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Regina dell'aria e della notte

(poesia di Poul Anderson, tratta dall'omonimo romanzo)

 

"C'era il cacciatore Arvid
tornava a casa tra i monticelli,
tra i fogliatremula ombrosi,
tra i gorgoglianti ruscelli.
.....la danza si snoda sotto i piracanti.
 
Il vento della notte frusciava attorno a lui
odoroso di eriche e di biada,
le due lune salivano nel cielo
i colli eran coperti di rugiada.
 
E sognando di quella donna
che nel sole l'attendeva,
si fermò sotto le stelle
e così lui si perdeva.
 
Perchè là, sotto ad un tumulo
contro la luna, il ballo
degli Altri si volgeva,
in vesti d'oro e di cristallo.
 
Gli altri là danzavano
come acqua, fuoco e brezza,
al suono d'arpe gelide,
senza sentir stanchezza.
 
Lei venne verso Arvid
al suono di dolci campanelle,
la Regina dell'Aria e della Notte:
negli occhi avea le stelle.
 
Nei suoi occhi immortali
c'erano amore, stelle e gelo;
la Regina dell'Aria e della Notte
gridò piano sotto il cielo:
 
'vieni, o cacciatore Arvid,
sii dei nostri d'ora innante.
Più non devi essere umano,
perchè è un giogo assai pesante.'
 
Egli osò darle risposta:
'Devo correre, mi duole,
c'è una donna che mi sogna
nelle terre sotto il sole.
 
'E mi attendono i miei amici,
e mi attende il mio dovere,
perchè, cosa mai è Arvid
se abbandona il suo mestiere?
 
'Lancia pure i tuoi incantesimi
se con questo ti sdegnavo:
tu potrai di certo uccidermi
ma non rendermi tuo schiavo.'
 
La Regina dell'Aria e della Notte
stava avvolta nel suo manto
di paura e di bellezza:
né lui ardì farsi più accanto.
 
Poi lei rise, un suono d'arpa,
e guardandolo in tralice:
'Non mi occorre una magia,
no, per renderti infelice.
 
'Ti rimando a casa solo
col ricordo della brezza,
della musica, del canto
e di questa mia bellezza.
 
'Ti sarà per sempre accanto
come un'ombra, sempre intorno,
e duvunque te ne andrai,
sempre, giorno dopo giorno.
 
'Sul lavoro e tra gli amici,
sarai sempre tormentato
dal pensier di ciò che sei...
di ciò che saresti stato.
 
'La tua donna opaca e sciocca,
tratta pure dolcemente.
Torna a casa, adesso, Arvid:
sarai uomo solamente!'
 
Tra le risa e lo splendore
la visione dileguava.
Arvid, solo nella notte,
fino all'alba lacrimava.
.....la danza si snoda sotto i piracanti.