TRANSITANDO IN AUTO: GLI EDIFICI

Il Delta, terra di recente formazione, non annovera un grande numero di edifici di "rilievo" dal punto di vista architettonico, né, viepiù, per lo stesso motivo, costruzioni antiche che facciano parte di uno stile ben preciso, inquadrabile in un determinato periodo storico (eccetto qualche villa dei nobili veneziani latifondisti di un tempo, quando il Delta era sotto il dominio della "Serenissima", come Cà Zeno, Villa Carrer, ecc.).

Spostandosi,in auto, comunque, si possono ugualmente ammirare bellissimi esempi di costruzioni rurali ben strutturate, armoniose ad anche caratteristiche.

Molte vecchie case sono state abbandonate o per le alluvioni o perché i grandi proprietari sono "caduti in disgrazia" o è cambiato il modo di gestire gli appezzamenti di terreno (come le fornaci o le vecchie idrovore costituiscono un esempio di "archeologia industriale", così, queste antiche abitazioni, forniscono un esempio di "archeologia rurale", perché, purtroppo, eccetto qualche raro caso, le nuove costruzioni del Delta vengono fatte senza rispettare i vecchi canoni di un tempo, che permettevano di identificarle rispetto ad altre, di località differenti. Ora ognuno si può far edificare la casa che vuole, secondo "gli stili più bizzarri", senza criteri, senza un piano regolatore ferreo che consenta di dettare criteri stilistici costruttivi precisi, nel rispetto delle tradizioni di un tempo).

Rimangono, comunque, a testimonianza del passato, o in ogni caso di altre tradizioni agricole, splendide case padronali con le ampie corti "a fare da cornice"; ma anche dignitose case rurali, con il tipico camino, esterno rispetto al muro perimetrale.

Anche le più "modeste" case di pescatori (dei casoni di canna ho già parlato), caratteristiche abitazioni del Delta ad un piano con il famoso "camino a dado", meritano di essere apprezzate per il loro stile peculiare, "essenziale", ma "decoroso".

I casoni di valle, dei quali ho fatto un breve cenno, sono belle costruzioni ubicate all'interno delle valli da pesca e da caccia. Sono una sorta di "via di mezzo" tra le ville degli aristocratici veneziani di un tempo ed i rustici padronali più recenti.

L'aspetto più singolare è senz'altro il grande camino, dove si possono cuocere in maniera ottimale uccelli e pesce di valle.

I casoni di valle, oltre ad essere i "centri di comando" delle varie attività economiche legate alle aziende ittico-faunistico-venatorie, forniscono anche un confortevole ricovero ai guardiani di valle (che si occupano della vigilanza delle proprietà), agli addetti al lavoro nelle valli, ai capicaccia (i "responsabili dell'organizzazione" delle battute di caccia), ai barcaioli (gli accompagnatori dei titolari delle aziende e dei loro ospiti) e, naturalmente, ai loro proprietari ed amici, che vi soggiornano prima di recarsi a caccia.

In alcune zone si possono vedere i "casonetti di canna", ricoveri per gli attrezzi agricoli o per la pesca, costruiti con canna di palude.

Tra gli edifici del tutto peculiari, ma non interessanti sotto l'aspetto costruttivo, vanno segnalati i caselli idraulici ed i magazzini idraulici". Trattasi di case di "proprietà" del Magistrato per il Po, o del Genio Civile, abitate (anche se non tutte sono occupate), da personale dipendente di tali enti.

I magazzini si differenziano dai caselli perché servono come deposito delle attrezzature (per es. stivali, badili, sacchi per la sabbia, torce, ecc.)

Quando, a seconda dell'itinerario preso in esame, si passerà vicino a qualcosa di pregevole dal punto di vista architettonico, non mancherò, quindi, di segnalarlo.

visualizza foto foto nr. 51. L'oratorio Mazzucco, ora abbandonato, situato nelle valli vicine ad Albarella

 

visualizza foto foto nr. 52. Casone di caccia

 

visualizza foto foto nr. 53. Casa padronale, a più piani, con i tipici camini esterni

 

visualizza foto foto nr. 54. Un esempio di "archeologia rurale": casa rurale abbandonata

 

visualizza foto foto nr. 55. Casa di pescatori con il caratteristico camino a "dado"

 

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foto nr. 56. Il "rosone tamponato a gelosia" di una stalla. Anche nella "sobria" architettura rurale, una semplice presa d'aria può essere costruita con "elementi decorativi"

 

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foto nr. 57. Lo stemma della famiglia Papadopoli, uno dei più grandi casati latifondiari del Delta (i suoi possedimenti raggiunsero i 10.000 Ha!), campeggia in molti fabbricati rurali (ormai abbandonati)

 

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foto nr. 58. Un casonetto di canna a S. Giulia. I casonetti di canna sono tipici ricoveri per gli attrezzi agricoli o per la pesca costruiti con cannuccia di palude. Nel Delta con questa Graminacea si fanno molte cose.Oltre ai casonetti,i casoni   di canna (come quelli di Scano Boa), le baracche dei pescatori, gli appostamenti dei cacciatori, le barriere frangivento negli orti, le tettoie per riparare le auto dal sole nei parcheggi, ecc. Anche se rispetto ad un tempo se ne fa un uso minore, la cannuccia rappresenta una delle "materie prime" degli abitanti del Delta, alla stregua del legno dei boschi per i montanari

 

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