ARTICOLI dal quotidiano Adige anno 2004 Raccolti da Falcesoft SETTEMBRE 2004 ---------------------------------------- o su http://xoomer.virgilio.it/falcesoft/sito2004.html --------------------------------------- ----------------------------------------- 1 sett Mori, tre sedi per le elementari Aule divise tra oratorio, municipio e biblioteca Scuola Proseguono con regolarità i lavori presso la scuola, al posto della palestra una tensostruttura Otto aule delle scuole elementari saranno sistemate nell´edificio che ospita auditorium e biblioteca Di MARCO TORBOLI MORI – Proseguono con regolarità i lavori di ristrutturazione ed ampliamento delle scuole elementari. Il cantiere, aperto a metà luglio, dovrebbe essere chiuso entro l´estate prossima, consentendo così agli alunni di accedere alle nuove aule già dal primo giorno di scuola dell´anno scolastico 2005-2006. Per il prossimo anno scolastico, invece, otto aule saranno sistemate nell´edificio che ospita auditorium e biblioteca, quattro all´oratorio ed otto presso l´area dismessa del municipio. Nelle settimane scorse l´ingegner Lorenzi ha effettuato il collaudo statico della struttura, come richiesto da alcuni genitori, ed in seguito proprio una delegazione di genitori ed il dirigente scolastico hanno visitato le aule, rendendosi così conto della loro agibilità. Presso l´oratorio saranno messe a disposizione anche due aule per la logopedia. Per l´utilizzo delle aule il comune ha pattuito con la parrocchia un affitto mensile di 975 euro, con l´impegno a coprire anche l´80% dei consumi generali e della manutenzione periodica, quale l´ascensore ed i presidi antincendio. Per colmare il disagio derivato dall´inaccessibilità della palestra delle elementari il Comune ha contattato la Tensosystem di Lana per montare presso il parco ex macello una struttura provvisoria coperta che garantisca la continuità dell´attività sportiva delle scuole e delle associazioni sportive anche durante il periodo invernale, essendo riscaldata. La palestra, che misurerà 12,5 metri per 25 per quasi sette di altezza, richiederà due settimane per il montaggio e dovrebbe essere pronta per il primi giorni di ottobre. Per il noleggio della struttura l´amministrazione comunale sosterrà un costo di 3750 euro mensili. Sul fronte scuola dell´infanzia Il girasole di Tierno, nei prossimi giorni saranno completati i lavori per l´istituzione della sesta sezione. Per permettere di realizzare questa nuova aula, resasi necessaria per l´aumento delle richieste da parte dei genitori, il Centro diurno è stato spostato in un´altra ala dello stesso edificio. Per far fronte a queste spese, necessarie ed incombenti, l´amministrazione comunale guidata dal sindaco Gurlini ha in parte utilizzato i soldi che era stati destinati all´aula di psicomotricità. Nei prossimi mesi dovranno essere quindi reperiti i 20 mila euro mancanti, che saranno necessari per installare l´impianto di condizionamento nell´aula di psicomotricità, completando così il quadro dei lavori. ------------------------------------------------------- 1 sett Riuscita la gara internazionale: solo 7° il moriano Veronesi, bene il 15enne David Mici Trionfo del triestino Bubbi Alla 30ª edizione del «Città di Mori» di dama Il podio del terzo girone, vinto dal giovane moriano David Mici La 30ª Coppa «Città di Mori» va nelle mani di Raoul Bubbi. Il maestro internazionale triestino, attuale campione italiano assoluto, che ha conquistato per la seconda volta l´ambìto trofeo internazionale di Mori con un punto di vantaggio sul torinese Walter Raimondi, da sempre uno dei suoi avversari più temibili, nonché tre volte vincitore di questa competizione. Terzo un altro giocatore di Torino, Loris Milanese, a pari punti con il noto Michele Borghetti di Livorno, Moreno Manzana di Bergamo (originario proprio di Mori) ed il lettone Viesturs Tomass, che dopo la vittoria del 2000 ed il terzo posto dello scorso anno ottiene una prestazione al di sotto delle aspettative. Bisogna purtroppo registrare il forfait dell´asso olandese Kees Thijssen. In compenso erano presenti tutti i migliori giocatori italiani del momento. Ciò a conferma di quanto sia sentita in Italia l´importanza di essere presenti a questa competizione, da anni una classica, ma anche un momento di festa per il damismo italiano. Presenti svariate autorità, dal vicepresidente della Fid Carlo Bordini ad altri consiglieri federali, il presidente del Coni trentino Giorgio Torgler, l´assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini e l´assessore di Mori Renato Bertolini. Tornando alle note tecniche, per il campione di casa Marco Veronesi solo un 7° posto, con una prestazione discreta che tuttavia lo tiene lontano dai migliori. In tutto a Mori erano presenti 56 giocatori divisi in 4 gruppi di merito. Nel secondo gruppo, vinto dal friulano Andrea Candoni, da registrare il buon 5° posto del moriano Diego Tranquillini. Ma è soprattutto il quindicenne David Mici a sorprendere (ma non troppo) vincendo con due punti di distacco (4 vittorie ed un pareggio su 5 incontri disputati) nel 3° gruppo. Il giovane damista di Mori, dopo il titolo italiano «under 16» dello scorso anno, ed il 2° posto nella stessa competizione ottenuto quest´anno, si conferma in gran forma e vince con grande merito questa gara, facendo un bel balzo nella classifica nazionale (superati i 3000 punti). Altri piazzamenti da parte di giocatori locali nel 2° gruppo con il 12° posto di Lorenzo Modena, sempre di Mori, e con l´8° di Stefano Tita nel 3° girone. Ma è nel 4° che vi è la presenza maggiore di damisti trentini con il 4°, 5° e 6° posto rispettivamente di Luigi Pomarolli (Trento), Rodolfo De Concini (Villa Lagarina) e Cristiano Moiola (Mori). 8° e 9° Giuseppe Toscano (Mori) ed Andrea Cavedine (Avio), 12°, 13° e 14° Roberto Scrinzi (Nogaredo), Stefano Valentini (Villa Rendena) e Mirko Tita (Mori). -------------------------------------------------------- 1 sett PANNONE/L´assessore critica il divieto (dalle 12 alle 15) del sindaco Berasi: «Negato il diritto al gioco» PANNONE - «Tutelare i cittadini da rumori molesti è un preciso dovere dei Comuni, ma definire l´allegro vociare di un gruppo di bambini che giocano rumore molesto e quindi vietare loro di giocare in un parco pubblico realizzato per questo mi pare un´assurdità, un non senso. Eppure questo - scrive l´assessore Iva Berasi - è incredibilmente accaduto a Pannone di Mori. Il sindaco ha vietato ai ragazzi di giocare nel parco giochi fra le 12 e le 15 per non disturbare la pennichella degli abitanti di tre case vicine al parco» che si erano lamentati chiedendo l´intervento degli amministratori. Per l´assessore «si tratta di un provvedimento discutibile, sia sotto il profilo di legittimità che del buonsenso. Si tratta soprattutto di un provvedimento ingiusto perché nega diritti elementari dei ragazzi, imponendo di fatto il "coprifuoco" in pieno giorno in un piccolo ed ameno centro». Per questo Berasi sottoscrive la lettera dei genitori dei ragazzi ed esprime loro piena solidarietà. L´episodio, continua l´assessore «mi permette di ricordare che esiste una convenzione Onu sui diritti dell´infanzia che ogni amministratore dovrebbe leggere la quale riconosce all´infanzia il diritto al gioco, allo svago ad attività ricreative proprie dell´età. Per un bambino giocare è come respirare, mangiare, bere, dormire, è crescita e apprendistato alla vita. Sono tanti i bambini trentini che non possono organizzare liberamente i propri giochi per mancanza di spazi e che devono fare i conti con regolamenti condominiali che vietano nelle pertinenze l´uso del pallone, della bici, dei giochi di gruppo. Nei paesi le piazze sono diventate parcheggi, in città si costruiscono quartieri senza considerare la presenza dei bambini e prevedere per loro spazi gioco». «Proviamo - suggerisce Berasi - a progettare quartieri a misura di bambino/a, a prevedere nei Prg vincoli di destinazione di spazi ai bambini, così come si vincola il numero di posti macchina, a stendere piani di viabilità con percorsi casa-scuola-servizi da percorrere in sicurezza a piedi o in bici nella consapevolezza che i bambini "cittadini di domani" debbono essere riconosciuti e rispettati per ciò che sono qui e adesso, cittadini di oggi. Già i popoli antichi ritenevano che il grado di civiltà di una società era dato dall´attenzione riservata ai bambini e agli anziani: riprendiamoci un poco di antica saggezza e sacrifichiamo qualche prezioso metro quadrato di terreno alla qualità della vita dei nostri bimbi». ------------------------------------------- 1 sett Si cercano persone per il servizio Mori: «Vogliamo i nonni vigilantes per tornare a scuola» MORI - «Per tornare a scuola vogliamo i nonni!» questo lo slogan con il quale l´amministrazione comunale sta cercando persone (uomini e donne) di età compresa tra i 45 e i 75 anni, ritirati dal lavoro, disposti a svolgere un servizio di presidio e vigilanza presso le scuole della borgata e di Valle San Felice. L´impiego richiesto è variabile; da una a quattro ore, nei giorni di scuola. Per il servizio saranno corrisposti 5 Euro lordi a presenza e il Comune provvederà alla stipula di una assicurazione contro gli infortuni e i rischi della responsabilità civile. Per ulteriori informazioni e per presentare la domanda ci si può rivolgere entro il 4 settembre all´Ufficio dei vigili urbani. ------------------------------------------- 2 sett Gianfranco Grisi a Superquark, l´altra sera, ha presentato il cristallarmonio Gianfranco Grisi a Superquark, l´altra sera, ha presentato il principio del suono dei cristalli. Mentre le sue mani accarezzavano sapienti il cristallarmonio, la voce narrante della trasmissione scientifica di Rai Uno spiegava la tecnica, le potenzialità, i segreti dei suoni prodotti dallo strumento. Grisi suonava imperturbabile producendo soavi melodie dallo strumento che lui stesso ha messo a punto basandosi su una serie di bicchieri di cristallo, di varie dimensioni e contenenti diverse quantità d´acqua. Una bella vetrina e soddisfazione per il musicista moriano, che alla tecnica unisce la creatività. -------------------------------------------- 2 sett VAL DI GRESTA/Si spera nel contributo della Provincia Terminato il collettore principale Rete fognaria ancora da completare VALLE DI GRESTA - Terminato il collettore principale della fognatura intercomunale da parte dell´Impresa Castelli, la quale ha eseguito i lavori con competenza ottemperando a tutte le prescrizioni della Provincia di Trento. Il salto nella fora di Turch è stato superato con la perforazione da parte della ditta specializzata, «Patto» di Rovigo, con un foro di 30 cm, dal basso verso l´alto, 40 gradi di pendenza lungo 175 metri con un dislivello di quasi 90 metri, un´opera che il dirigente Nardelli e l´assistente geometra Oss hanno caldeggiato, con un buon risparmio per la Provincia. A questo collettore sono stati allacciati i ramali di S. Barbara, «Prà del Lac» e una parte del paese di Ronzo Chienis. Per allacciare il resto del paese, però, necessitano ancora i lavori che dovrebbe fare il Comune, che è in attesa di un contributo da parte della Provincia, altrimenti difficilmente attuabile. Rimangono da eseguire i lavori per le fognature comunali di Pannone e Varano, per le quali il comune di Mori ha già appaltato il primo lotto alla ditta Ediltione per un´importo di 289.649 euro, con un ribasso del 15%. La Provincia per quest´opera ha concesso un contributo pari ad oltre 346 mila euro e lo stesso verrà erogato per 163.350 euro in conto capitale e la differenza per il primo lotto esecutivo; il resto in dieci rate annuali posticipate di 22.138 euro ciascuna. Gli amministratori della Val di Gresta sperano che anche l´acqua che scorre nel Rio Gresta rimanga pulita e in ragione di ciò gli agricoltori in particolare auspicano che i lavori siano effettuati in fretta, affinché si possano irrigare le campagne con acqua pulita. Proprio per questo motivo tutti si augurano che l´assessore provinciale ai lavori pubblici Silvano Grisenti faccia tutto il possibile affinché anche la fognatura di Ronzo-Chienis venga terminata in tempi rapidi, almeno assieme a quella di Pannone e Varano, i cui lavori si prevede possano esere conclusi nel 2006. ------------------------------------------ 2 sett MORI/Serrato dibattito in Consiglio comunale: undici i voti a favore, otti quelli contrari Trasporti, mozione contro le tariffe Civettini bacchetta i Caf, la minoranza difende Grisenti Di MARCO TORBOLI MORI - «I Centri di assistenza fiscale prendono 16 euro più Iva per ciascuna pratica del nuovo sistema di pagamento del servizio scuolabus. Se moltiplichiamo questa cifra per 28 mila famiglie e consideriamo che il 70% delle famiglie continueranno a pagare 52 euro (dei quali 16 andranno ai Caf), ci rendiamo conto che si tratta solamente di un business per i Caf». Parola di Claudio Civettini, proponente, assieme a Mauro Maggiani, di una mozione approvata dal consiglio comunale contro il sistema tariffario sostenuto dall´assessore provinciale Grisenti. Un sistema elogiato qualche minuto prima da Angiola Turella, convinta dal fatto che «anche le Acli lo appoggiano». Non è parso della stessa idea Civettini, che ha attaccato i Caf, tra i quali le Acli, che in questi giorni assistono i genitori nelle pratiche da presentare per il calcolo della tariffa. «Per loro è solo un business». Angiola Turella ha subito preso le distanze dall´affermazione di Claudio Civettini, facendosi portavoce di tutta l´opposizione. Affermazione, a quanto sembra, invece condivisa da tutta la maggioranza, visto che nessuno l´ha smentita. Nemmeno il sindaco Mario Gurlini, che fino a pochi mesi fa era responsabile dello sportello consumatori delle Acli moriane. «Comunque a me risulta che i Caf percepiscano 7,50 euro per pratica», ha precisato Elena Berti. Ma questo poco importa. È apparsa coesa la maggioranza, votando compatta (undici i voti favorevoli) una mozione per niente condivisa dall´opposizione (otto quelli contrari) poiché ritenuta superata. «Abbiamo fatto presente in modo chiaro - sottolineano i consiglieri della Civica Margherita, di Progetto per Mori e dei Verdi - come questa mozione, scritta a metà agosto, non tenesse assolutamente conto delle modifiche introdotte dalla Giunta provinciale il 20 agosto 2004, volendo quindi portare il Consiglio comunale in una discussione del tutto demagogica, non aggiornata rispetto alla reale situazione oggetto dell´intervento». «In sostanza – continuano i consiglieri di minoranza - ci siamo chiesti come si fa a invitare la Giunta provinciale a modificare il sistema tariffario, introducendo la separazione degli abbonamenti scolastici rispetto alle altre tessere, nel momento in cui la Giunta provinciale ha già deliberato il 20 agosto in questo senso. E ancora, come si fa a sostenere “farraginose e irrispettose della privacy” le modalità di determinazione delle tariffe basate sulla dichiarazione Isee, nel momento in cui queste introducono un criterio di equità nel pagamento delle tariffe rispetto al reddito e al patrimonio». Chiaro che i tre partiti di minoranza dovessero difendere il sistema approntato da Grisenti, poiché sostenuto a livello provinciale dai corrispettivi partiti. «Il sistema Isee è collaudato in tutta Italia – ha spiegato Stefano Barozzi – e non credo nella violazione della privacy poiché chi vuole pagare ridotto non avrà problemi a presentare la documentazione. Fa tanto chiasso chi ha tanto da dichiarare». «Se si applica una facilitazione deve essere veramente semplice e assolutamente non deve essere tenuto conto del possesso della prima casa nel computo Isee», ha ribattuto Mauro Maggiani. ---------------------------------------------- 3 sett Rifiuti, aumentano (+ 20%) le tariffe Mori, l´impennata dei costi è riconducibile al passaggio del servizio al porta a porta Ambiente Il nuovo sistema sta raccogliendo ottimi risultati con il 54% di materiali differenziati Si è discusso a lungo in consiglio sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel comune di Mori Di MARCO TORBOLI MORI - «Per il 2004 ci si può attendere un aumento calmierato del 20% della tariffa rifiuti», ha anticipato l´assessore Renzo Longhi in consiglio comunale. Questa impennata dei costi è riconducibile al passaggio dal servizio di raccolta dai cassonetti stradali al porta a porta, gestito dal C10. per i prossimi anni, quando il sistema sarà a regime, si prevede un aumento addirittura superiore al 40%. Il servizio, va detto, sta già raccogliendo degli ottimi risultati per l´ambiente, con il 54% di rifiuti differenziati. Da quando è stato avviato il porta a porta con la pesatura del secco non riciclabile, è quadruplicata la quantità di plastica, vetro e carta differenziata nelle apposite campane. «Anche se alcuni non differenziano e poi è tutta la collettività a doverne pagare il conto», osserva Leonardo Zanfei, che sollecita un maggior controllo da parte dei vigili urbani. Ma finché non sarà definito ed applicato un regolamento i vigili non potranno fare niente. Semmai sono gli addetti alla raccolta che scelgono di non svuotare i bidoni di umido che contengono del secco oppure non raccogliere sacchi di secco non riciclabile che contengono prodotti riciclabili. Questo in linea di massima, visto che Claudio Civettini ammette di aver provato a mettere dell´altro nell´umido, che è stato raccolto ugualmente. Una cosa è certa: il conto sarà salato per tutti. Certo, anche per colpa di chi non fa la differenziata, ma soprattutto perché il servizio è più costoso rispetto al passato. «All´avvio del progetto il camion passava a raccogliere i rifiuti nelle isole ecologiche due volte alla settimana. Ora passa tre volte. - continua Longhi, che spiega anche come richieda molto tempo passare di casa in casa a svuotare e pesare tutti i bidoncini - Il servizio costa un tot a cassonetto». Anche per questo motivo il Comprensorio nei giorni scorsi ha autorizzato 18 nuove zone di prossimità, con dei cassonetti stradali, dove poter conferire l´umido. Questa potrebbe essere una soluzione anche per il problema dei cattivi odori che si sviluppano mantenendo in casa l´umido nel periodo estivo. Ma il problema dell´igiene resta comunque. In molti hanno sottolineato come i punti di raccolta per vetro, plastica e carta siano troppo pochi e spesso lontani dalle abitazioni, il che non incentiva di certo anziani e portatori d´handicap a differenziare i rifiuti. Ma oltre che insufficienti sono anche sempre pieni, come per esempio in piazza Malfatti o in piazza di Tierno. Il che comporta che spesso i cittadini abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti. «Presso il comprensorio è attiva una squadra di pulizia che in giornata interviene in caso di anomalia. Sta poi alla sensibilità del cittadino cercare un altro cassonetto vuoto dove gettare i rifiuti», spiega Longhi. Di certo i vigili urbani non possono sanzionare i trasgressori in base a "prove" reperite all´interno del sacchetto abbandonato, ma solamente in caso colgano il trasgressore in "flagranza di reato". "Per migliorare il servizio e ridurre i costi, si potrebbe aumentare il numero di punti di raccolta e diminuire il numero di passaggi», suggerisce Stefano Barozzi. Ma quando si saprà esattamente quanto pagheranno i cittadini? Va detto che la spesa è fuori del controllo del Comune poiché gestita esclusivamente dal Comprensorio. Il Comune, l´1 giugno, ha inviato al C10 una lettera in merito ai costi relativi al servizio, ma il Comprensorio non ha ancora risposto. Così il consiglio comunale, con alquanto disappunto, ha approvato all´unanimità una mozione nella quale sollecita il Comprensorio ad indicare in breve tempo i costi del servizio, al fine di fornire all´ufficio tributi delle cifre per poter predisporre le tariffe. A breve sarà nominata una commissione che affronterà complessivamente il tema della raccolta differenziata, dai problemi organizzativi ai rapporti con il Comprensorio, fino all´organizzazione di incontri conoscitivi per la cittadinanza e di sensibilizzazione per le scuole. --------------------------------------------------- 3 sett Pomeriggio in allegria alla Casa di riposo di Mori Fisarmonica e angurie con il gruppo anziani. Il pomeriggio con angurie e meloni alla Casa di riposo di Mori MORI - A portare una ventata di allegria agli ospiti della casa di riposo Cesare Benedetti ci ha pensato, come fa da quasi 15 anni il Gruppo pensionati e anziani di Mori, guidati dal presidente Aldo Carrara. Insieme al fisarmonicista Diego Dossi il gruppo si è presentato con oltre 60 kg di angurie e meloni, che sono stati distribuiti agli ospiti sul prato, all´aria fresca. Un grazie al Gruppo pensionati è stato rivolto dal consigliere della Casa, Bruno Gentili, che ha voluto mettere in risalto come questo gruppo sia molto affezionato alla struttura per portare un prezioso momento di svago e allegria. ---------------------------------------------------- 4 sett Non si trova intesa tra la mozione del centrosinistra e la controproposta di governo Mori, su pari opportunità e pace slittano deleghe e commissioni Clima teso tra maggioranza e opposizione. Di MARCO TORBOLI MORI – Un altro scontro politico, in consiglio a Mori. Stavolta sulle cariche di pari opportunità e di cultura della pace. La questione si trascina dai primi giorni di luglio, quando Mario Gurlini propose alle minoranze di assumersi le deleghe consiliari alle pari opportunità ed alla pace. «Niente da fare - aveva risposto Claudio Poli -: i ruoli di governo ed opposizione vanno tenuti distinti». Questa settimana il sindaco ha ribadito la sua posizione: affidare le deleghe alle minoranze. E queste hanno di nuovo declinato. «L´esigenza di rispettare la chiarezza dei ruoli – sostengono i consiglieri di Margherita, Progetto per Mori e Verdi – impone che deleghe ed incarichi per specifiche attività o servizi rimangano in capo alla coalizione di governo soprattutto per un´effettiva concretizzazione e ricaduta di queste attività sul programma amministrativo attraverso l´assegnazione di un preciso impegno di spesa». In alternativa la coalizione di opposizione ha proposto al Consiglio una mozione per costituire due commissioni specifiche. Dopo una prima discussione, i gruppi consiliari di opposizione hanno accettato la controproposta della maggioranza di costituire una commissione unica al posto di due. «Ma a questo punto si è assistito ad uno spettacolo indegno, con la maggioranza impegnata in un gioco al ribasso sul numero dei componenti», continuano i consiglieri di minoranza. La mozione proponeva appunto la rappresentatività di otto componenti, in un rapporto paritetico di quattro a quattro fra maggioranza e opposizione. Ma la maggioranza ha rifiutato la proposta, avanzando invece l´idea di una commissione a soli quattro componenti e sollevando le critiche di chi all´opposizione credeva che i temi della pace e delle pari opportunità dovessero essere valorizzati con una commissione dignitosa. «In realtà è solo questione di interessi di bassa bottega dell´assessore al bilancio», attacca Claudio Poli, che ritiene che Saverio Radam, fatti due conti, considerasse troppo dispendiosa per il bilancio una commissione ad otto. «E pensare che non avevamo neanche discusso di dare un gettone di presenza ai componenti», conclude amareggiato Poli. Dopo un paio di sospensioni sembrava però che si fosse finalmente trovato l´accordo: sei componenti, tre di minoranza e tre di maggioranza. Ma si tratta solo di un´apparenza perché Paolo Gobbi ribadisce la propria posizione e, anzi, propone una commissione a nove, composta da un componente per ciascun gruppo consiliare interessato all´argomento (sono appunto nove i partiti in consiglio), sul modello del Forum trentino per la pace, che si chiama forum proprio perché raccoglie tutte le componenti interessate senza esclusioni. Ma in questo modo la mozione non è stata approvata perché la maggioranza, non d´accordo sugli otto e disposta a cedere fino a sei, ha ritenuto davvero troppi nove componenti. ---------------------------------------- 5 sett Oggi festeggia i suoi 104 anni circondata dall´affetto dei familiari Mori Vecchio, nonna Beppina la più longeva della frazione MORI - Giuseppina Vivaldi in Bellini , che è la nonna più longeva di «Mori Vecio» festeggia oggi nella sua casa la veneranda età dei suoi meravigliosi e invidiabili 104 anni. Questo per i figli, per i nipoti, per i pronipoti e per la badante Viola è un giorno molto molto felice, ma pure commovente, perchè basta stringere la mano e guardare nonna Giuseppina negli occhi, per capire la sua gioia nel sentirsi circondata dall´affetto dei familiari che le augurano con tanto amore buon compleanno e fanno a nonna Beppina i migliori auguri. ----------------------------------------- 5 sett Palazzo Salvotti, quale futuro? MORI - Alcuni Palazzo Salvotti, quale futuro? MORI - Alcuni abitanti di Mori Vecchio hanno convocato per la serata di domani, lunedì 6 settembre, presso la sede dell´Arca a Mori Vecchio, un´assemblea aperta a tutti gli interessati sul tema «Palazzo Salvotti: quale futuro?», tornato alla ribalta dopo la recente decisione dell´amministrazione comunale di non acquistare più lo storico palazzo, ma di puntare all´acquisto e alla ristrutturazione di villa Annamaria. --------------------------------------------- 6 sett MORI/Civettini (An) chiede interventi per Besagno Illuminazione carente MORI - «In occasione della realizzazione del marciapiede che collega Visnà a Besagno la frazione - scrive il consigliere comunale Claudio Civettini (An) in premessa ad una mozione - ha scoperto che esiste la pubblica illuminazione. Infatti, quest´ultima realizzazione, corrisponde qualitativamente alle esigenze minime di una frazione attraversata da una strada provinciale pericolosa, ma insieme ridicolizza l´obsoleta e insufficiente situazione in tutta la frazione, da Visnà, con illuminazione notturna in alcuni tratti inesistente, al centro di Besagno». Non solo, sottolinea ancora Claudio Civettini, ma anche la chiesa di Besagno « è l´unica della Vallagarina non degnamente illuminata dal pubblico servizio. Va segnalata anche la quasi offensiva illuminazione esistente sulla splendida raffigurazione presente e straordinariamente incorniciata sulla facciata di Casa Girardelli in Piazza Castelbarco». Per questo Claudio Civettini vuole impegnare sindaco e Giunta a verificare con gli uffici competenti e la Trentino Servizi, la situazione e la possibilità di un intervento radicale che interessi l´intera frazione, la chiesa e la splendida raffigurazione ben conservata su casa Girardelli, con previsione di spesa nel bilancio quinquennale. -------------------------------------------- 7 sett VALLE DI GRESTA/Domani mattina a Trento si presenta la 34ª edizione Mostra mercato, conto alla rovescia Tutto è pronto in Valle di Gresta per accogliere espositori e ospiti della 34° Mostra Mercato dei prodotti tipici, biologici e integrati in calendario dal 18 settembre al 31 ottobre. L´esposizione, una vetrina autentica per un´intera valle e per i contadini che lavorano sui suoi terrazzamenti, offrirà l´opportunità per far conoscere e apprezzare i prodotti tipici dell´offerta agricola. Un anno fa gli stand espositivi di Ronzo Chienis vennero visitati da 18.000 persone. I principali contenuti della prossima edizione, caratterizzata da molte novità, saranno presentati in una conferenza stampa in programma domani mattina alle ore 10.30 presso la sala don Guetti della Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine Bcc del NordEst (via Segantini 5 a Trento). Interverranno Enrico Cappelletti, presidente del Comitato Mostra Mercato, Alberto Cappelletti, sindaco di Ronzo Chienis e responsabile Patto Territoriale, Tiziano Mellarini, assessore provinciale all´agricoltura, al commercio, al turismo e alle foreste, Michela Luise, componente del Comitato Mostra Mercato, Michele Scrinzi, coordinatore Atabio, e Traudi De Concini. ------------------------------------------- 7 sett VAL DI GRESTA/Un invito alla stipula di assicurazioni L´assessore nei campi battuti dalla grandine Agricoltura VALLE DI GRESTA - L´assessore provinciale all´agricoltura Tiziano Mellarini, assieme al dottor Giannantonio Tonelli, capo dell´ufficio periferico di Rovereto-Riva e del dottor Alberto Giacomoni, dirigente del Servizio strutture agricole della provincia di Trento, ha fatto visita al comune di Ronzo Chienis per rendersi conto dei danni causati dalla violenta grandinata della scorsa settimana. La grandine ha colpito in particolare le zone di Gombino, Castil, Milegne e Creino, causando danni ingenti alle colture, con punte del 70% di distruzione del prodotto. Accompagnato dal direttore del Consorzio Silvano Dallaserra e dal sindaco Alberto Cappelletti, l´assessore Mellarini ed i tecnici hanno fatto il giro delle campagne segnate dalla furia del maltempo e hanno potuto rendendosi conto di persona dei danni subiti. Al termine del sopralluogo l´assessore si è detto disponibile a dare una mano ai contadini, anche se questi devono capire che ci sono vari modi per essere aiutati, non più contributi a pioggia, ma attraverso altre forme di intervento e di copertura, prime fra tutte le polizze assicurative sui fondi per la stipula delle quale la Provincia può concorrere fino al 70/80 % tramite il Codipra. Sono previsti aiuti per polizze a rischio grandine e gelate, per la copertura delle colture con reti antigrandine. Per questi ultimi interventi a breve saranno disponibili maggiori dettagli. Un dato balza evidente agli occhi: nel comune di Ronzo Chienis sono assicurati soltanto 9 ettari e mezzo di campagna (pari a circa il 10% della superficie coltivata a orticoltura) è assicurata per un valore di 103 mila Euro. L´Assessore Mellarini ha auspicato che Consorzio di Miglioramento Fondiario, Consorzio Ortofrutticolo e amministrazione comunale si facciano carico di questi problemi, in particolare della realizzazione di un impianto irriguo che possa soddisfare le esigenze di contadini alle prese con la siccità e della stipula di assicurazioni per la grandine e per le gelate che possano coprire i danni del raccolto. L´assessore ha quindi dato appuntamento alla Mostra Mercato che si aprirà il prossimo 18 settembre. ------------------------------------- 8 sett MORI / Claudio Poli all´attacco sulle isole ecologiche «Renzo Longhi s´impegni per il problema rifiuti» MORI - Il 31 agosto il Consiglio comunale di Mori, su iniziativa dei gruppi consiliari del centrosinistra, ha discusso lo stato di attuazione del progetto di raccolta differenziata dei rifiuti nel Comune di Mori. «Durante il dibattito sono emersi i pregi ed i difetti del sistema, ma si è comunque raggiunta unitarietà sulle indicazioni ed i contenuti della mozione presentata - ricorda Claudio Poli, capogruppo della Margherita -. Avevo tuttavia sollecitato l´assessore Renzo Longhi ad essere più solerte e ad impegnarsi a risolvere lo stato di degrado e di inadeguatezza e trascuratezza che perdura da mesi di alcune Isole ecologiche che avevo indicato e localizzato e che sono collocate in punti di grande visibilità». Evidentemente per Poli il problema permane: «L´assessore aveva risposto minimizzando dichiarando che si trattava di casi sporadici - attacca l´ex assessore -. A distanza di una settimana abbiamo la documentazione fotografica che testimonia, alla data del 6 settembre, la situazione di alcune delle isole ecologiche in questione. Durante la dicussione avevo indicato come bastasse aumentare il numero, oggi inadeguato, di cassonetti, per mettere fine all´increscioso problema che crea disturbo, odori, presenza di ratti e comunque una situazione di evidente degrado e insalubrità». «In alcune aree sarebbe auspicabile aumentare la densità delle isole ecologiche per andare incontro alle esigenze delle persone anziane o disabili - propone Poli -, che non sempre riescono a raggiungere agevolmente e con i propri mezzi isole collocate a parecchie centinaia di metri. Sollecito, inoltre, il confinamento in tempi rapidi delle isole in appositi recinti, per garantire dignità e decoro ai luoghi prescelti per questo servizio, aumentando il numero dei cestini lungo le vie e le piazze per dare un servizio a cittadini e ospiti che oggi, non essendoci più in strada i bidoni verdi della raccolta indifferenziata, molte volte non sanno dove gettare le immondizie». ------------------------------------------ 9 sett MORI - Mentre le discussioni sul tema accendono gli MORI - Mentre le discussioni sul tema accendono gli animi di politici e cittadini, va detto che si sta facendo i conti senza l´oste. Gli accordi per l´acquisto, infatti, erano stati stabiliti con la baronessa Anna Maria, ma, con la sua morte, il tutto dovrà essere probabilmente ridiscusso. Innanzitutto non si conosce ancora chi saranno gli eredi di tutte le sue proprietà, anche se si fa sempre più concreta la soluzione dell´Unicef. Non è poi assolutamente automatico che la cifra concordata (500 mila euro per l´acquisto di palazzo Salvotti) sarà confermata dagli eredi, che potenzialmente potrebbero pretendere anche il doppio. Va poi detto che gli eredi potrebbero anche decidere di non vendere al Comune né il palazzo né la villa. Ed allora c´è chi già fantastica una sede istituzionale dell´Unicef in piazza a Mori Vecchio. Una soluzione che non potrebbe essere ostacolata dal Comune di Mori ma che rivitalizzerebbe e riqualificherebbe un immobile di indubbio valore storico del quale si discute ormai da troppi decenni. ----------------------------------------------- 9 sett Cucina e musica con Ornella Dj MORI - La musica Cucina e musica con Ornella Dj MORI - La musica che ha fatto la storia della nostra vita, questa sera al ristorante pizzeria «Stazione» di Mori Ferrovia, con la Dj Ornella Frisinghelli. ----------------------------------------------- 9 sett Gurlini: meglio villa anna maria MORI - È ferma la posizione del sindaco Mario Gurlini, convinto più che mai che il Comune non disponga delle finanze sufficienti all´operazione palazzo Salvotti. I 500mila euro finanziati, infatti, servirebbero solo all´acquisto dell´immobile ed il Comune dovrebbe farsi carico di reperire i milioni di euro che servirebbero per il recupero di un edificio ormai fatiscente. «Con 850 mila euro – spiega Gurlini – potremmo invece sia acquisire che risanare villa Anna Maria, evitando così che lo faccia un privato», citando una stima di massima dell´ufficio tecnico del Comune. La palazzina ha una superficie di 320 metri quadrati disposti su due piani, che secondo le previsioni del sindaco potrebbero essere sfruttati in occasioni di mostre o eventi, quali, per esempio, la Ganzega d´autunno. «Ma soprattutto con la villa avremmo a disposizione un giardino di 3mila metri quadrati che, in previsione dello spostamento dei campi da tennis, diventerebbe il centro della borgata. La piazza dove c´è il campanile è troppo piccola, lo si vede in occasione del carnevale», rimarca Gurlini. ------------------------------------------- 9 sett Mori Vecchio vuole il «suo» Palazzo Affollata serata sul Salvotti Oggi una raccolta di firme Il caso È stato redatto un documento che domani sera sarà consegnato alla giunta comunale in un incontro Di MARCO TORBOLI MORI – Mori Vecchio vuole il suo palazzo. È unanime la risposta degli abitanti della frazione alla decisione della giunta comunale di non acquistare più palazzo Salvotti. Erano un centinaio i presenti all´assemblea convocata lunedì sera presso la sede dell´Arca, animata e affollata come non mai. Segnale inequivocabile che il tema è molto sentito. Organizzatori della serata erano Mauro Bolognani e Francesco Moscatelli, in primo luogo residenti della frazione ma anche esponenti il primo di Progetto per Mori ed il secondo della Margherita. Anche se, hanno sottolineato, non si è trattato di un incontro politico. Infatti, almeno quella sera, le etichette di partito sono state accantonate per mettere in primo piano le sensibilità e le aspettative di ciascun cittadino. Molti sono stati gli interventi, molte le considerazioni. I punti principali saranno raccolti in un documento che sarà sottoposto alla cittadinanza per essere sottoscritto. Questa sera infatti, dalle 18 alle 20, Bolognani e Moscatelli saranno presenti in piazza a Mori Vecchio per raccogliere le firme di chi la pensa come loro. Il documento sarà poi consegnato alla giunta comunale venerdì sera, in occasione del pubblico incontro dell´amministrazione con la cittadinanza di Mori Vecchio, ancora presso la sede dell´Arca. «Tutti i moriani sono invitati a porre la propria firma», precisano Bolognani e Moscatelli, «perché il futuro del palazzo interessa tutta la borgata e non solo Mori Vecchio». Ma quali sono le motivazioni che hanno infiammato gli animi di un´assemblea così compatta nel definire prioritario ed imprescindibile l´acquisto di palazzo Salvotti? Innanzitutto, si è detto, perché rimane l´unico ed ultimo palazzo storico della borgata sul mercato. Un´occasione da non lasciarsi sfuggire, per evitare che possa diventare preda di speculazioni o che il tempo ne degradi le preziose testimonianze storiche. La volontà degli abitanti di Mori Vecchio è di essere protagonisti delle scelte della propria frazione. E perché ciò possa realizzarsi è inevitabile che debba essere il Comune, e non la Provincia o l´Itea, ad acquisire l´immobile. Un po´ come è successo e sta accadendo ad Ala, Brentonico o Villa Lagarina, dove le amministrazioni comunali hanno acquistato e ristrutturato, grazie a cospicui finanziamenti provinciali, uno o più palazzi storici da destinare ad usi di rappresentanza. Lo spauracchio è poi che l´immobile venga acquistato dall´Itea, con l´inevitabile rischio che il Comune di Mori non possa essere più protagonista delle scelte circa la sua destinazione d´uso. Ma, si è detto in sala, forse la giunta vuole proprio evitare la responsabilità di decidere sul futuro del palazzo. È stato unanime anche il sentimento degli abitanti di Mori Vecchio nei confronti della propria piazza, che viene inequivocabilmente identificata con il luogo dove c´è il campanile, la chiesa e la facciata di Palazzo Salvotti. Un ambiente da riqualificare. Non si ravvisa quindi la necessità di acquisire con priorità Villa Annamaria per farne il centro della frazione. Il timore è infatti che, cercando di spostare su villa Anna Maria i soldi finanziati dalla Provincia per l´acquisto di palazzo Salvotti, Mori perda sia l´uno che l´altra. Piuttosto è stata rimarcata la possibilità di porre dei vincoli urbanistici sulla villa e sul giardino di pertinenza. E non sono mancate nemmeno le voci di chi sosteneva che il Comune si dovrebbe fare carico di acquistare entrambi gli immobili Salvotti. In un´ottica di ridefinizione dell´intera frazione è condivisa però l´esigenza di spostare i campi da tennis in un altro luogo nonché di cambiare finalmente la destinazione urbanistica del campetto da calcio di via San Giovanni, passandolo da area verde ad area di interesse pubblico. ----------------------------------------- 9 sett Gli eredi, un´incognita MORI - Mentre le discussioni sul tema accendono gli animi di politici e cittadini, va detto che si sta facendo i conti senza l´oste. Gli accordi per l´acquisto, infatti, erano stati stabiliti con la baronessa Anna Maria, ma, con la sua morte, il tutto dovrà essere probabilmente ridiscusso. Innanzitutto non si conosce ancora chi saranno gli eredi di tutte le sue proprietà, anche se si fa sempre più concreta la soluzione dell´Unicef. Non è poi assolutamente automatico che la cifra concordata (500 mila euro per l´acquisto di palazzo Salvotti) sarà confermata dagli eredi, che potenzialmente potrebbero pretendere anche il doppio. Va poi detto che gli eredi potrebbero anche decidere di non vendere al Comune né il palazzo né la villa. Ed allora c´è chi già fantastica una sede istituzionale dell´Unicef in piazza a Mori Vecchio. Una soluzione che non potrebbe essere ostacolata dal Comune ma che riqualificherebbe un immobile di indubbio valore storico del quale si discute ormai da decenni. ---------------------------------------- 10 sett Corsi di agricoltura biologica. L´idea del gruppo Civitas Nuova Mori «L´Università a Palazzo Salvotti» MORI - Palazzo Salvotti come sede di un corso universatario dedicato all´agricoltura biologica, destinato ad interessare tutta l´area circostante. Questa la proposta avanzata dal gruppo Civitas Nuova Mori. «Il progetto di un museo sugli usi e costumi della Valle di Gresta - scrive il gruppo - proposto dalla precedente maggioranza (che ha avuto il merito di riportare l´attenzione su uno dei manufatti più significativi di Mori) non si dimostrava convincente. Non vogliamo che Palazzo Salvotti diventi una scatola vuota. Preso da solo soffre per la mancanza di parcheggi, di spazi esterni e di accessibilità. Se però il discorso di riqualificazione abbraccia anche la Galetera, l´area attualmente occupata dai campi da tennis, il parco e la Villa Annamaria allora ci troviamo nella condizione di possedere un´area dalla grande potenzialità. Occorre trasformare l´intera area di Mori Vecchio (Salvotti, Galetera, Villa Annamaria, etc.) in un´opportunità di crescita e di sviluppo per tutto il territorio. Per questo occorre puntare sulle risorse che, nel futuro, dovranno diventare importanti della nostra comunità: agricoltura biologica, turismo culturale e agriturismo, attraverso il canale della formazione. Per questo Mori - questa è la proposta della Civitas - si deve candidare per ospitare un campus universitario (o parauniversitario) sull´agricoltura biologica. In quest´ottica Palazzo Salvotti rappresenterebbe la sede dei corsi e dei laboratori, la Galetera potrebbe essere trasformata in uno studentato, l´area che comprende i campi da tennis e il parco diventerebbe uno spazio verde (un campus) aperto agli studenti e all´intera frazione. Villa Annamaria potrebbe diventare sede di rappresentanza e di uffici amministrativi. Il corso in agricoltura biologica, che si inserisce in pieno nella filosofia dei Patti territoriali, potrebbe diventare un punto di eccellenza per Mori e per l´intero Trentino. Sarebbe la prima scuola in Italia su un argomento - l´agricoltura biologica - che nei prossimi anni godrà di un enorme sviluppo ed è radicato su un territorio a forte vocazione biologica. Il comune di Mori, proprio sfruttando le sinergie del territorio, deve essere in grado di cogliere l´opportunità di ospitare un corso universitario (o para universitario) mettendo a disposizioni spazi e servizi all´Università. Dove reperire le risorse? Un progetto di così ampio respiro non può prescindere dal sostegno delle istituzioni provinciali e universitarie, dell´istituto agrario di San Michele (esistono anche fondi europei)». ------------------------------------------- 10 sett Le associazioni oggi e domani al parco di Tierno A Mori «Musica e Volontariato» per una festa dedicata ai giovani MORI - L´assessorato alle politiche giovanili, in collaborazione con l´associazione «Rock & Altro», nell´ambito delle iniziative del Progetto Giovani, promuove l´ormai consueto appuntamento di Musica e Volontariato (Mu.Vo.). La manifestazione, nata dalla volontà di alcuni giovani della borgata di far conoscere ai ragazzi il mondo della solidarietà e del volontariato ritorna per la quinta edizione. Quest´anno la manifestazione, che si terrà presso il parco Madonna della Corona di Tierno, sarà suddivisa in due giornate. Oggi dalle 18 alle 24, suoneranno alcuni gruppi di giovani, mentre domani oltre a tanta musica ed agli stand delle associazioni di volontariato per tutto il pomeriggio e la sera, alle 18 ci sarà un breve spettacolo di danza Hip Hop eseguito dal "gruppo danza dell´oratorio" di Mori. Saranno presenti le associazioni di volontariati Maji Moto, Margherita, Kusaidia, Masci S.Stefano, Aido, Agesci, amici del senatore Spagnolli, Campi di Lavoro Stara Rijeka (Bosnia), Acat, Avuls, Ama, Progetto Colomba e Unimondo. ------------------------------------------ 10 sett I trattori deviati sulla statale di Loppio La viabilità rurale bloccata dal cantiere della galleria L´«imbuto» di Mori Il sindaco Gurlini scrive a Provincia, Autostrada e Commissario del Governo: «Gravi pericoli su una strada già caotica» Di MARCO TORBOLI MORI - Che la chiusura della ciclabile lungo la strada del “trenino” fosse un problema, era già stato emerso un paio di mesi fa. In tanti si sono chiesti come mai la Cariboni abbia dovuto realizzare il sovrappasso della bretella proprio nel periodo di massimo utilizzo della pista da parte dei ciclisti. Ora invece, in periodo di vendemmie, si presenta un´altra questione ugualmente legata a quel tratto di ciclabile utilizzata sovente anche dai mezzi agricoli: dove circoleranno i molti trattori che dalla piana di Loppio portano l´uva alla cantina sociale? L´unica alternativa sembrerebbe essere il transito sulla statale 240, ossia la temutissima arteria che ogni giorno imbottiglia senza discriminazione alcuna sia turisti che pendolari. A meno che non si costringa tutti i contadini a salire e discendere dall´abitato di Sano. Ma questa soluzione, come non è gradita dai ciclisti, probabilmente non raccoglierebbe molti consensi nemmeno tra gli agricoltori. E così fra qualche giorno la statale sarà invasa dai mezzi agricoli carichi di uva, con le inevitabili code in stile domenicale. Traffico caotico e snervante, con pericoli reali di tamponamenti o incidenti in fase di sorpasso. Eppure la soluzione ci sarebbe, ma sembra non sia stata in alcun modo recepita da una delle parti in causa. Il comune di Mori, infatti, e le categorie interessate, ossia agricoltori e cantina sociale, nei giorni scorsi hanno avanzato formalmente alla «Cariboni», ditta che ha in appalto i lavori della bretella, la proposta di sospendere per quaranta giorni i lavori nel cantiere lungo la ciclabile, cosicché da ripristinare temporaneamente il transito per i mezzi agricoli sulla strada del “trenino”. «Non se ne parla nemmeno. Noi abbiamo delle scadenze e non possiamo assolutamente eluderle», è stata la risposta dell´ingegner Antonino Ciancio Paratore, dirigente della «Cariboni», che respinge anche fermamente le critiche sullo stato di avanzamento dei lavori sul cantiere della ciclabile. Secondo alcuni, infatti, durante i due mesi di chiusura della ciclabile la «Cariboni» avrebbe lavorato a rilento. Ed appare sempre più vicina la data prevista per l´apertura della bretella (prorogata all´estate prossima) e sempre più improbabile il rispetto di tale scadenza. Caso vuole, però, che proprio mentre il sindaco Gurlini avanzava la proposta, la «Cariboni» desse un´accelerata ai lavori iniziando, giusto tre mattine fa, il getto del solettone del sovrappasso. Il che escluderebbe completamente la possibilità di mettere in pratica la soluzione proposta, visto che, come confermato dall´ingegner Paratore, i lavori iniziati ieri si concluderanno non prima di un mese. Dato il rifiuto alla collaborazione dimostrato dalla «Cariboni» in questa occasione, il sindaco Gurlini ha ritenuto opportuno informare della situazione con una lettera l´assessore provinciale alle opere pubbliche Silvano Grisenti, quello all´agricoltura Tiziano Mellarini, nonché il commissario del governo Alberto de Muro ed il presidente dell´Autobrennero Ferdinand Willeit. In comune a Mori ci si aspetta ora una risposta che possa soddisfare le necessità di transito e sicurezza sia dei contadini che degli automobilisti. Una soluzione d´urgenza ad un problema immediato e reale. --------------------------------------------- 10 sett Colpo si è arreso quando si poteva sperare Morte improvvisa a Negrar Non era più in rianimazione Di DAVIDE PIVETTI Da due giorni Daniele Colpo era uscito dal reparto terapie intensive del neurochirurgico di Verona. Da due giorni i genitori avevano iniziato a sperare veramente di rivedere in piedi il loro figlio ventitrenne. Ieri mattina all´alba, invece, al secondo piano del reparto riabilitazione dell´ospedale di Negrar è successo qualcosa che i medici e tantomeno i familiari di Colpo si aspettavano. Un improvviso aggravamento del suo quadro clinico che l´ha portato alla morte in pochi minuti, appena il tempo di telefonare a Mori e dire a suo padre e a sua madre che era il caso di mettersi subito in viaggio. Daniele Colpo è morto così, quaranta giorni dopo l´incidente nel quale era rimasto coinvolto assieme ad altri tre amici e che era già costato la vita a Sonia Nicolodi, 25 anni, anche lei di Mori. Era l´alba di sabato 31 luglio. Daniele, Sonia e gli altri colleghi della «Cte», azienda specializzata nella produzione di carrelli elevatori con sede in zona industriale a Rovereto, stavano tornando da una serata in compagnia trascorsa a Bardolino per celebrare l´arrivo delle ferie. All´alba in quattro si erano rimessi in marcia per tornare a casa. La «Rover» sulla quale viaggiavano si è immessa sulla Gardesana orientale da una via laterale di Bardolino. A questo punto, purtroppo, è avvenuto il violento schianto con il furgone condotto da Valentin Mankin, 66 anni, campione olimpico per tre volte negli anni Settanta e già allenatore della nazionale di vela azzurra. Mankin, originario di Kiev ma residente a Livorno, procedeva sulla Gardesana e non è riuscito ad evitare l´impatto con la «Rover». Sonia Nicolodi è stata sbalzata all´esterno dell´auto, Daniele Colpo invece è rimasto nell´abitacolo. Le sue condizioni erano sembrate gravi me meno disperate rispetto a quelle di Sonia Nicolodi. Entrambi erano stati trasferiti al neurochirurgico dove il calciatore del Mori è rimasto fino a due giorni fa, prima del suo trasferimento a Negrar. Per tutto questo tempo familiari ed amici hanno continuato a sperare, nonostante le condizioni rimanessero gravi e la prognosi riservata. Daniele piano piano iniziava a dare qualche segno di reazione alle terapie. Era clinicamente stabilizzato, quindi fuori pericolo, eppure nell´ospedale di Negrar dove doveva recuperare le funzioni cerebrali, le sue condizioni sono precipitate fino all´improvviso e per il momento inspiegabile decesso. In attesa dell´autopsia non è ancora certa la data del funerale. I genitori saranno questa mattina a Negrar. Forse lunedì l´ultimo saluto. --------------------------------------- Increduli gli amici con i quali si fermava dopo gli allenamenti e le partite «Senza lui il gruppo non sarà più lo stesso» «Sembrava fatta ormai. Sapevamo che i tempi della riabilitazione sarebbero stati lunghi dopo quello che aveva passato, ma il peggio sembrava esserselo lasciato alle spalle». Mentre parlano gli amici di Daniele sembrano rendersi conto un po´ alla volta di quello che è accaduto. La notizia della sua morte, così improvvisa ed inaspettata, è come un colpo allo stomaco che ti toglie il fiato. «Ora che era stato trasferito all´ospedale di Negrar per la riabilitazione ci stavamo organizzando di andarlo a trovare con i compagni di squadra dell´U.S. Mori... ». Di amici Daniele ne aveva tanti. «Ogni volta che uscivo assieme a lui mi presentava persone nuove - racconta un suo compagno di squadra - anche perché era una persona molto disponibile e conosciuta». Lo si incontrava spesso al "Torcia" o al "Murphy´s", due locali molto frequentati di Mori, ma lui era anche quello che legava il gruppo in campo e fuori. «Abbiamo avvertito subito la sua mancanza in squadra, da quando manca nessuno si ferma dopo gli allenamenti e le partite». Per Daniele il calcio era la passione numero uno: «Bastava proporgli di partecipare ad un torneo e lui non esitava un momento. Anche quest´anno abbiamo giocato assieme al torneo "Città di Trento" e a quello di Ronzo. E poi era un grande tifoso del Milan: con i ragazzi della squadra partecipavamo spesso alle trasferte organizzate dal Milan club di Rovereto. Lui e suo cugino si occupavano di acquistare i biglietti e poi partivamo tutti assieme». Erano pronte per domenica, stampate per il compagno in ospedale «Forza Daniele» sulle maglie L´idea era bella e a Daniele sarabbe piaciuta tantissimo. I suoi compagni di squadra, quelli del Mori dove aveva militato per quasi tutta la sua carriera da calciatore, avevano fatto stampare una ventina di magliette con una scritta a caratteri cubitali: «Forza Daniele». Solo due parole che vogliono dire tutto. Le magliette erano già state portate in serigrafia e sarebbero state pronte per la prossima partita di domenica. L´intenzione era quella di mostrarle o dopo una marcatura oppure tutti insieme a fine partita alzando la casacca tricolore del Mori per incitare Daniele (nella foto qui a destra in azione) a riprendersi, per dirgli tutti assieme che ce la doveva fare, che doveva riprendersi e tornare, appena possibile, a calzare le scarpette da calcio. Un´idea che era piaciuta a tutti, giocatori e dirigenti del Mori. Purtroppo non c´è stato il tempo di mandare a Daniele quel messaggio di speranza. -------------------------------------- 10 sett Squadra in lutto Una sorta di seconda famiglia quella dell´Us Mori, dove era cresciuto come uomo e come calciatore «Aperto e schietto, era la nostra bandiera» Il vicepresidente Belluzzo: «Il calcio per lui era anche divertimento» Di GIANPIERO LUI La notizia della scomparsa di Daniele Colpo è arrivata ieri mattina a Mori come un fulmine a ciel sereno, gettando nello sconforto la comunità e soprattutto quelli che avevano apprezzato le sue qualità, umane prima ancora che sportive. L´Unione sportiva Mori S.Stefano era la sua seconda famiglia, lì era cresciuto come uomo e come calciatore, una palestra di vita oltre che una passione reale per lo sport del pallone. «È un fatto davvero tragico, per tutti, perché Daniele era uno di noi, era cresciuto nella nostra società e qui ha lasciato un´impronta indelebile - così un affranto Renzo Belluzzo, attuale vicepresidente, già direttore generale ed allenatore della squadra tricolore - a Daniele ero affezionato in modo particolare, l´avevo preso in simpatia per il suo carattere aperto e schietto, era uno che non si faceva grossi problemi e intendeva il calcio come impegno ma anche divertimento. Solo così si spiega la sua decisione di passare al Torbole, perhé voleva giocare e divertirsi senza avere troppe responsabilità, e poi lì avrebbe trovato tanti amici come Lenzi, Benedetti e Modena e poi si sarebbe avvicinato al lago di Garda, meta di tanti giovani della sua età». «Giocatori e dirigenti ci sono rimasti tutti malissimo, tutti si tenevano informati sulle condizioni di Daniele, c´era attenzione per lui, uno di famiglia nel nostro gruppo. Lui qui era cresciuto, in questi anni sono cambiati allenatori e giocatori ma Daniele è sempre rimasto affezionato alla nostra società e a quello che rappresenta per la comunità di Mori. Avevo parlato l´altro giorno con Mirko (cugino di Daniele, ndr), mi aveva detto che aveva cominciato la riabilitazione a Negrar, stava cominciando la strada che doveva portarlo al pieno recupero... Una notizia che mi aveva rallegrato, sembrava più di una speranza». «Proprio martedì avevo portato ai ragazzi le magliette da serigrafare con la scritta "Forza Daniele" - aggiunge Belluzzo - che volevano usare sotto la divisa in occasione delle partite, per poi mostrarla a tutti, per ricordare che Daniele era sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri». Anche per Corrado Tonetta, segretario "storico" dell´Us Mori S.Stefano, si tratta di «una disgrazia terribile, un ragazzo giovane e pieno di vita, un dramma acuito dal fatto che sembrava ad una svolta, a 40 giorni dall´incidente tutti noi coltivavamo la speranza che Daniele potesse farcela, era un ragazzo forte e pieno di vita, ci mancherà tanto». Medici sorpresi a Negrar «Una morte senza spiegazioni: ora serve l´autopsia» «Quando i pazienti arrivano qui da noi a Negrar - spiegava ieri la dottoressa Albertini, responsabile di reparto in assenza del primario - sono sempre stabilizzati e fuori pericolo. Il peggio è passato, si inizia un lento e faticoso lavoro di recupero, quella che noi chiamiamo riabilitazione cerebrale di terzo livello. Quello che è successo è per noi al momento inspiegabile. Possiamo fare delle ipotesi ma solo l´esame autoptico potrà dare qualche risposta». Grande sorpresa, quindi, al secondo piano dell´ospedale veronese. Qualcosa non ha funzionato o nella dimissione di Daniele Colpo dal neurochirurgico, oppure nel monitoraggio delle sue condizioni a Negrar. Difficile credere che un ragazzo di 23 anni giudicato fuori pericolo due giorni fa possa morire così, quando doveva iniziare la sua riabilitazione. --------------------------------------------- 11 sett I trattori sulla ciclabile per accontentare tutti Mori, transito consentito durante la vendemmia Viabilità La soluzione arriva in seguito ad un vertice in Provincia e dopo il «no» della ditta Cariboni all´interruzione dei lavori per il tunnel Il tratto di ciclabile interessato al sovrappasso della bretella. I trattori potranno passare, la «Cariboni» ha ceduto Di MARCO TORBOLI MORI - Che la chiusura della ciclabile lungo la strada del trenino fosse un problema, era già stato sollevato un paio di mesi fa. «Perché la Cariboni deve realizzare il sovrappasso della bretella proprio nel periodo di massimo utilizzo da parte dei ciclisti?», ci si chiedeva. Ora invece, in periodo di vendemmia, si presenta un´altra questione: dove circoleranno i molti trattori che dalla piana di Loppio portano l´uva alla cantina sociale? L´unica soluzione plausibile, visto il divieto di transito sulla ciclabile, sembrava dover essere il passaggio sulla statale 240, ossia la temutissima arteria che ogni giorno imbottiglia senza discriminazione alcuna sia turisti che pendolari. A meno che non si costringessero tutti i contadini a salire e discendere dall´abitato di Sano. Ma questa soluzione probabilmente non avrebbe raccolto molti consensi tra gli agricoltori. E così fra qualche giorno la statale sarebbe stata invasa dai mezzi agricoli carichi di uva, con le inevitabili code stile domenicale che, in questa fine estate, ciascun automobilista avrebbe ormai pensato essere solamente un brutto ricordo. Traffico caotico e snervante, con pericoli reali di tamponamenti o incidenti in fase di sorpasso. Però ora sembra prospettarsi una soluzione migliore rispetto a transito sulla statale: il Comune di Mori, infatti, e le categorie interessate, ossia agricoltori e la cantina sociale, nei giorni scorsi avevano avanzato formalmente alla Cariboni, ditta che ha in appalto i lavori della bretella, la proposta di sospendere per quaranta giorni i lavori nel cantiere lungo la ciclabile, così da ripristinare temporaneamente il transito per i mezzi agricoli sulla strada del trenino. «Non se ne parla nemmeno. Noi abbiamo delle scadenze e non possiamo assolutamente eluderle», era stata la risposta dell´ingegner Antonino Ciancio Paratore, dirigente della Cariboni. Dato il rifiuto alla collaborazione dimostrato dalla Cariboni in questa occasione, il sindaco Gurlini ha ritenuto opportuno informare della situazione con una lettera l´assessore provinciale alle opere pubbliche Silvano Grisenti, quello all´agricoltura Tiziano Mellarini, nonché il commissario del governo Alberto de Muro ed il presidente dell´Autobrennero Ferdinand Willeit. Giovedì mattina è stata così convocata una riunione in Provincia, alla presenza dei rappresentanti dell´assessorato alle opere pubbliche, del comune di Mori, dell´A22, della Cariboni, della cantina sociale e degli agricoltori. In quella sede è stato concordato il transito sulla ciclabile, dalla fine della prossima fine settimana fino alla fine di ottobre; permesso concesso esclusivamente ai mezzi agricoli, permanendo quindi il divieto di transito per pedoni, autoveicoli e biciclette. Questo è stato reso possibile grazie alla realizzazione di un by-pass, ossia di una breve deviazione sterrata che aggiri verso Sano la zona del cantiere, consentendo anche il proseguimento dei lavori. Una soluzione d´urgenza semplice per aggirare un problema immediato e reale; una risposta capace di soddisfare le necessità di transito e sicurezza sia dei contadini che degli automobilisti. --------------------------------------------- 11 sett MORI/ Tre sedi diverse per le cinque classi Elementari sparpagliate MORI - È ora di tornare sui banchi anche per gli scolari delle elementari di Mori. La segreteria dell´istituto comprensivo comunica alle famiglie che non ne fossero ancora a conoscenza che, dato l´avvio della ristrutturazione della scuola elementare di Mori, la dislocazione delle aule per l´anno scolastico 2004/2005 sarà distribuita su sedi diverse. Le classi quinte saranno ospitate presso l´oratorio della borgata, mentre le classi prime e seconde saranno collocate presso la biblioteca comunale (segreteria 0464/918167). Infine nella sede municipale verranno allestite le aule che ospiteranno le classi terze e quarte. La segreteria comunica inoltre che il giorno mercoledì 15 settembre alle ore 18 è in programma l´assemblea dei genitori di tutte le classi per l´illustrazione degli aspetti organizzativi. Con il primo giorno di scuola sarà attivo anche il servizio mensa. ---------------------------------------------- 11 sett Il padre di Daniele: «Mi dicano la verità» Ieri i genitori a Negrar con i carabinieri: «Ma nulla ci potrà ridare nostro figlio» Almeno un perché Dall´autopsia si attendono le prime risposte. I suoi genitori: «Quando l´hanno trasferito si capiva che stava meglio» Di DAVIDE PIVETTI Non c´è rabbia, non c´è rancore nelle parole di Sergio Colpo, il padre del giovane calciatore moriano spirato giovedì mattina a Negrar a quaranta giorni dall´incidente di Bardolino. C´è invece il desiderio di capire perché la speranza è durata solo due giorni, perché un ragazzo di 23 anni che era «fuori pericolo» è morto all´improvviso, perché se n´è andato quando doveva iniziare a vivere di nuovo. «Ci dicano la verità, ci dicano perché Daniele è morto - dice il padre Sergio prima di mettersi in macchina per Negrar - non servirà certo a restituircelo ma almeno sapremo cosa gli è successo». I genitori di Daniele Colpo ieri pomeriggio hanno dovuto espletare la peggiore delle formalità. Quella del riconoscimento della salma, fatto alla presenza dei carabinieri, visto che comunque all´origine di tutto c´è un incidente stradale e quindi non potranno non esserci conseguenze penali per qualcuna delle parti interessate. Ma la presenza dell´Arma va ricondotta anche alla necessità - già anticipata giovedì dai medici del reparto riabilitazione dell´ospedale veronese - di sottoporre ad autopsia la salma del calciatore moriano. La sua morte, infatti, resta al momento inspiegabile per il personale medico di Negrar e solo l´esame autoptico e le analisi conseguenti potranno offrire qualche elemento in più ai medici e qualche dolore in meno ai suoi familiare. «Anche a noi i medici ci hanno ripetuto che quanto accaduto è inspiegabile - dice Sergio Colpo - mio figlio era uscito dal neurochirurgico ormai fuori pericolo, respirava autonomamente, aveva solo poche linee di febbre. Quando ci hanno detto che lo dimettevano da Verona per portarlo a Negrar abbiamo iniziato a sperare. Pensavamo che il peggio fosse passato, eravamo certi che chi lo ha avuto in cura sapesse cosa stava facendo. A Negrar dovevano ripetere alcuni degli esami fatti a Verona prima del suo trasferimento, ma il quadro clinico pareva normalizzato e anche semplicemente guardandolo nel suo letto Daniele sembrava tranquillo». Invece, dopo appena due giorni dal suo arrivo a Negrar, il giovane calciatore del Mori S.Stefano si è arreso ai postumi del grave trauma cranico subito all´alba del 31 luglio, nell´incidente di Bardolino. «Ci hanno riferito - conclude il padre - che al controllo serale tutto era normale. Di notte nostro figlio non ha avuto particolari complicazioni, ma alla mattina l´hanno trovato morto e non c´era più nulla da fare». L´ospedale di Negrar, nonostante sia dotato di una unità sub- intensiva proprio per situazioni cliniche come quelle di Daniele Colpo, non è un nosocomio da terapie intensive. È naturale che il monitoraggio costante al quale era sottoposto al neurochirurgico non poteva essere effettuato anche in un ospedale dove ci si preoccupa della riabilitazione, non della sopravvivenza di un paziente. Di qui le domande che - senza venatura polemica ma con il dolore nel cuore - i genitori di Daniele Colpo si stanno ponendo. Tutto è stato fatto come si doveva? L´autopsia fornirà qualche risposta e soprattutto, una volta effettuata, permetterà alla famiglia Colpo di riportare Daniele a casa dopo quaranta giorni tremendi. Il "nulla osta" del magistrato dovrebbe arrivare in queste ore. Per il funerale probabilmente bisognerà aspettare lunedì. 11 sett L´incubo sembrava finire per famiglia, compagni, amici Quei 40 giorni di paura e solo due per sperare Daniele Colpo, aveva 23 anni Un lavoro che era anche una passione e un divertimento, un gruppo di amici con i quali divideva l´emozione di ogni sfida calcistica e il piacere di tante serate in compagnia. E poi i sogni di un ragazzo di 23 anni che amava il calcio ma che voleva tenere i piedi per terra e rinunciava alle sicurezze di un lavoro come quello che aveva alla «Cte» di Rovereto, l´azienda dove lavorava assieme a Sonia Nicolodi, l´atra giovane vittima di quell´incidente sulla Gardesana quaranta giorni fa. Oggi sono in tanti a piangere un figlio, un compagno di squadra, un collega di lavoro, un amico che aveva dalla sua un carattere schietto, aperto, sincero, l´allegria della sua età, la voglia di fare bene sul campo da calcio come in azienda, il desiderio di stare bene tra gli amici come in famiglia. A lui hanno pensato per sei settimane quanti gli volevano bene. Attendendo nuove notizie da Verona, sperando che fossero buone. Per più di un mese il "bollettino" è sempre stato lo stesso. Grave, stazionario, ma sempre lì a lottare. Poi finalmente quella notizia, il trasferimento a Negrar, e il bisogno immediato di non aver più paura, di iniziare a sperarci davvero. È durata solo due giorni quella speranza, come due giorni è durata la strada, tutta in salita, che Daniele avrebbe dovuto percorrere per tornare a casa sulle proprie gambe. A quella età e con il suo cuore aveva diritto almeno ad una possibilità. --------------------------------------------------- 12 sett Nell´assemblea del comprensorio vanno: Manzana, Traverso, Carrara e Martinelli Mori, le nomine in consiglio Delli Guanti resta alla direzione del notiziario Nuovo comitato di gestione per l´asilo nido «La formica» Di MARCO TORBOLI MORI - Tempo di nomine per gli organismi comunali moriani. Nell´ultima seduta del consiglio comunale sono stati infatti nominati il comitato di gestione dell´asilo nido "La formica", i rappresentanti in seno all´assemblea comprensoriale ed il comitato di redazione di "Mori Informa", il giornalino distribuito dal comune ai censiti della borgata. Il primo resterà in carica fino al 2007, mentre la durata degli altri due organismi andrà di pari passo con quella del consiglio comunale di Mori. Per quanto riguarda l´asilo nido, sono stati confermati i rappresentanti del personale educativo (Loredana Festi e Franca Soini), del personale ausiliario (Fausto Pisoni) e dei genitori (Luisa Sartori, Sara Bolner, Lucia Ferremi, Mariacristina Gobbi e Gabriella Pedrotti, quest´ultima in sostituzione della dimissionaria - perché il figlio non frequenta più l´asilo - Mara Benedetti). Il consiglio comunale ha poi eletto quale rappresentante di maggioranza Renzo Regolini e di minoranza Paola Calzà. Saranno membri dell´assemblea comprensoriale lagarina un rappresentante per ciascuno dei quattro partiti che hanno ottenuto più preferenze alle ultime elezioni comunali: Saverio Manzana (Civica Margherita), Alfio Traverso (Civitas Nuova Mori), Aldo Carrara (Autonomisti) e Monica Martinelli (Progetto per Mori). Da ultimo è stato nominato il comitato di redazione di «Mori Informa», che affiancherà il direttore responsabile, il giornalista professionista Franco Delli Guanti (nominato dalla precedente giunta) ed il consigliere comunale delegato all´informazione Stefano Caneppele, anche lui giornalista pubblicista. Compito del comitato è quello di discutere la composizione del notiziario e collaborare alla sua redazione. La maggioranza ha scelto quali propri rappresentanti Romano Osele, Luigi Pilati e Sergio Prezzi, mentre le minoranze hanno votato per Riccardo Agosti, Fabrizio Barozzi e Chiara Benedetti. -------------------------------------------- 12 sett Daniele, minuto di silenzio su tutti i campi Omaggio dei suoi compagni, sulle magliette il loro «Ciao» Mori in lutto Il padre Sergio: «Non cerchiamo vendetta, ora vogliamo solo riportare a casa nostro figlio, prima possibile» Di DAVIDE PIVETTI Un minuto di silenzio su tutti i campi regionali al momento di iniziare le partite del nuovo campionato. E poi l´omaggio dei suoi amici e compagni dell´Us Mori, che questo pomeriggio indosseranno sotto la casacca della squadra in cui Daniele Colpo ha militato per tanti anni, una maglietta bianca con una scritta purtroppo diversa da quella pensata in un primo momento: «Ciao Daniele», per salutare l´amico che non ce l´ha fatta, che se n´è andato quando tutti, ormai, speravano davvero che il peggio fosse passato, dopo quaranta giorni di ansia. Il dolore che la morte di Daniele Colpo ha suscitato a Mori e non solo, è tangibile nelle parole, nei toni, di coloro che l´hanno conosciuto. I suoi compagni di squadra, gli amici, i dirigenti dell´Us Mori, nessuno riesce a dimenticare che fino a tre giorni fa Daniele c´era, che stava lottando per sopravvivere, che sembrava essere vicino alla svolta positiva per lui e per la sua famiglia. Invece giovedì mattina se n´è andato all´improvviso, per cause che sono ancora da accertare. È morto nel suo letto al secondo piano dell´ospedale di Negrar, nel reparto di riabilitazione. Era uscito dalla rianimazione, non era più in pericolo di vita, eppure l´altra mattina l´hanno trovato così, quasi addormentato nel suo letto, senza vita. Venerdì i genitori sono tornati a Negrar assieme ai carabinieri per espletare le pratiche del triste rito che porta al riconoscimento di una salma, all´autopsia, che porterà probabilmente martedì all´atteso "nulla osta" per la sepoltura e quindi al funerale. «Speriamo di fare tutto il più presto possibile - diceva ieri Sergio Colpo, il padre del calciatore moriano - appena sarà possibile riporteremo Daniele a casa». Una famiglia distrutta dal dolore ma che non vive questo momento con rabbia. Nessuna rivendicazione, nessuna accusa né ai medici del neurochirurgico né a quelli dell´ospedale di Negrar. Hanno accettato il verdetto della vita, ma vorrebbero capire cosa è successo: «Non per vendetta nei confronti di nessuno - dice Sergio Colpo - solo perché ad un genitore non può non interessare la fine di un figlio». La famiglia Colpo si è rivolta ad un legale perché segua, anche dal punto di vista giuridico, la vicenda. Ma attende con pazienza l´esito dell´esame autoptico che dovrebbe essere effettuato lunedì sulla salma di Daniele. Difficilmente, quindi, sarà possibile riportarlo a casa prima di martedì o mercoledì. Oggi intanto il saluto dei suoi compagni di squadra. Sulla tribuna dello stadio moriano anche uno striscione e una bandiera dell´Us Mori, bardata a lutto. Gli amici "della Bruna" in questa commovente lettera, Gli amici "della Bruna" in questa commovente lettera, ricordano il loro amico. Daniele, che «un giovedì mattina di settembre, sul finire di questa estate terribile, hai lasciato i tuoi cari e noi, per sempre. Inaspettatamente. Quando noi, rincuorati dai primi segni del tuo recupero, cominciavamo a sperare nella tua guarigione, ecco il destino, già spietato con Sonia, a vanificare quaranta giorni d´angoscia, di attesa muta, di umana speranza. Siamo scioccati, confusi, addolorati. Non eravamo pronti a scontrarci con il contenuto drammatico della vita. Il nostro, il tuo era l´ottimismo dei giovani che non chiedevano l´impossibile: affetti, amicizie sincere, un lavoro. Poi c´era il calcio. Lo praticavi da sempre con entusiasmo e bravura, e non mancava il tifo, tu per il Milan, ad animarci e accompagnarci tra gioie e delusioni. Hai voluto contagiarci con la tua passione facendo sì che tutti comunque ci impegnassimo nei tornei fra amici più per divertirci e stare insieme che per vincere. Anche se con te si vinceva sempre! Ci hai fatto capire come lo sport sia un momento di unione prima che di competizione e quanto esso possa contribuire a formare un ragazzo. E anche fuori dal campo eri una persona speciale, per il gesto, il sorriso radioso, l´allegria che sapevi trasmettere, la battuta intelligente e il consiglio per tutti. Per noi il compagno più maturo, quello che riusciva a capirci, a vederci dentro, a valorizzare un nostro successo o a smorzare una delusione. Con te abbiamo trascorso un´adolescenza gioiosa e spensierata e con te ci accingiavamo a diventare più "grandi". Ci mancherai e senza di te ci sentiamo più fragili e insicuri. Hai lasciato però una profonda traccia nelle nostre vite; le esperienze condivise e i momenti vissuti insieme resteranno incancellabili nella nostra memoria. C´è chi dice che col tempo il dolore faccia spazio ai ricordi, beh di te resterà lo splendido ricordo di un ragazzo straordinario, di un compagno leale, sincero e disponibile, di un meraviglioso amico di cui essere sempre fieri ed orgogliosi. Alla tua mamma, al tuo papà, al tuo fratellino Lorenzo, portiamo l´abbraccio e la riconoscenza di chi ha avuto la fortuna di conoscere quello splendido ragazzo che sei stato. Gli siamo stati vicino nei giorni della speranza, gli siamo ancor più vicini adesso. Ciao Daniele, il tuo sorriso splenderà in eterno nei nostri cuori». -------------------------------------------- 13 sett Stamane sarà eseguita l´autopsia sulla salma del povero Daniele Colpo Duplice inchiesta della procura veronese Da capire cause della morte e dell´incidente La tragica scomparsa di Daniele Colpo, oltre al dolore, ha sollevato non pochi interrogativi. Il primo, ovviamente, riguarda la morte sopraggiunta quaranta giorni dopo l´incidente e quando il giovane era in riabilitazione, dunque non più in rianimazione. Di questo dovrà occuparsi la procura di Verona alla quale si rivolgeranno i genitori di Daniele. Ci sarà poi un´altra inchiesta e riguarderà direttamente l´incidente del 31 luglio a Bardolino. Oltre a Colpo, infatti, quella tragica notte rimase coinvolta anche la collega Sonia Nicolodi, deceduta pure lei in seguito alle gravi ferite riportate. Da valutare, per il magistrato, ci sarà anche la posizione del conducente del furgone contro il quale si è schiantata la macchina dei giovani lagarini. Oggi, comunque, verrà eseguita l´autopsia sulla salma di Daniele e dopo sarà rilasciato il nulla-osta per la sepoltura. ----------------------------------------------- 13 sett «Ciao Dani, il tuo sorriso sempre con noi» Un urlo prima della partita per ricordare il compagno Mori in lutto Il papà di Colpo negli spogliatoi: «Ragazzi coraggio, la vita va avanti. Andate in campo per Daniele» Di GIANPIERO LUI Un silenzio da far venire i brividi, sguardi bassi e tanta tristezza negli occhi, con poca voglia di parlare e sicuramente ancora meno di pensare a giocare al calcio. Ieri al campo sportivo di Mori, che per lunghi anni è stato la seconda casa di Daniele Colpo, in molti hanno voluto essere presenti per ricordare l´amico che se n´è andato in maniera drammatica, che non c´è più con la sua simpatia contagiosa. I giocatori di mister Zimelli escono dallo spogliatoio con una maglietta bianca sopra la divisa di gioco con la scritta «Ciao Dani», che non è quella che Ciaghi e compagni volevano indossare. Un´altra, infatti, era in preparazione prima dell´improvvisa scomparsa di Daniele, con la scritta «Forza Dani», perché sembrava finalmente che lo sfortunato atleta avesse imboccato l´uscita dal tunnel, trasferito da Verona all´ospedale di Negrar dove avrebbe dovuto cominciare la riabilitazione. Anche l´aria sembra immobile durante il minuto di raccoglimento (osservato su tutti i campi della regione), con i giocatori di entrambe le squadre in cerchio a metà campo e poi l´urlo comune dei moriani abbracciati. Le lacrime annebbiano la vista di molti, il pensiero corre a Daniele, troppo vicina la sua scomparsa. Affranto il cugino Mirko Colpo, calciatore appena passato al Trentino 1921, presenti tanti amici e compagni di squadra come «Carcio» Debiasi, Ponticelli, Bonetti, tutto il gruppo dei suoi amici, che hanno preparato uno striscione che dice «il tuo sorriso la tua voce per sempre con noi». In alto, sulla collina del Linar, una bandiera gialloverdenera con una banda trasversale nera in segno di lutto. Momento particolarmente commovente prima della gara, quando all´interno dello spogliatoio, insieme a giocatori, allenatori e dirigenti moriani, è arrivato anche Sergio Colpo, papà di Daniele. «In un momento così difficile per lui e tutta la sua famiglia ha pensato anche ai ragazzi della squadra di calcio, la grande passione di suo figlio; - ricorda Renzo Belluzzo, vicepresidente del Mori S. Stefano - mi ha chiesto di poter parlare alla squadra, sapeva che anche i giocatori erano sconvolti, li ha ringraziati per quello che hanno fatto in questi anni per Daniele, ha voluto dare a tutti noi una parola di conforto. La vita va avanti, ci ha detto, bisogna essere forti e superare il grande dolore. Poi ha voluto stringere la mano a tutti, uno per uno. La sua grande forza d´animo ci è stata d´aiuto». «Al di là della vittoria i ragazzi oggi (ieri, ndr) erano contratti, - aggiuge Belluzzo - l´aria che tira negli spogliatoi fin da giovedì è davvero anomala, in campo contro l´Appiano l´atmosfera era davvero strana, non si sentiva nessuno parlare. Questo successo lo vogliamo dedicare a Daniele, sarà sempre con noi». -------------------------------------------------- 14 sett MORI/Il bilancio dell´assessore dopo «Musica e volontariato» Bertolini: «I giovani, una risorsa sulla quale vogliamo investire» MORI - Si è chiuso con un´ottima presenza di pubblico questa edizione di Mu.Vo. (Musica e Volontariato), la manifestazione, organizzata da Progetto Giovani e dall´associazione Rock e altro, che ha visto esibirsi venerdì e sabato a Tierno numerosi gruppi musicali locali. La festa è stata anche l´occasione per permettere ad una decina di associazioni di volontariato moriane di pubblicizzare le proprie attività e sensibilizzare i visitatori su una serie di problematiche che vanno dalla pace al disagio giovanile. Molto soddisfatto della riuscita della manifestazione anche l´assessore alle politiche giovanili Renato Bertolini, che ha colto l´occasione per fare il punto sulle attività di Progetto Giovani e programmare le prossime attività. «Devo ammettere che esistono molti problemi nel nostro comune per tutte le età e categorie di persone, in particolare però per i giovani». Nelle settimane scorse Bertolini ha avuto dei contatti con Angelo Prandini, della cooperativa "La Bussola" di Trento, specializzata in attività rivolte ai giovani. «Da alcune sue proposte pratiche realizzate a Trento - continua Bertolini - sono arrivato a definire delle priorità. Innanzitutto ritengo che manchi lo spazio vitale per realizzare un minimo di aggregazione ed attività. È necessario poi promuovere un coinvolgimento di tutti gli educatori ed associazioni che si occupano di giovani». L´assessore alle politiche giovanili intravede per il futuro «la predisposizione, anche con ausili esterni, di un progetto di formazione capace di promuovere il protagonismo giovanile, di avvicinare i ragazzi al volontariato, di veicolare un´immagine positiva dei giovani intesi come risorsa e non come problema». Per questi progetti Bertolini conta sui giovani dai 15 ai 17 anni, coinvolgendoli almeno per due o tre anni prima della fuga verso l´università o il mondo del lavoro. «L´obiettivo finale è far sì che siano i ragazzi, sostenuti da una formazione robusta e mirata, a proporsi alle associazioni per un valido contributo in occasione delle sagre paesane, delle iniziative comunali». ------------------------------------------ 15 sett MORI/Mozione di Civettini (An) che chiede rallentatori, una rotonda e un marciapiede A Besagno strade come piste Tre proposte per la sicurezza MORI - Torna alla ribalta il problema della sicurezza nella frazione di Besagno. «Tutte le strade che salgono verso la montagna, in estate ma non solo, per la nostra collettiva inciviltà stradale e poca sensibilità del rispetto degli altri, si trasformano in piste, dove spericolatamente moto e auto sfrecciano senza pudore a velocità inaccettabili e pericolose. Anche in pieno centro abitato», scrive in una proposta di mozione il consigliere comunale Claudio Civettini, delegato dalla Giunta comunale ai problemi delle frazioni, riferendosi alle strade che attraversano Besagno la frazione dove abita. «Le forze dell´ordine, vigili urbani in primis, - aggiunge il consigliere, che ricopre anche la carica di presidente del Consiglio - possono fare quello che umanamente e dal punto di vista organizzativo possono dare, con la loro discreta presenza, ma sicuramente insufficiente, per colpe non certo attribuibili al Corpo». Viste queste premesse il consigliere Claudio Civettini individua tre possibilità per ridurre queste folli velocità. Innanzitutto l´istallazione di idonei rallentatori sia a monte che a valle dell´abitato, con l´obiettivo di rendere impossibile l´alta velocità almeno nel tratto urbano. Pur lasciando libertà di scelta, Claudio Civettini indica i semafori intelligenti, con idoneo sistema di ripresa in caso di infrazione evidente, i mezzi di repressione preferibili. Oltre a ciò potrebbero essere utili i pannelli elettronici indicanti la velocità del veicolo transitante. Un´altra soluzione potrebbe essere la realizzazione di una rotonda all´altezza dell´accesso a via Visnà, che oltre a mettere in sicurezza l´accesso alla località (che con le ultime abitazioni sta diventando sempre più popolosa) fungerebbe anche da rallentatore della circolazione. Il consigliere di Alleanza Nazionale ritiene indispensabile per la frazione anche la realizzazione di un marciapiede che colleghi via Visnà con il cimitero, consentendo ai pedoni un accesso in sicurezza alla zona con la chiesa ed il centro storico della frazione. Di queste tre proposte, contenute in un´unica mozione, si discuterà nelle prossime sedute del consiglio comunale, convocate per martedì e mercoledì, 21 e 22 settembre. --------------------------------------------- 15 sett Mori, i coscritti e il vescovo MORI - I coscritti Mori, i coscritti e il vescovo MORI - I coscritti della classe 1947 vogliono ritrovarsi con don Mariano Manzana (foto), appena nominato nuovo vescovo di Mossorò, per salutarlo prima della sua partenza per il Brasile data l´unicità e l´importanza dell´evento non solo per Mori ma per tutti i coetanei del 1947 della Vallagarina e dintorni. Don Mariano celebrerà per i suoi «coscritti» una messa sabato 18 settembre alle ore 18 nella chiesa di Mori Superiore (Mori Vecio) sua frazione natale. Con l´occasione si raccoglieranno le offerte che spontaneamente ognuno vorrà devolvere per le sue necessità in terra di missione. I coetanei, ovviamente, confidano in una numerosa partecipazione di tutti i nati nel 1947. ---------------------------------------- 15 sett Dopo la cerimonia funebre si sale a Brentonico per la tumulazione Domani i funerali a Mori. Riccardo Dossi alla Casa di riposo di Brentonico Nella arcipretale di Santo Stefano di Mori, che domani pomeriggio alle ore 15 accoglierà il feretro di Riccardo Dossi per la solenne cerimonia funebre del commiato cristiano, Riccardo e Beatrice, moriana di origine, si erano uniti in matrimonio nel gennaio del lontano 1980. Fra qualche mese avrebbero festeggiato i venticinque anni di una unione salda e felice. È lì che Beatrice, pur con il cuore spezzato dal dolore, ha deciso di salutare il «suo» Riccardo e di fargli ricevere l´abbraccio commosso dei tantissimi amici. A Brentonico, infatti, la chiesa attualmente non è agibile per lavori e, comunque, ben difficilmente avrebbe potuto contenere tanta gente. Dopo il rito funebre il feretro proseguirà per Brentonico e sarà tumulato nel cimitero del paese. Per quanti volessero accompagnarlo viene messo a disposizione un pullman in partenza dal piazzale della parrocchiale. ----------------------------------------- 15 sett Inciampò nella politica e ne fece la sua vita Repubblicano prima per amicizia e poi per passione e convinzione Uomo tutto d´un pezzo, di indubbie qualità umane ma pure di organizzatore. Sull´altipiano riuscì a scardinare la Democrazia cristiana Riccardo Dossi è arrivato alla politica per caso, per fare un favore all´amico Renzo Azzolini Di TIZIANO BIANCHI Riccardo Dossi ha costruito la sua fortuna politica tutta dentro il partito repubblicano di Spadolini e La Malfa. Era la fine degli anni Settanta. Giovane laureato in scienze statistiche a Padova, insegnante, brillante professionista nel campo delle previsioni fatte con i numeri come una scienza esatta. E chi lo ha conosciuto lo sa: non ne sbagliava una. Una matita e un foglio di carta ed era capace di calcolare al millimetro l´esito di una campagna elettorale con giorni di anticipo. Repubblicano lo diventò quasi per caso, attorno ai trent´anni. Un giorno il geometra Renzo Azzolini, da sempre leader dell´edera lagarina, lo fermò al semaforo di corso Rosmini e gli disse più o meno cosi (frequentavano gli stessi ambienti sportivi, si conoscevano benissimo e avevano confidenza): «Nel partito abbiamo bisogno di gente come te, c´è da lavorare». Riccardo Dossi diventò repubblicano così. Poi l´adesione ideale e l´amicizia, anche personale, con gli ultimi grandi della tradizione repubblicana italiana, ma quella venne dopo. Più tardi. Da quel momento, dal giorno di quell´incontro casuale all´ombra del semaforo di corso Rosmini, la politica diventò il suo mestiere. La sua passione. Campagne elettorali a raffica, banchi d´opposizione, pochi, e tanti successi. Uno dopo l´altro. Notti intere - andava sempre a letto tardissimo e dormiva pochissimo - a organizzare tattiche e strategie per vincere e per far vincere il suo partito. Una macchina perfetta che sembrava costruita apposta per raggiungere il potere e piegarlo alle esigenze e ai bisogni della sua terra. In un modo o nell´altro, da quel momento la politica si intrecciò sempre, ogni minuto, con la sua vita. Fino a lunedì sera. Prima di politica se ne era disinteressato. In casa probabilmente ne aveva respirata troppa. Fu lui a raccontarmelo in una notte consumata in chiacchiere fino a mattina. Eravamo ad Avio, ci eravamo incontrati per caso, non ci parlavamo da molto tempo. Mi raccontò di suo padre Giovanni, scomparso da poco. Un socialista all´antica. Laico, anticlericale, uno di quelli che se incontrava un democristiano si faceva venire l´orticaria. Dirigente di sezione e anche consigliere comunale. Innamorato del partito almeno quanto lo era della famiglia. Riccardo mi disse: «Per anni mi sono portato sempre dentro quella sensazione di diffidenza per la politica e anche per i socialisti: ne avevo sentito parlare troppo in casa e pensavo anche che il Psi un po´ mi avesse rubato l´affetto e il tempo di mio padre. Forse per questo non sono diventato socialista. Poi, invece, alla fine sono diventato come lui, come mio padre, - mi disse con una smorfia d´ orgoglio che per un attimo gli lambì la folta e fiera barba nera e gli fece brillare gli occhi, -: anche io ho dedicato la mia vita alla politica e anche io credo di averlo fatto un po´ a scapito della mia famiglia. Si vede che era destino». Riccardo Dossi era un uomo laico, laicissimo, nelle azioni e nelle intenzioni. Pragmatico. Lontano, lontanissimo, da qualsiasi suggestione ideologica. Attento alla forma ma soprattutto alla sostanza. Ai risultati. Doveva vincere e vinceva. Doveva portare a casa un risultato e lo portava a casa. Come suo padre, anche lui, non ha mai sopportato i democristiani (e quelli venuti dopo). E nemmeno il loro circuito di potere. Questo probabilmente il suo limite. O la molla che ha fatto scattare il suo orgoglio. Ci collaborò anche (a Brentonico negli anni Ottanta fu assessore all´urbanistica con Giovanni Tonolli) ma non ci andò mai d´accordo. C´era poco da fare: non si capivano. E così non riuscì mai ad attrarre nemmeno le loro simpatie. Anzi. Non era quello il suo mondo. Gli amici, il giro più stretto dei suoi amici, erano tutti di sinistra, anche di estrema sinistra. Quel mondo variegato e anche un po´ scanzonato della sinistra roveretana. Quando lo scorso anno ad un certo punto per alcuni giorni cominciò a girare la voce di una sua possibile candidatura alla provinciali con Forza Italia, un´altra di quelle notti consumate fino a tardi, davanti ad una pizza mi disse: «Con il centro-destra in Vallagarina la mia elezione sarebbe sicura ma i miei amici, quelli veri, non me lo perdonerebbero mai. La mia tradizione e i mie affetti sono da un´altra parte. Non se ne parla nemmeno». Dicevamo dei democristiani. Negli anni Ottanta, mentre ci collaborava in Comune a Brentonico, mise in piedi l´unico tentativo credibile di spezzarne il monopolio nell´ambito della cooperazione provinciale. Cercò di mettere insieme, seppure con molti limiti e altrettante contraddizioni, un solido polo cooperativistico alternativo alla allora bianchissima federazione delle cooperative trentine. Aveva capito che politica ed economia, anche in Trentino, marciavano intrecciate. Aveva capito che per scalfire il monopolio della Dc bisognava sfidarla su quel terreno. Le cose poi andarono come andarono. Da entrambe le parti. Ma per un po´ riuscì a fare paura. O almeno a dare fastidio. Un gran fastidio. Che molti non gli perdonarono mai. Così come non gli perdonarono mai, davvero mai, di essere riuscito a disarticolare, grazie ad un abile e fortunato ribaltone consiliare, il sistema di potere democristiano sull´altipiano di Brentonico, all´inizio degli anni Novanta. Fu allora che divenne per la prima volta sindaco di Brentonico, sindaco di tutti. Davvero di tutti. Ma non dei democristiani e dei loro epigoni che vennero dopo. Che non lo riconobbero mai, che non ne riconobbero mai la legittimità e le qualità, nemmeno quelle umane, quelle più visibili. Il salto nella sua carriera dentro le istituzioni, comunque, cominciò allora. Poi la vicepresidenza dell´Apt della Vallagarina, la presidenza del Comprensorio, la giunta dei sindaci. La rielezione a Brentonico per due volte consecutive a furor di popolo, nel 1995 e nel 2000. Infine la sua elezione in Provincia.Dopo il commosso ricordo dell´attuale presidente del Comprensorio della Vallagarina Stefano Bisoffi anche Gianni Battistotti, già sindaco di Pomarolo e in giunta comprensoriale (come presidente) per una legislatura con Dossi, ricorda non solo il collega ma soprattutto l´amico Riccardo. «Cinque anni, spalla a spalla, in amministrazione comprensoriale. Ripensando a lui dopo che ho letto, un po´ incredulo, sul giornale della sua morte, sento qualcosa di stonato: un paradosso, non può essersi spento un uomo tanto vivo e attivo. A dire il vero io odio i "coccodrilli", che generalmente considero banali, ma a Riccardo glielo devo proprio. Glielo devo per tutto quello che ha fatto ed ha rappresentato non solo per me personalmente e per la comunità lagarina, ma soprattutto per quello che egli era. Ripensando a lui, vedo un maestro di stile, un uomo di fine eleganza umana e politica, la cui disponibilità era addirittura più grande della sua persona. In tanti anni di attività insieme non l´ho visto mai "perdere le staffe", incredibilmente sempre pronto, mai spiazzato o fuori posto anche nelle situazioni più difficili. Dotato di un´innata vista verso il futuro e di una abilità organizzativa veramente notevole: era l´uomo "che fa muovere le persone". Guardando la classe politica locale attuale mi viene d´istinto la battuta, forse fuori posto: ...è proprio vero che i migliori se ne vanno per primi». -------------------------------------------- 16 sett MORI/Tre proposte (riduttori, rotonda e marcipiede) per la sicurezza in una mozione di Civettini A Besagno le strade sono come piste per motori MORI - Torna alla ribalta il problema della sicurezza nella frazione di Besagno. «Tutte le strade che salgono verso la montagna, in estate ma non solo, per la nostra collettiva inciviltà stradale e poca sensibilità del rispetto degli altri, si trasformano in piste, dove spericolatamente moto e auto sfrecciano senza pudore a velocità inaccettabili e pericolose. Anche in pieno centro abitato», scrive in una proposta di mozione il consigliere comunale Claudio Civettini, delegato dalla Giunta comunale ai problemi delle frazioni, riferendosi alle strade che attraversano Besagno la frazione dove abita. «Le forze dell´ordine, vigili urbani in primis, - aggiunge il consigliere, che ricopre anche la carica di presidente del Consiglio - possono fare quello che umanamente e dal punto di vista organizzativo possono dare, con la loro discreta presenza, ma sicuramente insufficiente, per colpe non certo attribuibili al Corpo». Viste queste premesse il consigliere Claudio Civettini individua tre possibilità per ridurre queste folli velocità. Innanzitutto l´istallazione di idonei rallentatori sia a monte che a valle dell´abitato, con l´obiettivo di rendere impossibile l´alta velocità almeno nel tratto urbano. Pur lasciando libertà di scelta, Claudio Civettini indica i semafori intelligenti, con idoneo sistema di ripresa in caso di infrazione evidente, i mezzi di repressione preferibili. Oltre a ciò potrebbero essere utili i pannelli elettronici indicanti la velocità del veicolo transitante. Un´altra soluzione potrebbe essere la realizzazione di una rotonda all´altezza dell´accesso a via Visnà, che oltre a mettere in sicurezza l´accesso alla località (che con le ultime abitazioni sta diventando sempre più popolosa) fungerebbe anche da rallentatore della circolazione. Il consigliere di An ritiene indispensabile per la frazione anche la realizzazione di un marciapiede che colleghi via Visnà con il cimitero, consentendo ai pedoni un accesso in sicurezza alla zona con la chiesa ed il centro storico della frazione. Di queste tre proposte, contenute in un´unica mozione, si discuterà nelle prossime sedute del consiglio comunale, convocate per martedì e mercoledì, 21 e 22 settembre. ----------------------------------------------- 16 sett Loppio, frazione in assemblea MORI - Pubblica assemblea Loppio, frazione in assemblea MORI - Pubblica assemblea a Loppio per conoscere e valutare le problematiche della frazione. Sarà presente il sindaco Mario Gurlini. Domani sera ore 20.30 casa sociale di Loppio. ----------------------------------------------- 17 sett Un fine settimana di riflessione e di festa per salutare monsignor Valerio in partenza per il Brasile Mori orgogliosa del «suo» concittadino Vescovo MORI – I moriani si preparano per accogliere il proprio concittadino diventato vescovo. Sarà un fine settimana di riflessione e festeggiamenti quello che vedrà protagonista mons. Mariano Manzana, nominato vescovo di Mossorò (Brasile) lo scorso 5 settembre in duomo a Trento. Erano numerosissimi i fedeli di Mori che presenti a quella celebrazione; tanti amici di gioventù, tanti conoscenti con i quali mons. Manzana non aveva mai perso i contatti nonostante i molti anni in missione. Amici che era ben felice di incontrare durante le sue sporadiche ma intense visite in borgata. Per questo motivo il suo paese natale vuole riservare un saluto particolare per mons. Manzana, prima della sua partenza per il Brasile. Questa sera, alle 20.30 presso il teatro dell´oratorio parrocchiale, don Ivan Maffeis, direttore del settimanale diocesano Vita Trentina, interverrà sulla figura, il ruolo ed il servizio del vescovo. Domani, invece, il gruppo Speranza Giovane presenterà il proprio recital Cerchi nel tempo all´auditorium comunale (ore 21), alla presenza di mons. Manzana. L´entrata è libera, ma si consiglia di prenotare l´ingresso, a causa della capienza limitata, presso la sala giochi dell´oratorio nelle serate di giovedì o venerdì. Nel pomeriggio di domenica, alle 15.30, mons. Manzana celebrerà la sua prima Messa da Vescovo nella chiesa parrocchiale di S. Stefano. Dopo la celebrazione seguirà un momento di festa in piazza Cal di Ponte, con la partecipazione del coro Voci alpine città di Mori e della Banda sociale Mori Brentonico. In caso di maltempo l´incontro si terrà all´auditorium. ------------------------------------------------- 17 sett MORI/L´acquisto grazie ai fondi dei Patti Territoriali - Ieri l´annuncio del sindaco Primo sì per «Villa Annamaria» Di MARCO TORBOLI MORI - Procede senza intoppi l´iter di acquisizione di villa Anna Maria da parte Comune di Mori. Dopo la decisione politica assunta dalla giunta comunale nelle settimane scorse, ora il progetto è stato approvato all´unanimità anche dal tavolo di concertazione, l´organo delegato dalla Provincia a definire un parere circa i progetti da finanziare nel contesto dei Patti Territoriali. L´acquisto di villa Anna Maria e del giardino di pertinenza è stato quindi definito coerente con lo sviluppo della Valle di Gresta, dal momento che è stato proposto l´utilizzo dell´immobile quale punto di rappresentazione di attrezzi antichi ed esposizione di documenti e fotografie della cultura e tradizione grestani. Si tratta solamente di un indirizzo circa il futuro utilizzo della villa, che però impegnerà in parte il Comune a realizzare tali obiettivi. Per finanziare l´opera è stato stornato il contributo di 500 mila euro già stanziati per l´acquisto di palazzo Salvotti. Per villa Annamaria è stato stimato un preventivo di spesa di 840 mila euro, dei quali 579 mila per l´acquisto della villa e 261 mila per il suo risanamento. È intenzione del sindaco Gurlini chiedere al presidente Dellai di integrare il finanziamento già deliberato (500 mila euro) con l´importo mancante (340 mila euro), sempre nel contesto dei Patti territoriali. Nel caso però che la Provincia non fosse disposta a mettere a disposizione ulteriore somme dovrà essere il Comune di Mori a reperire la cifra mancante. A questo punto però l´iter si blocca finché non si saprà chi sarà l´erede dei possedimenti della baronessa Salvotti. Solamente in quel momento il Comune potrà acquistare la villa, anche se è non certo che la stima fatta dell´immobile sarà quella pretesa dall´erede. Dovrebbe essere tutto più semplice se ad ereditare fosse l´Unicef, che probabilmente dovrebbe privilegiare un ente pubblico, quale il Comune, quale possibile acquirente ed in più non dovrebbe speculare sul prezzo di vendita dell´immobile. Per quanto riguarda palazzo Salvotti, con questo atto l´amministrazione comunale ha definitivamente chiarito di non voler procedere al suo acquisto. -------------------------------------------- 18 sett VAL DI GRESTA/Si inaugura nel pomeriggio la 34° Mostra Mercato Un viaggio sulle strade del gusto VAL DI GRESTA - Accompagnata dai canti del Coro Monte Stivo e dai figuranti del Corteo storico - a sottolineare il significato di questa edizione che vuole evidenziare il collegamento tra le produzioni di oggi e le antiche tradizioni popolari della valle - si inaugura alle 15 nella palestra di Ronzo Chienis la 34.ma Mostra mercato dei prodotti biologici ed integrati. Una edizione che si presenta forte di una produzione orticola di buona qualità, nella quale lo spazio per il biologico aumenta ancora arrivando a coprire il 65% del totale della produzione grestana (il restante 35% è integrata). Non solo, l´ottimismo arriva anche da un aumento della superficie coltivata (+7%) che testimonia come la vallata investa ancora in agricoltura e guardi con fiducia al domani. Dopo gli interventi delle autorità e il taglio del nastro alle 16 sarà aperto il padiglione fieristico «Ma che sapore ha», che permetterà ai visitatori un viaggio sulle strade del gusto del Trentino con mele, vino e formaggio protagonisti oltre, naturalmente, ai prodotti agricoli locali. --------------------------------------------------- 18 sett Astronomia e mitologia «Andar per stelle a Campei...» con l´Arci di Mori MORI - L´Arci organizza per oggi "Andar per stelle a Campei", astronomia e mitologia delle costellazioni: dal cielo stellato dell´astronomia moderna al c´era una volta…del mito celeste degli antichi. parteciperà Paolo Piccoli del Laboratorio di Astronomia. Il programma prevede: ore 17 ritrovo in Festa per raggiungere Malga Campei; ore 19 cena al Rifugio. Poi, al calar della notte, osserveremo la volta celeste. Seguiranno osservazioni al telescopio con Paolo Baldo dell´Associazione astronomica di Rovereto. L´appuntamento è aperto a chi vuole sentir parlare delle enormi distanze, a chi piace sentir di Arianna e del suo filo guardando la Corona Boreale, a chi piace saper della stella Vindemiatrix la cui apparizione dava davvero il via alla raccolta dell´uva, a chi piace riconoscere le costellazioni e a chi con esse vuole orientarsi, e …a chi piace sapere perché le more del gelso sono rosse. Per informazioni telefonare a Lucia 333/4766359 e Rifugio Campei 339/8423321. ----------------------------------------------------- 18 sett Mori, un tuffo nel passato «Ganzega», un viaggio fra cotumi e tradizioni Turismo La rassegna d´autunno quest´anno punta su «l´arte de far el vim» ---------------------------------------------- 19 sett Foppa Pedretti volley di lusso MORI - Amichevole Foppa Pedretti volley di lusso MORI - Amichevole di lusso per le ragazze del Volley Mori- S.Stefano che alle 15 (palestra scuole medie) affrontano in una amichevole di lusso la Foppa Pedretti di Bergamo, una ghiotta occasione per vedere in anteprima volley ad alto livello, preludio ai campionati provinciali che inizieranno ad ottobre. Fra le bergamasche anche la rivana Katia Luraschi, fresca campionessa europea. ------------------------------------- 19 sett Dalla procura di Verona è arrivato l´atteso «nulla osta» dopo l´autopsia. Martedì alle 15 i funerali Da dieci giorni la famiglia Colpo aspetta Daniele Da dieci giorni la famiglia di Daniele Colpo attendeva di poter riportare a casa il proprio figlio e di organizzare finalmente il suo funerale. Per dieci giorni, però, l´attesa è stata vana perché da Verona fino a ieri sera non era arrivato il sospirato "nulla osta" del magistrato. L´autopsia è stata finalmente eseguita, e ieri sera alle 19 dalla Procura sono finalmente arrivate le autorizzazioni necessarie per il trasporto della salma da Negrar, dove il giovane calciatore è spirato la mattina del 9 settembre scorso, a Mori, dove viveva con la sua famiglia. Questo significa che i familiari e gli amici di Daniele potranno finalmente accompagnarlo nel suo ultimo viaggio martedì, alle 15, dalla chiesa di Santo Stefano al Camposanto moriano. È stata un´attesa certamanete dolorosa soprattutto per i suoi genitori, che fin dai giorni immediatamente successivi al decesso di Daniele si sono limitati a chiedere ai sanitari veronesi cosa non fosse andato per il verso giusto. Una richiesta comprensibile oltre che giusta. La Procura di Verona, invece, ha inteso far chiarezza definitivamente sull´accaduto, ma lo ha fatto prendendosi fin troppo tempo e, quindi, non tenendo conto di cosa significhi aspettare il ritorno di un figlio per fargli almeno il funerale. Dopo che l´esame autoptico è stato effettuato restavano solo i tempi della burocrazia. Fino a ieri sera nessuna novità, poi la notizia: il "nulla osta" è arrivato, il funerale si fa martedì. ----------------------------------------- 20 sett Cinque persone salvate dal soccorso alpino sulla ferrata In coda per la corda a Montalbano di Mori Animato plurimo salvataggio nel primo pomeriggio di ieri sulla ferrata di Montalbano a Mori. Ben cinque persone sono state calate con la corda e affidate al soccorso alpino. Nessuno è rimasto ferito, per carità, ma una serie di malori ha guastato la gita domenicale a un anziano settantenne e a quattro donne. L´allarme ai soccorritori l´ha dato un escursionista che stava scendendo quando ha incontrato il pensionato che non si sentiva affatto bene. Quest´ultimo, tra l´altro, nonostante l´età è alpinista esperto avendo scalato, una decina di giorni fa, nientemeno che il Campanil Basso. L´anziano, comunque, è stato calato con la corda proprio quando una signora, che aveva raggiunto il medesimo punto, si è sentita male ed è stata calata pure lei a valle. Un po´ più sotto, a distanza di pochi minuti, altre tre donne hanno accusato cali di pressione ed hanno approfittato del soccorso alpino per tornare alla base. ------------------------------------------------ 20 sett «Un vescovo scelto dalla gente» Tutta Mori stretta attorno a mons. Mariano Manzana L´evento Grande festa di saluto in borgata. Il neoprelato nominato anche socio onorario della Sat. Monsignor Mariano Manzana festeggiato ieri a Mori. ------------------------------------ 21 sett Sta per vedere la luce un atteso lavoro editoriale Mori, «I Castelbarco e il Trentino» La contessa Elisabetta racconta MORI - Sta per vedere la luce il lavoro editoriale della contessa Elisabetta Castelbarco, che per dieci anni ha raccolto una importante ed imponente documentazione sulla storia della propria nobile famiglia. «I Castelbarco ed il Trentino», questo il titolo dell´opera, rivisita un periodo storico molto ampio, dal 242 d.C. ad oggi, passando per secoli memorabili, come il 1300, quando i Castelbarco possedevano tutte le fortezze della Vallagarina. Gli ultimi discendenti, Elisabetta coi figli Giovanni e Alessandra e i nipoti, vivono ora nel palazzo di Loppio, dove la famiglia si è trasferita due secoli fa. «Nella pur vasta bibliografia, sia antica che moderna, dedicata alle vicende della nostra dinastia – spiega la contessa - mi sembrava mancasse un contributo originale, scritto da un componente della famiglia, per dare una visione il più aderente possibile alla realtà dei fatti su una dinastia che tanta parte ha avuto nella storia trentina e non solo». Il volume, composto di 263 pagine corredate di molte illustrazioni, è scritto con un linguaggio semplice, facilmente comprensibile anche ai non addetti ai lavori. L´autrice, infatti, ripercorre fedelmente la storia con una sorta di racconto, immaginandosi come i vari componenti della famiglia Castelbarco abbiano visto e vissuto la politica dei loro tempi. Il libro verrà stampato in 2000 copie, per una spesa complessiva di 25 mila euro. Per questo la contessa Castelbarco si è data da fare per trovare dei finanziamenti per la pubblicazione, trovando riscontri soprattutto presso banche ed enti pubblici, ai quali sarà poi affidata la distribuzione di parte delle copie. Accordi erano stati presi anche con la precedente Giunta comunale di Mori, per il finanziamento di qualche decina di copie. Cambiata la squadra di governo sembra però che questi soldi, precedentemente promessi, non siano più a disposizione, come confermato qualche tempo fa da una delusa contessa ed espresso in una recente interrogazione indirizzata da Claudio Poli al sindaco Gurlini ed all´assessore Bertolini che riferiranno nel prossimo consiglio comunale. ------------------------------------------- 21 sett Alle 15 il funerale in Santo Stefano a Mori Oggi l´ultimo saluto per Daniele Colpo A dodici giorni da quel giovedì mattina, quando la speranza ha lasciato posto al dolore, la famiglia, gli amici e i compagni di squadra potranno finalmente salutare per l´ultima volta Daniele Colpo, il calciatore del Mori Santo Stefano spirato a Negrar a 40 giorni dal grave incidente di Bardolino. Così come per Sonia Nicolodi, l´altra vittima di quella tragica alba, sarà la chiesa di Santo Stefano a Mori ad ospitare le esequie del giovane calciatore. L´appuntamento è per le 15 di oggi. La salma sarà poi tumulata nel camposanto della borgata. ----------------------------------------- 22 sett «Forse lassù serviva un centrocampista» Daniele Colpo l´ultimo saluto L´addio Folla dentro e fuori l´arcipretale. Il ricordo degli amici, dei compagni, anche degli anziani alla Casa di riposo, era stato obiettore Di DAVIDE PIVETTI MORI - Le divise gialle, verdi e nere dell´Us Mori Santo Stefano erano un po´ ovunque dentro e fuori la chiesa di Mori. In questo tempio che nell´ultimo mese ha salutato, tra gli altri, Sonia Nicolodi, Oscar Bellini e Riccardo Dossi, si sono svolti i funerali di Daniele Colpo, il calciatore ventitreenne spirato il 9 settembre scorso a Negrar, dopo quaranta infiniti giorni di ricovero in rianimazione. Tanta gente, tanti amici, i colleghi di lavoro, tutti i giocatori della società moriana schierata, dai pulcini ai compagni della squadra maggiore, quelli che per tanti anni sono scesi in campo fianco a fianco con Daniele e con lui hanno diviso gioie e dolori dell´attività sportiva. Tutti stretti attorno al dolore di una famiglia che ha perso un figlio così giovane proprio quando il peggio sembrava essere passato: «La sua voglia di vivere ci ha fatto sperare - ha detto ieri don Cosma Tomasini, arciprete di Mori - invece Daniele ha raggiunto Sonia in cielo». Insieme erano su quella Rover a Bordolino al momento dello schianto, insieme hanno tentato di sopravvivere a quell´incidente, Sonia per poche ore, Daniele per quaranta giorni. Lacrime dentro e fuori l´arcipretale. Tanti ragazzi giovanissimi, tante adolescenti, anche loro con la felpa del Mori. «L´ultima settimana - ha detto ancora don Cosma - è stata un vero travaglio per la famiglia di Daniele. Vedo tanti giovani, a voi l´invito a prelevare il testimone da Daniele, a vivere con il suo esempio nel cuore». «Un campione sul campo ma anche nella vita - è il messaggio degli amici letto al microfono - e siccome ai campioni si applaude al momento dell´uscita del campo, noi tutti vogliamo applaudirti ora che anche tu te ne vai». L´invito è stato accolto dentro e fuori la chiesa. «Forse lassù avevano bisogno di un centrocampista - si legge ancora nella lettera degli amici più cari - dimenticarti non sarà possibile e sappiamo di essere stati fortunati a dividere tanti bei momenti assieme ad un ragazzo come te. Il filo che ci unisce non si interromperà mai». A salutare il giovane moriano c´erano anche i compagni di classe di Lorenzo, il fratellino di Daniele. E poi la voce ferma e sicura della giovanissima cugina di Daniele, che ha ricordato il momento della Cresima e l´emozione di aver al proprio fianco un padrino come lui. Quindi il saluto giunto anche da parte della Casa di riposo di Mori dove il ricordo di Daniele è ancora vivo grazie alla sua presenza nella struttura assistenziale durante il servizio civile. Anche lì Daniele aveva dimostrato grandi doti umane e caratteriali. Alla fine della funzione religiosa, officiata da don Cosma assieme ai cappellani don Cristian e don Enrico, e a don Giuseppe Perzolli, cugino della nonna di Daniele, il corteo funebre si è avviato verso il Camposanto, preceduto da tutti i ragazzi del Mori Santo Stefano e dal gagliardetto della società. Gli amici di Daniele c´erano tutti per questo ultimo breve viaggio. ---------------------------------------- 23 sett Il 2 e 3 ottobre torna la manifestazione culturale ed enogastronomica che punta sull´«arte de far el vim» Ganzega, un tuffo nel passato A Mori un viaggio tra costumi e tradizioni dell´inizio del ´900 La «Ganzega d´autunno» tornerà ad animare il centro storico di Mori Di GIANPIERO LUI MORI - Torna nel week-end del 2 e 3 ottobre prossimi la «Ganzèga d´autunno… a Mori», la manifestazione che festeggia quest´anno l´ottava edizione. L´organizzazione è a cura del Comitato turistico locale, che ha appena rinnovato i propri vertici con la nomina a presidente di Michele Moscatelli, e dell´Assessorato al turismo del Comune di Mori. «Questa manifestazione enogastronomica e culturale ha una sua precisa identità - ha ricordato l´assessore al turismo e sport Walter Gazzini -, perché è nata e viene tutt´ora proposta per riscoprire usanze, tradizioni e gastronomia della comunità moriana dei primi anni del 1900, quando l´economia era fondamentalmente rurale ed agricola e, alla fine del raccolto o di un lavoro importante, era consuetudine riunirsi nelle corti per "far ganzega". Grazie agli amici di Prearua verrà allestito tutto il processo di trasformazione dell´uva in vino con antichi attrezzi. L´evento verterà principalmente lungo via Gustavo Modena e via Teatro, un tempo via Imperiale. Vie, portici e cortili rivivranno i fasti dell´epoca grazie ad orchestrine, suonatori, giocolieri, artisti di strada, guitti e burattinai. Negli stand gastronomici le associazioni proporranno i sapori della borgata con piatti tipici della tradizione locale, dai canederli alla polenta con la renga, dai saori de gresta al tris en fieta, al tabiel de formai, ai dolzeti de la nona, fino al caffè d´orz e al resentim, che risulta estremamente necessario». L´assessore alla cultura Renato Bertolini ha evidenziato il fatto che, in vista dell´edizione 2005, la Ganzèga verrà rinnovata «perché dopo otto edizioni necessita di essere rilanciata e rivista in alcune sue parti». Il concetto è stato ribadito dal vicepresidente del Comitato, Flavio Bianchi, che ha ricordato come ogni anno si cerchi «di assegnare a questa manifestazione un tema diverso, che quest´anno è "l´arte de far el vim" ma sicuramente la Ganzèga, che dal ´97 anima Mori e la Vallagarina agli inizi del mese di ottobre, va arricchita culturalmente». Gli organizzatori hanno voluto ringraziare in particolare le associazioni culturali, ricreative e sportive che non hanno mai mancato di garantire il loro supporto ed i commercianti moriani con le vetrine a tema (che danno vita ad un concorso con tanto di giuria e premiazione finale). Il presidente dell´Apt di Rovereto e Vallagarina, Marco Fontanari, ha ricordato come «attraverso questa ed altre manifestazioni, l´Apt intenda promuovere il turismo 365 giorni all´anno, attraverso una promozione specifica che interessa in particolare il Veronese, dal quale arrivano con continuità turisti e visitatori grazie al Wine Bus. Dal 1° gennaio toccherà alla nuova Azienda per il turismo non soltanto promuovere le peculiarità del nostro territorio ma anche costruire dei "pacchetti" specifici ed occuparsi quindi della commercializzazione del prodotto turistico del nostro ambito, con l´indispensabile ausilio dei privati». La «Ganzega d´autunno» vivrà un momento di anteprima questa sera, dalle 18 in poi, presso la Cantina sociale di Mori-Colli Zugna con la presentazione ufficiale, alla presenza di molti volontari che contribuiscono con il loro operato alla riuscita della manifestazione che chiude idealmente il fitto calendario di eventi di carattere culturale ed enogastronomico che caratterizzano sempre più la Vallagarina nei mesi dell´estate e dell´inizio d´autunno. ------------------------------------------- 23 sett Per il consigliere Paolo Gobbi il primo numero «è una rivista di partito» «MoriInforma» non piace all´opposizione MORI - Il primo numero di «MoriInforma» dell´amministrazione Gurlini è nel mirino delle opposizioni. Perchè, scrive il consigiere Paolo Gobbi (per i gruppi Civica Margherita, Progetto per Mori, Verdi e Democratici per l´Ulivo) in una domanda di attualità «più che un notiziario informativo sulle elezioni e sulla nuova amministrazione appare una vera e propria rivista illustrativa di partito, con un sommario che induce anche a una serie di svarioni». Gobbi cita lo spazio occupato (articolo di saluto con tre foto) dal Presidente del Consiglio Claudio Civettini che uguaglia quello riservato al Sindaco. In tema di svarioni Gobbi sottolinea come il servizio sulla composizione del Consiglio nelle pagine centrali porta «a fare intendere che il civico consesso è composto non da 20 ma solo da 12 consiglieri, come si legge nel titolo». Non è piaciuto nemmeno l´accenno al taglio di indennità della Giunta per un «un paragone alquanto impreciso nonché demagogico rispetto all´Amministrazione precedente, evitando di precisare che allora le indennità non erano state adeguate al nuovo contratto del segretario comunale». Anche la questione di palazzo Salvotti («ristrutturazione non prioritaria», titolo che è una sentenza) avrebbe richiesto più approfondimento, vista la discussione in Consiglio, gli incontri pubblici a Mori Vecchio e la raccolta di 150 firme. Altro tema di «notevole rilievo, ridotto a un semplice trafiletto contenente ancora una inesattezza è quello sulla ex Montecatini. In Consiglio è stato approvato non il piano attuativo per l´area, ma solo la variante al Prg». Gobbi chiede al Presidente del Consiglio e al consigliere incaricato Stefano Caneppele se «nella redazione del notiziario si intende continuare con questi criteri, - illustrazioni parziali e spesso inesatte delle notizie - evitando il confronto sui temi principali». -------------------------------------------- 24 sett MORI - Torna nel week-end Di GIANPIERO LUI MORI - Torna nel week-end del 2 e 3 ottobre prossimi la «Ganzèga d´autunno… a Mori», la manifestazione che festeggia quest´anno l´ottava edizione. L´organizzazione è a cura del Comitato turistico locale, che ha appena rinnovato i propri vertici con la nomina a presidente di Michele Moscatelli, e dell´Assessorato al turismo del Comune di Mori. «Questa manifestazione enogastronomica e culturale ha una sua precisa identità - ha ricordato l´assessore al turismo e sport Walter Gazzini -, perché è nata e viene tutt´ora proposta per riscoprire usanze, tradizioni e gastronomia della comunità moriana dei primi anni del 1900, quando l´economia era fondamentalmente rurale ed agricola e, alla fine del raccolto o di un lavoro importante, era consuetudine riunirsi nelle corti per "far ganzega". Grazie agli amici di Prearua verrà allestito tutto il processo di trasformazione dell´uva in vino con antichi attrezzi. L´evento verterà principalmente lungo via Gustavo Modena e via Teatro, un tempo via Imperiale. Vie, portici e cortili rivivranno i fasti dell´epoca grazie ad orchestrine, suonatori, giocolieri, artisti di strada, guitti e burattinai. Negli stand gastronomici le associazioni proporranno i sapori della borgata con piatti tipici della tradizione locale, dai canederli alla polenta con la renga, dai saori de gresta al tris en fieta, al tabiel de formai, ai dolzeti de la nona, fino al caffè d´orz e al resentim, che risulta estremamente necessario». L´assessore alla cultura Renato Bertolini ha evidenziato il fatto che, in vista dell´edizione 2005, la Ganzèga verrà rinnovata «perché dopo otto edizioni necessita di essere rilanciata e rivista in alcune sue parti». Il concetto è stato ribadito dal vicepresidente del Comitato, Flavio Bianchi, che ha ricordato come ogni anno si cerchi «di assegnare a questa manifestazione un tema diverso, che quest´anno è "l´arte de far el vim" ma sicuramente la Ganzèga, che dal ´97 anima Mori e la Vallagarina agli inizi del mese di ottobre, va arricchita culturalmente». Gli organizzatori hanno voluto ringraziare in particolare le associazioni culturali, ricreative e sportive che non hanno mai mancato di garantire il loro supporto ed i commercianti moriani con le vetrine a tema (che danno vita ad un concorso con tanto di giuria e premiazione finale). Il presidente dell´Apt di Rovereto e Vallagarina, Marco Fontanari, ha ricordato come «attraverso questa ed altre manifestazioni, l´Apt intenda promuovere il turismo 365 giorni all´anno, attraverso una promozione specifica che interessa in particolare il Veronese, dal quale arrivano con continuità turisti e visitatori grazie al Wine Bus. Dal 1° gennaio toccherà alla nuova Azienda per il turismo non soltanto promuovere ma anche costruire dei "pacchetti" specifici ed occuparsi quindi della commercializzazione del prodotto turistico del nostro ambito». ------------------------------------- 23 sett Mori, con la Sat sull´Adamello MORI - La Sat Mori, con la Sat sull´Adamello MORI - La Sat organizza sabato e domenica un´escursione sul ghiacciaio dell´Adamello per raggiungere il Corno di Cavento, teatro di eventi assai triste della Grande Guerra. Sabato 24 si partirà dal Piano della Sega fino a raggiungere il rifugio Carè Alto dove si pernotterà. Domenica l´escursione prevede nove ore di cammino. La trasferta avverrà con mezzi propri e la gita sarà coordinata dagli istruttori della scuola di alpinismo Castel Corno. Le iscrizioni sono aperte fino a domani presso la sede satina in via della Cooperazione a Tierno (tel. 0464-911212). --------------------------------------------- 24 sett GRESTA/Domani e domenica la mostra mercato La realtà del biologico GRESTA - Prosegue il programma della Mostra Mercato in Val di Gresta. Domani alle 10 alle 15 al Consorzio ortofrutticolo Val di Gresta di Ronzo-Chienis "Io, bio?" miti e realtà delle produzioni biologiche. Domenica dalle 9 alle 18 in palestra l´esposizione e vendita di prodotti tipici e l´itinerario "Che cavolo!", alla scoperta del cavolo per promuovere la conoscenza di questa famiglia di ortaggi e favorire la consapevolezza del consumatore. In mostra "Quando i buoi vestivano a festa", mentre alle 9.30 nella sala conferenze del Centro anziani di Ronzo Chienis il convegno "Biologico ed Etica: un binomio per crescere". Alle 11.30, 15, 16.30 in palestra i "I concerti del cavolo" con Gianfranco Grisi, dalle 15 i laboratori creativi, degustazioni guidate di verdure grestane e prodotti trentini. Alle 16 il concerto della Banda di Roncone e la visita al museo della cultura contadina. ---------------------------------------------- 25 sett In partenza per Luserna Mori saluta il cappellano don Enrico MORI - Dopo aver festeggiato domenica scorsa il concittadino, monsignor Mariano Manzana, in partenza per il Brasile, quest´oggi la borgata saluta don Enrico Pret, che dopo quattro anni di servizio come cappellano a Mori è stato chiamato a guidare tre parrocchie sull´altopiano di Lavarone. Sarà l´occasione per accogliere don Christian, giovane prete ordinato lo scorso 26 giugno, che prenderà il suo posto. La festa inizierà alle ore 17 presso la rinnovata piazza Cal di Ponte, che già domenica scorsa si è dimostrata alquanto adatta per manifestazioni di questo genere. Animeranno la serata tutti i gruppi parrocchiali giovanili, e non solo, con una serie di spettacoli dedicati a don Enrico e don Christian. Alle ore 20 sarà celebrata la Santa Messa presso la chiesa arcipretale di Santo Stefano, cui seguirà un momento conviviale, con intrattenimenti ed un rinfresco, presso l´oratorio parrocchiale. ---------------------------------------------- 25 sett Sono iniziati giovedì i lavori per la strada esterna al paese Ronzo Chienis, trecento giorni per realizzare la circonvallazione VALLE DI GRESTA - Giovedì sono iniziati i lavori per la realizzazione della circonvallazione dell´abitato di Ronzo Chienis lungo la provinciale 88. Il progetto prevede la realizzazione di una strada esterna al paese allo scopo di dirottare fuori dall´abitato il flusso di traffico che normalmente crea difficoltà alla circolazione nei tratti più angusti del centro storico. Un´opera che porterà benefici in termini di vivibilità e di qualità della vita agli abitanti del capoluogo grestano. La variante, che si presenta come una vera e propria circonvallazione collega le provinciali che proviene da Loppio e quella del Monte Velo evitando l´attraversamento diretto del paese. Il progetto è stato redatto dall´ing. Enrico Manfrini che curerà anche la direzione lavori e il coordinamento per la sicurezza. --------------------------------------------- --------------------------------------- 26 sett VALLE DI GRESTA/Ripulite le trincee della Grande Guerra Ripristinati sul «Rom» i luoghi della memoria VAL DI GRESTA - Da alcuni anni il gruppo alpini di Mori si è assunto il compito di ripulire le trincee e le caverne della prima guerra mondiale di cui il monte Grom è ricco. Così quasi ogni domenica da tre anni a questa parte gruppi di alpini con gli attrezzi del mestiere hanno lavorato ripulendo ogni luogo della memoria, fra cui alcune trincee e caverne molto grandi e ben conservate. Sono state ripristinate scale, sistemate staccionate e allestiti anche alcuni punti di riposo con panchine e tavoli posizionati in punti panoramici. È stata pure realizzata una grande croce fatta con il ferro recuperato negli scavi, posizionata sul crinale verso Manzano. Visto che si è lavorato gratuitamente, il direttivo Ana di Mori ha voluto ringraziare tutti i collaboratori invitandoli ad una grigliata in amicizia. Una cinquantina di persone alle quali il capogruppo ha rivolto un sentito grazie a nome anche del Direttivo sezionale. Per l´occasione erano presenti anche il Sindaco Gurlini e alcuni assessori che hanno visitato le trincee e si sono complimentati con tutti i volontari presenti per il lavoro svolto per il recupero delle testimonianze storiche della zona ,un vanto per la comunità. La giornata si è conclusa fra canti, ricordi e un arrivederci al lavoro fino a quando il tempo lo permetterà. ---------------------------------------- 26 sett Mozione di Civettini (An) «Le strade a Besagno sono piste da corsa» MORI - Torna alla ribalta il problema della sicurezza nella frazione di Besagno. «Tutte le strade che salgono verso la montagna, in estate ma non solo, per la nostra collettiva inciviltà stradale e poca sensibilità del rispetto degli altri, si trasformano in piste, dove spericolatamente moto e auto sfrecciano senza pudore a velocità inaccettabili e pericolose. Anche in pieno centro abitato», scrive in una proposta di mozione il consigliere comunale Claudio Civettini, delegato dalla Giunta comunale ai problemi delle frazioni, riferendosi alle strade che attraversano Besagno la frazione dove abita. «Le forze dell´ordine, vigili urbani in primis, - aggiunge il consigliere, che ricopre anche la carica di presidente del Consiglio - possono fare quello che umanamente e dal punto di vista organizzativo possono dare, con la loro discreta presenza, ma sicuramente insufficiente, per colpe non certo attribuibili al Corpo». Viste queste premesse il consigliere Claudio Civettini individua tre possibilità per ridurre queste folli velocità. Innanzitutto l´istallazione di idonei rallentatori sia a monte che a valle dell´abitato, con l´obiettivo di rendere impossibile l´alta velocità almeno nel tratto urbano. Pur lasciando libertà di scelta, Claudio Civettini indica i semafori intelligenti, con idoneo sistema di ripresa in caso di infrazione evidente, i mezzi di repressione preferibili. Oltre a ciò potrebbero essere utili i pannelli elettronici indicanti la velocità del veicolo transitante. Un´altra soluzione potrebbe essere la realizzazione di una rotonda all´altezza dell´accesso a via Visnà, che oltre a mettere in sicurezza l´accesso alla località (che con le ultime abitazioni sta diventando sempre più popolosa) fungerebbe anche da rallentatore della circolazione. Il consigliere di An ritiene indispensabile per la frazione anche la realizzazione di un marciapiede che colleghi via Visnà con il cimitero, consentendo ai pedoni un accesso in sicurezza alla zona con la chiesa ed il centro storico della frazione. Di queste tre proposte, contenute in un´unica mozione, si discuterà nelle prossime sedute del consiglio comunale, convocate per martedì e mercoledì, 21 e 22 settembre. ------------------------------------------------------- 26 sett Quando piove sono sempre più copiose le infiltrazioni dal soffitto Una palestra? No, un colabrodo Mori, urgono lavori alla struttura delle Medie MORI - Qualcuno ritiene che le medie della borgata siano nate male. Dal punto di vista estetico ognuno è libero di esprimere il proprio parere, ma ciò che non è opinabile sono i gravi deficit strutturali che l´edificio lamenta ormai da anni. Un problema che non può più essere procrastinato. Infatti anche nei giorni scorsi, durante una violenta precipitazione, non sono mancate le solite infiltrazioni d´acqua dal soffitto nella palestra. A differenza delle volte precedenti in questa occasione il campo è diventato inagibile e l´acqua in alcune zone ha raggiunto qualche centimetro. In quel momento si stavano allenando i giocatori della pallamano che, preso atto della situazione, non hanno potuto che limitare l´allenamento, documentare fotograficamente lo stato della struttura ed arginare quanto possibile l´allagamento con teli assorbenti e secchi. La questione è così approdata in consiglio comunale, per interessamento del consigliere Elena Berti che spiega: «Le infiltrazioni possono pregiudicare le condizioni di sicurezza nonché le norme igieniche. L´utilizzo della palestra è previsto anche per le regolari partite di pallamano, utilizzo pregiudicato in caso di pioggia», aggiunge ancora il consigliere, spiegando che in caso di inagibilità del campo la squadra del Mori (ospitante) dovrebbe subire sanzioni pecuniarie e sportive, fra cui la sconfitta a tavolino. «Si fa presente – continua Berti – che la palestra non è utilizzata solo dalla pallamano ma anche dal volley, dal basket, hockey, altri gruppi sportivi e tutti i giorni dagli alunni delle medie». Il problema diventa ancor più serio se si pensa che siamo ormai in autunno e quindi del facile ripetersi di periodi di pioggia anche lunghi, con l´aggiunta che, dopo la chiusura per ristrutturazione della palestra delle elementari ed in attesa che venga montata la struttura provvisoria presso il giardino ex macello (agibile tra una ventina di giorni), la palestra delle medie è attualmente l´unica struttura coperta disponibile a Mori per svolgere attività sportive. Come detto, queste infiltrazioni non sono un problema nuovo. L´anno scorso erano stati realizzati degli interventi tampone di impermeabilizzazione per cercare di arginare il fenomeno, ma evidentemente non hanno sortito il risultato desiderato. Così ora dovrebbe cominciare a muoversi un meccanismo più complesso, per porre fine una volta per tutti alle infiltrazioni. Ma non solo, anche per dare un po´ di dignità ad una struttura che ha pochi decenni di vita ma per certi versi appare già fatiscente. Il Comune, proprietario dell´immobile, si sta muovendo ora prima con un´analisi dei bisogni della struttura, cui dovrebbe seguire uno studio di fattibilità degli interventi di risanamento, un progetto preliminare e da ultimo un progetto esecutivo. Ma è ancora troppo presto per definire modalità e tempi di un progetto che finora è stato solo abbozzato, nonché per verificare quali siano i possibili finanziamenti erogati dalla Provincia. --------------------------------------------------- 27 sett VALLE DI GRESTA/Un convegno nell´ambito della Mostra mercato Il «bio» vince se di qualità VAL DI GRESTA - Cresce il numero delle aziende biologiche, ma diminuisce la superficie coltivata in modo naturale in Trentino. Di biologico si parlerà in occasione del secondo week end della 34° Mostra mercato. In programma una sorta di percorso verso la conoscenza dei prodotti che quotidianamente mettiamo sulla nostra tavola, ma della cui storia conosciamo spesso così poco. Tra le varie verdure, quest´anno toccherò al cavolo il ruolo di protagonista, un ortaggio spesso considerato umile, ottimo nella prevenzione al cancro e con una documentata azione antiulcera. Un alimento dunque importante nella nostra dieta. La produzione biologica sarà al centro di questo week end. Alle 9 si apre la mostra e alle 9,30 presso la sala conferenze del Centro anziani di Ronzo Chienis è in programma il convegno «Biologico ed etica: un binomio per crescere». Alle 11.30 alle 15 e alle 16.30 in palestra tre momenti musicali con «I concerti del cavolo» (Gianfranco Grisi) e nel pomeriggio alle 15 laboratori creativi e degustazioni guidate di verdure grestane e prodotti trentini e alle 16 concerto della banda di Roncone. -------------------------------------------------- 27 sett L´amministrazione Gurlini sta incontrando i censiti Mori, operazione ascolto La Giunta nelle frazioni VALLE S. FELICE - L´amministrazione Gurlini ha deciso incontrare la popolazione delle frazioni per presentarsi e per raccogliere le richieste dei censiti, per stilare delle priorità da inserire nel bilancio preventivo al quale si inizierà a lavorarare per l´approvazione entro dicembre. Il progetto ascolto è iniziato con le frazioni della Valle di Gresta a cominciare da Valle San Felice (venerdì scorso) per proseguire poi con Pannone, Sano, Manzano e Nomesino. Il consigliere incaricato Mauro Maggiani ha presentato i componenti la nuova Giunta ed ha illustrato ai presenti il motivo della riunione che si è svolta presso la biblioteca comunale delle scuole. «Questa è un´operazione ascolto - ha detto il sindaco - in quanto stiamo lavorando alla predisposizione del bilancio preventivo. Raccoglieremo le vostre indicazioni e poi cercheremo di soddisfare le vostre richieste in base ai soldi di cui potremmo disporre in bilancio». Sono stati subito elencati una serie di problemi che attendono di essere risolti nell´edificio della scuola, poi la parola è passata ai censiti presenti in sala che hanno portato all´attenzione degli amministratori comunali alcuni interventi ormai richiesti da più di dieci anni e finora mai risolti. Si è parlato di Prg, della sistemazione della piazza con il contributo sui Patti Territoriali (lavori prorogati al 2006) e della viabilità interna alla frazione, sono stati chiesti servizi più celeri, nuovi ambulatori, un micronido, una casa sociale. «Per far vivere la montagna - è stato detto - bisogna che venga data operatività alle necessità delle frazioni. Sarebbe pure necessaria una differenza nell´applicazione degli oneri di urbanizzazione, ci si dovrà inoltre impegnare a favorire le costruzioni biologiche, a prevedere nel nuovo Prg le reali necessità dei censiti, ad aprire i centri storici evitando ogni speculazione». Per la viabilità si è chiesto a gran voce una rotonda a Loppio e una all´entrata del paese. È stato pure affrontato il tema dei «casotti di campagna» ai quali, sono parole dell´assessore Gazzini, si potrà metter mano fra due mesi. Infine, per l´ecomonia della Valle, è stata sottolineata la necessità di un riordino fondiario delle proprietà. La Giunta ha ascoltato con attenzione, ha preso nota dei vari problemi ma non si è sbilanciata più di tanto, non ha fatto promesse. I censiti si augurano che già nel prossimo bilancio trovino previsione e sostegno finanziario alcuni dei problemi affrontati. --------------------------------------------------- 27 sett Il direttore Faes esprime soddisfazione per il lavoro fatto e impegno per il futuro Vini di pregio, premi a raffica Cantina sociale Mori-Colli Zugna, la qualità paga MORI - Aleggia un´aurea di soddisfazione tra i dirigenti ed i soci della Cantina Mori-Colli Zugna che, in occasione del 13° concorso internazionale vini di montagna di Courmayeur, si è aggiudicata una medaglia d´oro, due d´argento e due diplomi. «Questi risultati sono merito soprattutto dei nostri soci. - spiega il direttore Germano Faes - Ormai da anni svolgiamo un intenso lavoro in campagna, a volte rischiamo di essere eccessivamente severi con le regole di produzione, ma poi i risultati si vedono». Ormai qualche anno infatti la Cantina il proprio cavallo di battaglia con importanti riconoscimenti in molti concorsi. Quest´anno è stato davvero generoso, sono stati premiati i vini di punta della cantina. Il marzemino superiore d´Isera Terra di San Mauro trova posto nella «Trentino top wine», la selezione di vini stilata dalla Camera di commercio, oltre ad ottenere il diploma al concorso internazionale vini di montagna e ad essere segnalato per l´Almanacco del bere bene 2005 del Gambero Rosso. La produzione è iniziata nel 2002, e dopo dodici mesi di invecchiamento sono state imbottigliate 2500 bottiglie, trovando un ottimo riscontro tra la clientela. Terminate già da tempo le bottiglie della produzione 2002, entro fine anno sarà commercializzato il 2003. Il marzemino d´Isera, coltivato a Ravazzone e soggetto alle ferree regole del disciplinare, ha una resa molto bassa (90 quintali/litro) che permette però la vinificazione di ottime uve. Grandi soddisfazioni anche dal Trentino bianco Pendici del Baldo, vincitore della medaglia d´oro. Si tratta di un uvaggio tra Chardonnay (85%) e Sauvignon (15%), uve coltivate esclusivamente nei terreni da Besagno in su. Anche in questo caso l´uva viene seguita con cura dai tecnici in campagna e il vino affinato in barrique. Faes si dimostra soddisfatto anche del Muller Thurgau 2003, che si è aggiudicato la medaglia d´argento allo stesso concorso ed una menzione al Premio Douja d´Or 2004 di Asti. La cantina produce anche vini di più largo consumo. «Ormai da qualche lustro imbottigliamo circa diecimila bottiglie all´anno di Rossoreale, uvaggio bordolese di Merlot e Cabernet, che si piazza molto bene sul mercato per il suo ottimo rapporto qualità- prezzo», continua Faes. Dimostrazione ne è che il Rossoreale 2001 ha ottenuto la medaglia d´argento al concorso internazionale vini di montagna. Un giudizio infine sulla vendemmia di quest´anno: «Le viti hanno avuto un´ottima germogliatura e fioritura e durante l´estate c´è stata una buona situazione climatica, a parte in qualche zona dove c´è stata poca acqua, carenza colmata comunque grazie agli impianti irrigui. Le uve sono molto sane, con gradazioni superiori alla media, anche se inferiori al 2003, anno alquanto anomalo. Le caratteristiche analitiche sono equilibrate, le rese rispecchiano i disciplinari Doc, quando invece l´anno scorso, a causa della siccità, le quantità erano in media scarse». La cantina sociale imbottiglia in media 150 mila bottiglie all´anno, metà delle quali vengono conferite a Cavit per la commercializzazione. Il resto lo vende presso il proprio spaccio. «Quest´anno c´è stato un aumento di produzione di uve in tutta Europa e si possono prevedere grandi quantitativi di vini venduti a prezzi; - spiega Faes - per questo motivo siamo sempre più convinti che la scelta giusta sia puntare sulla qualità». Anche se, al direttore preme precisare, la cantina continua a commercializzare anche il vino sfuso. E i risultati sembrano premiare queste scelte produttive. ------------------------------------------------ 29 sett Doppia festa sabato scorso in piazza Cal di Ponte Mori saluta don Enrico e accoglie don Christian MORI – Per la seconda volta in due settimane la comunità si è riunita in piazza Cal di Ponte per salutare un prelato che parte. Due domeniche era toccato a monsignor Mariano Manzana, che proprio in questi giorni è volato in Brasile dove condurrà la diocesi di Mossorò. Sabato scorso invece i moriani hanno voluto salutare con una festa don Enrico Pret, che, dopo essere stato cappellano a Mori per quattro anni, si avvia ad assumere la conduzione delle parrocchie di Carbonare, San Sebastiano e Nosellari, sull´altopiano di Lavarone. Ma la festa è stata anche l´occasione per accogliere con entusiasmo don Christian Moltrer, giovane prete ordinato a giugno. Sabato pomeriggio, sul palco allestito in piazza Cal di Ponte, si sono susseguiti una ventina di gruppi parrocchiali, bambini, giovani, mamme e meno giovani. Persone che in questi quattro anni hanno condiviso molte esperienze con il vulcanico don Enrico, riscoprendo così l´impegno in parrocchia. Di questo infatti va dato merito a don Enrico: aver avvicinato e coinvolto sempre più persone, grazie alla sua semplicità ed al suo entusiasmo. Gli è stato detto “grazie” in moltissimi modi: con scenette, canzoni, poesie e pensieri che venivano direttamente dal cuore. «Hai lasciato un segno profondo nel mio cuore, ti voglio bene», hanno dichiarato dal palco uno ad uno i giovani animatori ai quali don Enrico si è tanto dedicato in questi anni. Simbolicamente, per mano di una bambina, è avvenuto anche lo scambio di consegne delle chiavi della parrocchia. Commosso, don Enrico ha poi celebrato la Messa, concludendo poi la serata di festa con un rinfresco all´oratorio. E già don Christian si è rimboccato le maniche, gettandosi a capofitto tra i molti impegni lasciatigli in eredità dal suo predecessore. ----------------------------------------------- ---------------------------------------------- Dal quotidiano Adige e Trentino ------------ http://utenti.lycos.it/falcesoft/falcesoft2004.html ---------------------------- o su http://xomer.virgilio.it/falcesoft/homepage2004.html --------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------