Itinerario nr. 9: il Po di Venezia a favore di corrente da Taglio di Po a Cą Venier (lunghezza del percorso: 12 km. circa; tempo previsto: mezza giornata)

Descrizione paesaggistico-naturalistica.

Rappresenta la prosecuzione dell'itinerario precedente. Dal punto di vista naturalistico, vanno segnalate le tre isole boschine e le golene di Taglio di Po e Madonnina (soprattutto quest'ultima: una delle pił belle dell'intero Delta).

Gli uccelli avvistabili sono gli stessi di cui all'itinerario nr. 8, con predominanza di limicoli ed uccelli di ripa.

Segnalo, in particolare: la pavoncella (Vanellus vanellus, ha dorso verde nero metallico e parti inferiori bianche; larga banda pettorale nera ed inconfondibile, lunga ed arruffata cresta nera), il beccaccino (Capella gallinago, ha dorso nero-rossiccio, striato di crema, e strisce del capo disposte nel senso della lunghezza; č caratterizzato da un lungo e sottile becco dritto), la pettegola (Tringa totanus, "rumoroso" limicolo, da cui il nome, con zampe rosse e lunghe ed il becco pure rosso con punta nera. Il piumaggio, fortemente striato, č segnato, nella parte superiore, di nero e di grigio; anche le parti inferiori sono finemente striate e macchiettate. In volo mostra un evidente dorso e groppone bianchi) ed il combattente (Philomachus pugnax, uccello con spiccato dimorfismo sessuale. In livrea nuziale, infatti, il maschio presenta un enorme collare e ciuffi auricolari erettili formati da varie combinazioni di colori, come il nero, il bianco, il bruno ed il castano. Deve il suo nome al fatto che, in primavera, i maschi ingaggiano tra loro combattimenti per conquistarsi le femmine. Quando non č in "tenuta" nuziale, assomiglia ad una pettegola, ma non č rumoroso come quest'ultima. I due sessi, in tale periodo, non sono marcatamente diversi come per il resto dell'anno. In Italia č di passo).

Tra gli Ardeidi segnalo il raro tarabuso (un grande uccello, pił tozzo dei comuni aironi, con piumaggio screziato, grandi zampe verdastre ed ali larghe e rotonde, barrate di bruno e nero. Quando si adira, gonfia il piumaggio e, rizzandosi quasi verticalmente, spalanca il becco giallo ed appuntito. Essendo molto solitario, č pił facile udirlo che vederlo, in quanto il verso, una specie di grugnito rimbombante, un "uuump" cupo, si puņ ascoltare a chilometri di distanza).

Numerose sono anche le varie specie di anatre.

Sulla riva sinistra si costeggiano le localitą di: Contarina, Cą Cappellino, Villaregia (tutte in Comune di Porto Viro) e Cą Venier (in Comune di Porto Tolle); la riva destra ricade in Comune di Taglio di Po sino all'incile del Po di Gnocca, poi in quello di Porto Tolle (con l'abitato di Cą Tiepolo, la sede municipale del Comune di Porto Tolle).

Percorso in auto.

Imbarco.

L'imbarco č quello dello sbarco dell'itinerario precedente.

Sbarco.

E' lo scivolo di Cą Venier, che veniva usato un tempo dal traghetto Cą Tiepolo-Cą Venier (vedasi foto nr. 168). Per raggiungerlo, seguite le indicazioni di seguito riportate.

Dalla strada arginale della riva sinistra del Po di Venezia (vedasi percorso per raggiungere lo sbarco dell'itinerario precedente), precisamente da Bottrighe, invece di girare per "Adria-Codigoro-S.S. 495", proseguite dritto, costeggiando il Po.

Affiancherete, quindi, l'abitato di Mazzorno Sinistro, Cavanella Po, passerete sopra il ponte della Conca di Volta Grimana e giungerete sino a Contarina.

Prima della suddetta frazione di Porto Viro, sulla sini­stra, si puņ osservare la chiesetta dedicata a S. Antonino da Po, uno dei molti esempi di devozione cristiana a figure strettamente legate con il Grande Fiume. Esso, infatti, nella tradizione popolare, viene temuto e rispettato e le calamitą da esso originate vengono "esorcizzate" anche con l'aiuto della fede (vedasi foto nr. 169).

Un po' pił avanti, sempre a sinistra, una visita meritano anche le chiaviche ottocentesche, a ridosso dell'argine, del vecchio borgo di Contarina (vedasi foto nr. 170). Per raggiungerle occorre abbandonare brevemente la strada arginale, scendere per via argine Po e penetrare in paese. Sarą l'occasione per ammirare anche un'altra bellissima villa veneziana del settecento: Villa Contarini Carrer (vedasi foto nr. 171). I nobili Contarini (il nome del paese deriva proprio da quel casato) erano proprietari di moltissime terre della zona e, come le altre famiglie dell'aristocrazia di allora, vollero che anche dalla residenza di campagna trasparisse il prestigio del loro lignaggio.

Ritornate, di nuovo, sulla strada arginale del Po di Venezia e riprendete a spostarvi verso valle.

Passerete sotto il ponte della S.S. Romea, alla vostra sinistra potrete osservare le vasche del zuccherificio di Contarina. Non sono certo belle dal punto di vista estetico, e neanche "invitanti" da quello olfattivo, ma, come per le vasche degli altri zuccherifici d'Italia, sono spesso colonizzate da diverse specie di uccelli (anatre e limicoli, per esempio); per cui non stupitevi se vi capiterą di osservare proprio lą, tra i tanti volatili, il cavaliere d'Italia.

Procedendo oltre, sulla sinistra, due solitarie torri merlate si elevano dalla campagna sottostante (foto nr. 172).

Altra interessante costruzione, Cą Cornera, una bella casa padronale a due piani, con i tipici camini esterni, si puņ ammirare ancora pił in lą (vedasi foto nr. 173).

Infine, degna di nota č un'altra bella casa padronale, abbandonata, visibile prima di arrivare a Cą Venier (vedasi foto nr. 174).

La strada arginale termina congiungendosi con la S.P. 37 (della quale ho gią parlato a proposito del percorso in auto dell'itinerario nr. 4); girate a destra, quindi, e transitate lungo la suddetta provinciale per pochi metri. In quel tratto essa taglia in due la stupenda golena di Cą Pisani, colonizzata da tappeti di ninfee e castagne d'acqua ed abitata da numerosi uccelli.

Subito dopo il ponte sul Po di Maistra, al km. 10 circa, svoltate a destra sulla sommitą arginale della riva sinistra (idrografica) del Po di Venezia e scendete sino allo sbarco sopradescritto.

Vi č un ampio piazzale dove poter parcheggiare l'auto.

Percorso in canoa.

Dopo 600 m. circa dall'imbarco, si passa sotto una linea elettrica. Sulla sinistra continua la golena di Contarina, gią menzionata nell'itinerario precedente.

A 700 m. dalla linea (cioč a 1,3 km. dalla partenza) si transita sotto il ponte della S.S. Romea.

A 700 m. dal ponte, sulla sinistra idrografica (a 2,0 km. dall'imbarco), c'č un'isola boschina; come in precedenza, vi invito a compierne il periplo per ammirarla meglio (vedasi foto nr. 175: sulla sinistra il ponte della Romea, sulla destra l'isola boschina).

A 700 m. dall'isolotto (cioč a 2,7 km. dalla partenza), si incontra un'altra isola boschina, pił grande della precedente (vedasi foto nr. 176; naturalmente vale lo stesso suggerimento per quella precedente). Sulla destra c'č la golena di Taglio di Po.

A 4,1 km. dalla seconda isola boschina (a 6,8 km. dall'imbarco), vi č la terza, la pił grande e l'ultima isola di questo itinerario (vedasi foto nr. 177; a destra si possono osservare gli alberi di golena Madonnina). Tra essa e la riva sinistra del Po di Venezia vi č la stupenda golena Madonnina, una delle pił belle dell'intero Delta (vedasi foto nr. 178). Vi invito, infatti, a trasbordare ed a fare una sosta per esplorarla (se c'č alta marea ci si puņ muovere anche in canoa)!

A 4 km. dall'ultima isola boschina (a 10,8 km. dalla parten­za), si passa sotto una linea elettrica; sulla destra c'č l'incile del Po di Gnocca.

A 1,6 km. dalla linea elettrica (12,4 km. dall'imbarco) si incrocia un altro elettrodotto, in vicinanza del quale, sulla sinistra, c'č l'incile del Po di Maistra.

Proseguite oltre, passerete poi sotto l'ennesima linea elettrica e, portandovi a sinistra, arriverete allo sbarco.

visualizza foto foto nr. 168. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, lo sbarco

 

visualizza foto foto nr. 169. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, La chiesetta di S. Antonino da Po, a ridosso dell'argine sinistro del Po di Venezia, a Contarina di Porto Viro: uno dei molti esempi di devozione cristiana a figure strettamente legate con il Grande Fiume che, nella tradizione popolare, viene temuto e rispettato e le calamitą da esso originate vengono "esorcizzate" anche con l'aiuto della fede. La chiesetta contiene una piccola statua in legno del santo, tanto da essere definito, per l'appunto, Sant'Antonin da Po. Venne rinvenuta 150 anni fa all'interno della golena, dopo una terribile piena.

 

visualizza foto foto nr. 170. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, le chiaviche ottocentesche, recentemente restaurate, di via argine Po a Contarina di Porto Viro. Costituiscono una testimonianza dei grandi lavori di bonifica che, nel corso dei secoli, si eseguirono nel Delta con lo scopo di prosciugare il terreno e trasformare le paludi in terre da coltivare. Dal punto di vista etimologico, bonificare deriva da "rendere buono". Gli acquitrini che caratterizzavano il paesaggio di un tempo,infatti,erano considerati "cattivi", ossia malsani per la vita degli uomini (vi era la malaria) ed incompatibili, ovviamente,con

 

visualizza foto foto nr. 171. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, Villa Contarini Carrer

 

visualizza foto foto nr. 172. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, torrette merlate a ridosso dell'argine

 

visualizza foto foto nr. 173. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, Cą Cornera

 

visualizza foto foto nr. 174. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, villa padronale tra Villaregia e Cą Pisani

 

visualizza foto foto nr. 175. Itin. nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, ponte della S.S. Romea e prima isola boschina

 

visualizza foto foto nr. 176. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, seconda isola boschina

 

visualizza foto foto nr. 177. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, terza isola boschina

 

visualizza foto foto nr. 178. Itinerario nr. 9: il 2° tratto del Po di Venezia, la golena Madonnina

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