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video: neofascisti all'attacco del programma "chi l'ha visto"
NEOFASCISTI ALL'ATTACCO DEL PROGRAMMA "CHI L'HA VISTO?".
ROMA. La scorsa notte una trentina di militanti di destra del Blocco Studentesco e del movimento Casa Pound, con viso coperto da passamontagna e muniti di telecamere, ha scavalcato i cancelli della sede Rai di via Teulada, a Roma, lanciando uova marce contro l'edificio. Poi sono fuggiti poco prima che arrivasse la polizia, allertata da una guardia giurata. Il blitz è stato rivendicato stamani da alcune telefonate, una giunta a nome di Forza Nuova, alla redazione di "Chi lha visto?".


Licio Gelli elogia Berlusconi
Licio Gelli "Solo Berlusconi può andare avanti..."


mifestazione a varese
Oltre trecento ragazzi si sono ritrovati in piazza XX Settembre. Il corteo è poi sfilato fino a piazza Monte Grappa. Molti gli slogan contro la riforma e il Ministro.
30/10/2008

 

protesta docenti a varese
In trecento, tra maestre e professori, si sono ritrovati davanti alla sede dell'Ufficio provinciale scolastico per contestare la riforma Gelmini. Consegnate 5000 firme di protesta
27/10/2008


scontri a piazza navona
Roma - Scontri a piazza Navona


scontri a piazza navona documento inedito
Roma - Immagini inedite degli scontri a piazza Navona


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Anche a Varese è nato un coordinamento

 

La scuola rappresenta il luogo di lavoro e di studio di oltre un sesto dell’intera popolazione italiana.

La scuola, prevalentemente la scuola pubblica dell'obbligo, non è solo il luogo dell'apprendimento, ma è soprattutto l’ambito in cui il sistema sociale nel quale viviamo trova i suoi fondamenti di crescita civile.

Lo è, in quanto:

    • luogo di socializzazione, dove i giovani imparano come vivere all'interno di questa società, come giudicare in modo critico la realtà che li circonda con lo scopo di diventare cittadini veramente consapevoli;
    • luogo di trasmissione dei valori di una società;
    • luogo in cui è prodotto il capitale umano;
    • luogo di integrazione, che presta una specifica attenzione affinché gli effetti delle condizioni di svantaggio non generino insuccesso nell’apprendimento.
    Leggi tutto

     

    Difendiamo la Scuola

     

    • No ai tagli delle risorse per 8 miliardi di euro in 3 anni, previsti nella finanziaria 2008.
    • No alla riduzione del tempo scuola.
    • No al maestro unico (e solo) e alla fine dei progetti interdisciplinari.
    • No alle classi sempre più numerose.
    • No alla riduzione delle opportunità formative.
    • No alla diminuzione degli insegnanti di sostegno.
    • No ad una scuola più selettiva che formativa.
    • No alla riduzione degli organici ATA.
    • No alla trasformazione delle Università in fondazioni private.
    • No alla progressiva privatizzazione della scuola.

     

    • Si ad una vera riforma dell’istruzione pubblica, che preveda l’aumento dei finanziamenti della scuola.
    • Si alla riduzione del numero di alunni per classe.
    • Si all’estensione del tempo pieno.
    • Si all’assunzione dei precari.
    • Si alla valorizzazione della scuola pubblica.

    Coordinamento
    insegnanti studenti genitori varesini
    in difesa della scuola pubblica

     

    blog: http://cvdsp.wordpress.com

     

    Il mostro unico

     

    “Cari studenti facinorosi, sono la vostra amata ministra Gelmini.
    Dopo il cinque in condotta e il maestro unico, ho una nuova idea che potrà risollevare la scuola italiana.
    Da dove inizia l’istruzione? Dall’asilo. E proprio qui bisogna intervenire, perché i bambini diventino obbedienti e ligi al dovere.
    E le favole, con la loro sovrabbondante fantasia e il loro dissennato spreco di personaggi, li allontanano dal sano realismo e dal doveroso conformismo e alimentano il pericolo del fuori tema, della deboscia, della droga e del bullismo facinoroso.

    Perciò per decreto legge istituisco il Mostro Unico.
    Sarà proibito leggere favole che contengano più di un mostro o di un cattivo, con relativo aggravio per la ...

     

    Leggi tutto

     

    Mozioni

     

    Diversi Collegi dei Docenti della nostra Provincia stanno approvando delle mozioni contro la legge Gelmini. Invia quella approvata nel tuo Istituto.

     

     

    Venerdì 14 novembre 2008 - Assemblea presidio

     

    volantino presidio del 14-11-2008E' convocata un’assemblea-presidio per il giorno 14 novembre 2008, dalle ore 11.00 alle ore 13.30 in piazza della Repubblica a Varese
    Durante il presidio si svolgerà una lezione in piazza tenuta da docenti dell’Università Insubria di Varese.
    Saranno presenti tutti gli organi di stampa e le emittenti locali.

     

     

     

     

     

    Dopo Porta a Porta

     

    Le apparizioni televisive del Ministro Gelmini ormai non si contano più. Invece di rendere più chiaro il suo disegno "riformatore", però, il discorso del Ministro s'ingarbuglia sempre di più, sfiorando spesso la disinformazione, se non la diffamazione del mestiere di maestro

     

     

     

    Solidarietà al Docente Enzo La Forgia

     

    http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/200605/enzolaforgia.jpgEnzo Rosario Laforgia (foto a lato), docente all'Isis di Varese, e responsabile dell'Istituto storico varesino "Luigi Ambrosoli", autore di numerose pubblicazioni, con questa lettera al dirigente scolastico si dimette dalla funzione strumentale al piano dell’offerta formativa - area formazione docenti e da referente del Progetto «Giorno della memoria 2009».

     

     

     

    Invitiamo tutti coloro che ancora credono nella scuola pubblica e democratica ad esprimere la loro solidarietà al docente Enzo La Forgia, lasciandogli un messaggio in fondo alla sua lettera.

    A questo indirizzo: http://www3.varesenews.it/scuola/articolo.php?id=111116

     

     

    COSSIGA

     

    Sconcertanti dichiarazioni rilasciate da Cossiga sul quotidiano QN ( Resto del Carlino, La Nazione; Il Giorno).

    Cossiga finalmente ammette quanto il suo comportamento da ministro dell'interno (1977) fu criminale.... dice testuali parole:
    "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interni
    (...). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

    Chi volesse leggersi l'articolo per intero clicchi qui
    http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/081023/jmsra.tif

     

     

    30/10/2008 - Presidio e manifestazione a Varese

     

    Varese - Oltre trecento i ragazzi giunti nel centro cittadino per protestare. Maestre e prof in manifestazione con gli studenti. Slogan e firme contro la riforma, anche Varese scende in piazza

     

    "Sotto la pioggia e la tempesta è solo l'inizio della protesta"; "leggere, scrivere, fare due conti: questa è la scuola che vuole Tremonti".
    In trecento si sono ritrovati in piazza XX Settembre a Varese per protestare contro la Riforma Gelmini. Hanno scelto la piazza varesina preferendola al corteo organizzato a Milano. Erano soprattutto studenti del classico e del Manzoni ( linguistico e psicopedagogico), mentre i compagni dell'artistico sono andati nel capoluogo lombardo. Accanto a loro insegnanti delle superiori ( qualcuna) e maestre ( poche).
    Guardati a vista da vigili, carabinieri e polizia, i giovani hanno urlato slogan, cantato e raccolto firme tentando di ripararsi dalla pioggia battente sotto i portici. Poi, verso alle 10, sono partiti in corteo, una "mini passeggiata" fino a Piazza Monte Grappa sotto lo sguardo indifferente dei varesini indaffarati: «Abbiamo voluto dimostrare che anche a Varese gli studenti sono preoccupati e non hanno timore di scendere in strada per urlarlo» dice Pietro, uno degli organizzatori, studente del liceo classico
    «Siamo preoccupati per il futuro della nostra scuola - spiega un suo compagno del Cairoli - chiediamo una scuola che sappia ascoltare gli studenti e li aiuti a formarsi».
    «Sono in piazza come docente e come madre in difesa della scuola pubblica - commenta Silviaprofessoressa delle superiori - Si vuole smantellare un sistema su cui ci impegniamo da anni».
    Particolarmente arrabbiate sono le "sparute" maestre che hanno scelto la piazza varesina per protestare: «Come si fa a reintrodurre il maestro unico? La nostra società non è più quella di 40'anni fa. I bambini sono diversi, hanno più competenze, chiedono più cultura. La maestra non è una tuttologa» dice Patrizia, maestra della primaria con un passato nella materna: «Il sistema negli asili viene studiato all'estero. È un modello pedagogico attento, una scuola delle conoscenze, che ora si vuol trasformare in parcheggio»
    "Chi non salta la Gelmini è" grida la piazza saltando energicamente, anche un po' per scaldarsi: « La prima ricaduta a Varese - commenta Monica, docente della primaria - sarà la chiusura della scuola della Rasa, con grave disagio per i bambini e per il personale che rimarrà senza lavoro».
    Alcune docenti del Manzoni sono entrare in un bar: devono scrivere il documento che sottoporranno l collegio docenti convocato in modo straordinario: « In quella sede veluteremo se e quali misura di protesta assumere» spiega una professoressa.
    Collegio docenti in programma il 6 novembre anche al Cairoli: in discussione c'è lo spirito dell Riforma e una mozione molto dura che potrebbe riservare sorprese alla didattica.  
    Nelle scuole varesine, intanto, si lavora: al classico è presente la metà del corpo insegnante e la metà della popolazione studentesca, allo psicopedagogico sono in  classe 120 ragazzi divisi in gruppi a far lezione con i docenti, al linguistico una decina di professori stanno seguendo 75 ragazzi. «Ho scelto di venire a scuola perchè oggi la protesta è dei docenti - commenta uno studente dellopsicopedagogico - Nessuno, inoltre, è stato in grado di dirmi come cambierà la mia scuola. Quindi, per il momento, preferisco studiare e prepararmi».

     

     

    30/10/2008 - Foto della manifestazione di Varese

     

     

     

     



 


chi siamo

Siamo un gruppo di docenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Varese che si sono incontrati nelle diverse manifestazioni e che hanno deciso di organizzare questo coordinamento dopo lo scipero del 30/10/08 per continuare la lotta contro il decreto Gelmini e soprattutto per dare una informazione precisa e corretta.

La partecipazione al coordinamento è libera, è sufficiente iscriversi alla mailing list per ricevere le informazioni.

 


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Per iscriverti inserisci il tuo indirizzo e-mail, riceverai una comunicazione ogni volta che nel sito verranno aggiornate le pagine o che ne verranno aggiunte delle nuove.


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