Perché la Cina?

Con il Piano Quinquennale 2001-2005, l’economia della Cina ha subito un cambiamento senza precedenti; diventare membro del WTO, nel dicembre 2001, ha significato per la Cina entrare nel mercato globale e conformarsi ad esso con conseguenze rilevanti sia per l’economia interna che per quella internazionale. Gli ultimi dati, rilasciati dalle autorità cinesi, risalgono alla fine del 2004; da questi si evince che l’economia della Cina è cresciuta del +9.5% e che continuerà a crescere, a ritmi frenetici, per i prossimi 5 anni con un tasso annuale dell’8% circa. Secondo il National Bureau of Statistics il totale dell’import-export del paese, ha raggiunto una crescita del 35.7% e questo anche grazie ai numerosi investimenti esteri che hanno confermato la Cina come il maggior mercato di attrazione di capitali dall’estero. Inoltre, entro la fine del 2005 entreranno in vigore altre misure di liberalizzazione degli scambi e ci sarà una sensibile riduzione dei dazi all’import su una vasta gamma di prodotti. 

Per quanto riguarda l’Italia, il valore dell’interscambio cresce sempre più - si parla di un aumento del 33% nel 2004. Si cerca di incentivare ed incrementare la costituzione di alleanze, collaborazioni e partnership mettendo anche a disposizione fondi per l’imprenditoria e l’internazionalizzazione. 

Oggi, il nostro paese risulta essere il quinto, tra i paesi dell’UE, a godere di maggiori rapporti con la Cina, dopo Germania, Olanda, Regno Unito e Francia.