Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22.12.2000: <<CACCIA E PESCA.Riconvocata la commissione faunistica.Dopo cinque anni torna a riunirsi il massimo organismo venatorio>>

Che sia stato l'accorato "J'accuse" di Arnaldo Pisetti che, un paio di mesi fa, stigmatizzò l'andazzo dei predecessori all'assessorato regionale alla caccia, i quali pervicacemente si rifiutavano di convocare l'organismo, oppure una svolta effettiva negli indirizzi in materia venatoria a Venezia, fatto sta che, dopo cinque anni l'assessore Giancarlo Conta ha riconvocato la commissione faunistico venatoria regionale.Un evento vero e proprio se si considera che, l'ex assessore, ora parlamentare europeo, Sergio Berlato aveva praticamente cassato il massimo organismo venatorio collegiale veneto, l'unico che riunisce tutte le componenti regionali che si occupano di materie legate alla caccia. Tanto per confermarlo, oltre all'assessore Conta che ne è il presidente, la commissione è formata dai sette assessori delle province venete, più i loro supplenti (che sono funzionari), dai tre rappresentanti delle massime organizzazioni agricole Coldiretti, Agricoltori e Cia, dalle associazioni venatorie, Federcaccia, Anuu, Liberacaccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia, Cacciatori Veneti ed Ente produttori selvaggina, dagli ambientalisti Wwf, Lipu, Italia Nostra, Ekoclub, e infine dall'Enci (cinofili) e dagli esperti delle zone Alpi e Valliva.Non certo secondaria la rappresentanza rodigina in commissione. Ne fanno parte infatti Arnaldo Pisetti e l'assessore provinciale alla caccia Roberto Zanetti con il funzionario Vanni Bellonzi, Nicola Dirodi e Fabio Roccato, quest'ultimo del Wwf.L'incontro si è svolto martedì scorso e già dall'assessore veneto è venuta la disponibilità a una riunione separata, prevista per metà gennaio, nella quale verrà vagliato il disegno di legge presentato dalle sette province venatorie in regione.Da quanto è trapelato, la posizione di Conta non sembrerebbe abbracciare in maniera definitiva la bozza presentata dalla maggioranza regionale. Esisterebbero ancora margini di trattativa e lo stesso amministratore è parso intenzionato a favorire anche in futuro il mantenimento degli ambiti di caccia, uno dei punti dirimenti che contrappongono le tesi raccolte nella proposta di legge dell'Urpv a quelli dell'ipotesi normativa che ha come prima firmataria Elena Donazzan.

Intanto si è saputo anche che il Piano faunistico venatorio regionale, che scadrà il 27 giugno 2001, verrà prorogato per un altro anno. La dilazione permetterà una discussione più serena sulla riforma della caccia in itinere.