetrarvi.

Il fringuellino dapprima ha un brivido di paura, poi si fa coraggio e comincia a cantare.

Il suo è un canto triste, ma così triste che avrebbe fatto piangere anche i sassi, ma l'orco no: appena si accorge del fringuello Zap, gli lancia contro una clava, poi le pietre più aguzze, e infine ceppi infuocati che, roteando nell'aria, diffondono scaglie incandescenti come lapilli.

Ma la quercia millennaria s'è rivelata un'ottima roccaforte contro quei micidiali proiettili e il fringuellino seguita a cantare e a gorgheggiare più di un cardellino e ancor più di un usignolo, mentre l'orco si contorce per coprirsi le orecchie e si dibatte nel tentativo di sfuggire al canto di Zap.

La piccola Sim, che dopo tanti urli e tanto disperarsi s'è addormentata in un angolo del ripostiglio, apre gli occhi e vede l'orco Grum intento a turarsi le orecchie con la cera fusa: non immagina di trovarsi nel bel mezzo di un incantesimo, di quelli che si compiono ogni mille anni e si ricordano per gli altri mille a venire, ma non immagina neppure che quel lamento così straziante sia il pianto dell'orco Grum.

- Poveretto, chissà il dolore con tutta quella cera bollente nelle orecchie! - la piccola Sim si avvicina all'orco e gli stringe la mano - non piangere Grum, ci sono io con te...

L'orco Grum urla e si dispera perché non vuole ascoltare il canto dolcissimo che viene dalla quercia: alla vista di Sim, sgrana gli occhi, afferra la bimba e spalanca le fauci per inghiottirla in un solo boccone, senza nemmeno cucinarla. Ma lo sguardo di Sim è così dolce e così amorevole, senza un guizzo di paura!

La posa sul pavimento e si accosta alla finestra.

- No! non è possibile, mi sto proprio rincoglionendo! non voglio diventare un orco buono, non voglio! - l'orco urla e si batte il petto come un gorilla per non lasciarsi incantare dalla musica di Zap, ma è troppo tardi per rimediare: appena s'affaccia alla finestra e leva gli occhi alla cima della quercia, il fringuellino si lancia dal ramo e, frullando e gorgheggiando davanti al suo faccione, intona una melodia delicatissima e soave, di una tal dolcezza che soltanto alla scuola degli angeli si poteva ascoltare.

Dal sentiero, intanto, cominciano a venire i contadini con il capopopolo in testa e la fatina che tiene per mano la mamma della piccola Sim: non è proprio la stagione dei bacinfrigola, ce ne sono tanti ancora in boccio, ma ne hanno raccolti tutti in abbondanza, grossi, maturi e zuccherini, e li lanciano a mani piene in direzione dell'orco.

- Maledetti, maledetti, non potete amarmi così, dopo ciò che v'ho fatto! - l'orco Grum non può credere ai suoi occhi e se li strofina con le dita credendo di sognare - è un sogno, è un sogno, andate via, via!....- così urlando prende per i capelli la piccola Sim e la mostra al popolo - se non ve ne andate subito, me la mangio in un boccone...

Non si avvede di tutti quei bacinfrigola che ricoprono il pavimento, mette un piede su uno di questi e perde l'equilibrio. Per poco non rotola giù per il dirupo.

La piccola Sim lancia un urlo di paura e si attacca alla barba di Grum, poi, inavvertitamente, forse per l'istinto di conservazione ma soprattutto per non cadere nella forra, si getta al collo dell'orco e l'abbraccia, mentre iIl fringuellino seguita a gorgheggiare: ora il suo canto s'è trasformato in musica e fa vibrare le foglie della vecchia millennaria quercia.

Non ci sono parole per descrivere quello che avviene in seguito: l'orco si lascia invadere da un senso di calore irresistibile che gli viene dall'anima e per la prima volta sente il cuore battere forte come se cominciasse a vivere soltanto allora.

La porta dell'antro si spalanca ed entrano i contadini con il capopopolo in testa, la fatina e la mamma di Sim.

Sul pavimento cosparso di bacinfrigola, si sono accovacciati l'orco e la piccola Sim: sgranocchiano bacinfrigola e si scambiavano sguardi di tenerezza.

Non c'è dubbio, il canto di Zap ha addolcito l'anima dell'orco e intenerito il suo cuore.

I bacinfrigola hanno avuto la loro importanza per la buona riuscita dell'incantesimo, ma la cosa che più di tutte ha commosso l'orco Grum, è stato l'amore con cui la piccola Sim gli si è gettata al collo in un momento di paura.

La fatina prende per mano Grum e se lo porta al laghetto.

Dopo un bel bagno purificatore, lo rimette in forma e lo mostra a tutti: i suoi occhi hanno l'espressione buona di un tempo, e il viso fattezze e sembianze umane.

Proprio come un principe azzurro.

 

 

FINE

 

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