Beni Culturali e il territorio Ionico Etneo |
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Altarello Descrizione storica e di unità topografica - La borgata di Altarello si origina da uno stanziamento, tra la
metà del XVII secolo e gli inizi del XVIII, di frati Cappuccini,
provenienti dalla vicina Acireale . Il territorio traeva il suo nome da
un altare a quattro facce, edificato nei pressi del crocicchio, ove
adesso sorge l’attuale chiesa. Agli inizi del XVII secolo facoltose e
nobili famiglie acesi detenevano possedimenti terrieri dall’ampiezza
non indifferente e gravitanti intorno alla contrada. I frati, al momento
del loro insediarsi, si stabilirono e forse edificarono un “Ospizietto”,
utilizzato come centro raccolta di quei prodotti agricoli, provenienti
dalle campagne circostanti. Ancora oggi è possibile osservare
l’edificio lungo l’omonima via Altarello. Successivamente, intorno
agli inizi del XIX secolo, i medesimi frati costruirono una cappella,
ancora oggi esistente, a fianco dell’ “Ospizietto”, al fine di
consentire agli abitanti del luogo ed ai “massari” delle vicine
tenute agricole di osservare i precetti della chiesa. Solo alla fine del
XIX secolo si avvertì l’esigenza di edificare un santuario più
grande, al fine di far fronte all’aumento della popolazione della
contrada. L’inizio dei lavori per la costruzione, al posto del piccolo
altare a quattro facce, della chiesa dedicata alla Madonna di Porto
Salvo è da ascriversi all’anno 1882. I lavori vennero ultimati nel
1889 e presso l’altare maggiore, ancora oggi, si può osservare il
quadro in ardesia della Madonna, in
precedenza esposto all’interno dell’ “Ospizietto”. Bibliografia - Fresta S., Le chiese di Giarre, Giarre
2000, pag. 117.
Testi e fotografie: Giuseppe Tropea
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