Da "Il Gazzettino-cronache di Rovigo" del 26 Febbraio 2003: <<CONVEGNO. Ecco il programma del secondo forum sul nostro territorio>>
Questo il programma del 2° Forum territoriale di Agenda 21 che si terrà venerdì, con inizio alle 15.30, al Museo dei Grandi fiumi in piazza San Bartolomeo. Ad aprire i lavori saranno gli assessori all'Ambiente della Provincia di Rovigo, Pierluigi Valentini, e del Comune Luigi Paulon. Seguiranno gli interventi di Francesco Indovina, docente allo Iuav di Venezia, che parlerà di "La città sostenibile: note a margine di un processo di Agenda 21 locale". Seguirà Mauro Marani, ingegnere dell'Enea che affronterà "Verso il piano energetico della provincia di Rovigo". Sarà poi la volta di Mariachiara Bagatin, dell'ufficio controllo gestione del Comune di Rovigo e Gianluca Principato che si occupa del "Progetto Clear". Verranno quindi presentati i tre gruppi di lavoro: "Ambiente e salute" con Francesco Musco, "Economia e territorio" con Luca Dall'Ara e "Identità culturale del Polesine" con Carlo Zagato. Chiude la giornata il "Rapporto dello stato dell'ambiente e della comunità" con Gustavo De Filippo e Mariachiara Zennaro. Seguirà un dibattito moderato da Angelo Mancone direttore del Laboratorio Territoriale Ambientale.

ANGELO MANCONE: «In Agenda 21 tre gruppi di lavoro per uno sviluppo futuro sostenibile». Si svolge venerdì il secondo forum territoriale di Agenda 21. Un secondo importante appuntamento dopo il primo forum che si è tenuto a giugno.

«Questa estate abbiamo individuato tre gruppi di lavoro e al primo forum hanno partecipato un'ottantina di realtà tra enti, Comuni, sindacati, associazioni di categoria e scuole» spiega Angelo Mancone (nella foto) direttore del Laboratorio Territoriale Ambientale. All'epoca furono individuati tre gruppi di lavoro che riguardano economia e territorio, ambiente e salute, identità culturale del Polesine. «Quest'ultimo gruppo è per noi importante - spiega una componente, Delfina Felisati - vogliamo uscire dall'ottica di un territorio che si autocommisera per raggiungere un'immagine positiva di sè attraverso il recupero delle proprie radici. È nostro desiderio incidere sullo sviluppo futuro preservando la vocazione agricola e sfuggendo al modello di sviluppo industriale tipico del Nordest». Quello di venerdì è quindi il forum intermedio, in cui verranno illustrati i primi risultati raggiunti dai tre gruppi di lavoro. «Il forum - spiega Mancone - è l'organo in cui convergono le scelte, le visioni future di tutti i portatori di interesse, così vengono definiti i partecipanti, e i principi che l'azione di Agenda 21 deve raggiungere». All'interno dei lavori ci deve inoltre essere una mediazione di interesse tenendo presente due fattori: l'integrarsi del principio di sostenibilità con forme sempre più allargate di partecipazione dei cittadini. La parola chiave del progetto è "indicatori" che altro non sono che i dati ambientali, sociali ed economici che misurano lo stato di fatto di un territorio. «Bisogna poi riuscire a capire a che punto un territorio si trova rispetto ad un percorso di sostenibilità» spiega Mancone. Ecco che le prime fasi dei lavori riguardano gli indicatori, lo stato attuale delle cose, ricostruiti attraverso il reperimento di dati già disponibili nel territorio, e il porsi degli obiettivi da raggiungere. «Questa fase si concluderà a maggio - conclude il direttore del Laboratorio territoriale ambientale - poi bisognerà passare alla fase attuativa. Individuare quindi delle azioni concrete, riconoscibili e misurabili per raggiungere gli obiettivi. In altre parole: cosa fare, come farlo e chi lo fa».