Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 22 Giugno 2001: <<CACCIA. PREAPERTURA VENATORIA NEI PRIMI GIORNI DI SETTEMBRE>>

Non poche le novità in cantiere per la caccia in Veneto, dopo l'emanazione del calendario venatorio per la stagione 2001-2002. Già era stato anticipato che l'assessorato regionale alla Caccia, retto da Giancarlo Conta, avrebbe scelto di inserire già in prima stesura la preapertura venatoria a inizio settembre. E così è stato. E' un fatto nuovo visti i trascorsi degli anni precedenti quando il documento che dettava i criteri e i tempi di caccia in regione era sì promulgato in tempi debiti ma seguito - successe nel 1998, 1999 e 2000 - da un provvedimento di giunta che dava via libera alle doppiette 20 giorni prima della canonica terza domenica di settembre, ristretto comunque alla sola fauna migratoria e quindi destinato a interessare solo il Delta del Po. La peculiarità delle passate procedure di avvio alla caccia erano però legate al fatto che la delibera di giunta sulla preapertura veniva approvata o qualche giorno prima delle date decise o insieme al calendario venatorio. E in questo secondo caso è capitato anche che "sparisse" subito dopo in qualche cassetto regionale per riapparire a poche ore dall'inizio anticipato della caccia.

Le proteste degli animalisti anticaccia e i pareri mai concordi dell'Infs, l'istituto per la fauna nazionale, rivolti a far rilevare l'immaturità di alcune specie cacciabili, passavano in secondo piano, salvo poi far scontrare le volontà venatorie espresse attraverso la preapertura, con i diktat dei sindaci bassopolesani, i quali, quasi sempre in modo unanime, bloccavano i cacciatori con ordinanze di divieto per motivi di ordine pubblico e disturbo al turismo.

Da quest'anno cambia tutto, nel senso che Conta, accogliendo le veementi rimostranze di Federcaccia in primis - da sempre poco incline alla preapertura e favorevole tutt'al più a un inserimento immediato del provvedimento, ha deciso di fare tutto alla luce del sole nel nuovo calendario venatorio, senza la coda polemica del provvedimento aggiunto in calce nelle more di un giusto preavviso. Ma per altre versi l'assessore regionale è andato anche incontro a quanto sempre chiesto dalle associazioni venatorie che raccolgono gli appassionati di caccia alla migratoria. Restano da vedere le valutazioni - e le contromisure - degli anticaccia e magari delle stesse amministrazioni locali deltizie.

Chi sorride senz'altro per il calendario venatorio 2001-2002 - nei prossimi giorni si avrà modo di commentarlo nel dettaglio - è ad esempio l'Anuu Migratoristi, che per voce del suo segretario provinciale Antonio Barbieri ha salutato con favore le innovazioni che ne caratterizzano i contenuti.

Barbieri fa anche notare come Conta abbia preso la palla al balzo sulle nuove prospettive in tema venatorio che la Regione sembra aver abbracciato, inviando al Governo una richiesta di aggiornamento delle norme comunitarie sul prelievo venatorio di passeri e storni, specie cacciabili solo in deroga, in ragione dei danni provocati alle coltivazioni. La richiesta è partita dall'assessorato all'Agricoltura, del quale è titolare lo stesso Conta e si è avvalso della consulaneza di tre tecnici tra i quali figura il professor Persona, dirigente regionale e nazionale dell'Anuu Migratoristi, affiancato dal dottor Cadrobbi e dall'avvocato Bonsanto, rispettivamente esperto faunistico nazionale ed estensore del provvedimento.