ASSUNTI
Questo Piano si basa su alcuni
assunti.
Non si possono fare proposte positive se non ci sono un programma
definito
di richieste, oppure in alternativa alcuni assunti da parte del
pianificatore.
Se per esempio dovessimo fare piani per una Base Navale o un Porto,
sarebbe
essenziale sapere se si intende proseguire la funzione di base o di
porto,
e se debba essere incrementata o attenuata. Ma nel caso presente non
esiste
una funzione dominante, ma tutta la complessità della Capitale e
dei suoi dintorni. Nell’ambito della City e della Contea di Londra una
proposta appare per certi versi più semplice; qui abbiamo di
fronte
certi precisi problemi per cui possono essere avanzate delle soluzioni
(anche se non necessariamente condivise!): fissare densità di
popolazione
per provvedere condizioni soddisfacenti di salute e lavoro; alleviare
la
congestione da traffico; isolare e integrare le funzioni; ricostruire
le
strutture monumentali e commerciali nelle aree distrutte. Londra in
quanto
Capitale assume un certo grado di definizione, per quanto riguarda le
sue
zone centrali.
Ma nella circostante Regione,
l’immagine
deve essere completata in assenza di qualunque precisa cornice di
limiti,
a dare compiutezza alla composizione. Per continuare la metafora, al
posto
di un quadro incorniciato, è necessario tentare piuttosto un
affresco
che includa non solo le pareti e il soffitto, ma anche lo schema del
pavimento,
e il tutto sfumatamente teso al di fuori, nel panorama circostante.
L’area di pianificazione regionale
attorno
alla capitale non può, a dire il vero, essere delimitata nemmeno
da una linea come quella della London Passenger Transport Area.
Necessariamente,
un’area deve essere definita, in prima istanza, ad abbracciare la
totalità
di tre Contee, e parte di altre cinque. Middlesex, Hertfordshire e
Surrey
sono inclusi completamente; il Kent, fino a Gravesend e oltre
Sevenoaks;
l’Essex, fino ad oltre Ongar, Shenfield e Wickford; una piccola
porzione
di Bedfordshire attorno a Luton e Dunstable; una parte del
Buckinghamshire,
fino ad Amersham e High Wycombe; una parte di Berkshire, incluse
Windsor
e Ascot. Ma, mano a mano la proposta prende forma, siamo portati a
considerarne
gli effetti su città distanti fino a 50 miglia; a dire il vero
dobbiamo
considerare il decentramento di popolazione anche più lontano.
Quindi, se le proposte per questa
vasta
e varia area, questa entità nebulosa che chiude ad anello la
Capitale,
non hanno un valore definito, devono essere basate su assunti definiti.
Assunto 1
Il primo assunto, è la
raccomandazione
contenuta nel Rapporto Barlow, che nessuna nuova industria debba essere
ammessa a Londra e nelle Home Counties, eccetto in casi speciali.
Questo
implica la considerazione del futuro industriale di Londra e dei suoi
dintorni.
Deve essere prevista una graduale riduzione dell’industria? Ogni anno
scompaiono
imprese industriali; se non se ne consentono delle nuove a prenderne il
posto, c’è la prospettiva che Londra diventi un’area di tensione
occupazionale, oppure molte delle industrie esistenti hanno la
possibilità
di espandersi e continuare a farlo?
Assunto 2
Inseparabile dalla questione del
futuro
industriale di Londra, esiste quella del decentramento di industrie e
popolazione
dal centro congestionato, già raccomandato nel County of London
Plan, e questa raccomandazione costituisce il secondo assunto. Gli
autori
del piano di Contea, pure preferendo una densità di 100 persone
per acro, hanno raccomandato una densità di 136, ritenendo che
“le
quantità reali da decentrare difficilmente sarebbero eguagliate
dall’ammontare di industrie di cui ci si può aspettare
l’emigrazione”.
Se si assume un alto grado di decisionalità nella localizzazione
industriale, si può perseguire la quota di densità
più
bassa, con il decentramento di 817.750 persone, ma per gli obiettivi di
questo Rapporto è stata assunta una densità di 136, che
implica
il decentramento di 618.000 persone. A questo va aggiunta la cifra nel
presente Rapporto di 415.000 persone travasate dalle aree sovraffollate
esterne al London County Council, il che dà un totale generale
di
1.033.000 persona decentrate, ovvero spostate dalla massa centrale. Un
costante esodo di popolazione, stava già avendo luogo prima
della
guerra, ma se questo movimento fosse semplicemente accelerato, senza un
corrispondente spostamento di posti di lavoro, ne risulterebbe un
peggioramento
nella congestione dei trasporti e maggiori perdite di tempo, denaro,
energie.
Il mutamento principale risultante
da
questi due assunti, sarà un riassetto di popolazione e industria
all’interno della Regione. Le quantità nel centro diminuiranno,
quelle nelle aree esterne cresceranno, anche se non più a tassi
spettacolari, né in modo sporadico.
Assunto 3
Il terzo assunto, già
implicito
negli altri due, è che come risultato delle raccomandazioni
Barlow,
e in assonanza alle tendenze nazionali, la popolazione totale dell’area
non si incrementerà, ma al contrario sarà in qualche modo
ridotta. In altre parole, e in consonanza con il desiderio di un
più
logico raggruppamento di industrie secondo linee nazionali, la
redistribuzione
di popolazione e industria procederà fino e anche oltre i limiti
fisici dell’area in discussione.
Assunto 4
È necessario un assunto
riguardo
al futuro di Londra come Porto. Se il Porto di Londra cessasse i suoi
traffici,
Londra decadrebbe. Si assume di conseguenza che, per gli obiettivi di
questo
Rapporto, il Porto di Londra continuerà ad essere uno dei
maggiori
del mondo.
Assunto 5
Si assume che saranno messi a
disposizione
nuovi poteri di pianificazione, inclusi quelli per il controllo dei
valori
fondiari.