Itinerario nr. 11: il Po di Maistra a favore di corrente dall'incile alla foce

(lunghezza del percorso: 15 km. circa; tempo previsto: mezza giornata)

Descrizione paesaggistico-naturalistica.

Se si dovesse fare una "classifica" dei percorsi naturalistici più belli del Delta del Po veneto, la discesa del Po di Maistra, senza dubbio, dovrebbe essere messa al primo posto!

Se un canoista "forestiero" avesse un unico giorno di vacanza da "spendere" del Delta, e volesse cogliere in una sola volta "l'essenza" della più importante zona umida d'Italia, tra tutti gli itinerari proposti in questo libro, consiglierei senz'altro questo! Almeno sino a quando il Magistrato per il Po lo lascerà così com'è e non interverrà, anche qua, distruggendo le golene per gettarvi il solito pietrame (e purtroppo sembra che anche questo ultimo ramo "selvaggio" del Po debba essere regimato, come è già capitato a buona parte degli altri; esso, infatti, convoglia in mare solo il 4% delle acque del Po, e si vorrebbero eseguire dei lavori affinché ne incanalasse una massa maggiore!).

Pagaiando in Po di Maistra, sembra di essere in un fiume amazzonico: la vegetazione è lussureggiante, moltissimi sono gli uccelli presenti, numerose le isole boschine ed i canneti!

C'è una garzaia ed un dormitorio di cormorani (il cormorano, Phalacrocorax carbo, è una specie migratrice che, a settembre, si sposta dall'Europa centrale al bacino circummediterraneo, per "svernare". In Italia, comunque, vi sono anche esemplari stanziali e di passo. E' un uccello acquatico, nerastro, con becco lungo ed uncinato. E' più grande di qualsiasi anatra. Animali gregari, i cormorani di solito volano in formazione lineare o a "V". E' frequente vederli su posatoi con le ali aperte, mentre si asciugano al sole. Voraci mangiatori di pesce, si concentrano alla sera in "dormitori", per l'appunto, dai quali poi partono, alla mattina, per andare ad approvvigionarsi di cibo anche a diversi chilometri di distanza. Da quando sono protetti da direttive europee, il loro numero è cresciuto di molto e per questo non sono tanto "amati" dai vallicoltori, che li accusano di divorare il pesce pregiato dei loro allevamenti).

La riva sinistra confina con due aziende faunistico-venatorie (Valle Cà Pisani e Valle Scanarello), dove trovano "ospitalità" molti uccelli (il 30% della superficie di tutte le valli del Delta è ricompreso nel territorio del Parco). Tra essi, segnalo due specie recentemente presenti in inverno: l'airone bianco maggiore (Egretta alba, è un airone simile alla garzetta, ma molto più grande. Ha quindi piumaggio bianco, mancante però di una vera e propria cresta. Il becco si differenzia da quello dell'altro Ardeide perché non è nero, bensì giallo; vale il discorso contrario per i piedi, che sono neri e non gialli) e l'airone guardabuoi (Bubulcus ibis, è simile alla garzetta, ma più piccolo, più tozzo e con il becco giallo).

La riva destra, da Boccasette in poi, è affiancata da Val Chiusa.

Una delle "fortune" del Po di Maistra è quella di scorrere lontano dai centri abitati e, quindi, di non avere subito direttamente la "nefasta" opera di antropizzazione.

La prima metà del fiume è caratterizzata da fitti boschetti ripari e da numerose isole boschine; la seconda da canneti sino al mare, che, sulla riva destra, in prossimità della foce, lasciano il posto al bellissimo Scanno di Boccasette.

La riva sinistra affianca da lontano l'abitato di Cà Pisani (in Comune di Porto Viro), la destra quelli di Cà Venier e Boccasette (in Comune di Porto Tolle).

Percorso in auto.

Imbarco.

E' lo sbarco dell'itinerario nr. 9. Vi consiglio, prima di iniziare la discesa in canoa, di fare una piccola deviazione a Cà Pisani, per osservare una tipica casa padronale, ancora ben conservata (vedasi foto nr. 181). Per raggiungerla, all'incrocio tra la strada arginale della riva sinistra del Po di Venezia, la S.P. 37 e via delle valli, imboccate quest'ultima.

Il complesso abitativo rurale si trova, sulla sinistra, non lontano dal crocicchio appena descritto.

Sbarco.

E' l'imbarco dell'itinerario nr. 4.

Percorso in canoa.

Dall'imbarco procedete verso monte, costeggiando la riva sinistra del Po di Venezia (in senso idrografico, cioè essa l'avrete alla vostra destra) per circa 500 m.

Passerete vicino ad un segnale della navigazione fluviale e, sulla destra, imboccherete l'incile del Po di Maistra (vedasi foto nr. 182: l'incile visto dal Po di Maistra). Fate attenzione, perché non è molto largo e potreste confonderlo con una golena.

A 100 m. dall'incile (cioè a 600 m. dalla partenza) transiterete sotto il ponte della S.P. 37 (vedasi foto nr. 183). Prima di esso, sulla sinistra, un paradelo conduce all'interno della bellissima golena di Cà Pisani, fittamente popolata da castagne d'acqua e da ninfee, della quale ho già parlato a proposito dello sbarco dell'itinerario 9 (essa è divisa in due dalla S.P. 37). Penetrate dentro ed esploratela.

Ritornate, poi, nell'alveo del Po. Occorre dire che esso non presenta molti punti di riferimento (la prima linea elettrica si incontra a 10,7 km. dalla partenza), per cui farete fatica a quantificare quanto mancherà all'arrivo. Non preoccupatevi, però! Lasciatevi andare dove vi spinge la vostra curiosità e non spaventatevi se le numerose isole boschine vi faranno temere di essere finiti in un dedalo senza uscita: l'importante è seguire il corso della corrente e non vi perderete di certo!

Una delle boschine più belle che si incontrano nella prima metà del fiume è il "Lago di Ferro", toponimo derivante dal cognome del vecchio proprietario del terreno (ora demaniale). Trattasi di una specie di isola a forma di ferro di cavallo, con l'accesso che si apre verso la parte più larga del Po. Vi suggerisco vivamente di fare una visitina al suo interno, anche per ammirare da vicino la colonia di aironi che la popolano (c'è infatti una garzaia, da non disturbare durante il periodo della nidificazione!).

Più a valle, poi, sulla destra, c'è un arginello (che delimita quella che un tempo veniva chiamata "Riserva Carpano", dove è ubicato il dormitorio dei cormorani).

Mantenendovi a destra, e rasentandolo, noterete una piccola idrovora. Se riuscirete a sbarcare nelle sue vicinanze ed a salire in cima alla spalletta (facendo attenzione a non ferirvi con i rovi), potrete osservare lo specchio acqueo della Riserva Carpano ed i suoi numerosi uccelli.

Ritornate sul corso principale del Po, e continuate a procedere nelle vicinanze dell'arginello, sino a quando, sempre sulla destra, non scoprirete l'imboccatura di un paradelo. Imboccatelo e, poco dopo, sbarcate sulla sinistra, prima delle condutture di un'idrovora (l'idrovora di via Garibaldi, a Cà Venier). E' un buon posto dove poter fare una sosta, sgranchirsi le gambe e magari rifocillarsi.

Ripreso il percorso, a circa 2,7 km. dal paradelo di cui sopra (a 10,7 km. dall'imbarco), transiterete sotto una linea elettrica.

Ad 1,8 km. da quest'ultima (ossia a 12,5 km. dalla partenza), sulla destra, troverete l'approdo di Boccasette.

Proseguite ancora sino alla foce, costeggiando la riva destra.

Giunti in mare (3 km. da Boccasette, 15,5 km. dall'imbarco), sbarcate sullo scanno; fate una bella passeggiata, ed un bagno ristoratore.

Infine, tornate indietro rasentando lo scanno (che avrete alla vostra sinistra), sino al noto scivolo dello sbarco.

visualizza foto foto nr. 181. Itinerario nr. 11: il Po di Maistra, casa padronale a Cà Pisani

 

visualizza foto foto nr. 182. Itinerario nr. 11: il Po di Maistra, l'incile visto dal ponte della S.P. 37

 

visualizza foto foto nr. 183. Itinerario nr. 11: il Po di Maistra, il ponte della S.P. 37

 

visualizza foto foto nr. 184. Itinerario nr. 11: il Po di Maistra, aspetto della golena nei pressi di Cà Pisani

 

visualizza foto foto nr. 185. Itin. nr. 11: il Po di Maistra, foto del paesaggio in una tappa di avvicinamento allo sbarco

 

visualizza foto foto nr. 186. Itin. nr. 11: il Po di Maistra, foto del paesaggio in una tappa di avvicinamento allo sbarco

 

visualizza foto foto nr. 187. Itinerario nr. 11: il Po di Maistra, argine destro prima della foce (a sinistra Val Chiusa)

 

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foto nr. 188. Itinerario nr. 11: il Po di Maistra, ultimo tratto prima della foce. Sulla destra si vede l'apertura del paradelo ove è ubicato lo scivolo

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