EU’S ARSE

by gianluca

A casa di Fabio, il mio miglior amico d’infanzia, ci trovavamo per ascoltare i dischi che, non ho mai capito come, lui e Ruggero si procuravano in qualche modo.

Da quel giradischi si ascoltavano Sex Pistols, Clash, ma anche Led Zeppelin e altro vecchio rock.

Poi un giorno del 79 arrivarono i dischi di Madness, Specials, Selecter, e tutti fummo presi dall’attitudine irriverente e provocatoria dello ska, così vicina al nostro modo di essere, e fu lì che si formò una prima crew di 6 elementi , i "Beat Busters", gruppo fantasma la cui cosa più significativa furono dei fantastici adesivi metallizzati con le nostre teste rasate, che presto inondarono Udine.

Questa primordiale e marginale esperienza, durata qualche mese, fu però il fondamento che ci diede coscienza del nostro spirito, della volontà di volere costuire insieme una "situazione" diversa da tutto ciò che all’epoca era a disposizione dei ragazzi, cioè droga e apatia.

Dopo il concerto ad Udine di Ramones e UK Subs (riuscimmo a salire sul tour bus dei Ramones!) i nostri interessi musicali ritornarono decisamente in direzione del punk e affini (il primo disco dei Killing Joke: una rivelazione per le mie orecchie!), e nell’80 anche il nostro look ormai era punk.

Ci mettemmo in contatto con altre situazioni locali, come il Great Complotto di Pordenone, e altri punx della zona, tra i quali Fulvio, che suonava già la chitarra in un gruppo, e che produceva anche

una bella fanzine.

Ruggero in quel periodo era sicuramente il più attivo, (e a mio parere va considerato il primo vero punk di Udine) così insieme a Fulvio, che si faceva chiamare Ace Wicked, formò i Kill Teacher, guppo che , per vari problemi, non riuscì mai a suonare in concerto ed in breve si sciolse.

Nel frattempo io mi ero comprato un basso mezzo autocostruito (pesava una tonnellata!) e non vedevo l’ora di mettere in pista un mio gruppo: eravamo nell’estate 81 quando, insieme a Ruggero ed Andrea (un altro ex Beat Busters) , decidemmo di formare gli "EU’S ARSE" abbreviativo di "europe’s arse" cioe "culo d’europa", in quanto come italiani siamo visti, soprattutto dagli inglesi, come il culo dell’europa.

E quindi, ecco a voi la prima formazione: Jolly Roger (Ruggero) – chitarra e voce; Killy Fart (Gianluca)-basso; Andy La Brioche (Andrea)-batteria.

La prima cosa da farsi era la pubblicità: stampammo degli adesivi (plastificati!!) con la scritta "THE EUROPE’S ARSE – HARD CORE PUNK" ed inondammo tutta la città!!

Poi prendemmo in affitto uno stanzone nel quartiere malfamato di Udine (via Villalta), nolleggiammo l’amplificazione e cominciammo a provare.

Naturalmente tutto il quartiere era contro di noi, intervennero varie volte i vigili urbani e dopo 2 o 3 mesi ce ne dovemmo andare.

Ma nel frattempo successero altre cose, la più importante delle quali fu la trasferta mia e di Ruggero a Bologna, in occasione di un concerto, ci fermammo al Cassero e conoscemmo il collettivo locale, i RAF Punk ed un sacco di altri punks arrivati lì da tutta Italia. Per noi fu una folgorazione!!

Inoltre come non ricordare che fu in quell’occasione che comprai il primo EP dei Discharge, e quello sì che ti cambia la vita…..

Rientrati ad Udine ci mettemmo all’opera per reclutare altri adepti, e fu il fratello di Ruggero, Orlando (proprio così!…Ruggero e Orlando) , già da tempo contagiato dalla passione del fratello, a tirare vicino diversi suoi amici, tra i quali mi piacque in particolare un tipo un po’ strano, con dei lunghi capelli neri, che si chiamava Stefano. Così ne parlai a Ruggero, lo prendemmo da parte, e seduti su di un marciapiede ai bordi di un grande viale, voilà….forbici e rasoio e gli facemmo un moichano da paura!! Si, sto proprio parlando di Stefano, futuro cantante del gruppo, che chiaramente quella sera fu cacciato di casa dai suoi genitori….

In quella folle estate io e Ruggero eravamo estremamente euforici e furono diverse le volte in cui creammo problemi all’ordine pubblico, ricordo in particolare un concerto in una discoteca di Pordenone dei Bad Manners, durante il quale, dopo aver pogato e fatto incazzare tutti i discotecari presenti, ci appoggiammo a pancia in giù sul palco e via….anfibiate nei denti per tutti!!

Dovemmo fuggire a nasconderci nei campi paludosi antistanti il locale, ricercati da un cinquantina di discotecari incazzati e decisi a farcela pagare: io finii in un canale, e me ne rimasi fradicio per tutta la notte nascosto in un fosso, mentre sentivo a poche decine di metri le voci di questi che ci cercavano!!

Alle quattro del mattino si stufarono di cercarci, ma solamente alle sette del giorno dopo qualcuno ci diede un passaggio per tornare a casa.

Intanto il gruppo non progrediva:non sapevamo suonare e, diciamocelo pure, Ruggero e Andrea erano proprio negati, così decidemmo di reclutare un chitarrista ed un batterista che sapessero suonare, e furono scelti Fulvio (Ace Wicked) e Max, che io non conoscevo ma che aveva già suonato con Fulvio e Ruggero nei Kill Teacher.

Con questa line-up, trovata una sala prove dove si poteva far casino a volontà, riuscimmo finalmente a mettere giù dei pezzi che dovevano permetterci di fare il nostro primo concerto a Dicembre, alla Rocktonda di Udine, mitico locale nel quale io e Ruggero eravamo dei tuttofare.

A dire la verità non è che Max e Ruggero si stessero impegnando granchè, e così, di comune accordo, slogai un polso a Fulvio (ma sarà vero?…) e addio concerto.

Decidemmo che le cose così non avrebbero avuto futuro ed arrivarono Stinky (Luca)-batteria e Steve (Stefano)-voce, entrambi ex-KKF, a sostituire Ruggero e Max.

Finalmente le cose funzionavano! Stinky non aveva molta esperienza (proveniva dall’heavy metal), ma era terribilmente dotato, e diventò presto il motore velocissimo e preciso del gruppo.

Fulvio ed io ci trovavamo alla perfezione, Fulvio mi insegnava spesso come suonare i riffs (grazie Fulvio, la contropennata ci vuole proprio..), io scrivevo molti pezzi e Stefano era veramente schizzato, un animale da palco, con una voce isterica e potente allo stesso tempo.

Primavera 82, andiamo a suonare al Virus di via Correggio a Milano, per "l’Offensiva di Primavera", prima grande manifestazione del punk italiano, una lunga maratona in cui il palco è a disposizione dei gruppi che vogliono dare il loro appoggio e contributo per questo fondamentale centro occupato.

Suoniamo di pomeriggio…. Quando saliamo sul palco e stiamo per cominciare("…ciao a tutti, noi siamo gli Eu’s Arse da Udine!….e il pubblico: Chi???"), qualcosa nell’amplificazione si guasta e così dobbiamo aspettare per lunghissimi minuti.

Ma poi tutto s’aggiusta e si può cominciare; il guasto ha però ridotto il tempo a disposizione, per cui suoneremo solo per pochi minuti, ma vi posso assicurare che l’impatto è stato micidiale.

Abbiamo poi modo di fare amicizia con tante persone e gruppi con cui poi si instaureranno ottimi rapporti (Impact e Wretched tra tutti…).

Da qui in poi gli eventi si susseguiranno repentinamente, con la registrazione del primo Ep "lo Stato ha bisogno di te?Bene, fottilo!", autoprodotto con l’aiuto di Punkrazio della fanza "Nuova Fahrenheit"(ma che cazzo centra quel timbro SIAE sul disco, caro Punkrazio….), sulla copertina del quale appare Ruggero che materialmente si mangia il manifesto di chiamata alle armi, e sul cui retro appare un altro grande amico, Vanni(batterista dei Sottopressione), l’uomo dalla cresta tricolore, che abitava nel cimitero di Udine, in quanto figlio del custode del cimitero stesso, ed in cimitero provava anche con il suo gruppo. Abbiamo passato delle notti d’estate memorabili, dentro al cimitero, a fare agguati vestiti da zombie alle coppie che si appartavano o ai ragazzi che si cimentavano in prove di coraggio, e quante volte è venuta la polizia a cercarci lì dentro….

Il disco, dicevo…. Ha molti limiti e difetti, è stato registrato in presa diretta in quattro ore a Bassano del Grappa nello studio dei No Submission, ma a me piace.

Abbiamo stampato mille copie, mi sono incollato tutte le copertine e li ho imbustati tutti quanti!!!

Prezzo di vendita 1000lire, ci abbiamo anche rimesso…..

E naturalmente, tanti concerti…..ricordo bene quello tenuto a Martignacco, (piccolo paese fuori Udine divenuto famoso per aver ospitato il concerto dei Soungarden, dove il sottoscritto autoprodusse delle fantastiche magliette con disegno originale Soungarden che piacquero moltissimo ai Soungarden stessi, che me ne ciullarono diverse, ma che piacquero un po’ meno al merchandising ufficiale e ai carabinieri, che arrivarono quando le avevo già vendute tutte!ndr) dove abitava Fulvio il chitarrista. All’ingresso ci fu una rissa furiosa tra punks e hell’s angels locali, che non volevano che il concerto avesse svolgimento, e poi, durante il nostro gig, Stefano il cantante dal palco si sporse con il piede sulle transenne di protezione, ma scivolò rovinando a terra da un’altezza di due metri, battendo la testa e perdendo conoscenza.

Lo portarono all’ospedale, e siccome i suoi abiti da punk erano tutti strappati, i medici pensarono che fosse vittima di un incidente stradale con ferite e contusioni ovunque, ma quando la cosa venne chiarita, lo presero a calci nel culo!

Come dicevo, tanti concerti in giro….poi un bel giorno d’autunno, Fulvio decide di abbandonarci, ma dopo essere stato portato a forza a suonare a Piacenza dove un fantastico concerto con i Chelsea Hotel ci attendeva..

C’era questo mio compagno di classe, Teo (in realtà il vero nome era Anteo Maximiliano!!) oriundo venezuelano, che da tempo era nel nostro giro, e provava con un gruppetto senza basi stabili, così l’arruolammo senza pensarci troppo….In effetti ci faceva sentire la mancanza di Fulvio in fatto di tecnica, però ce la metteva tutta e aveva un look da paura!!!

Con questa formazione nell’83 incidiamo lo split Ep insieme agli IMPACT,completamente autoprodotto da noi Eu’s Arse.

Purtroppo anche qui il limitatissimo budget non ci permette una grande registrazione, inoltre Stefano era in giornata no e questo si ripercuote sul risultato del disco, ma tant’è, e lo stampiamo….

Facciamo ancora diversi concerti, tra i quali ricordo quello grandioso come supporto ai Disorder a Milano, poi, a primavera 84, ancora problemi di formazione…..Questa volta decidono di andarsene, per motivazioni diverse, Luca e Teo.

Io e Stefano decidiamo di non arrenderci, così a Pasqua sono a Londra e compro per quattro soldi una Gibson Flying V sicuramente rubata a qualche rockstar e la porto a Stefano, dicendogli: complimenti, sei il chitarrista degli Eu’s Arse!

Imbarchiamo a bordo 2 vecchi amici:Bone (Stefano) alla batteria (ex Toxical, il gruppo attuale di Ruggero e di suo fratello Orlando, ricordate?) e Marco (voce),inoltre c’è Manuela, la mia ragazza, che scrive i testi e cura la grafica, nonché le pubbliche relazioni del gruppo.

Con questa formazione facciamo altri concerti in giro per l’Italia, l’ultimo , se non sbaglio, fu a Cittadella (VI) con i Wretched e altri; purtroppo un tour già organizzato in nord-europa sfuma a causa di un infortunio patito alla mano da Bone: se ne riparlerà il prossimo anno, ma non ci sarà più un prossimo anno né un prossimo disco…….gli Eu’s Arse si sciolgono, per mancanza di unione e d’intenti; qualcuno dice perché io volevo fare il carabiniere, cosa che non è mai avvenuta, ma questa è un’altra storia…..

A questo punto le strade si dividono……..fino a quando, nel dicembre del 2003. Bone mi telefona per farmi la proposta di riformare il gruppo per un concerto insieme ad altri gruppi dell’epoca (Toxical, Soglia del Dolore,Raw Power) che si terrà a Mortegliano (UD) in aprile 2004.

Ci ritroviamo insieme a Steve, che accetta di rientrare alla chitarra, ma senza un cantante: ecco allora sbucare fuori il mitico Richard, ex cantante dei Warfare di Gorizia, nostro coetaneo (anzi, con qualche annetto in più) ed entusiasta del progetto.

Così si riparte: un paio di mesi di prove per sgrezzare la ruggine, e poi di nuovo sui palchi italiani ed esteri, sempre accompagnati dal fido manager/roadie/amico Ezio.

Abbiamo ritrovato vecchi amici e ne abbiamo conosciuti di nuovi, sempre con lo stesso spirito….

Ora stiamo preparando un nuovo disco e una serie di date all’estero, il tutto con tempi un po’ lunghi, in quanto siamo tutti papà e tutti amiamo passare molto tempo con i nostri figli.

Non so dirvi fino a quando, ma per ora ci piace pensare di continuare a suonare esattamente come 25 anni fa, quell’hardcore veloce,potente e distorto che per noi rimane ancora l’espressione migliore per trasmettere le nostre idee e le nostre emozioni.

Ciao a tuttia tutti

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