Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 12.1.2001: <<CACCIA E PESCA. Verdi: "L'Ekoclub non ha diritto". Il club di Federcaccia potrebbe non entrare in commissione>>

"No agli ambientalisti con la doppietta".

Nuovo attacco all'attività venatoria da parte del fronte ambientalista. I rappresentanti dei protezionisti sono contro l'ammissione di Ekoclub/Federcaccia, l'associazione che, tra i suoi scopi, dichiara di avere la tutela e la salvaguardia dell'ambiente, nella commissione faunistico-venatoria regionale. Iniziano quindi in salita i lavori dell'organismo collegiale del quale, da più parti era stata salutata l'attesa riconvocazione operata dall'assessore Giancarlo Conta su un esplicito richiamo del presidente regionale e provinciale di Federcaccia Arnaldo Pisetti e che ha messo fine a un azzeramento di compiti e funzioni durato cinque anni. A scatenare la polemica sono stati Wwf, Lipu e Italia Nostra, che già sollevarono il problema anche in Polesine. Un anno fa infatti la chiamata in commissione faunistica provinciale di Kronos ed Ekoclub, branche ambientaliste del mondo venatorio (la prima è collegata a Cacciatori Veneti, associazione di riferimento del parlamentare europeo Sergio Berlato) dette luogo all'esclusione di Italia Nostra e della Lipu. E la protesta del fronte protezionista salì a tal punto da costringere l'assessore Roberto Zanetti a un lungo lavoro di mediazione. Adesso la polemica è stata ripresentata pari pari in Regione. Le tre associazioni dei protezionisti veneti che hanno diritto a quattro rappresentanti in commissione (uno di questi è ricoperto da Fabio Roccato del Wwf di Rovigo) hanno inviato una lettera alla giunta Galan con la quale si chiede vengano rivisti i criteri di ammissione, paventando anche un ricorso al Tar in caso non venga accolta la questione sollevata. In pratica, la minaccia è di bloccare le iniziative dell'organismo già annunciate su queste colonne.

"Ekoclub - a parere del fronte antivenatorio - è una pseudo associazione ambientalista venatoria formata da iscritti a Federcaccia. E' riconosciuta dal ministero dell'Ambiente ma annovera migliaia di soci che spesso neanche sanno di farne parte. Tanto basta però a far sì che il numero dei suoi aderenti sia superiore a quello di associazioni storicamente votate alla protezione della fauna".

Pur ammettendo che Ekoclub possa operare in favore dell'ambiente, Lipu, Wwf e Italia Nostra ritengono inammissibile la sua presenza in Cfvr. "Il legislatore - continuano gli ambientalisti - ha concesso questa rappresentanza alle realtà che si muovono intorno al fenomeno venatorio: agricoltori, cacciatori e ambientalisti. Se un posto è ricoperto da cacciatori-ambientalisti, l'ago della bilancia si sposta ulteriormente a favore del mondo venatorio. Ekoclub quindi ha "rubato" il posto a vere associazioni di protezione dell'ambiente quali Legambiente, Enpa, Lav, Lac e Greenpeace".

Su questa linea, il fronte protezionista rammenta a Conta che i presupposti della legge quadro nazionale e regionale hanno per scopo prioritario la salvaguardia della fauna. Wwf, Lipu e Italia Nostra hanno portato a sostegno delle loro tesi anche il precedente rodigino in Cfvp e quello della Toscana dove Ekoclub è stato fatto allontanare da un comitato di gestione di un atc perché incompatibile.