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di Benedetta Boni VIADANA —
Paglietta in testa, fisarmonica tra le mani e un sorriso dolce e fresco
nonostante i 92 anni. Così, ieri pomeriggio all’auditorium
dell’Itc si è presentato al folto pubblico il
maestro fisarmonicista di Bellaguarda Evrardo Malagola. L’occasione era quella della presentazione
del suo nuovo cd contenente canzoni in dialetto mantovano, dal titolo
‘Cuore di Mantova’. Il Comune e l’Associazione
‘Mantovani nel mondo’, hanno reso possibile
l’evento. Nello specifico, Daniele Marconcini
ha voluto ricordare il ruolo dell’associazione mantovana da lui
presieduta. Si occupa del mantenimento e della diffusione della cultura
lombarda in quei Paesi stranieri in cui sono davvero numerose le comunità
di emigrati mantovani. Come ad esempio alcune
cittadine argentine o brasiliane, gemellate con Viadana, nelle quali il
legame con le tradizioni del Paese di origine
viene ben conservato soprattutto grazie alla musica che, tramite il
canto, tiene viva la lingua italiana, anche nella sua forma dialettale.
Nell’era della globalizzazione, dunque, l’opera
di un grande artista come quella del maestro Malagola
permette di ‘entrare’ nel mondo mantenendo e preservando le proprie
radici culturali. L’intervento dell’amico, poeta e barzellettiere,
Alfredo Facchini, detto Fredòn, unitamente a
quello di Tiziana Malagola, figlia
dell’artista, hanno ricordato il carattere gioviale e aperto, la natura
eclettica e poliedrica di un uomo che è cantante, musicista,
fisarmonicista, compositore, in una sola parola artista, o meglio ancora,
artista mantovano. Ed è proprio il ‘cuore mantovano’ dei presenti, quello che ieri si è
risvegliato e commosso al ritmo delle note e delle parole delle canzone
«Prigioniera dei tre laghi» che il Maestro ha voluto dedicare al pubblico
che lo ha ricambiato con applausi sinceri e riconoscenti.
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