Posizione:
La Valle Vigezzo è un
altopiano di origine glaciale appartenente alle
Alpi Lepontine, situato tra l'Ossola e il Canton
Ticino ad un'altezza di 800 mt. sul livello del
mare.
Vie di accesso:
Si giunge all'altopiano
vigezzino attraverso le seguenti strade:
- da Domodossola
mediante le s.s. 34 della Val Vigezzo
- da Locarno (Svizzera)
attraverso la strada delle Centovalli.
La valle è
raggiungibile anche mediante la ferrovia
elettrica che collega Domodossola a Locarno. La
linea è comunemente chiamata "Ferrovia
Vigezzina" nel tratto italiano e
"Ferrovia delle Centovalli" nel tratto
elvetico. Il percorso si snoda su 65 ponti e 28
gallerie attraverso uno stupendo paesaggio tipico
delle ferrovie alpine, molto apprezzato dai
turisti.
Aspetto:
Salendo da Domodossola
dapprima la valle si presenta stretta e angusta,
incassata tra rupi scoscese; giunti però a
Gagnone, al termine della salita, improvvisamente
si apre, offrendo un panorama ampio e delizioso
dal tipico aspetto prealpino. Qui inizia
l'altopiano vigezzino circondato da monti con
estese pinete e larghe praterie dalle linee dolci
e riposanti che contrastano con i profili severi
delle cime come il Gridone che colpisce l'occhio
ad est con la sua forma frastagliata, o la Pioda
di Crana ed il Pizzo della Scheggia che si
affacciano a nord mostrando lisce e possenti
pareti di roccia.
Orografia e
sorgenti:
La valle è attraversata
da due torrenti che scorrono in senso opposto: il
Melezzo occidentale che nasce dal Pizzo Ragno e
dopo 13 Km. si immette nel Toce a Masera, ed il
Melezzo orientale che nasce dalla Pioda di Crana
e dopo 40 Km. sfocia nel torrente Maggia in
territorio svizzero. Entrambi i torrenti durante
il loro percorso raccolgono le acque di altri
torrenti minori.
A circa 2 Km. da
Malesco, sulla strada per Finero ad una quota di
875 mt. sgorga una sorgente di acqua fredda,
oligominerale e dalle proprietà diuretiche,
detta "Fonte di Santa Lucia". La
sorgente viene sfruttata industrialmente da
un'azienda insediata tra Malesco e Re per la
produzione dell'Acqua Minerale Vigezzo.
La sorgente più famosa
è però quella dei Bagni di Craveggia, situata
in una regione chiamata "Fondo
Monfracchio" a poche decine di metri dal
confine con la Svizzera. Qui sgorga un'acqua
termale alla temperatura di 28°C, contenente
diversi sali. Nel 1819 venne inaugurato dal
comune di Craveggia un albergo idroterapico per
sfruttare le proprietà terapeutiche della
sorgente, indicata per la cura del sistema
nervoso, per le malattie del sangue e della
pelle, per le affezioni al fegato, ai reni, allo
stomaco ed in genere all'apparato digerente.
L'attività si è protratta fra alti e bassi
attraverso varie vicissitudini, fino al 1951
quando una valanga ha completamente distrutto
l'albergo. Attualmente, con grossi rimpianti, la
località è abbandonata ed è frequentata
sporadicamente solamente da qualche
escursionista.
Fauna:
Essendo il patrimonio
faunistico vigezzino vasto e illimitato, vengono
citate solo alcune speci rappresentative:
Quadrupedi: Camoscio,
Cervo, Capriolo, Scoiattolo, Topo Quercino, Lepre
Variabile, Ghiro, Arvicola Agreste, Volpe, Faina,
Martora, Tasso Riccio, Marmotta.
Volatili: Aquila
Reale, Falco, Gufo Reale, Allocco, Civetta,
Fagiano, Quaglia, Pernice, Gallo Forcello,
Gracchio Alpino, Pipistrello, Picchio, Cuculo,
Rondone Alpino.
Rettili: Vipera,
Milordo, Orbettino.
Pesci e Anfibi: Trota,
Rana, Rospo, Salamandra.
Flora:
La vegetazione ha
carattere prettamente alpino e come per la flora,
vengono citate alcune speci rappresentative:
Piante tra i 400 e i
700 mt: Castagno, Quercia, Acero, Salice,
Ciliegio, Nocciolo, Maggiociondolo, Corniolo,
Agrifoglio, Rovospinoso, Betulla, Robinia,
Ginestra, Ginepro.
Piante tra i 700 e i
1600 mt: Faggio, Mirtillo, Biancospino
Selvatico, Brugo, Pino Silvestre, Abete Rosso,
Mirtillo, Lampone, Sorbo, Tiglio, Noce.
Piante oltre i 1600
mt: Abete Bianco, Larice.
Fiori: Narciso,
Primula, Giallotarassaco, Margheritina,
Trifoglio, Croco, Soldanella, Anemone Epatica,
Bucaneve, Campanula, Botton D'Oro, Sambucina,
Geranio Selvatico, Genziana, Rododendro,
Nontiscordardime, Fiordistecco, Rabarbaro Alpino,
Rosa Violacea, Mughetto.
Turismo:
La Valle Vigezzo è uno
dei luoghi turisticamente più apprezzati delle
Alpi Occidentali con una buona ricettività
alberghiera ed un clima salubre e temperato sia
in inverno che in estate, adatto ad un turismo di
riposo e residenziale. La ricca vegetazione e
l'abbondanza di acque sono l'elemento dominante
del paesaggio. Malgrado l'assenza di cime che
superano i 2500 mt. e di nevai persistenti,
l'acqua è alimentata da abbondanti
precipitazioni concentrate in primavera ed in
autunno, mentre in inverno non mancano quelle
nevose.
La Valle Vigezzo
costituisce un terreno privilegiato per
l'escursionismo grazie ai suoi boschi fitti e
ombrosi, agli alpeggi solari, ai graziosi
laghetti, ed alle vette da cui si godono panorami
di prim'ordine sia sulla cerchia alpina che sulla
pianura. I monti del territorio sembrano
modellati a misura degli escursionisti, offrono
itinerari facilissimi e meno facili, in ogni caso
sempre alla portata di qualsiasi buon
camminatore.
A Prestinone (frazione
di Craveggia) è situata la base di partenza di
una funivia, costituita da cabine biposto, che
superando 900 mt. di dislivello raggiunge la
Piana di Vigezzo (1741 mt). La località
costituisce una buona base di partenza per
numerose escursioni in estate, mentre d'inverno
è attrezzata con skilift che servono 11 piste da
sci.
Oltre alle piste di
discesa, l'offerta per gli sport invernali è
completata da un centro per sci di fondo situato
nella pineta di Santa Maria Maggiore costituito
da piste di varie lunghezze e difficoltà.
I Pittori e altri
personaggi storici:
La Valle Vigezzo è
denominata anche "Valle dei Pittori"
per il dolce paesaggio che durante l'anno si
colora di mille tonalità diverse come la
tavolozza di un pittore. Questa denominazione è
dovuta anche al fatto che la pittura ha avuto ed
ha tuttora un ruolo notevole nella storia
vigezzina. La valle ha dato i natali in passato a
numerosi pittori, fra i quali i più famosi in
ordine cronologico sono stati: Carlo Mellerio,
Giuseppe Mattia Borgnis, Giacomo Rossetti,
Lorenzo Peretti, Enrico Cavalli, i fratelli
Rastellini, Carlo Fornara, Giovanni Ciolina e
Severino Ferraris.
Molti di questi artisti
frequentarono la scuola di belle arti Rossetti -
Valentini di Santa Maria Maggiore, fondata nel
1878 da Giovanni Maria Rossetti. In questa sede
è oggi possibile ammirare un'esposizione
permanente di quadri dei vari allievi che l'anno
frequentata, oppure frequentare in estate corsi
di disegno tenuti ai bambini.
Fra i vigezzini passati
alla storia, possiamo anche menzionare Giovanni
Maria Farina e Gianpaolo Femminis, ai
quali si deve attorno al 1700 la scoperta della
formula originale dell'acqua di colonia.
Pur vigezzino è stato
tal Giovanni Maria Salati, il primo ad
attraversare la manica a nuoto nell'estate del
1817.
Più vicine ai nostri
tempi invece si collocano le imprese di Andrea
Borgnis, che nel decennio tra il 1950 e il
1960 è stato più volte vincitore del titolo di
campione italiano professionisti di sollevamento
pesi nella categoria massimi-leggeri.
Folclore e
manifestazioni:
La Val Vigezzo è anche
ricca di folclore e ricordi; numerose sono le
manifestazioni che si svolgono nei vari comuni,
nelle quali vengono riproposte ambientazioni e
momenti di vita passata, in cui gli attori
sfoggiano i tipici costumi vigezzini ed antichi
attrezzi di lavoro caratteristici. Immancabile in
queste rappresentazioni è la figura dello
spazzacamino, un'attività un tempo molto diffusa
tra i vigezzini, che emigravano oltre l'Ossola ed
anche in terra straniera in cerca di fortuna. In
onore a questa categoria è stato creato nel
comune di Santa Maria Maggiore presso la
costruzione di Villa Antonia, il Museo dello
Spazzacamino dove sono esposti numerosi attrezzi
utilizzati ai tempi nell'esercizio della
professione.
Altre manifestazione
caratteristiche della valle sono il Carnevale
Vigezzino e la Sgamelaa d'Vigezz.
La Sgamelaa d'Vigezz è
una gara podistica non competitiva che si svolge
ogni anno, generalmente nell'ultima domenica di
Agosto. La partenza e l'arrivo sono previsti
presso la pineta di Santa Maria Maggiore. Il
percorso, molto duro, si snoda per 26 Km. su
innumerevoli saliscendi attraverso i sette comuni
della valle. In alternativa, per i meno allenati,
è stato creato un mini giro di soli 4 Km. molto
meno faticoso.
Il primo Carnevale
Vigezzino esordì nel 1978, quando un gruppo
di Vigezzini, da sempre impegnati nei propri
paesi ad organizzare i carnevali, si riunirono in
un unico comitato con l'intento di creare
un'associazione in grado di coordinare le varie
manifestazioni. Nacque così il comitato di
valle, al quale aderirono per primi i comitati di
Druogno, Santa Maria Maggiore, Toceno, Zornasco e
Re, ai quali dopo pochi anni andarono ad
aggiungersi Villette e Craveggia. Al comitato di
valle non si è mai aggregato il comune di
Malesco, che nel corso degli anni, fino ad oggi,
ha sempre gestito il proprio carnevale in modo
autonomo. Per il carnevale Vigezino ogni comune
allestisce uno o più carri che vengono fatti
sfilare in corteo attraverso le strade dei paesi
della valle. Dal 1995, dopo la votazione di
un'apposita giuria, ogni anno viene assegnato al
comune del carro vincente il trofeo "Matteo
Barbieri".
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