Anno 1976 Durata 110' Regia Luciano Salce Soggetto Paolo Villaggio Sceneggiatura Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Paolo Villaggio |
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Attori Paolo Villaggio: rag. Ugo Fantozzi Liù Bosisio: Pina Fantozzi Gigi Reder: rag. Filini Plinio Fernando: Mariangela Fantozzi Anna Mazzamauro: sig. ra Silvani in Calboni Giuseppe Anatrelli: geom. Calboni |
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Fotografia Erico Menczer Montaggio Antonio Siciliano Musiche Franco Bixio, Fabio Frizzi, Vince Tempera Scenografia Carlo Tommassi |
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Trama e commento Continuano le
disavventure del travet Fantozzi (Villaggio) tartassato da superiori e
colleghi: deve fare da portafortuna al duca-conte Semenzaro (Fàa Di
Bruno) in gita a Montecarlo, partecipa a una battuta di caccia che
degenera in una vera guerra, subisce le conseguenze del disastroso varo
di una nave, al circo finisce per fare l'uomo proiettile, viene umiliato
alla cena della contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare, non può vedere
la partita della Nazionale in tv perché c'è il cineforum aziendale...
Alla fine tenta il suicidio, ma ripescato e venduto come pesce
surgelato, viene riassunto dalla propria azienda a fare il parafulmine. Collage di episodi senza una trama vera e propria sceneggiati da Villaggio stesso con Leo Benvenuti e Piero De Bernardi; il più celebre è quello di Fantozzi costretto a rifare la scena della scalinata di Odessa (nella parte del neonato della carrozzina), come punizione per aver definito al cineforum aziendale la Corazzata Kotiomkin «una cagata pazzesca». L'umorismo catastrofico e irriverente regge ancora bene, anche se il meccanismo è un po' ripetitivo. Villaggio diventerà coregista del successivo Fantozzi contro tutti. In questo episodio la moglie, signora Pina, è ancora interpretata da Liù Bosisio e non da Milena Vukotic. |