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LA SUA STORIA
Lipomo si trova alle
porte di Como, su una collina dominante la convalle della città. A monte del paese sono
frequenti le presenze di massi coppellati: testimonianze misteriose di epoche
preistoriche, che alcuni ipotizzano essere i calendari dei popoli primitivi,
giacché la disposizione delle coppelle richiama forme simili a quelle delle
costellazioni. A questa posizione in rilievo sopra Como si deve probabilmente lo sviluppo
dellantico villaggio intorno a un piccolo fortilizio nellambito del sistema
difensivo e segnaletico, che cingeva la città rifondata da Giulio Cesare nel 49 a.C.. Nel
secolo XVIII si sono scoperte tombe romane con monete di Traiano e degli Antonini (Il
secolo d. C.). In età comunale Lipomo si trovò coinvolto nella guerra combattuta tra
Milano e Como tra il 1118 e il 1127. Dal secolo XIII cominciano ad essere frequenti i
documenti relativi al piccolo comune, che è citato anche negli Statuti di Como del 1335.
Durante la dominazione spagnola sullo Stato di Milano, il comune di Lipomo fu
costretto a redimersi pagando al fisco una somma per ciascuna famiglia, per non essere
infeudato sotto un signorotto.Nel 1632 la
comunità ottenne lautonomia religiosa dalla parrocchia di San Donnino in Como,
costituendosi come parrocchia a sé stante, facente capo alla chiesa dei Santi Vito e
Modesto, di cui il campanile romanico attesta lantica origine. Essa fu ricostruita
nel Seicento e ampliata nel 1850. Fino alla fine della seconda guerra mondiale
leconomia locale si può dire che fosse esclusivamente agricola. Oltre ai cereali,
si produceva in antichità anche vino, e soprattutto si allevavano bachi da seta. Con
limmigrazione dallItalia Meridionale negli anni della ricostruzione,
Lipomo,
per la sua posizione alle porte di Como, divenne un centro di richiamo. Si svilupparono le
industrie, specialmente tessili, e si ebbe una grande espansione urbanistica, che portò
la popolazione dai 695 abitanti del 1951 ai 2.582 del 1971, ai 5.800 circa attuali.
Allincremento della popolazione ha corrisposto listituzione di servizi
scolastici e sociali, ed anche la costruzione di una nuova chiesa, caratteristico esempio
di edificio ipogeo, ossia interrato per ridurre limpatto ambientale, dedicata allo
Spirito Santo il 3 ottobre 1993.
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