APPROFONDIMENTO CONTENUTI STATUTO

Qui troverai un ulteriore approfondimento sui contenuti del nostro statuto, commenti, spiegazioni e quant'altro è necessario sapere sulle finalità del movimento Amici del Parco del Delta del Po.

L'Associazione "Amici del Parco del Delta del Po" è nata dalla necessità di creare un movimento d'opinione tra la gente del Delta, e non solo, che possa influenzare, positivamente, le scelte degli Amministratori dei Comuni del Parco affinché facciano il possibile per tutelare, salvaguardare e valorizzare la più importante zona umida d'Italia.

Le più grandi associazioni ambientaliste ed i gruppi locali maggiormente impegnati nei settori dell'economia ecocompatibile della Provincia di Rovigo, che da anni hanno lavorato assieme in armonia e senza rivalità, hanno deciso, secondo il vecchio adagio <<l'unione fa la forza>>, di mettere assieme le singole risorse umane in questo progetto comune, originato dall'esigenza di vincere le troppe ostilità nei confronti del Parco.

  1. Commento al punto 1 dello statuto (<<sostegno alla piena attuazione del Parco del Delta del Po su tutti i Comuni dell'area deltizia>>): non tutti i principi di tutela ambientale precisati dalla legge che ha istituito il Parco, sono ancora stati attuati. Le lungaggini burocratiche, la mancanza d'interessamento da parte degli Amministratori locali o, peggio ancora, l'ostracismo di Comuni contrari al Parco (tra tutti Porto Tolle), stanno impedendo che il Parco venga attuato in tutti gli aspetti contenuti nella normativa vigente.

  2. Commento al punto 2 (<<integrazione nel Parco dei territori di elevato pregio naturalistico ancora privi di forme di tutela>>): la travagliata legge che ha istituito il Parco richiese almeno un ventennio di lotte ambientaliste. Con la la legge quadro sui parchi, la 394/'91, venne prevista, per il Delta del Po, la costituzione di un Parco Interregionale tra la Regione Veneto e la Regione Emilia Romagna. Passarono gli anni, ma le due Regioni non riuscirono a mettersi d'accordo. L'Emilia Romagna, per la verità, era pronta a partire con il Parco; chi "frenava" era il Veneto! Dopo varie proroghe, rinvii, scuse inaccettabili dei politici chiamati in causa, ecc., il Ministro dell'Ambiente diede l'aut aut: o Parco Regionale o Parco Nazionale! In fretta e furia, perciò, per non correre il rischio di "subire" i maggiori vincoli di un Parco Nazionale, i politici veneti "partorirono" l'attuale legge, assolutamente perfettibile, tra i vari motivi, proprio perché ha lasciato fuori dai territori protetti importanti zone umide che, invece, a nostro avviso, devono esservi ricomprese quando si farà la perimetrazione definitiva.

  3. Commento al punto 3 (<<allargamento del consenso locale al Parco attraverso iniziative di sensibilizzazione>>): il nosto movimento si muove su questo fronte con varie iniziative volte ad avvicinare la gente al Parco ed a vincere la loro diffidenza, orchestrata ad arte da alcuni politici locali. Oltre a questo, assieme al W.W.F. nazionale, stiamo lavorando alla realizzazione di cartoline, formate da "madre e figlia", che spediremo alle varie famiglie del Delta e non solo, nelle quali chiederemo di aderire alle nostre iniziative. Gli interessati al progetto ci dovranno spedire una cartolina di ritorno. Questo ci permetterà di raccogliere quei consensi che potranno eventualmente incidere a livello "politico" facendo cambiare idea a quegli amministratori che continuano ad osteggiare il Parco. Inoltre abbiamo istituito una specie di registro per raccogliere firme, che portiamo ai tavoli delle nostre manifestazioni, dove chiediamo una firma che attesti il consenso alle nostre iniziative in favore del Parco. Analogamente è possibile farlo in rete.

  4. Commento al punto 4 (<<lotta ad ogni forma di inquinamento ancora attivo nel territorio>>): purtoppo troppi abitanti del Delta considerano le golene del Po ed il teritorio del Parco in generale un luogo sicuro dove, non visti, possono scaricare tutte le loro immondizie. Sempre più spesso si incontrano batterie esauste, televisori, frigoriferi, scarti di lavorazioni provenienti dall'edilizia, ecc., in luoghi che dovrebbero essere, invece, incontaminati. Noi, ovviamente, ci battiamo affinché questi episodi non accadano più, richiamando le forze di polizia preposte a far rispettare le leggi ambientali ad intensificare la vigilanza e provvedendo anche in prima persona a segnalare i casi di inquinamento nei quali ci imbattiamo durante le nostre escursioni nei territori del Parco.

  5. Commento al punto 5 (<<lotta al bracconaggio attraverso il sostegno a quanti operano su questo fronte>>): all'annoso problema del bracconaggio abbiamo dedicato uno specifico link. Il fenomeno è diffuso ed allarmante al punto che possiamo paragonarlo a quello sullo stretto di Messina. La mancanza di guardie venatorie, l'ostracismo delle istituzioni (che, tra l'altro, non organizzano corsi per guardie venatorie volontarie) e lo scarso sostegno alle poche guardie che fanno il loro dovere, sono alcuni aspetti della questione, che richiedono il nostro continuo interessamento.

  6. Commento al punto 6 (<<fruizione della natura nel pieno rispetto delle sue peculiarità>>): noi non chiediamo che nessuno metta piede nel Parco, vogliamo, semplicemente, che non sia preso d'assalto da orde di turisti poco rispettosi dell'ambiente e che, ad ogni modo, nel Parco si entri in bicicletta, a cavallo, in canoa, a piedi, in silenzio e nel pieno rispetto del fragile habitat del Delta. Per questo motivo appoggiamo tutti quei progetti che si muovono verso tali direzioni ed il link "Delta in canoa" è solo uno degli esempi di come vorremmo si visitasse il Delta.

  7. Commento al punto 8 (<<sostegno a tutte le attività produttive rispettose dell'ambiente>>): contrariamente a quanto affermano i detrattori del Parco, l'istituzione dell'area protetta nel Delta può creare nuovi posti di lavoro e può essere il volano di un'economia nuova e tutta da scoprire, in una zona fondamentalmente "depressa" dal punto di vista economico, qual'è il Delta, per l'appunto. Per esempio sono nati: l'Associazione Guide Naturalistiche del Parco del Delta (formata da giovani che si sono inventati letteralmente una nuova forma di occupazione), gli Apicoltori del Delta, molte aziende agrituristiche (sono circa una decina; prima che venisse istituito il Parco non ne esisteva nemmeno una!), maneggi, imprenditori che affittano biciclette e canoe o accompagnano i turisti con motonavi, artigiani che producono souvenir tipici della zona (anatre in terracotta o in carice), ecc. Questi sono solo alcuni esempi di tutte le attività che hanno la nostra approvazione e che noi ci impegnamo a coinvolgere nelle nostre manifestazioni ed iniziative volte a promuovere il Parco del Delta.

  8. Commento al punto 8 (<<sostegno alle iniziative rivolte al Parco promosse dai singoli organi che compongono il Coordinamento>>): l'intero Comitato, cioé, si adopera per far riuscire al meglio le varie manifestazioni che promuove ogni singola associazione componente gli Amici del Parco. A tal proposito vedasi il link "Attività".

Il resto dello statuto non abbisogna di ulteriori commenti.