BARTOLOMEO LUERIS (o DE LUORIS o DE' LOREIS) credenziario di Asigliano nato dopo 1492 – morto dopo 27 agosto 1550
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La sua epoca 1506: posa della prima pietra della basilica di San Pietro. A Valladolid muore Cristoforo Colombo 1508: Michelangelo inizia a dipingere la Cappella Sistina 1512: viene costruito il primo orologio da tasca 1518: Hernan Cortez inizia la conquista del Messico 1519: in Francia muore Leonardo da Vinci 1526: il 24 febbraio nella battaglia di Pavia che libera Milano dai Francesi e dagli Spagnoli, vengono usati per la prima volta gli archibugi 1534: Pizarro stermina tutti gli Incas e conquista il Perù 1543: in Italia arrivano dal Messico le prime piantine di pomodori che, non si sa per quale motivo, erano considerati velenosi e furono usati per 280 anni come piante ornamentali. 1544: operano in Italia Tintoretto, Tiziano, Benvenuto Cellini, Vasari, Palladio. |
Era sposato con Simona, di cui non conosciamo il cognome, e aveva 6 figli: ANTONIO e BERNARDINO suoi eredi universali ai quali lasciò tutti i suoi beni mobili e immobili in egual porzioni, ALASINA, CATERINA E MARGHERITA sue eredi particolari alle quali lasciò in eredità 200 fiorini in moneta di Vercelli, e BARTOLOMEO. Aveva anche 3 sorelle, ANTONINA moglie di Jacobo de Solidis di Asigliano, CATERINA moglie di Pietro di Pertengo abitante ad Asigliano e MARGHERITA moglie di Domenico Zampa caligaro di Vercelli, alle quali lasciò in eredità venti fiorini di Milano in moneta di Vercelli, Bartolomeo possedeva numerosi terreni ad Asigliano; abitava nella zona del castello in una casa “ad una travata” con copertura in coppi. Un’altra casa, sempre nella zona del castello, andò in eredità al Monastero di Santa Maria di Bitilim. Il paese di Asigliano era di proprietà di casa Savoia fin dal 1427 e vi rimase fino al 10 luglio 1544, quando si ribellò al duca ma fu espugnato e devastato dalle truppe spagnole. In quel giorno Bartolomeo fu catturato, rapito e condotto a Desana dagli uomini di Carlo V. Ferito, fu liberato da suo cognato Domenico Zampa dietro pagamento di 12 scudi e poi 15 scudi e si rifugiò a Vercelli con la sua famiglia nella casa del cognato, nei pressi della chiesa di S. Salvatore. Morì dopo il 1550.
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Testamento di Bartolomeo de Luoris de Auxiliano, 1544 Consegnamento dell’ Egregius Bartolomeus Lueris de Auxiliano, 1546
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