SALA C:
LA NATURA E IL PAESAGGIO LARIANO:
-Acque
-Rocce e montagne
-Flora e Fauna
-Effetti e fenomeni naturali
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Le
montagne della Vergine delle Rocce potrebbero essere accostate al
massiccio centrale della Grigna settentrionale composta dal Sasso
Cavallo e dal Sasso dei Carbonari. La caratteristica coloritura
rossastra data
da Leonardo e la definizione di “pelada” confermerebbe tale ipotesi.
Altra ipotesi, ma meno percorribile, risulta essere quella relativa al
paesaggio dell’Annunciazione degli Uffizi che secondo alcuni studiosi
potrebbe raffigurare i “pizzini” di San Martino con sullo sfondo il
Monte S.Primo; più probabile ci sembra invece l’ipotesi di accostare
la catena montuosa rocciosa della Sant’Anna alle scogliere poste sopra
il lago a Lecco-Caviate corrispondenti al corno del Medale.
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Leonardo
descrive questi territori con una precisione tale da far trapelare non
solo il suo grande amore per le ricchezze paesaggistiche che li
caratterizza, ma anche una sua reiterata presenza in quelle medesime
zone. Tra le altre, nel suddetto Codice (f.573 rb, ex f.214 ve)
si trovano le seguenti annotazioni, rese qui in grafia normalizzata:
"…E
i mag(g)ior sassi scoperti che si truovano in questi paesi, sono le
montagne di Mandello, vicine alle montagne di Lecco e di Gravidonia (Gravedona),
in verso Bellinzona a 30 miglia a Lecco, e quelle di valle di
Chiavenna; ma la maggiore è quella di Mandello (…) e qui d’ogni
tempo è ghiaccio e vento (…) La
Grigna è (la) più alta montagna ch’abbi questi paesi, ed è
pelata”
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