Adunque la pittura è Filosofia....

A una concezione dualistica della realtà, che affianca al mondo delle passive forme visibili o materiali le attive forze invisibili o spirituali, corrispondono, secondo Leonardo, due strumenti conoscitivi: l’arte figurativa o pittura, che accerta i fatti riproducendo le visibili superfici dei corpi, e la filosofia che ne indaga le interne virtù. L’una fissa le immagini quali si presentano nell’attimo della visione, astraendole dal tempo, l’altra riflette sul modificarsi di quelle immagini ricercandone le cause.

Orbene, la meta cui Leonardo mirò con tutto il suo lavoro di artista e di ricercatore fu proprio la creazione di uno strumento rappresentativo e conoscitivo che in sè riunisse le virtù complementari della pittura e della filosofia.-Dice Leonardo: «La pittura coglie la bellezza del mondo che sta nella superficie, colori e figure di qualunque cosa creata dalla natura e la filosofia penetra dentro ai medesimi corpi, considerando in quelli le br proprie virtù, ma non rimane satisfatta con quella verità che fa il pittore, che abbraccia in sè la prima verità ditali corpi, perché l’occhio meno s’inganna».

Come scienza autonoma, la filosofia delude Leonardo per lo squallore delle sue astrazioni e per la crescente incertezza che la minaccia quanto più s’allontana dalla prima verità dei corpi. E’ necessario, perciò, che il discorso mentale sia continuamente accertato dall’occhio sulle immagini reali.

...la rappresentazione del vero non sarà possibile all’infuori di una pittura-filosofia, che unisca alla certezza della tangibile superficiale e statica evidenza il senso del suo dinamismo interiore.

Il pittore non imita semplicemente la natura ritraendo le superfici corporee, ma sviluppa conoscenza indagando, al di là delle superfici, l’intera struttura dei corpi fino a coglierne in profondità l’anima invisibile. Una realtà a volte insondabile che spinge gli elementi della materia (terra, acqua, aria, fuoco) uno dentro l’altro, mettendo in moto il meccanismo dell’universo.

Non potendo trovare il principio del moto nella materia inerte, Leonardo cerca la spiegazione delle manifestazioni della vita in quella zona ~~spirituale” nella quale non può indagare con i propri sensi, ma sicuramente col suo intuito riesce a penetrarla.

L’acqua con la sua energia rende fluida la terra, l’aria riesce a muovere le acque, la fiamma muove l’aria... .il movimento, il manifestarsi della vita lo portano a scrivere: «Il moto è causa di ogni vita».

L’influsso neoplatonico.

.ricevette probabilmente dall’ambiente neoplatonico il senso di un arcano mondo spirituale che muove quello della natura. All’apparato misticheggiante, alle mitologie neopagane, care alla fantasia dei neoplatonici, egli sostituì la visione nettissima dei fenomeni naturali; ma dentro alle immagini, scrutate nei minimi particolari, sempre palpita una forza arcana...

E’ forse superfluo documentare come nel pensiero di Leonardo il mondo materiale, o della evidenza, e quello spirituale, o delle virtù arcane, si oppongano fra loro come i due poli della realtà.

Virtù o anima o potenza spirituale sono sinonimi indicanti una forza oscura impercettibile ai nostri sensi- ma, infusa nei corpi apparenti, essa si manifesta nel movimento che ad essi comunica, ossia nella sua operazione.

La forza genera il peso...  

Ma noi possiamo individuare chiaramente la necessità di postulare una forza misteriosa per spiegare la vita del mondo. Leonardo accetta dagli antichi la concezione dei singoli “elementi” della materia, distinti e sovrapposti l’uno all’altro con una gradazione di densità che li fa progressivamente più lievi: terra, acqua, aria, fuoco e la misteriosa “quintessenza 

Microcosmo e Macrocosmo.

L’uomo è modello del mondo. Tutta la vita~della natura organica ed inorganica si svolge in un analogo rapporto di materia e energia, sì che riesce difficile distinguere tra microcosmo e macrocosmo. “L omo è detto da li antiqui mondo minore, e certo la dizione è bene collocata, imperocchè si come l’orno è composto di terra, acqua, aria e foco, questo corpo della terra è il simigliante».

Le Forze e le Forme....

Le forze arcane che governano il mondo, inconoscibili nella loro essenza, rivelano ai suoi occhi in mille diversi atteggiamenti una predilezione costante per certe forme geometriche il vero e il bello non sono diversi, perciò scienza e arte, filosofia e pittura sono una cosa sola.

Una roccia impenetrabile  

Leonardo era abile nel celare i contenuti delle sue opere agli occhi delle persone meno sensibili o agli eruditi di quei tempi, ai quali tali messaggi non erano indirizzati. Un’eredità, quella di Leonardo, destinata ai nostri tempi, vista l’attualità del suo pensiero, e per questo è necessario ed opportuno conoscerla in rapporto alle sue opere e non scindendola da esse, perchè ogni sua opera è la manifestazione dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti e della sua tecnica.

Lo studio del movimento

La suprema abilità del pittore consiste nel rappresentare la superficie e la profondità, il volto e l’anima. Nessuna figura sarà laudabile s’essa non esprimerà coll’atto la passione dell’animo suo.

Il moto esterno o materiale, essendo la rivelazione di un moto spirituale, ci riconduce nell’intimo delle figure dove si cela l’anima segreta che tutto regge e governa; e la tecnica famosa dello sfumato, abolendo ogni discontinuità di trapassi, modellando le figure senza linee, con sole ombre e luci, vuol appunto rendere tangibile la continuità del mondo delle apparenze con quello arcano delle forze.

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